Percepiamo un profumo dolciastro ma anche un po’ amaro che aleggia attorno alla tenuta de La Promessa. Un po’ come quando si assaggiano le prime confetture del mattino: sembra tutto invitante ma sotto la superficie potrebbe celarsi un pizzico di acidità.
Qui, però, la tensione non è solo in cucina: è ovunque e coinvolge ogni singolo angolo di questa famiglia, dai corridoi fino al cortile. Un tempo, durante un viaggio in un remoto borgo del sud, abbiamo scoperto la passione che può nascondersi dietro un vasetto di marmellata artigianale. Ci aveva stupiti l’impegno di chi la produceva per pura gioia, quasi dimenticandosi di fare profitto. Forse è proprio questo, in fondo, che sta cercando Catalina de Lujan (interpretata da Carmen Asecas): riportare la sua produzione al popolo, regalando a tutti quel sapore autentico che lei considera un patrimonio di famiglia. Ma la strada si è fatta accidentata.
Intrighi tra corridoi e contrasti d’intenti
La promessa di serenità, qui, si è incrinata in fretta. Da una parte c’è Lorenzo de la Mata (Guillermo Serrano), che ha orientato l’azienda verso la fornitura all’esercito, attirandosi il sostegno di alcuni. Dall’altra, Catalina, che non tollera la nuova linea e vuole tornare alle marmellate di un tempo, quelle che finivano dappertutto, su ogni tavola. In mezzo, un Alonso (Manuel Regueiro) combattuto fra l’amore per la figlia e i numeri ineccepibili che Lorenzo mostra senza sosta. Non è affatto semplice prendere una decisione e lui, col titolo di marchese e la voglia di restare imparziale, sembra quasi bloccato in un eterno dubbio.
La situazione diventa ancora più spinosa quando compare all’orizzonte Cruz (Eva Martin), sempre attenta all’immagine familiare. Sembra che, per lei, difendere il prestigio dei de Lujan sia più importante che curarsi delle passioni degli altri. Non scappa nulla al suo sguardo calcolatore, e pare abbia fatto di tutto per seminare sospetti e pettegolezzi. Qualcuno sussurra che dietro alcune voci infamanti su Pelayo Gomez de la Serna (Michel Tejerina) ci sia proprio la sua mano.
Amore ritrovato (o mai spento)
Pelayo, in effetti, è tornato a farsi vedere alla tenuta. E con lui sono riaffiorate certe scintille che Catalina aveva provato a mettere da parte, complice un breve coinvolgimento con il contadino Adriano Garcia (Ibrahim Al Shami). Le basta un momento di confronto per capire che quell’attrazione per il conte di Anil non si è mai davvero spenta. Saperlo di nuovo in zona le dà la carica per rimettere in discussione tutto, incluso il suo posto in famiglia.
È proprio su questo fronte che Catalina spera di trovare in Pelayo un alleato. Lui vorrebbe sostenerla nella sua visione di marmellate per tutti, perciò tentano di convincere Alonso che seguire l’idea di Lorenzo, per quanto redditizia, rischia di snaturare l’anima stessa dell’azienda. E poi c’è il sospetto, sollevato da Catalina, che la qualità degli ingredienti attuali possa essere scadente: un’accusa pesante, che potrebbe incrinare non solo i rapporti di lavoro, ma anche la fiducia reciproca.
Alonso e la ricerca di un equilibrio
L’indecisione del marchese è evidente: non vuole ignorare i profitti che Lorenzo gli presenta, ma nemmeno spegnere la passione di Catalina. Lei sembra pronta a tutto pur di difendere la sua eredità, e Pelayo non è da meno. Questi intrecci, tra strategia d’impresa e sentimenti irrisolti, hanno già acceso mille voci.
E anche noi, da osservatori, ci domandiamo se Catalina ce la farà davvero, se riuscirà a spezzare quei meccanismi che ormai paiono incastonati nel marmo. Di certo, la determinazione non le manca. E forse, in quell’antico ricordo di marmellate genuine, si nasconde la chiave per riportare un po’ di calore a La Promessa. Non resta che attendere di vedere se, fra una confettura e un battito di cuore, Catalina e Pelayo riusciranno a riportare la luce in un luogo dove, a volte, sembra filtrare soltanto un tenue raggio di speranza.