Connect with us

Published

on





Pensioni in Italia: strategie reali per puntare a 1.500-2.000 euro netti

Sai quella sensazione strana, un misto tra ansia e speranza, quando si parla di pensioni? Ecco, ce l’abbiamo tutti. Prima o poi arriva quel momento in cui ti chiedi: “Ma quello che guadagno adesso… basterà?” E poi, la domanda delle domande: “Come si fa ad arrivare a quei benedetti 1.500, magari 2.000 euro al mese?” Perché sì, di numeri si tratta, ma anche di sogni, di paure, di futuro. Roba seria. Allora proviamo a capirci qualcosa, senza troppi tecnicismi, senza giri di parole. Così, dritti al punto, tra una regola complicata e una realtà che spesso ci coglie impreparati.

L’importanza del metodo di calcolo: la transizione dal retributivo al contributivo

Sappiamo che in Italia la pensione pubblica si è a lungo basata sul sistema retributivo, secondo cui si valutava la media degli ultimi stipendi e si erogava una percentuale (intorno al 2% annuo) per ogni anno di contributi. In pratica, con 40 anni di lavoro, molti potevano raggiungere anche il 70-80% dell’ultimo stipendio. Poi, la riforma del 1995 ha introdotto in modo graduale il sistema contributivo (per i contributi successivi al 1996), che tiene conto dell’intera vita lavorativa. Per capirci: si accumulano contributi (pari al 33% dello stipendio lordo per i dipendenti, in parte versati dal datore di lavoro), questi formano un “montante” che viene rivalutato di anno in anno. Quando si va in pensione, il montante si trasforma in una rendita tramite un coefficiente di trasformazione legato all’età di uscita.

In altre parole, più tardi si decide di smettere di lavorare, più alto sarà il coefficiente e quindi l’assegno annuo. Sembra semplice, ma c’è un rovescio della medaglia: se si hanno buchi di carriera, salari bassi o si va in pensione presto (magari a 62 anni), si rischia di incassare meno. Di conseguenza, i tassi di sostituzione – ossia la percentuale dell’ultima retribuzione sostituita dalla pensione – oggi faticano ad avvicinarsi ai livelli “generosi” di qualche decennio fa.

Quanto serve guadagnare per ottenere 1.500-2.000 euro netti?

Diciamolo in modo schietto: chi ambisce a una pensione sopra i 1.500 euro dovrà aver avuto, in media, stipendi piuttosto alti o aver lavorato senza sosta per molti anni. Secondo simulazioni citate da più fonti, un reddito netto di circa 1.800 euro al mese per 40 anni di contributi potrà generare (andando in pensione a 67 anni) un assegno compreso fra 1.150 e 1.600 euro netti. Per “sfiorare” i 2.000 euro, occorre puntare a retribuzioni ancora più consistenti (per esempio, 3.000 euro netti al mese in media) o a una carriera super-lunga, ritirandosi magari a 69-70 anni, quando il coefficiente di trasformazione diventa più vantaggioso.

Naturalmente, esistono tanti fattori che incidono ma la regola è questa: più anni di versamenti e stipendi più elevati corrispondono a una probabilità maggiore di raggiungere l’obiettivo dei 1.500-2.000 euro. Chi invece sta sui 1.300-1.500 euro netti rischia di fermarsi, senza integrazioni, a una pensione di 800-1.200 euro netti. È duro ammetterlo ma i numeri parlano chiaro.

L’età pensionabile: i 67 anni (e oltre) come punto di riferimento

Al momento, per la pensione di vecchiaia servono 67 anni e almeno 20 anni di contributi. Sì, è possibile andare in pensione prima con misure anticipate come la “Fornero” (42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 e 10 mesi per le donne) o con formule sperimentali (Quota 100 in passato, Quota 103 nel 2023), ma chi lo fa accetta di accumulare meno anni di versamento e di utilizzare coefficienti di trasformazione meno favorevoli, ottenendo quindi assegni spesso più bassi. Per chi vuole quegli agognati 1.500-2.000 euro netti, l’uscita anticipata diventa un lusso che quasi sempre penalizza in modo significativo.

In più, c’è un altro dettaglio fondamentale: questi requisiti non sono scolpiti nella pietra. Se l’aspettativa di vita crescerà, l’età di pensionamento potrebbe salire ancora, in base agli adeguamenti automatici previsti dalle normative. Già oggi, per chi non raggiunge una soglia minima d’importo (circa 1,5 volte l’assegno sociale), la pensione di vecchiaia può slittare fino a 71 anni.

Variabili che contano: buchi contributivi, rivalutazioni e retribuzione media

Il sistema contributivo valuta ogni singolo euro guadagnato dall’inizio della carriera. Significa che un lavoratore che negli ultimi anni guadagna tanto, ma ha avuto lunghi periodi di stipendio basso o disoccupazione (senza coperture figurative), si troverà comunque un montante contributivo “ridotto”. Da qui la necessità di ridurre il più possibile le interruzioni contributive o provare a riscattare certi periodi, ove conveniente (ad esempio, gli anni di laurea).

