Corpo ritrovato nell’Adda: Possibile identità della vittima
Un drammatico ritrovamento ha scosso la comunità locale: il corpo senza vita di una donna è stato rinvenuto nelle acque del fiume Adda, in prossimità di Zelo Buon Persico, nella provincia di Lodi. Le forze dell’ordine, giunte sul luogo subito dopo la segnalazione, non escludono che la vittima possa essere Jhoanna Nataly Quintanilla, una giovane babysitter di origine salvadoregna scomparsa il 24 gennaio scorso da Milano.
Il ritrovamento del cadavere giunge dopo settimane di incertezze e indagini che hanno portato alla fermo del compagno della donna, Pablo Gonzalez Rivas, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. L’uomo, 48 anni, era stato arrestato il 7 febbraio, in seguito a una denuncia presentata da lui stesso, con cui affermava che la donna fosse fuggita volontariamente. Tuttavia, le prove raccolte dalla polizia sembrano contrastare fortemente con questa versione.
L’arresto di Rivas è stato reso possibile grazie a un’importante raccolta di indizi, tra cui le immagini delle telecamere di sorveglianza che lo ritraggono in zone cruciali legate alla vicenda. Inoltre, l’uomo ha dichiarato alle autorità di essere stato coinvolto in un “gioco erotico” che sarebbe sfociato in un tragico incidente, ma questa versione dei fatti non ha convinto il giudice per le indagini preliminari di Milano, Anna Calabi.
La giudice, nell’accogliere la richiesta di custodia cautelare in carcere per Rivas, ha sottolineato come l’omicidio sia stato compiuto con “futili motivi” e con un’evidente spietata lucidità. Non solo, ma la modalità dell’azione criminosa – in particolare, l’immediato tentativo di sbarazzarsi del corpo della compagna – ha rafforzato l’ipotesi di omicidio volontario, aggravato proprio dalla relazione di convivenza tra i due e dalla brutalità dell’atto.
Il caso, che continua ad evolversi, solleva interrogativi non solo sulla violenza domestica, ma anche sulle modalità attraverso cui il compagno della vittima ha cercato di occultare un delitto che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato premeditato. La comunità milanese, scossa dal tragico evento, attende ulteriori sviluppi nelle indagini e nelle prossime udienze.
Il caso di Jhoanna Nataly Quintanilla, ancora da confermare ufficialmente, si aggiunge a una lunga scia di storie di violenza che, purtroppo, segnano la cronaca recente, spingendo l’opinione pubblica e le istituzioni a riflettere sull’urgenza di interventi per la tutela delle vittime di violenza domestica.
L’indagine, ancora in corso, potrebbe riservare nuove e inquietanti scoperte nei prossimi giorni.
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