Non è mai semplice accettare che una storia, specie se piena di colpi di scena, giunga all’ultimo atto. Eppure, Rocco Schiavone 6 – l’amata serie tratta dai romanzi di Antonio Manzini (pubblicati in Italia da Sellerio) – decide di chiudere il sipario mercoledì 12 marzo 2025 in prima serata su Rai 2, lasciando chiunque con il fiato sospeso. Noi, francamente, abbiamo ancora in mente quel vicequestore scorbutico, romanissimo, che si aggira per Aosta come se niente potesse davvero turbarlo. Ma stavolta, qualcosa di potente lo ha scosso nel profondo.
Marco Giallini indossa di nuovo i panni di Rocco, un personaggio carico di dolore, sarcasmo e rimorsi. Nel corso di questa sesta stagione, la scoperta del tradimento di Sebastiano – implicato nella terribile morte di Marina – ha incrinato ogni certezza. E nel mezzo c’è pure il processo a Roma che coinvolge Mastrodomenico, il dirigente degli Interni. Certe indagini trascinano il nostro protagonista in un vortice emotivo soffocante, da cui sembra impossibile uscire indenni. Come se non bastasse, la notizia della partenza di Furio alla ricerca di Sebastiano in Argentina ha aggiunto un’ulteriore crepa. Quanti drammi può reggere una singola persona prima di crollare?
Un finale carico di tensione
Ci siamo chiesti, più volte, se Rocco avesse ancora la forza di rimettere in fila i pezzi della sua vita. La risposta ce la dà l’episodio conclusivo, “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sudamerica”. Furio è partito all’improvviso, senza lasciare indizi. Svanito a Buenos Aires, dicono. E allora Rocco, insieme a Brizio, non esita a prendere un aereo verso l’Argentina.
All’arrivo, niente contatti, pochissimi segnali, ma una disperata voglia di riportare l’amico a casa. E mentre i due si improvvisano investigatori su suolo sudamericano, viene fuori la potenza di quell’amicizia speciale che li lega: un legame forgiato dal dolore ma anche da una lealtà inossidabile.
Quale futuro attende Rocco?
Ritrovare Furio è un sollievo. Ma la questione Sebastiano incombe ancora: dov’è? Cosa ne sarà di chi, in passato, ha spezzato l’equilibrio di un uomo già tormentato? In quell’ultimo frammento di stagione, si avverte l’inquietudine di Rocco, che ragiona sul prezzo da pagare per scoprire tutta la verità.
E ci si domanda se il vicequestore resterà lì, a guardare i fantasmi che si agitano nel proprio passato, oppure se userà finalmente la sua ironia tagliente come scudo contro ogni ferita. A fine corsa, c’è un mondo di emozioni contrastanti. E resta un’unica certezza: ogni passo che Rocco compie è un tuffo nella sua coscienza, forse l’unico luogo dove sperare in un po’ di pace.