Dobbiamo anche considerare la rivalutazione annuale del montante, che dipende principalmente dall’andamento dell’economia italiana (PIL). Se il paese cresce poco, i montanti non si incrementano granché. Questo genera un impatto reale sul futuro assegno, perché dopo 20-30 anni di lavoro le differenze si sentono. E poi ci sono i coefficienti di trasformazione che, essendo collegati alla speranza di vita, sono soggetti a revisioni periodiche. Già tra il 2024 e il 2025 si prevede un taglio di circa il 2% di questi coefficienti, e potrebbe non essere l’ultima volta.

Previdenza integrativa: un sostegno prezioso per colmare il gap

Chiunque stia inseguendo la soglia dei 1.500-2.000 euro conosce l’importanza di una pensione complementare. Non è solo un’opzione da “finanziaristi incalliti”: aderire a un fondo pensione – che sia negoziale (di categoria) o individuale (PIP, fondi aperti) – può incrementare il tasso di sostituzione anche di 7-10 punti percentuali. Tradotto: se un lavoratore arriverebbe da solo al 60% dello stipendio finale, con una buona integrativa potrebbe spingersi al 70% o più. Bastano queste cifre per capire come mai si parli tanto di fondi pensione. Eppure, in Italia, solo un terzo dei lavoratori risulta iscritto a una forma di previdenza complementare. Sembra incredibile ma è così.

C’è poi la questione della tempistica. Partire presto – a 25 o 30 anni – significa versare poco alla volta ma per molto tempo, sfruttando la capitalizzazione composta (gli interessi su interessi). Farlo tardi, invece, costringe a sforzi maggiori in un lasso di tempo ridotto e chiaramente, si perde parte dei benefici fiscali (deducibilità dei contributi, tassazione agevolata sui rendimenti, e così via).

Futuro incerto, ma pianificazione necessaria

Le previsioni dicono che, tra qualche decennio, i tassi di sostituzione potrebbero ridursi ulteriormente. La Ragioneria Generale dello Stato stima che, entro il 2050, un lavoratore dipendente con 38 anni di contributi potrebbe trovarsi intorno a un 59% di sostituzione netta, mentre nel 2020 la media era oltre il 70%. Non serve un genio per capire che chi percepisce salari modesti rischia di trovarsi molto lontano da 1.500-2.000 euro.

D’altro canto, c’è una crescente consapevolezza: possibili riforme future potrebbero introdurre ancora più flessibilità in uscita, ma non è detto che ciò aiuti a raggiungere pensioni alte, anzi. Spesso, la flessibilità si traduce in penalizzazioni: meno anni di contributi o coefficienti penalizzanti. Nel frattempo, si discute anche di “pensione di garanzia” per i giovani con redditi bassi e carriere discontinue ma sono idee in evoluzione, nulla di definitivo.

Verso un traguardo possibile, ma impegnativo

Raccontarlo con onestà è doveroso: non è impossibile mirare a 1.500-2.000 euro netti di pensione, ma occorrono retribuzioni sopra la media, un arco di versamenti piuttosto lungo (idealmente 40 e più anni) e magari un aiuto da un buon fondo pensione. Non vogliamo scoraggiare nessuno: il sistema pubblico offre comunque un sostegno, e certi correttivi (come il posticipo dell’età pensionabile) possono incrementare l’importo.

Tuttavia, non si scappa: serve un piano ragionato che parta fin da quando si è (relativamente) giovani. Andare a tentoni, rimandare la questione o immaginare che “tanto qualcosa arriverà” può portarci ad amari risvegli. Noi, da parte nostra, continueremo ad approfondire e a fare il possibile per tenervi informati nel modo più limpido. L’obiettivo di una pensione dignitosa e adeguata, alla fine, riguarda tutti. E il momento di pensarci, spesso, è proprio adesso.

Animato da un’indomabile passione per il giornalismo, Junior ha trasceso il semplice ruolo di giornalista per intraprendere l’avventura di fondare la sua propria testata, Sbircia la Notizia Magazine, nel 2020. Oltre ad essere l’editore, riveste anche il ruolo cruciale di direttore responsabile, incarnando una visione editoriale innovativa e guidando una squadra di talenti verso il vertice del giornalismo. La sua capacità di indirizzare il dibattito pubblico e di influenzare l’opinione è un testamento alla sua leadership e al suo acume nel campo dei media.

Cerchi qualcosa in particolare?

Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.

Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!

Ultime notizie

Notizie9 ore ago

Diplomi contraffatti a Trani: inchiesta su cerimonie ufficiali, omertà e truffe

Nel corso di una dettagliata inchiesta, si evidenzia come diplomi e titoli accademici contraffatti siano stati accompagnati da vere e...

