MasterChef Italia, l’ora della verità in cucina
Siamo praticamente a un passo dal traguardo, lo sentiamo nello stomaco e un po’ nel cuore. La finale di MasterChef Italia incombe con tutto il suo carico di emozioni e aspettative e noi non stiamo più nella pelle. Quel giovedì 27 febbraio, attorno alle 21:15, ci troveremo di fronte allo schermo (Sky Uno e streaming su NOW) chiedendoci chi avrà la stoffa per diventare il nuovo “maestro dei fornelli”. Una domanda che ci accompagna da settimane, ormai, mentre seguiamo le storie e le sfide di quattro aspiranti chef con percorsi di vita diversissimi, ma un unico grande desiderio: brillare nell’olimpo della cucina.
Sembrava ieri quando, tra prove a tempo e giudizi spietati, iniziavamo a familiarizzare con i volti e i sapori di questa stagione. Ora restano Anna, Jack, Mary e Simone, quattro nomi divenuti sinonimo di determinazione e creatività. Forse qualcuno di voi ha un preferito, o forse osservate tutti con curiosità, cercando di indovinare chi sarà l’ultimo a posare il mestolo. Qui ci interessa raccontarvi perché ciascuno di loro è davvero speciale.
Anna: la magia di una doppia eredità culinaria
C’è un pezzo di Milano e un pezzo di Cina nel bagaglio di Anna, e forse è proprio questa fusione, a tratti poetica, che ha rapito i giudici. Ha 32 anni, un sorriso timido ma idee molto chiare: sogna di aprire un ristorante sostenibile, strizzando l’occhio a quei riconoscimenti “verdi” tanto cari alla nuova cucina. Ogni piatto che prepara somiglia a un racconto familiare, a una ricerca di identità. Ammettiamolo, la sua storia – quella di una famiglia che ha superato barriere e distanze, unendosi infine in Italia – ci fa sentire tutto il peso di un amore che passa anche dal cibo. E poi, l’attenzione all’ambiente non è un dettaglio: Anna non concepisce ricette che non siano anche rispettose di quello che ci circonda.
C’è un pubblico enorme che lo segue sui social, e non è difficile capire perché. Jack, milanese di 26 anni, ha conquistato la ribalta online con video che mescolano tecnica e ironia, post colorati e ricette da far venire l’acquolina in bocca. Eppure, dietro quelle clip frizzanti c’è un ragazzo che ha studiato, sperimentato, investito tempo ed energie per arrivare sin qui. Quello che stupisce è l’eleganza con cui unisce l’estetica “pop” a una sapienza culinaria seria, curata. Durante tutta la gara, i suoi piatti hanno fuso i canoni dell’alta cucina con la capacità di fare spettacolo: un mix che potrebbe condurlo dritto a realizzare il suo sogno di diventare private chef. Chi lo conosce solo come fenomeno del web potrebbe restare sorpreso dalla sua tecnica sul piano di lavoro. E forse, è proprio l’effetto sorpresa una delle sue armi più potenti.
Mary: tra discipline d’ufficio e profumo di Sicilia
Nel quotidiano si dedica alle risorse umane, ma appena scende la sera si trasforma in un vulcano di energia ai fornelli. Mary, 30 anni, è il risultato di un intreccio geografico che l’ha formata nel carattere e nelle competenze: l’infanzia fra i sapori siciliani, poi una vita professionale che affonda le radici nella frenesia lombarda. Forse, proprio per questo, la sua è una cucina che non si ferma alla tradizione, ma sposa l’innovazione con una consapevolezza quasi manageriale. E che dire della sua determinazione? In ogni prova, abbiamo visto quanto sappia mantenere la calma, organizzare i processi, ottimizzare i tempi. Un approccio quasi scientifico, col tocco passionale di una donna del Sud: un binomio formidabile.
Certe volte basta un dettaglio, come un tartufo o un vino pregiato, per portarci con la mente alle colline delle Langhe. Simone, 36 anni, arriva proprio da lì, da Alba, culla di eccellenze gastronomiche. Ha sempre dichiarato di voler fondere la tradizione piemontese con idee fusion, e infatti ogni sua portata racconta di un viaggio mentale attraverso culture diverse. La cura quasi maniacale per gli ingredienti, unita alla voglia di osare, l’ha reso una presenza costante nelle vette delle classifiche settimanali. Non è mai apparso impaurito dalle sfide più ardue, anzi, in certi momenti sembrava quasi cercarle. Forse è questa sicurezza a renderlo un potenziale finalista di ferro. O magari è quella sensibilità nel parlare dei suoi piatti, come fossero storie da narrare.
