Un Professore 3: al via le riprese della terza stagione
Roma. Che brivido. Ciak, si gira. Un Professore 3 prende forma, sul serio: le telecamere hanno iniziato a riprendere tutto lunedì 24 febbraio 2025, proprio a Roma. E Banijay Studios Italia ha voluto gridarlo al mondo: ecco Alessandro Gassmann con il ciak stretto tra le mani, sorridente come un ragazzino. E sai che c’è di speciale? Quel giorno Gassmann ha festeggiato i suoi 60 anni, in compagnia di tutta la troupe. Uno scatto che ormai è diventato un simbolo dell’energia che scorre in questo progetto, amatissimo da tanti.
Un Professore, versione italiana di Merlí, ha già lasciato il segno in due stagioni cariche di riflessioni e drammi scolastici, una specie di piccola rivoluzione che il pubblico si è preso a cuore. Il secondo capitolo si è chiuso a dicembre 2023 e ha sparso qua e là un po’ di punti interrogativi. Ma adesso c’è una certezza: Dante Balestra, il prof che ha conquistato tutti, tornerà in cattedra. L’unico dubbio è quando. Le riprese sono appena partite, però la messa in onda rimane un mistero. Qualcuno dice che potrebbe arrivare tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026, e a pensarci bene fa venire ancora più voglia di aspettare: certe storie hanno bisogno di farci fremere un po’, come se ci stessero sussurrando “tenetevi pronti, il bello deve ancora arrivare.”
Cast confermato e possibili nuovi ingressi
Sul fronte del cast, la produzione ha sinora confermato con certezza il ritorno di Alessandro Gassmann nel ruolo del professor Dante Balestra, colonna portante della serie. Al suo fianco dovrebbero tornare anche gli altri volti storici: Claudia Pandolfi (Anita), Nicolas Maupas (Simone) e Damiano Gavino (Manuel) su tutti. Non mancheranno, con ogni probabilità, anche gli studenti della classe di Dante, dal momento che la serie ruota attorno al rapporto tra il professore e i suoi ragazzi.
In particolare, fonti vicine agli sceneggiatori lasciano intendere che continueranno ad avere grande spazio i personaggi di Simone, Manuel e Mimmo, interpretati rispettivamente da Maupas, Gavino e Domenico Cuomo. Quest’ultimo, uscito di scena nel finale precedente per entrare in un programma di protezione testimoni, potrebbe dunque rientrare in gioco con sviluppi tutti da scoprire.
E per quanto riguarda eventuali new entry? Al momento nessun volto nuovo è stato annunciato ufficialmente. Tuttavia, non è da escludere che la terza stagione introduca qualche nuovo personaggio, com’è già avvenuto nella seconda con l’ingresso di figure inedite a movimentare la trama (basti pensare al Pantera e al Molosso nella storyline criminale). I rumor su possibili nuovi attori nel cast restano, per ora, solo speculazioni, e dovremo attendere comunicazioni ufficiali per saperne di più.
Trama top secret e prime anticipazioni
Trama e sviluppi di Un Professore 3 restano avvolti nel riserbo: la produzione mantiene segreti i dettagli sui nuovi episodi e non ha diffuso anticipazioni corpose. Ciò nonostante, qualche indizio è trapelato sia dalle dichiarazioni degli autori che dagli eventi della scorsa stagione. Il finale della seconda stagione ha mostrato un riavvicinamento tra Dante e Anita, dopo il periodo buio segnato dalla grave malattia di lui e dalle incomprensioni che li avevano persino portati al tradimento. I nuovi episodi dovranno dunque svelare se i due riusciranno davvero a lasciarsi alle spalle gli errori e ripartire insieme.
Parallelamente, Simone ha dovuto salutare Mimmo (Domenico Cuomo), costretto a cambiare vita sotto protezione: un addio doloroso per i due giovani, legati da un sentimento importante. Nell’ultima scena andata in onda, però, Simone si è riavvicinato a Manuel, riaccendendo la speranza che tra loro ci sia ancora “qualcosa da dire”. La tanto attesa coppia “Simuel” (come i fan hanno soprannominato il duo Simone-Manuel) non si era infatti concretizzata nella scorsa stagione, complice la decisione di Manuel di restare con Nina. Gli sceneggiatori potrebbero dunque esplorare ulteriormente questo triangolo affettivo e la ship più chiacchierata della serie.