Notizie9 ore ago

Fratelli d’Italia in aumento, PD stabile e lievi differenze tra i partiti minori

Nel contesto delle ultime rilevazioni elettorali, il panorama politico italiano evidenzia un significativo rafforzamento di Fratelli d’Italia rispetto al Partito...

Notizie9 ore ago

Lazio e Parma 2-2, doppio intervento di Ondrejka e replica di Pedro

In un confronto decidente della 34ª giornata di Serie A, Lazio e Parma hanno terminato la sfida con un pareggio...

Notizie11 ore ago

Giuli analizza l’eredità di Gentile e il divario tra centro e periferie in evento...

Il recente intervento del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha offerto un commento articolato riguardo alla figura di Giovanni Gentile,...

Notizie11 ore ago

Superenalotto 28/04/2025: estrazione senza 6 e 51, premio 23.075,28€ e jackpot 25,6 mln

Nel concorso odierno del Superenalotto in data 28 aprile 2025, non si sono manifestate la presenza del numero 6 e...

Notizie12 ore ago

Roma accoglie il quarto ciclo di colloqui sul nucleare iraniano mediati dall’Oman

Si prospetta che sabato prossimo a Roma si svolga il quarto ciclo di colloqui indiretti riguardanti il programma nucleare di...

Notizie12 ore ago

Bologna-Udinese 0-0, match combattuto e retrocessioni interrotte per l’Udinese

Una prestazione combattuta e ricca di azione ha contraddistinto l’incontro disputato in trasferta, in cui il Bologna si è attardato...

Notizie12 ore ago

Inside the Sport a Coverciano: etica e premi ai protagonisti di sport e comunicazione

L’evento Inside the Sport ha riscosso un apprezzabile riscontro presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, attirando l’attenzione di eminenti...

Notizie12 ore ago

Videomessaggio su Sergio Ramelli: memoria, coraggio e impegno per nuove generazioni

In un recente videomessaggio, la Presidente del Consiglio ha evocato il ricordo di Sergio Ramelli, sottolineando l’indispensabile necessità di un...

Notizie12 ore ago

Richiamo del salame stagionato per frammenti di spugna nel lotto del 15 gennaio 2025

Le recenti comunicazioni ufficiali hanno portato all’attenzione la decisione di richiamare il Salame stagionato, a seguito del riscontro di anomalie,...

Notizie13 ore ago

Nuova governance Campus Bio-Medico: continuità e innovazione per il triennio 2025-2027

Oggi si è adempiuto l’atto formale di insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, il quale...

Notizie13 ore ago

Blackout in Spagna il 28 aprile e misure per la conservazione degli alimenti durante...

Un notevole blackout ha interessato il territorio spagnolo in data 28 aprile 2024, generando una vasta attenzione mediatica e una...

Notizie13 ore ago

Sara Gama lascia il calcio: un percorso tra umili radici e successi internazionali

Nel sito ufficiale della Juventus è stata diffusa una missiva in cui Sara Gama comunica la decisione di concludere la...

Notizie13 ore ago

Malamore: relazioni tossiche, crimine e emancipazione nel dramma di Schirru

Nel suo più recente progetto cinematografico, la regista e sceneggiatrice Francesca Schirru ha sapientemente tratto ispirazione da eventi di cronaca...

Notizie13 ore ago

Thrash of the Titans: Testament, Obituary, Destruction e Goatwhore in Europa, prevendita

Il tour itinerante denominato Thrash Of The Titans si configura come un evento di rilievo nel panorama thrash e death...

Notizie13 ore ago

Haiti e America Latina: adozione a distanza e accoglienza da Nph International

Michelangelo Cambiaso Erizzo, presidente di Nph International e riferimento della Fondazione Francesca Rava – Nph Italia, ha definito l’esperienza con...

Notizie13 ore ago

Piero Formenti designato presidente Confindustria Nautica 2025-2029 con larga maggioranza

Il consiglio generale di Confindustria Nautica ha recentemente definito Piero Formenti come il presidente designato per il quadriennio 2025-2029, decisione...

Notizie13 ore ago

Mediobanca lancia OPA da 6,3 miliardi su Banca Generali, mercati e titoli in evoluzione

Nel contesto delle dinamiche di mercato, la decisione inaspettata di Mediobanca ha suscitato notevole interesse presso l’ambiente finanziario. L’istituto ha...

Notizie14 ore ago

Blackout in Spagna, Portogallo e Francia: teorie cospirazioniste e spiegazioni...

Il recente blackout, che ha interessato Spagna, porzioni di Portogallo e Francia, ha catalizzato una diffusa ondata di inquietudine collettiva,...

Notizie14 ore ago

Caso Chiara Poggi: nuovi rilievi dattiloscopici e silenzio della madre di Andrea Sempio

La madre di Andrea Sempio ha preferito astenersi dal fornire dichiarazioni durante l’incontro tenutosi presso i locali del comando dei...