L’arrivo di Mauro Colagreco: un mentore da tre stelle Michelin
La finale non avrebbe lo stesso fascino senza un ospite di calibro internazionale. Mauro Colagreco, visionario chef del ristorante Mirazur di Mentone (tre stelle Michelin), approderà in studio per guidare i concorrenti in un’ultima prova da togliere il fiato. Dicono che ogni suo consiglio sia oro, e c’è da crederci: la sua filosofia innovativa, unita a una ricerca ossessiva della perfezione, mette pressione e regala ispirazione nello stesso istante. Sarà davvero interessante vedere come Anna, Jack, Mary e Simone reagiranno di fronte a sfide che, con tutta probabilità, spingeranno il loro talento al limite.
Il momento dell’incoronazione
Alla fine, il percorso dei tre finalisti si concluderà con la presentazione di un menù degustazione costruito a regola d’arte. Quella sarà la prova che rivela non solo la tecnica, ma anche l’anima di ognuno. In palio, c’è l’ambito titolo di nuovo MasterChef italiano, un tesoro da 100.000 euro in gettoni d’oro, la gioia di vedere il proprio libro di ricette prendere forma e un corso di alta cucina all’ALMA, per perfezionare ulteriormente ogni gesto, ogni taglio e ogni cottura.
Qualcuno di voi si starà chiedendo come si possa gestire la tensione di un momento così decisivo. Durante l’ultima sfida, ogni dettaglio conta. Un pizzico di sale di troppo, una decorazione mal posizionata, uno sguardo insicuro: basta un nulla per segnare il confine tra il successo e la sconfitta. E noi, spettatori affascinati, ci fermeremo a scrutare i volti dei giudici, a interpretare le loro espressioni e a domandarci se la prossima portata sia quella che deciderà tutto.
Poi, a telecamere ancora accese, calerà il verdetto: uno soltanto avrà la meglio. Uno soltanto potrà sollevare il trofeo, sorridere e iniziare un cammino che promette di trasformarsi in un’avventura incredibile. Ed è questo, in fondo, il senso di MasterChef Italia: non solo un concorso, ma un viaggio che insegna a rimettersi in gioco, a condividere la propria storia attraverso i sapori, e a sognare in grande. Perché la cucina è fatta di intuizioni, passione e colpi di scena, ma soprattutto di persone che ci mettono la faccia – e il cuore – su ogni piatto.
Non resta che puntare la sveglia per giovedì 27 febbraio e immergersi nella finale più avvincente della stagione. Tutto può ancora succedere, in un mix di adrenalina, emozioni e profumi che ci terranno incollati allo schermo fino all’ultimo assaggio. Chi avrà la stoffa per imporsi? Lo scopriremo solo varcando la soglia della cucina più famosa d’Italia.

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Intrattenimento
Tradimento, anticipazioni: la corsa di Ozan tra imboscate e scomode rivelazioni

Ci troviamo davanti a uno scenario in continuo fermento. Avete mai sentito quell’impulso di voler conoscere tutta la verità, di andare in fondo alle vicende anche quando sembrano intricate e piene di colpi di scena? È lo stesso sentimento che ci muove ora, mentre proviamo a riordinare i tasselli di Tradimento, la soap turca che ci tiene con il fiato sospeso. Eppure, più scaviamo e più ci imbattiamo in curve inattese: Ozan, Tarik, Guzide, Oltan… ognuno sembra nascondere qualcosa, anche a sé stesso. Andiamo con ordine, o meglio, cerchiamo di farlo, perché di ordine, qui, c’è ben poco.