Sul fronte scolastico, Dante tornerà in classe con il suo stile d’insegnamento unico, pronto a guidare gli studenti non solo attraverso i programmi ministeriali ma anche nelle lezioni di vita quotidiana. “E l’anno prossimo… la maturità. Dante Balestra.” ha scritto enigmaticamente Gassmann in un tweet lo scorso marzo, lasciando intendere che i nuovi episodi potrebbero coincidere con l’ultimo anno di liceo e gli esami di maturità per la classe di Dante. Non è da escludere, inoltre, che la stagione affronti temi di attualità giovanile: alla presentazione di Un Professore 2 l’attore protagonista ha accennato alla possibilità di raccontare un’occupazione studentesca a scuola, un’eventualità che non ha voluto smentire.
Se così fosse, vedremmo gli studenti di Dante impegnati in prima linea anche su questo fronte, approfondendo ulteriormente il taglio sociale della serie. Di certo non mancheranno le storie corali dei ragazzi, ognuno con i propri dilemmi amorosi, familiari e di crescita personale, che Dante cercherà di illuminare attraverso i filosofi: il professore continuerà a insegnare Filosofia a modo suo, aiutando i giovani ad affrontare la vita con spirito critico e consapevolezza.
L’attesa dei fan e le reazioni del pubblico
La notizia dell’inizio riprese ha immediatamente acceso l’entusiasmo degli appassionati, che sui social network hanno salutato il ritorno di Un Professore con un coro di commenti positivi. Il post con cui Banijay ha annunciato il primo ciak – facendo gli auguri di buon compleanno a Gassmann e aggiungendo “Non vediamo l’ora di rivederlo nei panni di Dante Balestra” – ha raccolto migliaia di “mi piace” e condivisioni nel giro di poche ore. Segno che il pubblico non vede l’ora di rituffarsi nelle vicende del carismatico prof. Balestra e dei suoi studenti.
Del resto, già nei mesi scorsi gli spettatori avevano fatto sentire la propria voce: la serie vanta una fanbase molto attiva, che online discute ogni risvolto della trama, dalle tematiche più profonde ai dettagli romantici. Sui forum e su Twitter c’è chi dibatte sulla sessualità di Manuel o invoca più scene tra Simone e Manuel, e chi si domanda come reagirà Dante a eventuali nuove sfide personali. Alcuni fan, dopo il colpo di scena del malore di Dante in ospedale, hanno perfino scritto in privato agli sceneggiatori preoccupati per la sua sorte: “Non è che muore? Siete pazzi, non potete darci questo dolore!”, come se il professore fosse una persona di famiglia. Questa partecipazione emotiva testimonia l’enorme affetto del pubblico verso la fiction e spiega perché l’annuncio di Un Professore 3 abbia generato tante aspettative.
Ora che le telecamere sono tornate a girare, l’attesa entrerà nel vivo: gli appassionati dovranno armarsi di pazienza fino alla messa in onda, ma possono già pregustare ciò che li aspetta commentando ogni piccola anticipazione rivelata dal cast e dagli autori. L’hashtag #UnProfessore promette di tornare a dominare le tendenze man mano che trapeleranno foto dal set e dettagli sui nuovi episodi.
Dichiarazioni dal set e retroscena di produzione
Sul set di Un Professore 3 regna entusiasmo e determinazione. Alessandro Gassmann, cuore del progetto, ha espresso più volte il suo attaccamento alla serie e la soddisfazione per questo nuovo capitolo. Già la scorsa estate l’attore aveva confermato pubblicamente il rinnovo, annunciando durante un evento che le riprese sarebbero partite a febbraio 2025 e ipotizzando la messa in onda per fine 2025 su Rai 1. Poche ore dopo, sui social, Gassmann aveva rincarato la dose di hype pubblicando un laconico messaggio: «…ebbene sì. “Un professore 3”», accompagnato da una foto del copione della nuova stagione. Un dettaglio gustoso per i fan più attenti: nell’immagine spiccava il titolo provvisorio di un episodio, “Wittgenstein: vero o falso”.
Questo rivela la volontà degli autori di proseguire sulla scia inaugurata fin dal primo episodio, dedicato a Socrate, mantenendo la tradizione di intitolare ogni puntata a un grande filosofo come spunto tematico. Vedere il nome di Ludwig Wittgenstein – pensatore del linguaggio e della logica – fa già fantasticare su quali dilemmi morali o logici verranno proposti in classe da Dante Balestra.
