Mare Fuori 5: la serie cult torna il 12 marzo su RaiPlay con nuovi personaggi e grandi aspettative
La quinta stagione di Mare Fuori debutta il 12 marzo 2025 in esclusiva su RaiPlay, pronta a raccogliere il testimone di uno dei maggiori fenomeni televisivi recenti. Il prison drama ambientato nell’Istituto di Pena Minorile di Napoli riporta in scena le storie di ragazzi in cerca di redenzione, tra colpi di scena, addii eccellenti e volti nuovi che promettono di rinnovare la serie senza tradirne l’identità.
Trama e anticipazioni
Il finale della quarta stagione ha lasciato il pubblico con il fiato sospeso. Carmine Di Salvo (Massimiliano Caiazzo) è uscito dall’IPM ed è entrato in programma protezione testimoni insieme alla figlioletta, mentre la promessa di matrimonio con Rosa Ricci (Maria Esposito) è saltata quando lei lo ha abbandonato all’altare. Rosa, sconvolta dall’omicidio di suo padre Don Salvatore, ha scelto la strada della vendetta contro Edoardo Conte (Matteo Paolillo), ritenendolo responsabile. Edoardo, però, è rimasto gravemente ferito in un agguato fuori dal carcere: la sua sorte è incerta e non è ancora chiaro chi lo abbia colpito. Questi eventi drammatici hanno spianato la strada a un nuovo capitolo narrativo ricco di tensione.
Nella quinta stagione, infatti, Rosa Ricci sarà il fulcro del racconto. In fuga e animata da una sete di vendetta, Rosa sembra determinata a riprendere il controllo del clan Ricci lasciato vacante. Sulla sua strada si parano però nuovi ostacoli: i fratelli Cucciolo e Micciarella Di Meo, fedeli al clan ma decisi ora a comandare loro. Anche Carmela (Giovanna Sannino), finora figura defilata, è destinata ad assumere un ruolo centrale nelle nuove puntate – e non va dimenticato che proprio Carmela è la mandante nascosta dell’omicidio di Don Salvatore Ricci, un segreto che Rosa potrebbe scoprire e difficilmente perdonare. Si prospetta dunque una lotta intestina per il potere, mentre sullo sfondo resta da capire il destino di Edoardo: se non sopravviverà alle ferite, la sua morte avrà ripercussioni su molti personaggi; se invece dovesse incredibilmente farcela, nuove conflittualità potrebbero esplodere.
Cast e nuovi personaggi
La nuova stagione vedrà significativi cambi nel cast, con alcune uscite di scena di rilievo e diversi innesti. Non rivedremo alcuni volti storici che hanno accompagnato la serie sin dall’inizio: Massimiliano Caiazzo (Carmine Di Salvo), Matteo Paolillo (Edoardo Conte), Clara Soccini (Crazy J) e Kyshan Wilson (Kubra) non compariranno nelle nuove puntate. Paolillo, interprete di Edoardo, ha dichiarato in una recente intervista di essere grato al personaggio che lo ha reso noto al grande pubblico e di sentirsi pronto ora per nuove esperienze – un messaggio che suona come un addio definitivo alla serie.
Torneranno invece alcuni membri chiave del cast, a cominciare da Maria Esposito (Rosa Ricci), sempre più protagonista, affiancata da Giovanna Sannino (Carmela), il cui personaggio avrà maggiore spazio narrativo. Confermati anche Carmine Recano (Massimo Valenti, il comandante dell’IPM), Lucrezia Guidone (Sofia Durante, educatrice) e Vincenzo Ferrera (Beppe, l’educatore di musica). Inoltre farà ritorno Marina Gambardella nei panni di Luna, la giovane detenuta transgender già vista in passato, potenzialmente coinvolta di nuovo nelle vicende del carcere.