Il tormento di Ozan: un passato che non vuole lasciarlo in pace
Per mesi, abbiamo vissuto con la convinzione che Ozan fosse implicato in un crimine estremo. Credevamo, come lui, che avesse le mani sporche di sangue e che vivesse ostaggio di un rimorso insopportabile. Poi, però, arriva la notizia: c’è un video, una prova che lo scagiona dalla presunta morte di Kaan. Immaginate la liberazione, la sensazione di togliersi un macigno dal petto. Eppure, invece di correre a gridare al mondo la propria innocenza, lui preferisce continuare a farsi passare per assassino. La scelta è strana, vero? Ma c’è un motivo dietro: Ozan vuole restare al centro dei ricatti di Oltan, convinto che questo sia l’unico modo per incastrarlo definitivamente. È un piano rischioso, eppure ci ritroviamo a capire la sua determinazione. Forse, se fossimo al suo posto, faremmo lo stesso?
Non sappiamo voi, ma noi sentiamo ancora i brividi pensando alla scena in cui Ozan, su ordine di Oltan, deve consegnare una valigia piena di soldi a un avvocato compiacente. Lì, nel cuore di una missione così delicata, succede l’impensabile. Ozan si lascia sfuggire qualche parola di troppo mentre è al telefono, e un tassista, in modo improvviso e crudele, lo prende di mira per rubargli l’intero bottino. Uno sparo, il rumore che gela il sangue, e poi lui che viene abbandonato in un bosco, a lottare tra la vita e la morte. Diteci voi, come si fa a non restare col fiato sospeso?
L’ospedale, la corsa contro il tempo e il peso dei sensi di colpa
Nel giro di poche ore, tutto cambia. Oltan, allarmato dall’ultima telefonata di Ozan, fa arrivare i soccorsi sul posto e lo spedisce d’urgenza in ospedale. I medici dicono che il proiettile gli ha perforato il polmone, quindi ci vuole un intervento immediato. Guzide, la madre, è distrutta: chi non lo sarebbe, sapendo il proprio figlio in fin di vita? Tarik, il padre, è ancora più turbato, perché i contrasti con Ozan lo avevano portato a parole dure e decisioni drastiche. In quei momenti di angoscia, rimugina su tutto e si pente delle scelte passate, al punto da decidere di non diseredarlo più. Che l’amore di un genitore, sotto sotto, resti intatto anche quando sembra coperto da mille litigi?
Quando Ozan finalmente riapre gli occhi, ci troviamo davanti a un sussulto di adrenalina. Lui è vivo, certo, ma non ci basta: vogliamo scoprire i retroscena di quel maledetto agguato. E qui arriva la rivelazione più sconvolgente. Ozan prende coraggio e parla con Guzide, spiegandole che aveva pianificato tutto, fin nei dettagli. Voleva che quei soldi, destinati a corrompere un avvocato, sparissero per sempre. Avete presente quella sensazione di ammirazione mista a incredulità, quando vi accorgete che qualcuno è più astuto di quanto pensavate? Noi l’abbiamo provata. Se da un lato ci chiediamo quanto sia moralmente discutibile escogitare un piano così pericoloso, dall’altro non possiamo non restare affascinati dalla sua audacia.
Uno sguardo al futuro di Tradimento
Adesso, la domanda è: quale sarà la prossima mossa di Oltan? Resterà a guardare in silenzio o si vendicherà? E Tarik, dopo aver quasi perso il figlio, continuerà a rimuginare o cercherà di ricucire un rapporto più sincero? Noi in questo momento non conosciamo ancora tutte le risposte, certo, però possiamo sicuramente scommettere che le prossime puntate continueranno a regalare suspense, colpi di testa e momenti di pura tensione al cardiopalma.
Ma quando va in onda Tradimento? Ve lo ricordiamo: prosegue regolarmente il suo appuntamento su Canale 5 con diverse fasce orarie: dal lunedì al venerdì alle 14:10, nel weekend intorno alle 15:10 e la domenica in prima serata alle 21:20. Voi, con tutta questa carne al fuoco, vorrete di sicuro seguire ogni sviluppo. Noi, dal canto nostro, restiamo in attesa di nuovi eventi, pronti a interrogarci ancora sulle motivazioni di ogni personaggio e sulle conseguenze di ogni scelta. Perché, in fondo, una storia così piena di doppifondi e segreti non ci permette un momento di noia. E forse è proprio questo il bello: restare insieme, tra colpi di scena e confessioni, a chiederci fin dove si può spingere la lealtà… e quando, invece, l’istinto di sopravvivenza prende il sopravvento.