Un altro retroscena interessante riguarda le location: anche per questa terza stagione, la produzione ha scelto di girare principalmente a Roma, negli stessi luoghi che hanno dato identità visiva alla serie. Gran parte delle scene scolastiche continuerà a essere ambientata nell’iconico Liceo Leonardo Da Vinci (nel rione Monti della capitale), che nella finzione è la scuola in cui insegna Dante.
Luoghi reali di Roma – come la libreria di via Panisperna o altri scorci cittadini – faranno nuovamente da sfondo alle vicende, conferendo autenticità e familiarità all’ambientazione. Nelle precedenti stagioni, la troupe aveva sfruttato anche set inconsueti (dalle aule universitarie ai lidi sul litorale laziale) per alcune scene: non stupirebbe se anche nei nuovi episodi comparisse qualche scenario originale, magari legato alle attività extracurricolari del professore o alle gite scolastiche filosofiche.
Basta un attimo di pazienza. Rai Fiction e Banijay stanno correndo come matti: tra qualche settimana le riprese dovrebbero chiudere i battenti, puntando a sistemare tutto prima che l’estate si concluda. Poi si passerà a montaggio e post-produzione, un lavoro certosino che profumerà di passione. E proprio allora la Rai, con ogni probabilità, preparerà un lancio col botto in prima serata, perché questa fiction è un gigante nei suoi programmi.
Nel frattempo, cast e addetti ai lavori mantengono il riserbo sugli sviluppi della trama, limitandosi a stuzzicare il pubblico con piccole anticipazioni. Sandro Petraglia, sceneggiatore della serie, ha lasciato intendere in un’intervista che Un Professore 3 darà ancora più spazio ai giovani protagonisti e alle tematiche contemporanee a loro care, dichiarando con una punta di orgoglio: “Ormai stiamo diventando i maestri della fluidità”, in riferimento alla libertà con cui la serie affronta l’identità e l’amore senza etichette prestabilite. Parole che suggeriscono come la terza stagione non avrà paura di osare e di approfondire dinamiche finora solo accennate, nel solco di una narrazione inclusiva e al passo coi tempi.
Con queste premesse, Un Professore 3 si candida a essere uno degli appuntamenti più attesi dai telespettatori nel prossimo anno televisivo. I fan possono aspettarsi emozioni forti, colpi di scena e momenti di riflessione filosofica in pieno stile Un Professore. Non resta che attendere ulteriori aggiornamenti dal set e segnare in agenda il prossimo ritorno in TV di Dante e dei suoi studenti, pronti a regalarci nuove lezioni di vita e di filosofia. Le campanelle del Liceo sono pronte a suonare di nuovo: il professore sta per tornare in classe.
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Intrattenimento
The Buccaneers 2, l’irriverente ritorno su Apple TV+ che scuote l’Inghilterra ottocentesca

Un tempo, l’Inghilterra dei salotti aristocratici pareva un mondo inviolabile. Oggi, invece, le giovani eroine di “The Buccaneers” ci fanno capire che ogni epoca può essere scossa da storie di passioni e intrighi senza tempo. Non si parla soltanto di crinoline e tè pomeridiani: qui ci troviamo davanti a una carica di energia fresca e ribelle, pronta a ribaltare convenzioni sociali vecchie di secoli.
Abbiamo un nuovo capitolo (l’hanno definito “seconda stagione”) della dramedy ispirata al romanzo incompiuto di Edith Wharton, e la curiosità è alle stelle. L’uscita è fissata su Apple TV+ per il 18 giugno, con il primo episodio in anteprima, poi un appuntamento settimanale ogni mercoledì fino al 6 agosto. Vuol dire che per più di un mese e mezzo resteremo inchiodati davanti allo schermo, in attesa di scoprire chi tradirà chi, quali pettegolezzi devasteranno i clan nobili e quali donne si faranno avanti per dettare le nuove regole del gioco.
La storia, se vogliamo riassumerla, ruota intorno a un manipolo di giovani americane catapultate nella Londra degli anni ’70 dell’Ottocento. Nan St. George, interpretata da Kristine Frøseth, è salita di grado ed è adesso la Duchessa di Tintagel. Di colpo, è diventata una figura potentissima nel panorama inglese. Nel frattempo, la sua amica Conchita Closson (Alisha Boe) è Lady Brightlingsea, una donna che ha lanciato una moda: tante ereditiere d’oltreoceano la seguono per cercare fortuna in Europa. Non è uno scenario tranquillo, viste le tensioni e i contrasti fra la vecchia nobiltà e i nuovi rampolli dell’alta società.
