Bridget Jones: Un amore di ragazzo, l’energia di un ritorno inaspettato
È strano, vero? Riaprire quella porta che pensavamo chiusa per sempre e ritrovarci Bridget Jones, la stessa goffa, autoironica, romanticamente in perenne subbuglio emotivo. Eppure, sì, lei è tornata, e con un capitolo numero quattro che spezza ogni timore di noia o déjà-vu. Lo sapete già: Bridget Jones: Un amore di ragazzo arriva in anteprima nelle sale italiane il 14 febbraio, giusto a dare un tocco di dolce scompiglio a San Valentino e debutterà ufficialmente il 27 febbraio con la distribuzione di Universal Pictures.
Uno sguardo alla trama: addio diario, benvenuti bambini… e un lutto inatteso
Questa volta la nostra Bridget – sempre impersonata da Renée Zellweger – non è più la single tutta diari e gelato: è una madre di due figli, Billy di dieci anni e Mabel di sei, ma soprattutto una vedova alle prese con un dolore che ci spiazza. Mark Darcy, il padre dei bambini e amatissimo compagno di vita, è morto quattro anni fa durante una missione umanitaria. E niente, diciamolo pure: a qualcuno di voi questa notizia potrebbe far storcere il naso.
Ci si chiede: “Che senso ha una Bridget Jones senza Mark Darcy?”. Ma la sceneggiatura, firmata da Helen Fielding (da cui tutto ebbe inizio), Dan Mazer e Abi Morgan, ci ricorda che la vita corre, cambia direzione, e talvolta ci costringe a trovare nuove forme di felicità.
Volti noti e nuove avventure
A tirarla fuori da una routine un po’ triste ci pensano i soliti amici storici – Shazzer (Sally Phillips), Jude (Shirley Henderson) e Tom (James Callis) – sempre pronti a un cocktail consolatorio, e l’insospettabile babysitter Daniel Cleaver (Hugh Grant). Sì, avete capito bene: l’eterno rubacuori si trasforma in una sorta di “zio” premuroso che badando ai bimbi regala a Bridget un po’ di libertà. E, ancora, ecco l’autoironia tagliente di Emma Thompson nel ruolo della dottoressa Rawlings, voce saggia ma graffiante che spinge Bridget a rimettersi in gioco.
Una Bridget 2.0: dating app e amori “fuori target”
Spinta dall’ex collega Miranda (Sarah Solemani), la nostra goffa eroina apre un profilo su Tinder. Basta un secondo e appare Roxster (Leo Woodall), 29 anni e un debole per le donne mature. È un incontro che la turba e, insieme, le regala una spensieratezza che forse non ricordava più. Ma non è tutto: anche nel quotidiano spunta qualcuno che manda in tilt i suoi nervi (e forse il suo cuore). Parliamo del signor Walliker (Chiwetel Ejiofor), nuovo professore di scienze di Billy, destinato a beccarla – sempre – nei momenti più imbarazzanti.
Il peso del lutto, l’ironia che risana
Se temete che questa Bridget in versione mamma vedova abbia perso il tocco comico, state tranquilli. Il film, diretto da Michael Morris, mescola in maniera equilibrata la nota malinconica del lutto con la voglia di risate e leggerezza che da sempre contraddistingue la saga. Vedere Bridget muoversi tra riunioni scolastiche piene di mamme “perfette”, uscite romantiche con un ragazzo molto più giovane e cene con amici che la trattano come se fosse ancora la solita combina-guai… beh, è qualcosa che fa sorridere e commuove allo stesso tempo.
Scetticismo iniziale e genuina sorpresa
Lo ammettiamo: l’annuncio di un quarto capitolo, dopo il lieto fine di Bridget Jones’s Baby del 2016, aveva fatto sollevare più di un sopracciglio. Si temeva il cliché, la minestra riscaldata, o una storia tirata per i capelli. E invece Bridget Jones: Un amore di ragazzo stupisce, regala un viaggio che, tra una lacrima per l’assenza di Mark e una risata fragorosa per le disavventure tragicomiche di Bridget, si rivela ricco di umanità.