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Intrattenimento
La Promessa, l’ombra di Ayala: Martina rischia la clausura

Certe storie ci colpiscono allo stomaco. Parliamo di quelle situazioni dove ci sembra che la realtà superi i nostri incubi peggiori, e in questi nuovi episodi della soap La Promessa su Rete 4 troviamo proprio tutto quello che ci lascia con il fiato sospeso. Voi, che ormai avete imparato a conoscere i personaggi e i loro intrighi, sapete bene che la sorte di Martina è sempre stata in bilico. Ora che l’abbiamo finalmente vista uscire dal sanatorio, ci sentiamo sollevati… eppure qualcosa non torna: Ayala non molla. Pretende che questa ragazza venga “sepolta viva” in un convento, allontanata di nuovo da ciò che ama, come se fosse un peso di cui liberarsi.
Forse qualcuno di voi, seguendo le vicende, si è chiesto perché mai Ayala ce l’abbia così tanto con Martina. In fondo, lei è appena tornata a La Promessa dopo un periodo terribile in quel manicomio, un luogo che le ha fatto rischiare la pelle. In teoria, doveva essere un posto sicuro, ma si è rivelato un incubo. Ci sembra assurdo, no? Lì Martina ha dovuto addirittura guardarsi le spalle da un’altra paziente, la folle Juana. E quando temi per la tua vita, capisci quanto sia fragile l’equilibrio che ti tiene in piedi.
L’accusa velenosa di Ayala
Ricordiamo che la ragione di tanta ostilità va rintracciata in un sospetto inquietante: Ayala accusa Martina di aver cercato di avvelenarlo con la cicuta. A suo dire, la ragazza sarebbe capace di tutto pur di toglierselo di torno. Onestamente, noi ci chiediamo se questa “verità” non sia solo la punta di un iceberg fatto di rancori e interessi nascosti. Di certo, Ayala non sembra disposto a far calmare le acque. Anzi, è stato lui a far rinchiudere Martina nel sanatorio, e ora punta addirittura a trasferirla in un convento. Un monastero come rifugio? O forse, per lui, è solo un modo di metterla a tacere?
L’intervento eroico di Curro
Nel caos totale, si è fatto avanti Curro. Questo giovane, appena tornato dalla guerra, ha scoperto dove si trovava Martina e ha deciso di intervenire. L’ha tirata fuori da quel posto lugubre, forzando un confronto con Ayala. Pensavamo fosse finita lì. L’accordo era chiaro: la ragazza non sarebbe più tornata in sanatorio e il Conte avrebbe smesso di minacciarla. Ma a quanto pare, le promesse non sono il forte del Conte. Appena si ritrova faccia a faccia con Martina, lui ricomincia a spingere per rinchiuderla. Non vuole vivere, dice, accanto a chi avrebbe attentato alla sua vita.
Qui ci sentiamo un po’ in trappola: da una parte c’è la rabbia di Ayala, che spiazza la stessa Margarita. Dall’altra parte c’è la paura di Martina, che ha già patito abbastanza fra quelle mura da incubo. Non ci aspettavamo però che Margarita, la futura sposa del Conte, reagisse con tanta veemenza. Stavolta è lei a mettersi di traverso, sostenendo che non si possono trattare le persone come pacchi da esiliare a comando.
Un ricatto sottile
La tensione sale e a La Promessa tutto diventa una partita di scacchi. Ayala, per non rovinare le proprie nozze (e i possibili vantaggi economici che ne derivano), finge di ammorbidire la sua posizione. Fa un patto con Martina: se lei gli darà la sua benedizione, lui lascerà correre ogni accusa. Ma c’è un problema: subito dopo, la minaccia di farla rinchiudere comunque. Un colpo basso. Ci fa pensare che forse la parola del Conte valga meno di zero.
Intanto ci chiediamo se Margarita, Alonso e lo stesso Curro riusciranno a mettere un freno a quest’ossessione di Ayala. Quel che è certo è che Martina, con l’aiuto di chi crede nella sua innocenza, non è del tutto sola. E noi, come spettatori, non possiamo che sperare in una svolta. La domanda vera è: riusciranno a far cambiare idea a un uomo che sembra interessato solo al proprio tornaconto?
