Succede tutto in un lampo. Michele (Alberto Rossi) finisce in ospedale, vittima di un’aggressione a colpi di arma da fuoco e noi ci chiediamo: come si può sopportare questa tensione, quasi fosse l’eco di un romanzo giallo? Forse alcuni di voi vorrebbero solo tirare un sospiro di sollievo, ma la situazione non lascia scampo.
Mentre i familiari di Saviani si affollano nel reparto, Gennaro Gagliotti (Carlo Caracciolo) vede l’occasione per mettere fine a un’indagine che minaccia di rovinare la sua reputazione. Un’indagine sulla malagestione delle imprese di famiglia, appuntata con attenzione certosina proprio da Michele.
Ospedale, tensioni e un piano segreto
Davanti a Silvia (Luisa Amatucci), Riccardo (Mauro Racanati) mostra lo zaino di Michele con dentro il computer. Un oggetto prezioso, perché custodisce tutti i documenti raccolti da Saviani. Qualcuno propone di portarlo a casa, un gesto apparentemente innocuo. E invece, ecco la scintilla che fa scattare il piano di Gennaro: lasciar marcire le prove senza che nessuno se ne renda conto.
Lo vediamo sgattaiolare a Palazzo Palladini con un obiettivo chiarissimo: impossessarsi delle chiavi dell’appartamento Graziani-Saviani, grazie a una distrazione di Raffaele (Patrizio Rispo). L’intento è scottante: entrare, cercare i file, cancellarli all’istante. E mentre la vita di Michele resta appesa a un filo, l’intero lavoro investigativo rischia di svanire come sabbia al vento.
Noi speriamo di non assistere a un disastro irreparabile, ma i segnali puntano tutti in una direzione. Può un singolo gesto cancellare mesi di sforzi e verità? Pare di sì. E questa mossa di Gennaro, subdola e silenziosa, lascia il futuro di Michele in bilico, con conseguenze che ancora non riusciamo a immaginare. E voi, avete la stessa inquietudine che proviamo noi? Sembra proprio di sì.