Riflessioni, tensioni e un caso giudiziario intricato per l’epilogo della quarta stagione della fiction di Rai1.
Eccoci qui. Cioè, davvero, eccoci qui. È strano perché alla fine noi parliamo sempre di fiction, no? Ma questa volta… questa volta sento proprio il bisogno di dire qualcosa di diverso, qualcosa che non sia il solito discorso già sentito. Perché Imma Tataranni – e sì, parlo proprio di lei, proprio della protagonista di quella serie lì su Rai1, quella arrivata ormai alla quarta stagione – ecco, lei è qualcosa che entra nella pelle, che scava dentro, che ti lascia lì sospeso tra mille emozioni che non ti aspetti, che magari non avevi nemmeno voglia di sentire, ma che poi ti ritrovi a sentire lo stesso. Ed è questo che rende tutto così speciale, così vero, così dannatamente umano.
Perché diciamoci la verità, Imma non è mica il classico magistrato perfettino, impeccabile, che sa sempre cosa fare. No, no, proprio no. Lei sbaglia, soffre, si arrabbia, si agita, si perde in quelle sue inquietudini assurde e bellissime allo stesso tempo. Vanessa Scalera, che la interpreta, è riuscita a darle una profondità incredibile. È come se in Imma ci fossero tutte le paure, le debolezze, ma anche il coraggio e la forza che ognuno di noi, prima o poi, sperimenta. Una donna vera, insomma, non una figurina televisiva qualsiasi.
E ora siamo arrivati proprio lì, proprio all’ultima puntata. Domenica 16 marzo 2025, alle 21:30, su Rai1. E lo so che è solo una serie, lo so bene, ma questo episodio sembra racchiudere tante di quelle risposte che – diciamocelo – ci hanno fatto perdere il sonno per settimane. È un appuntamento che ti prende lo stomaco, che ti lascia lì con quel nodo in gola, aspettando che si sciolga. È il momento della verità, quello che forse non avremmo mai voluto davvero vedere, ma che al tempo stesso desideriamo così tanto. Perché è proprio lì che Imma diventa reale, quando affronta ciò che è rimasto sospeso dentro di lei, dentro di noi.
Uno sguardo retrospettivo: cambiamenti e distacchi
Prima di immergerci nei dettagli di ciò che accadrà, vale la pena fermarsi un istante e guardare indietro a ciò che questa stagione ci ha offerto. Imma, finora, ha dovuto confrontarsi con una serie di turbamenti interiori che l’hanno spinta a riflettere, forse più del solito, sui propri legami e sui compromessi che la vita talvolta richiede.
L’ispettore Calogiuri (Alessio Lapice) è diventato nel tempo una sorta di specchio in cui Imma ha intravisto lati di sé stessa che non conosceva (o che, più probabilmente, non voleva ammettere di avere). Le affinità elettive che li hanno uniti hanno inevitabilmente scosso il matrimonio di Imma con Pietro (Massimiliano Gallo). Quest’ultimo, uomo semplice ma non sprovveduto, si è trovato ai margini di una storia di cui forse non aveva mai voluto prendere piena coscienza.
Questo distacco, divenuto sempre più palese, ha segnato l’intera stagione. Abbiamo visto Pietro affrontare dubbi e gelosie, mentC’è qualcosa, in questo allontanarsi, che fa male davvero. Cioè, lo senti proprio dentro, come un graffio che non va via facilmente. Pietro che combatte coi suoi fantasmi, che magari non dorme di notte perché quei dubbi, quelle gelosie assurde lo divorano da dentro, mentre Imma, lei… lei sta lì a cercare di capire qualcosa, a cercare di tenere assieme quei maledetti pezzi di vita che ormai sembrano andati, persi, sparsi ovunque. E il cuore di Imma, chissà dov’è finito, perché io non ci scommetterei che lei lo sappia davvero.
E questa crisi, questo strappo che pian piano si è aperto, doloroso, lento, ma inevitabile, ti arriva proprio in faccia, in modo brutale, senza filtri. Eppure… Eppure c’è qualcosa, qualcosa che ancora rimane lì, silenzioso ma ostinato. Un filo sottile fatto di ricordi, quei piccoli gesti di una vita insieme, di sguardi capiti senza parlare, di quella stima che resta anche quando tutto il resto crolla. È questo che forse fa più male, ma che allo stesso tempo dà speranza, perché Imma cercava di tenere insieme i pezzi, probabilmente senza capire bene da che parte stesse il suo cuore. E così la crisi coniugale, in un crescendo drammatico, ha portato a un punto di rottura. Eppure, tra i due c’è ancora qualcosa che resta, un legame d’altri tempi fatto di memorie condivise e di sincera stima reciproca.