Rischi e speranze
A volte ci sorprende constatare quanta disperazione possa scatenarsi in un luogo che, in teoria, dovrebbe essere la casa di tutti. Nel frattempo, ci sorge un dubbio: Martina dovrà sottostare davvero all’ennesimo ricatto, oppure troverà un modo per riprendersi in mano la sua vita? Noi, ovviamente, non possiamo svelarvi tutti i dettagli in un colpo solo, ma siamo quasi certi che la storia non si chiuderà in fretta. Ayala è un avversario tenace, e la sua sfiducia verso Martina sembra radicata in ragioni profonde. Oppure, più semplicemente, è una maschera per nascondere piani personali di cui nessuno sospetta.
Il futuro di Martina a La Promessa
Nel frattempo, voi che state seguendo la soap sapete che La Promessa va in onda su Rete 4 dal lunedì alla domenica alle 19.35 circa. Ogni puntata svela dettagli nuovi, intreccia nuovi scenari e apre altre porte su storie che sembrano non avere mai fine. Siamo sicuri che le prossime settimane porteranno sconvolgimenti. In fondo, in una storia in cui un Conte può far rinchiudere qualcuno con una semplice firma, nulla è scontato.
Prendiamo un bel respiro e restiamo in ascolto. Noi, da parte nostra, siamo impazienti di scoprire se la disperazione di Martina riuscirà a trovare uno spiraglio di luce. Lei, accusata di aver tentato un omicidio, sa di non essere al sicuro: tra sanatori e conventi, si gioca la sua libertà. E speriamo davvero che questa volta Ayala trovi una ragione per arrendersi o, almeno, per far prevalere un po’ di giustizia.
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Il Paradiso delle Signore, resa dei conti: Botteri rientra e Rita vacilla

Ci siamo chiesti più volte se una sconfitta bruciante potesse trasformarsi in un’occasione di riscatto. E ora, dopo un periodo turbolento che ha lasciato il Paradiso in uno stato di smarrimento, ci ritroviamo a osservare con curiosità la mossa successiva di Gianlorenzo Botteri. Un rientro da Londra che profuma di rivincita, un clima di tensione che non accenna a placarsi e una nuova collezione destinata a riaccendere passioni e contrasti. Voi siete al corrente di quanto sia pesato quel plagio di Galleria Milano Moda, vero? È stato un colpo basso che ha messo in ginocchio l’intero grande magazzino, eppure adesso il vento potrebbe cambiare.
Abbiamo mille domande in testa, perché qui nulla è mai scontato: riuscirà Botteri a scrollarsi di dosso il dolore per essere stato copiato e additato come inesperto? E che ruolo avrà Rita, la venere che si è già fatta conoscere per più di un atto di slealtà? Sì, lei ha ceduto informazioni segrete sul modello di punta, consegnandolo di fatto ai rivali. Ma adesso pare che quel senso di colpa la stia consumando. O forse è solo un’impressione?
Spostiamoci un attimo e cerchiamo di inquadrare la situazione da un’altra prospettiva. Qui nessuno ha dimenticato l’atmosfera tesa che si è creata subito dopo la scoperta del plagio. Marcello Barbieri, da parte sua, non ha mai smesso di minacciare Tancredi di Sant’Erasmo: voleva denunciare l’accaduto per furto di proprietà intellettuale. Botteri, invece, ha preferito allontanarsi per qualche tempo, convinto che l’unica strada per ritrovare lucidità fosse un temporaneo esilio. Adesso è tornato con un’energia diversa e noi ci chiediamo se troverà la forza di ricominciare davvero.
Botteri riappare in scena con un desiderio di rivalsa
La notizia che Gianlorenzo sia atterrato di nuovo in città ha colto molti di sorpresa. Dobbiamo ammettere che ci aspettavamo un rientro soft, magari un dialogo prima di un suo eventuale ritorno al lavoro. Invece Botteri non ha perso tempo: è ripartito a testa bassa, pronto a creare una nuova collezione primaverile capace di cancellare l’amarezza di quella precedente. E in tutto questo, Delia si è confermata la sua più grande sostenitrice. Ha cercato di rassicurarlo, di fargli notare che le Veneri ancora credono nelle sue idee.
Certo, se ci guardiamo indietro e ripensiamo a come la sua creazione di punta sia stata spudoratamente presentata prima da Galleria Milano Moda, ci viene un groppo in gola. È stato un plagio senza mezzi termini, firmato da Giulia Furlan. E non si può negare che il Paradiso ne abbia risentito anche a livello commerciale. Le vendite hanno subìto un calo drastico e i clienti si sono chiesti se si trattasse di un semplice caso di coincidenze o di un segnale di incompetenza.