Il cast: volti noti e nuove sorprese
Rivedremo Aubri Ibrag (Lizzy), Josie Totah (Mabel) e Imogen Waterhouse (Jinny), mentre la carismatica Christina Hendricks continua a dar vita alla signora St. George. L’aria frizzante di questa stagione si deve anche alla presenza di Mia Threapleton (Honoria Marable) e di un nutrito gruppo maschile: da Guy Remmers (Theo, Duca di Tintagel) a Matthew Broome (Guy Thwarte), passando per Josh Dylan (Lord Richard Marable) e Barney Fishwick (Lord James Seadown). Ciliegina sulla torta, entrano in scena Leighton Meester nei panni di Nell, Greg Wise come Reede Robinson, Jacob Ifan come Hector Robinson, Grace Ambrose come Paloma Ballardino e Maria Almeida come Cora Merrigan. Insomma, un ensemble che promette scintille.
L’atmosfera si fa più densa: negli episodi precedenti, le “bucaniere” sono sbarcate in una Londra piuttosto rigida, portando scompiglio nei circoli esclusivi. Ora, però, quell’ambiente è diventato casa. Jinny, in particolare, sta attraversando un momento complicato per via del figlio che porta in grembo, e la stampa non le dà tregua. Un po’ di gossip, un po’ di scandalo. Eppure, non è solo questione di pettegolezzo: c’è l’urgenza di un cambiamento reale. Nan, Conchita e le altre non vogliono più subire scelte imposte da famiglie o titoli nobiliari.
Dietro le quinte: regia e produzione
A tenere le fila di questo racconto è sempre Katherine Jakeways, creatrice e sceneggiatrice della serie. Il team di registi comprende William McGregor (vincitore di un BAFTA), Rachel Leiterman (premiata dal DGA), John Hardwick e Charlie Manton. Non finiscono qui i nomi di spicco: Beth Willis (candidata al BAFTA) e Susanna White (vincitrice del BAFTA) affiancano Jakeways come produttrici esecutive. La realizzazione è nelle mani di The Forge Entertainment, parte di Banijay UK, in collaborazione con Apple TV+.
Al di là dei dettagli tecnici, ciò che stuzzica di più è l’idea di seguire un percorso d’emancipazione femminile in un’epoca in cui certe parole (come “indipendenza”) potevano far tremare i saloni bene. Non si tratta di un semplice salto indietro nel tempo, bensì di un viaggio dentro il desiderio universale di libertà e riconoscimento. Voi, come noi, probabilmente non vedete l’ora di scoprire come le Buccaneers sconvolgeranno la quotidianità di un mondo ancora troppo chiuso. C’è passione. C’è rischio. C’è quella voglia di rompere schemi e costruirne di nuovi.
Il conto alla rovescia è già cominciato. Il 18 giugno, “The Buccaneers” si riprende il palcoscenico. E almeno stando alle prime immagini, non farà sconti a chiunque cerchi di soffocare lo spirito di queste donne fuori dagli schemi. Prepariamoci a un po’ di sano scompiglio: in fondo, è da quelle rotture che a volte sboccia il cambiamento più autentico.
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Intrattenimento
Morgane – Detective Geniale, le anticipazioni del terzo e quarto episodio del 25...

Non c’è nulla di più spiazzante di una mente fuori dal comune che si aggira, un po’ ribelle, tra casi irrisolti e segreti di famiglia. A volte ci fermiamo a pensare quanto sia difficile bilanciare drammi personali e lavoro, ma in questa serie tutto prende una piega inaspettata. Sì, stiamo parlando di Morgane – Detective Geniale (titolo originale: HPI – Haut Potentiel Intellectuel) che torna con il terzo e il quarto episodio della nuova stagione, in onda martedì 25 marzo 2025 dalle 21:30 su Rai1. Forse avete già visto la prima parte della stagione. Altrimenti, beh, questo potrebbe essere un buon momento per entrarci dentro senza paura di restare incastrati in una rete di misteri. Come tutti i contenuti Rai, è sempre possibile recuperare sulla piattaforma gratuita RaiPlay!
