Si percepisce una certa elettricità ogni volta che si parla di un progetto firmato Vision Distribution e Groenlandia, specie quando il nome di Elodie risuona nel cast. Noi vogliamo portarvi dietro le quinte di Gioco Pericoloso, un film pronto a travolgere chiunque ami il brivido sul grande schermo. L’uscita è fissata al 13 marzo, una data da ricordare.
Un cast che ci intriga
La protagonista, Elodie, non è sola. Al suo fianco troviamo Eduardo Scarpetta – già visto in Storia della mia famiglia e La legge di Lidia Poet – e Adriano Giallini (citato per Supersex) insieme ad Adriano Giannini, figura centrale nella vicenda nei panni di Carlo, scrittore con qualche ombra da risolvere. Dirige il tutto Lucio Pellegrini, che ha curato regia, soggetto e sceneggiatura in tandem con Elisa Fuksas. E non si ferma qui: nel cast spuntano anche Elena Lietti, Tea Falco, Massimo Coppola e Iaia Forte, nomi che già regalano un senso di credibilità.
La storia e quella strana tensione
Chi è Peter Drago e perché scombina gli equilibri? Nel film, il giovane artista contemporaneo (interpretato da Scarpetta) finisce per catturare l’attenzione di Carlo, che lo introduce a Giada (Elodie), una ballerina intenta a preparare il suo primo spettacolo da protagonista. Il passato di lei, però, torna a bussare in modo inquietante. Da quell’istante, tutto si inclina: quel segreto che Giada teneva sepolto comincia a venir fuori, insinuandosi tra le crepe della coppia.
Musica e futuro
Non possiamo dimenticare il momento d’oro di Elodie: è in arrivo un nuovo album in primavera, anticipato dal singolo Dimenticarsi alle 7. E sappiamo che saranno due date parecchio attese: l’8 giugno a San Siro e il 12 giugno allo Stadio Maradona di Napoli. Intanto, Gioco Pericoloso vi aspetta al cinema, frutto del lavoro produttivo di Matteo Rovere e Sydney Sibilia in collaborazione con Sky.
C’è voglia di guardare oltre l’apparenza, c’è voglia di scoprire cosa si nasconde dietro la passione di una ballerina e il tormento di uno scrittore. E forse, proprio quel “gioco” così ambiguo potrebbe farci battere il cuore un po’ più forte.