Perché non possiamo fare a meno di volerle bene
Bridget Jones piace per i suoi difetti, per quella goffaggine che la rende vera. Anche ora che ha una famiglia e un bagaglio di dolore sulle spalle, rimane la donna che ci ha insegnato a ridere di noi stessi. In un mix di nostalgia e humour britannico, la sceneggiatura ci dimostra che cambiare ruolo nella vita non ci strappa l’anima ma ci spinge a maturare. E il bello di tutto questo? Nonostante la frenesia e le responsabilità, Bridget non rinuncia mai all’idea di essere (ancora) una ragazza romantica.
Se avevate paura di annoiarvi con un altro “ritorno” annunciato, potete ricredervi. Questo quarto film – in anteprima il 14 febbraio, poi ovunque dal 27 – è un inno a chi non smette di cercare la propria strada, anche dopo una perdita. È un tributo a chi si guarda allo specchio, vede qualche ruga in più, qualche ferita rimarginata e dice: “Ok, ci provo ancora.” E noi, francamente, siamo felici di vedere Bridget Jones riprendere il suo diario, scombinare piani e testare amori, mentre noi la seguiamo con il cuore in gola e un bel sorriso sulle labbra.

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Beautiful, trame di lunedì 24 marzo 2025: Deacon si dichiara a Sheila

Sheila viene a conoscenza di un segreto che riguarda Deacon e non intende ignorarlo. Decide quindi di piombare a casa dello Sharpe, senza preavviso, per costringerlo a parlare faccia a faccia. Deacon, sorpreso, prova a farla entrare in fretta, per evitare occhi indiscreti. Una volta al sicuro, la verità emerge: Deacon confessa di amarla. Questo sentimento, fino a ora, era rimasto nascosto, ma la scarcerazione di Sheila ha cambiato ogni cosa.
Intanto, la tensione tra i protagonisti non riguarda solo i sentimenti. Finn, ancora assorto nei dubbi su come gestire la presenza di Sheila, non sa come proteggere la sua famiglia. Li lo incoraggia a farsi valere e a impedire a Sheila di manipolare la situazione. Thomas, invece, ripensa al momento di intimità sfiorato con Hope. Forse la giovane Logan ha bisogno di più tempo, ma la possibilità di un futuro insieme non sembra più così lontana.
Anche RJ si trova diviso: da una parte vorrebbe svelare a Ridge i problemi di Eric, che rischiano di peggiorare, dall’altra teme di tradire la fiducia del nonno. Il ragazzo sa quanto l’orgoglio di Eric sia forte e, soprattutto, conosce la sua determinazione nel voler portare avanti la nuova collezione. Per scoprire se svelerà o meno questo segreto, basta sintonizzarsi su Canale 5, dove la soap prosegue ogni lunedì alle 13:45 con colpi di scena inaspettati.
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Kung Fu e tradizione romana: la scommessa di Mainetti in ‘La città proibita’

Vogliamo condividere con voi un’esperienza cinematografica che ci ha trascinato in un vortice di colpi di kung fu, profumo di amatriciana e storie di famiglia. La Città Proibita, terzo lungometraggio di Gabriele Mainetti, è un viaggio che ci fa sudare le mani e stringere i denti. Non potevamo ignorarlo, perché un po’ ci riguarda tutti: mescola drammi personali, un quartiere in trasformazione e quella voglia di riscatto che ci scuote dentro.
Uno scontro di mondi
Ci sentiamo presi dentro, come se fosse anche la nostra storia. Siamo nella Roma dei giorni nostri, soprattutto nella zona dell’Esquilino, dove bancarelle multietniche e ristoranti cinesi convivono con le vecchie trattorie. Qui sbuca Mei (Yaxi Liu), stuntwoman cinese già controfigura in Mulan, che interpreta una maestra di arti marziali alla ricerca disperata della sorella scomparsa. Voi probabilmente vi chiederete: e cosa c’entra Marcello (Enrico Borello)? È un cuoco che arranca nel salvare la trattoria di famiglia. Ed ecco che i due finiscono per incrociare i loro destini in modo travolgente.
