Grande Fratello nel mirino: il televoto è davvero trasparente?
Certe serate davanti alla TV, lo sappiamo, finiscono col trasformarsi in un teatro di emozioni. Sguardi d’intesa, discussioni esplosive, meccanismi di voto che, a volte, sembrano una lotteria a cielo aperto. Il Grande Fratello – lo show storico di Canale 5 – su questo ha costruito gran parte del suo fascino: milioni di occhi puntati sui concorrenti, un conduttore che cerca di fare da arbitro, un pubblico che vota sperando di cambiare il destino dei protagonisti. Eppure, negli ultimi tempi, il quadro idilliaco è stato messo in discussione: Codacons e Assourt sostengono che il sistema di televoto possa essere alterato, ipotizzando manovre poco limpide ai danni di chi paga per sostenere il proprio beniamino.
Un’accusa che lascia il segno
Tante associazioni dei consumatori di solito si muovono all’ombra, ma stavolta sono uscite allo scoperto a gran voce, avviando addirittura iniziative legali. Da Codacons e Assourt arrivano richieste di chiarezza: se davvero ci sono gruppi organizzati in grado di truccare i risultati, si rischia di parlare di truffa aggravata.
A scatenare il tutto, secondo quanto riferito dalle stesse associazioni, sarebbero state alcune dichiarazioni di Alfonso Signorini, il conduttore del format, che di fronte alle telecamere di “Striscia la Notizia” (con Valerio Staffelli in agguato) avrebbe ammesso l’esistenza di meccanismi coordinati per pilotare le votazioni. Uno scossone non da poco, perché proprio il televoto rappresenta uno dei pilastri su cui si regge la trasmissione, almeno dal punto di vista dell’interazione con chi guarda da casa.
La spinta di Codacons e Assourt
Tra i soggetti più decisi c’è il Codacons, pronto a depositare un esposto presso la Procura della Repubblica di Milano. Chiaro l’obiettivo: se si dimostrasse che certi gruppi manipolano i risultati, la massa di telespettatori che paga per votare rischierebbe di finire raggirata. Difficile restare indifferenti di fronte a questa ipotesi, perché si parla di soldi veri, ma anche di un rapporto di fiducia con la trasmissione. E quando la gente pensa di poter influenzare il destino di un concorrente, lo fa credendo in un sistema onesto, non in un gioco di specchi.
Parallela l’iniziativa di Assourt, che ha lanciato la piattaforma online “Reality Shock”. Uno spazio in cui chiunque, secondo le intenzioni dell’associazione, può segnalare anomalie o episodi sospetti, spingendo così la comunità di spettatori a condividere esperienze dirette. In pratica, un tentativo di raccogliere prove o testimonianze utili a fare chiarezza. Non si tratta più di banali lamentele o post infuocati sui social, ma di un canale dedicato alle possibili denunce, con il supporto di legali che valutano ogni segnalazione.
Le parole di Signorini e il dietrofront
La reazione di Alfonso Signorini non si è fatta attendere. Travolto dalle polemiche, ha cercato di correggere il tiro sui propri profili social, spiegando che la Endemol Shine Italy, società produttrice del Grande Fratello, esegue controlli severi per scongiurare manipolazioni esterne. Ha anche chiarito la posizione di Lorenzo Spolverato, concorrente finito al centro di critiche per alcuni atteggiamenti poco apprezzati dal pubblico. Secondo il conduttore, non ci sarebbero state infrazioni tali da giustificare un’espulsione immediata, nonostante qualche scivolone in diretta.
Questione di fiducia (e di portafogli)
Sovente qualcuno si chiede se, in fondo, valga la pena sollevare un caso legale per un semplice reality show. Eppure, pensandoci bene, chi paga per esprimere un voto fa un atto di fiducia verso il programma: si fida del conduttore, della produzione, delle regole. Se si scopre che a decidere le sorti di un concorrente sono manovre occulte, allora cade tutto quel senso di partecipazione che rende il pubblico parte integrante dello spettacolo.
Occhi puntati sui prossimi sviluppi
Nessuno oggi può dire come andrà a finire, ma l’esposto presentato dal Codacons alla magistratura potrebbe innescare un’indagine capace di svelare meccanismi finora solo sospettati. E la piattaforma “Reality Shock” di Assourt, nel frattempo, resta aperta a chi volesse raccontare la propria esperienza. Anche noi continueremo a seguire gli eventi con attenzione, perché questo intreccio va ben oltre le chiacchiere da salotto: riguarda la trasparenza di un sistema televisivo e il rispetto di chi investe tempo, passione – e denaro – per una sfida che, almeno sulla carta, dovrebbe essere limpida.
La partita, dunque, non è solo dei concorrenti in Casa. Ora, il vero confronto potrebbe spostarsi dalle nomination ai tribunali, e non è affatto detto che la linea del traguardo sia vicina. La vicenda è appena iniziata e ogni tassello, a questo punto, sarà decisivo per capire se il televoto del Grande Fratello è davvero un gioco aperto oppure no.
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