La collezione flop e lo scoraggiamento generale
Neanche a dirlo, vedere gli scaffali mezzi vuoti e le Veneri giù di morale ha inciso sul clima di tutto il grande magazzino. Ci siamo trovati a fissare le vetrine e a pensare a quanto fossero diverse le aspettative iniziali. Invece le cose non sono andate come sperato. Concetta, una delle nostre “colonne”, ha iniziato perfino a lamentare stanchezza fisica per le troppe ore a rincorrere potenziali clienti poco convinti.
La persona che non si è lasciata travolgere dal pessimismo è Delia: ha cercato di ideare metodi alternativi per mettere in luce i capi e convincere la clientela della loro qualità. Però non si tratta solo di idee innovative, ci vuole anche un’atmosfera più vivace, un rinnovato spirito di squadra. E Botteri, con il suo ritorno, vorrebbe proprio ricostruire tutto da zero.
Rita e Tancredi: un tradimento che pesa come un macigno
Qui scatta la domanda centrale: Rita tradirà di nuovo oppure no? Lei è stata la figura-chiave dello scivolone del Paradiso, perché ha consegnato a Tancredi informazioni preziose sul modello di punta, consentendogli di anticipare tutti. Sappiamo bene che Tancredi non si accontenta di un’unica vittoria e sta già fiutando l’opportunità di rubare anche la futura collezione primaverile.
Adesso Rita si trova di fronte a un bivio: assecondare nuovamente i piani di Tancredi o voltare pagina e dimostrare una lealtà finora messa in dubbio. A complicare tutto c’è il legame che lei ha costruito con le altre Veneri. Pare che sia entrata in sintonia con alcune colleghe, scatenando inevitabilmente dei rimorsi. Vedete, a volte la fiducia offerta con ingenuità può creare un senso di colpa quasi insostenibile. Eppure Tancredi non molla, è deciso a sfruttare ogni spiraglio pur di anticipare la concorrenza.
La nuova collezione primaverile e l’ombra dello spionaggio
Botteri non si ferma. Progetta abiti leggeri ed eleganti e vuole dimostrare a tutti che il suo talento non si spegne per un plagio. Ha un obiettivo semplice: convincere i clienti che il Paradiso resta il riferimento per la moda cittadina. Di certo ci vorranno nuove idee di marketing per risollevare le vendite. Magari una sfilata interna? Oppure qualcosa di più audace? Non lo sappiamo ancora, ma sentiamo che Delia è pronta a tutto pur di risvegliare l’entusiasmo.
Nel frattempo Tancredi insiste su Rita, chiedendole rapporti dettagliati e anticipazioni sui bozzetti in lavorazione. Chissà se lei riuscirà a sottrarsi a questo gioco. Da una parte c’è il suo ruolo al Paradiso, dove si è guadagnata la fiducia di Botteri; dall’altra c’è l’attrazione esercitata da Tancredi, pronto a farle promesse che, a ben vedere, potrebbero rivelarsi solo illusioni.
Siamo impazienti di scoprire cosa accadrà. Vi sentite allo stesso modo? L’intrigo è sempre più avvincente e, se Rita dovesse davvero consegnare di nuovo quei bozzetti, il Paradiso rischierebbe un nuovo tracollo. Del resto sappiamo che Marcello è già sul piede di guerra e non esiterebbe a denunciare un secondo furto.
In attesa di capire in che direzione evolveranno queste tensioni e se il piano di Tancredi andrà in porto, continuiamo a seguire con passione Il Paradiso delle Signore. La soap va in onda dal lunedì al venerdì nel pomeriggio di Rai 1 e nonostante ogni contraccolpo, mantiene sempre viva la nostra curiosità. Siamo certi che ciò che ci aspetta nei prossimi episodi andrà ben oltre le semplici scaramucce: potrebbe essere l’inizio di una resa dei conti che deciderà il futuro di Botteri, di Rita e di tutti coloro che gravitano intorno a questo affascinante mondo. Un giorno, quando ripenseremo a questa storia, forse ci ricorderemo di come, partendo da un plagio, si sia innescato un domino imprevedibile. Sarà interessante vedere chi avrà il coraggio di restare fedele ai propri principi e chi, invece, sceglierà ancora la via del tradimento.
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