Un’intelligenza che fa tremare i polsi
Ci sono talenti che non si possono ignorare, ed è il caso di Morgane Alvaro (interpretata da Audrey Fleurot). Ha una testa incredibile, però è travolta da problemi quotidiani che la mandano in tilt come chiunque di noi. E in questi nuovi episodi la situazione si fa ancora più complicata: ha appena scoperto di essere incinta ma non sa chi sia il padre del bambino. Non è proprio un dettaglio trascurabile. Noi che seguiamo la sua storia ci sentiamo un po’ trascinati nel vortice di dubbi ed emozioni che la colpiscono. Non bastasse, la sua relazione professionale e sentimentale con Adam Karadec (il comandante della polizia) è a pezzi: lui ha deciso di mollare la brigata alla fine del secondo episodio. Una sorpresa amara, per noi e per lei.
Episodio 3: Penicillium Brevicaule
Questo è un titolo che evoca subito qualcosa di misterioso, magari un fungo o chissà. In realtà, si rivela un caso costellato di bizzarrie. Morgane, che ora collabora con un nuovo comandante, Fred Prigent, si imbatte nel cadavere di un famoso scrittore di 85 anni, Antoine Broussin. Il corpo viene scoperto in una stanza segreta della sua stessa abitazione. Sarebbe già un contesto da brividi, eppure c’è di più: circolano voci su una strana presenza femminile che si aggirerebbe tra quelle mura, quasi come un fantasma vendicativo.
Di colpo subentra un particolare ancor più scomodo: la principale sospettata risulta essere Marie Besnard, una conoscenza che Morgane ha fatto in prigione. Immaginatevi la tensione. Morgane è convinta dell’innocenza di questa vecchia amica ed è disposta a sfidare tutto e tutti per scagionarla. E mentre si addentra nel passato della famiglia Broussin, vengono a galla leggende antiche e ricostruzioni storiche che coinvolgono più epoche: si va dall’Ottocento agli anni ’70, passando per travestimenti assurdi (Gilles che si cala nei panni di una cameriera d’altri tempi è davvero spassoso). Queste scene, messe in flashback per farci capire la storia della casa, aggiungono un tocco surreale che ci strappa un sorriso e alimenta il fascino del mistero.
Alla fine, ogni tassello trova il suo posto: la morte di Broussin non è un semplice omicidio a sangue freddo. È il risultato di vicende passate, segreti ammuffiti (ecco spiegato il riferimento a Penicillium Brevicaule, un fungo che rammenta qualcosa che marcisce nel buio). Morgane scagiona Marie e, proprio mentre ci illudiamo che tutto sia finito, ecco un colpo di scena finale che la travolge sul piano personale. Non sappiamo se ridere o preoccuparci, ma di sicuro restiamo incollati allo schermo per scoprire cosa accadrà nel prossimo capitolo.
Episodio 4: Cavallo di Troia
Il quarto episodio segna il ritorno in scena di Adam Karadec, nonostante avesse lasciato la brigata. Si imbatte in un caso che si intreccia con l’indagine di Morgane. Un certo Tristan Delvallée, addetto agli approvvigionamenti in una ditta di manutenzione, viene rinvenuto pugnalato. Sembrerebbe un delitto come tanti, ma spunta una doppia vita da hacker che trasforma l’omicidio in un vero labirinto informatico. A noi piace considerarlo come un groviglio di codici, segreti e malware. Il “cavallo di Troia” non è più soltanto un espediente mitologico, ma un malware che esce dallo schermo per farci riflettere su quanto siano fragili i confini tra reale e virtuale.
Così Morgane e Karadec, separati da incomprensioni ancora fresche, devono rimettersi a lavorare insieme. Non è una passeggiata: lei è imprevedibile e scoppiettante, mentre lui tende a tenere tutto sotto controllo. Eppure l’affiatamento professionale che li unisce riesce ancora a creare la giusta alchimia. Lo si vede chiaramente quando seguono le tracce digitali di Tristan: scovano indizi, scoprono retroscena che portano a un probabile complotto ad alto tasso tecnologico. In pratica, qualcuno voleva farlo fuori proprio per le sue abilità informatiche.
Piano piano, in questo turbinio di tensioni personali e piste investigative, Morgane e Karadec ricompongono il puzzle. Il colpevole viene smascherato, però la storia non finisce qui. L’episodio fa da mezza stagione e ci lascia con questioni ancora in sospeso, tra cui la gravidanza di Morgane che incombe e ci fa temere sviluppi imprevedibili.