Mei vuole indizi, vuole verità, e non esita a far volare calci e pugni. Marcello, invece, cerca risposte sulla sparizione del padre (Luca Zingaretti), circondato da una madre (Sabrina Ferilli) che non dimentica il marito e da un amico di famiglia (Marco Giallini) intriso di pregiudizi verso i cinesi. Lo scontro fra malavita cinese e criminalità romana diventa il perno dell’intera narrazione. Ce lo aspettavamo un film pieno di risse e strepiti, ma La Città Proibita ci ha sorpreso anche nei toni più intimi.
Azione, vendetta e un cuore che batte
Dentro questa storia di arti marziali, c’è un’umanità in subbuglio: due famiglie spezzate, un intreccio di fughe e delusioni, un quartiere che non sa più ritrovarsi. Mainetti vuole farci riflettere su cosa significhi appartenere a una comunità in cambiamento. Alcuni personaggi, come Annibale (sempre Giallini), incarnano un’ostilità che ci fa rabbrividire. Ma ci sono momenti di tenerezza, quasi sospesi, in cui l’amore spunta nei luoghi più improbabili. Noi ci siamo sentiti un po’ come spettatori e un po’ come complici, costretti a fare i conti con pregiudizi ed emozioni che emergono quando meno ce l’aspettiamo.
Combattimenti di livello internazionale
Per appassionarci di un film di kung fu, serve credibilità tecnica. E qui la coreografia funziona. Yaxi Liu non è solo un’attrice, ma una stunt capace di rubare la scena con le sue mosse fulminee. Pensiamo alle lodi ricevute da testate come Io Donna, che ha esaltato le sequenze d’azione coordinate da Lian Yang (veterano di grandi produzioni hollywoodiane). Inseguimenti, duelli, persino una grattugia che diventa arma: tutto curato fin nei minimi dettagli. Voi che amate l’adrenalina, probabilmente resterete incollati allo schermo.
Omaggi e citazioni
Mainetti gioca con richiami a Tarantino e persino a Vacanze Romane: c’è una famosa scena in Vespa che sfodera un’atmosfera nostalgica, quasi dolcissima, in contrasto con la violenza che attraversa il resto del film. L’impronta romana si sente, specie grazie alla fotografia di Paolo Carnera e a una colonna sonora che mescola canzoni italiane, reinterpretate in cinese con le partiture originali di Fabio Amurri.
Reazioni del pubblico e prospettive
Dalla sua uscita (13 marzo 2025) ha innescato dibattiti. Vanity Fair l’ha definito “il kung-fu movie all’italiana di cui avevamo bisogno”. Altre riviste, come MYmovies, sono state più critiche, segnalando piccole debolezze nella sceneggiatura. Ma i dati al botteghino parlano di un esordio positivo: più di 650 mila euro incassati in poco più di una settimana, e una media voto online che si aggira intorno a 4,3/5 su ComingSoon.
A noi sembra che Mainetti abbia colto nel segno: La Città Proibita mescola generi in modo a volte spiazzante, ma sempre autentico. Lo consigliamo a chiunque voglia assaporare un film che unisce pugni e sentimenti, con la voglia di dire: “Ehi, Roma non è solo cartolina: è un mondo vivo, variegato, contraddittorio”. E se ci chiediamo se questa sfida possa aprire la strada ad altre contaminazioni nel cinema italiano, la risposta è una sola: speriamo di sì.
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Beautiful, anticipazioni: Carter mette tutto in gioco e Hope rischia grosso

Vogliamo condividere con voi una notizia che ci ha colpiti profondamente. Ci siamo ritrovati a discutere per ore su quello che sta accadendo negli episodi americani di Beautiful, perché la svolta pare sorprendente e, a tratti, sconvolgente. Vorremmo portarvi con noi in questo viaggio, passo dopo passo, anche se le emozioni potrebbero prendere il sopravvento. Sapete, a volte ci si affeziona a questi personaggi più di quanto si vorrebbe ammettere.
Siamo rimasti incollati allo schermo quando abbiamo saputo che Carter ha deciso di restituire la Forrester Creations ai suoi legittimi proprietari, Eric e Ridge. Un gesto che, fino a pochi giorni fa, sembrava inimmaginabile, dato il piano orchestrato in precedenza per prendere il controllo dell’azienda. Eppure, l’avvocato pare aver ritrovato la bussola, forse spinto dalle parole di Daphne o magari da un rimorso che cresceva dentro di lui.