Il caso del suicidio in carcere e l’impegno di Imma
Nel quarto e ultimo episodio, la procuratrice di Matera dovrà affrontare un caso delicatissimo: la morte di una detenuta, apparentemente classificata come suicidio. Sembra un evento drammatico ma lineare, almeno nelle prime battute. Eppure, dalle anticipazioni, emerge con forza il sospetto che le verità più scomode si nascondano nelle pieghe della routine quotidiana.
Questa donna, rea confessa di un reato su cui permangono vari dubbi, potrebbe aver portato con sé nella tomba qualcosa di non detto, un segreto che forse coinvolge altre figure all’interno del carcere. E sapete com’è fatta Imma: quando avverte odore di menzogne o mezze verità, non si ferma davanti a nulla.
Non dev’essere affatto facile mantenere lucidità mentre si viene risucchiati da problemi personali. Imma, però, ci ha abituati a quell’energia incrollabile con cui riesce a dividere la vita professionale dai propri crolli interiori. Un equilibrio precario, certo, ma che, sino a ora, non ha mai smesso di tenerla in piedi.
Pietro e la voglia di ricominciare
Nel frattempo, Pietro sembra intenzionato a guardare oltre, forse anche lontano da Imma e da tutto ciò che gli ricorda i momenti di crisi. L’amico Vasco (Tommaso Ragno) sta cercando di sostenerlo in questo percorso, incoraggiandolo a immaginare un futuro differente.
È un passaggio difficile, perché Pietro non è un uomo freddo: è legato a Imma e alla famiglia da anni di vita condivisa, da una quotidianità costruita con sacrificio e slanci di affetto. Ma arriva un momento in cui, dopo aver incassato una delusione dietro l’altra, si sente il bisogno di riprendere in mano la propria strada, di lasciarsi aperta la porta verso nuovi orizzonti.
Tensioni emotive e riflessioni personali
Imma, a sua volta, non può ignorare ciò che è successo fra lei e Calogiuri. Il distacco non è stato privo di dolore, e anzi, l’ha costretta a riflettere su quel senso di colpa che a volte si annida come una tarma nei pensieri. L’idea di aver infranto qualcosa di sacro, di aver danneggiato il proprio matrimonio e contemporaneamente di non aver saputo inseguire con coraggio un sentimento più profondo, la perseguita.
Non è facile capire quando insistere su un rapporto e quando, invece, è arrivato il momento di voltare pagina. Soprattutto, non è chiaro se il futuro di Imma sia destinato a rinascere su nuove basi o se, al contrario, ci sarà una ricomposizione, una sorta di ritorno all’antico equilibrio.
Anche Diana (Barbara Ronchi), personaggio che finora è apparso a tratti guardingo e misterioso, è pronta a una svolta: è trapelato che possa prendere una decisione in grado di cambiare profondamente i suoi rapporti con la cerchia di amici e colleghi. È un ulteriore tassello di un finale che si preannuncia ricco di momenti intensi.
Il pranzo di Ferragosto: simbolo di unione e crepe irrisolte
Non poteva mancare il pranzo di Ferragosto, un’antica tradizione che negli anni ha rappresentato, nella fiction, un momento di passaggio, una sorta di rito in cui la famiglia si ritrova tutta attorno allo stesso tavolo. Nel bel mezzo di questa occasione apparentemente conviviale, però, c’è un carico di tensioni, di sguardi bassi e parole non dette.
Valentina (Alice Azzariti), la figlia di Imma e Pietro, è lì, testimone di una disgregazione familiare che non sempre riesce a comprendere. Ci si aspetta che vengano al pettine nodi irrisolti e magari, che si intraveda uno spiraglio di speranza o almeno la volontà di ricucire qualche strappo. Del resto, nonostante le divisioni, si percepisce ancora un filo di complicità, quella strana alchimia che non sparisce nemmeno quando tutto sembra perduto.