Uno sguardo al futuro
Avrete già capito che siamo davanti a una serie capace di mescolare ironia e suspence. Da una parte c’è la pura indagine poliziesca, dall’altra uno spaccato di vita familiare assai caotico. Noi crediamo che questo binomio sia la vera forza di Morgane – Detective Geniale. Ed è proprio per questo che vi invitiamo a non perdere i nuovi episodi: se amate le sorprese, l’emozione e un tocco di genuina follia, troverete pane per i vostri denti. In fondo, la vera magia sta nel guardare una mente brillante destreggiarsi fra misteri e sentimenti, costringendoci a riflettere su quanto sia complicato e bellissimo, essere imperfetti.
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Intrattenimento
Sylvester Stallone è di nuovo in gioco: ecco come Tulsa King si prepara alla terza...

Troviamo un fascino particolare in quei set cinematografici che prendono vita a pochi passi dalla gente comune. In questi giorni, mentre le telecamere cominciano a girare in Georgia e in Oklahoma, l’entusiasmo attorno a Tulsa King riaccende la curiosità di chi segue Sylvester Stallone da sempre. Non è soltanto un attore amato, ma un’icona che, con la sua determinazione, continua a mostrarsi protagonista anche all’alba di nuovi progetti. La terza stagione di Tulsa King è appena partita e noi vogliamo raccontarvi cosa sta succedendo dietro le quinte, cercando di portare anche un pizzico di quell’emozione che si respira sul set.
Un nuovo capitolo, stesse radici
La serie, prodotta da Paramount+, ruota attorno a Dwight “il generale” Manfredi, personaggio ruvido e determinato che tenta di ricostruire il proprio dominio in una Tulsa piena di sfide e pericoli. Questa volta, la squadra creativa sembra più agguerrita che mai: c’è la presenza di Dave Erickson come showrunner, già noto per il suo impegno in Mayor of Kingstown. Pare che l’obiettivo sia spingere ancora di più sulle dinamiche di potere e sui conflitti personali, mostrando un lato umano di Dwight in contrasto con la brutalità della vita criminale.
Chi ama il carattere di Stallone non rimarrà deluso. L’attore avrebbe siglato un accordo, lo scorso novembre, per proseguire almeno per due stagioni. Gli addetti ai lavori riferiscono che, non appena verranno ultimate le riprese della terza stagione, dovrebbe iniziare subito la produzione della quarta. Curioso? Noi sì, e non poco.
Filming in Georgia e Oklahoma
Alcuni membri del cast si stanno muovendo fra Atlanta e vari angoli dell’Oklahoma. Questa dualità di location (fra città frenetica e atmosfere più rurali) sembra riflettere lo stesso spirito della serie, divisa tra i sogni di un potere crescente e la durezza del territorio. Se passate da quelle parti e sentite parlare di Stallone in un bar, probabilmente non è un pettegolezzo campato in aria.
Cosa rende Tulsa King così seguita?
La seconda stagione, che ha visto l’ascesa di Dwight e della sua banda, ha segnato numeri clamorosi: oltre 21 milioni di spettatori nel mondo per il primo episodio. Un record per Paramount+, che punta forte su questa produzione. Impossibile non citare il cast variegato, in cui figurano Martin Starr, Jay Will, Max Casella e tanti altri nomi tra cui Dana Delany, Garrett Hedlund ed Annabella Sciorra. Ognuno sembra avere un ruolo ben definito in quella che di fatto è una guerra per il controllo del territorio, minacciata anche dalla mafia di Kansas City e da un influente imprenditore locale.
Oltre il piccolo schermo
La serie è frutto della collaborazione tra MTV Entertainment Studios e 101 Studios, con grandi nomi in veste di produttori esecutivi: Taylor Sheridan, Sylvester Stallone, Dave Erickson, David C. Glasser e molti altri. Sheridan, in particolare, è una firma ormai inconfondibile nel panorama seriale, con titoli come 1923 e Mayor of Kingstown già disponibili su Paramount+. Ci piace pensare che Tulsa King raccolga questa eredità per riportarla in un racconto ancora più duro ed emozionante.
Ci saranno sorprese? Scommettiamo di sì. Mentre Dave Erickson guida il timone creativo, Stallone rimane il volto che tutti attendono con trepidazione. Dopotutto, lui è il “generale”: e quando arriva sul set, la storia prende vita e non si ferma più.
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