Hope, all’oscuro di tutto fino a poco fa, ha ricevuto la notizia come un colpo durissimo. Ora, si dice che sia terrorizzata dalle possibili conseguenze, specialmente da parte di Steffy che non ha mai mostrato troppa misericordia verso di lei. Mentre riflettevamo su questa vicenda, abbiamo provato a immaginare gli scenari possibili. Da un lato, Eric e Ridge sembrano più inclini ad agire con prudenza, dall’altro, Steffy spinge per una resa dei conti immediata.
Carter e la riconsegna della Forrester: un gesto inaspettato
Potrebbe sembrare un fulmine a ciel sereno, ma noi crediamo che in fondo ci fossero segnali che Carter non si sentiva più a suo agio nel ruolo di “traditore”. Le pressioni si accumulavano da tempo. Da un lato, la sua coscienza lo tormentava, dall’altro, l’influenza di persone vicine (tra cui la stessa Brooke, a quanto pare) lo ha spronato a fare dietrofront. E così abbiamo assistito a una vera e propria scena di riconciliazione, con Eric e Ridge pronti ad accogliere di nuovo l’amico e consigliere legale nella loro cerchia. I documenti incriminati sono stati strappati, i rancori – almeno in apparenza – lasciati in un angolo. Ma siamo davvero convinti che tutto possa tornare come prima? Forse no. C’è chi sostiene che la fiducia sia stata intaccata in modo irreversibile. Ridge, in particolare, ha ammesso di voler perdonare Carter, ma non sembra intenzionato a dimenticare del tutto quanto accaduto.
E voi, come reagireste se da un giorno all’altro scopriste che la vostra più grande difesa è crollata? Hope si è ritrovata proprio in questa situazione. Da quando Carter le ha rivelato di aver restituito la Forrester Creations ai suoi legittimi proprietari, lei non riesce a scuotersi di dosso l’idea di essere spacciata. Teme che Steffy si vendichi, magari in modo plateale e crudele. E a dirla tutta, le sue paure non sono del tutto infondate: Steffy ha già manifestato la volontà di estromettere la sorellastra. Il timore principale di Hope è che quelle promesse fatte a voce – ovvero la continuazione della sua linea, la Hope for the Future – possano dissolversi come neve al sole. Carter ha provato a rassicurarla, dicendole che Eric e Ridge non faranno alcun passo indietro. Ma una promessa a voce, si sa, è fragile. Hope teme che, con le carte in mano, i Forrester decidano di tagliare i rami secchi e proteggere solo i progetti a firma “pura Forrester”. In più, si sente maledettamente vulnerabile: quella che considerava una forte alleanza con Carter potrebbe rivelarsi meno solida del previsto.
La posizione di Steffy: nessuna pietà?
Ora, noi siamo consapevoli che Steffy abbia sempre tenuto a sottolineare la sua superiorità, almeno in ambito aziendale. È cresciuta in quella famiglia e porta con sé un cognome pesante. Scoprire che, dopo un colpo di stato fallito, Carter sia tornato a piegarsi ai voleri di Eric e Ridge l’ha forse rassicurata. Ma la presenza di Hope in azienda potrebbe suonarle come un insulto. Non dimentichiamoci che, più volte, Steffy ha urlato ai quattro venti che i Logan dovrebbero stare al loro posto. Adesso ci domandiamo se lei deciderà di agire di testa propria e procedere con qualche “epurazione” interna, o se rispetterà la volontà del padre e del nonno. Secondo alcune indiscrezioni, c’è la possibilità che la linea di Hope rimanga, ma con un cambiamento di leadership. Qualcuno sussurra che Zende potrebbe assumere più potere, magari prendendo definitivamente il timone della collezione.
Non basta aver firmato le carte e aver stracciato i documenti incriminanti. Carter deve anche fare i conti con i sentimenti che ha nutrito per Hope. Il Walton era convinto di condividere con lei qualcosa di vero, non un semplice progetto di vendetta. Eppure, in un confronto acceso, ha percepito freddezza e risentimento. Hope lo ritiene responsabile di un tradimento. Sentirsi pugnalata alle spalle – è questa la frase che ricorre nelle conversazioni di quei corridoi – l’ha destabilizzata, e la ragazza continua a ripetere che ora non avrà più scudo contro Steffy. Nel frattempo, Carter si interroga: che cosa succederà se emergesse che Hope, in fondo, stava strumentalizzando i suoi sentimenti per colpire la rivale?