Il viaggio della quarta stagione
Allora, non sto qui a fare il precisino, che lo sapete già meglio di me: quest’anno Imma Tataranni ce la siamo beccata per quattro domeniche di fila. Quattro puntate, ognuna diversa, strana, nel suo caos. È stato un viaggio, sì, proprio così, un viaggio fatto di domeniche sera passate lì, davanti alla tv, magari in pigiama, con le coperte addosso, a cercare di capire qualcosa di più di lei, di Imma e forse anche un po’ di noi. Insomma, siamo partiti il 23 febbraio, poi c’è stato il 2 marzo, e pure il 9, fino a finire qui, davanti a questa domenica, quella del 16 marzo, quella che ti fa dire: “ok, e adesso?”.
Quattro episodi di circa 100 minuti ciascuno, ispirati all’universo narrativo creato da Mariolina Venezia nei romanzi editi da Einaudi. Una versione televisiva che, pur rispettando l’architettura di base, ha saputo regalare momenti inediti e una lettura personale delle psicologie dei personaggi.
Dove rivedere Imma Tataranni: la soluzione streaming
Chi non potrà seguire il gran finale in diretta, o chi desidera semplicemente rinfrescare la memoria, può contare sullo streaming gratuito di RaiPlay. È sufficiente accedere alla piattaforma dal browser o tramite l’app dedicata per smart TV, tablet o smartphone. Non ci sono limitazioni di orario: gli episodi si possono guardare e riguardare secondo le proprie esigenze.
Per i più curiosi, sul portale ufficiale della Rai è disponibile anche una sezione interamente dedicata alle precedenti stagioni. Un’opportunità ghiotta per chi ancora non conosce fino in fondo la tempra inimitabile di Imma, con la sua ironia tagliente e quell’ostinazione capace di sfidare qualsiasi ostacolo.
Verso il futuro: cosa ci riserverà Imma Tataranni?
Arrivati a questo punto, le anticipazioni sottolineano con chiarezza che alcune scelte sono diventate irreversibili: la separazione tra Imma e Pietro, per esempio, pare sempre più probabile. Ma c’è anche la ferma convinzione che la nostra protagonista non abbia affatto concluso il proprio percorso. Il suo spirito combattivo, la sua inclinazione a scavare fino in fondo alla verità e la sua resistenza psicologica la spingeranno, senza dubbio, a rimettere in discussione ogni certezza.
Resta da chiedersi se, in questo cammino, ci sarà un ritorno di fiamma con Calogiuri o se invece sceglierà una via totalmente diversa, più solitaria e introspettiva. A volte la vita professionale diventa un rifugio: indagare, decifrare bugie e segreti, riuscire a rendere giustizia a chi non ha voce. Una missione che, per Imma, rappresenta ossigeno puro.
Domenica 16 marzo 2025, ore 21:30 su Rai1, troveremo la risposta a molte domande. Sarà l’ultima pagina di una stagione intensa, piena di contrasti e pulsioni nascoste. Tanti spettatori si aspettano una sorta di riconciliazione tra i personaggi, altri immaginano che il finale possa riservare un cliffhanger, aprendo la strada a futuri sviluppi.
Noi, dal canto nostro, abbiamo la sensazione che tutto ciò che abbiamo visto finora sia soltanto l’inizio di un processo di trasformazione. Forse ci attende una Imma Tataranni più libera e consapevole, magari ferita ma determinata a non fermarsi davanti ai propri limiti. E forse, in qualche modo, potremmo ritrovare Pietro, Diana, Calogiuri e tutti gli altri protagonisti in uno scenario nuovo, inaspettato, che Mariolina Venezia o la produzione Rai potrebbero regalarci in un’eventuale stagione successiva.
Sono ipotesi, nulla di più. Quello che conta, adesso, è non perdere l’appuntamento con il gran finale. Perché, dopo quattro puntate di alti e bassi, drammi familiari e casi giudiziari complessi, si ha bisogno di un momento catartico, di capire cosa resterà in piedi quando ogni verità verrà finalmente allo scoperto.
La sensazione è che la tenacia di Imma, il suo rigore nel lavoro e quella fiammella di passione che continua a brillare, potranno ancora sorprenderci. Nel bene o nel male, l’ultima parola non è stata ancora scritta. E forse è proprio questo il fascino che rende la fiction un appuntamento imperdibile: la capacità di riflettere quel tumulto interiore che ognuno, in fondo, porta dentro di sé. Buona visione!
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