Difficile dire se arriveremo a un confessionale aperto, ma sappiamo che le tensioni cresceranno. Chiunque si ritrovi in mezzo a due fuochi di questo tipo (la famiglia Forrester da una parte e la famiglia Logan dall’altra) finisce per bruciarsi. Carter, forse, è già stato bruciato a metà, ma è pronto a rimediare o almeno a ripartire da zero.
Il futuro della Hope for the Future: tante incognite
Ora, cerchiamo di capire se la collezione Hope for the Future verrà davvero chiusa, come molti temono. Stando alle promesse iniziali di Eric e Ridge, pare di no. Hanno ribadito che se il brand sta funzionando e porta profitto, non c’è ragione di cancellarlo. D’altra parte, Steffy vorrebbe cancellare la Logan dalla foto di gruppo il prima possibile, se non altro per dimostrare che la Forrester Creations è un’azienda forte e unita.
E allora ci chiediamo: riusciranno padre e figlio a mantenere la parola data senza scatenare un putiferio interno? Una soluzione potrebbe essere quella di affidare la collezione a un team di designer “fidati”, lasciando Hope in una posizione marginale o quasi decorativa. Ma la giovane Logan non resterebbe mai a fare la comparsa, non almeno da quanto sappiamo del suo carattere. Non escludiamo un braccio di ferro che potrebbe inasprire ulteriormente i rapporti.
In tutto questo, Brooke non è certo passata inosservata. Alcuni sostengono che abbia spinto Carter a tornare alla ragione, sperando in un accordo più vantaggioso per la figlia. Altri, invece, ipotizzano che abbia cercato di difendere Hope e l’intera famiglia Logan da uno tsunami professionale e personale che rischiava di travolgerle. Da parte sua, Steffy considera Brooke responsabile di tanti intrighi passati. Non vede di buon occhio le Logan e, in particolare, sente che questa famiglia potrebbe approfittarsi della buona fede di Eric e Ridge. È un conflitto di vecchia data, e non sarà certo un colpo di stato fallito a risolverlo. Anzi, forse lo aggrava.
Dove ci porteranno queste anticipazioni americane?
Noi ci siamo sorpresi a fare ipotesi su come potrebbe evolversi l’intera faccenda. Potrebbe concludersi con un improbabile riavvicinamento tra Hope e Steffy, ma ci pare uno scenario remoto. Oppure potremmo assistere a una vera e propria guerra interna, in cui i Forrester più agguerriti cercheranno di mettere alla porta Hope e Brooke. Eric e Ridge, dal canto loro, sembrano oscillare tra due visioni: da un lato la voglia di proteggere la loro “creatura” storica (l’azienda), dall’altro la necessità di non provocare nuovi scandali. Se c’è una cosa che abbiamo imparato, però, è che in questa Soap nulla è scontato. A volte si palesano alleanze improbabili e tradimenti inaspettati.
Forse, i giorni a venire saranno decisivi per capire se Carter riuscirà davvero a farsi perdonare dai Forrester. E, parallelamente, se Hope potrà ancora contare su di lui. Non escludiamo che alla fine lei si ritrovi davvero da sola, senza alcun sostegno interno, pronta a lottare con le unghie e con i denti per difendere la sua linea e l’onore dei Logan. Oppure, magari, vedremo un sorprendente cambio di rotta che rimetterà tutto in discussione.
Noi restiamo con il fiato sospeso, sperando che non ci siano troppi colpi bassi. Vi invitiamo a seguire Beautiful su Canale 5, dal lunedì al venerdì alle 13:45 e nel fine settimana tra le 14 e le 14:10, per scoprire come proseguirà questa storia che tiene tutti con il fiato sospeso. Nel frattempo, non possiamo che essere curiosi di sapere cosa ne pensiate voi, se ritenete giusto il comportamento di Carter e se sperate in una rivincita di Hope. A conti fatti, forse non ci resta che attendere i prossimi episodi per saperlo con certezza.
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