La quinta stagione introduce ben sei nuovi personaggi nel microcosmo dell’IPM, ampliando l’universo narrativo:
- Samuele e Federico – interpretati rispettivamente da Francesco Luciani e Francesco Di Tullio – sono due nuovi detenuti trasferiti da un carcere minorile del Nord Italia, portando conflitti e mentalità differenti all’interno dell’IPM.
- Marta e Sonia – affidate a Rebecca Mogavero ed Elisa Tonelli – sono due ragazze inseparabili, legate da un passato difficile e da crimini commessi insieme che le hanno condotte dietro le sbarre.
- Simone – interpretato da Alfonso Capuozzo – è un ragazzo dal carattere misterioso e spietato, espressione della Napoli criminale di strada. Il suo profilo viene descritto come l’erede morale dei vacanti ruoli di leader lasciati da Edoardo e Carmine, ed è pronto a contendersi la supremazia tra i detenuti.
- Tommaso – interpretato da Manuele Velo – è invece il “chiattillo” del gruppo, un giovane di famiglia bene proveniente dai quartieri alti (probabilmente il Vomero). La sua estrazione privilegiata lo porrà in netto contrasto con i ragazzi cresciuti in contesti difficili, incarnando lo scontro tra l’anima di strada e quella dei quartieri agiati di Napoli.
Regia e sceneggiatura
Dietro la macchina da presa e alla scrittura ci sono importanti novità. Ivan Silvestrini, regista delle ultime stagioni, ha lasciato la serie dopo il quarto capitolo – “ho trattato ogni stagione come fosse l’ultima, ma stavolta è davvero l’ultima, lo è per me” ha scritto in un messaggio di commiato, dicendosi pronto a guardare i nuovi episodi “con curiosità”. Al suo posto subentra il giovane regista Ludovico Di Martino, già apprezzato per Skam Italia 3 e La belva, chiamato a imprimere la sua visione alla serie. Anche sul fronte scrittura si volta pagina: la creatrice Cristiana Farina ha passato il testimone e la sceneggiatura ora è affidata a un team di cinque autori – tra cui alcuni ventenni – guidati dallo head writer Maurizio Careddu. Careddu, già collaboratore storico della serie, rappresenta l’elemento di continuità che traghetterà Mare Fuori in questa nuova fase dopo gli addii illustri, puntando a mantenere salda l’anima del racconto nonostante i cambi di volti e di regia.
I produttori descrivono questa quinta stagione come un vero e proprio “reboot” interno della saga. “La storia ci dà la possibilità di introdurre diversi nuovi personaggi che diventeranno, insieme ai protagonisti già affermati, le icone delle prossime stagioni” ha spiegato Roberto Sessa di Picomedia, sottolineando come il ricambio generazionale sia nel DNA della serie. Del resto, aggiunge Sessa, Mare Fuori rimane fedele all’idea del carcere minorile come luogo di speranza dove i ragazzi possono avere una seconda chance: è naturale che alcuni personaggi escano e altri entrino, in linea con l’evolversi delle loro storie.
Impatto culturale e aspettative del pubblico
Mare Fuori si è imposto come un fenomeno di costume e un successo di pubblico senza precedenti per una fiction Rai degli ultimi anni. In quattro stagioni è riuscito a tenere incollati allo schermo milioni di spettatori, conquistando in particolare le giovani generazioni grazie a personaggi divenuti iconici e a trame emotivamente coinvolgenti. La strategia di distribuzione in streaming ha moltiplicato la platea: il debutto della quarta stagione su RaiPlay ha registrato oltre 2,5 milioni di visualizzazioni nelle primissime ore, polverizzando ogni record precedente con un balzo di +82% rispetto all’anno prima. L’eco del successo si è propagata anche fuori dall’Italia: Mare Fuori risulta la serie italiana più vista sulle piattaforme streaming nell’ultimo anno, complici anche le prime stagioni distribuite su Netflix che hanno ampliato il pubblico internazionale.
Il forte impatto culturale della serie si misura anche nelle iniziative collaterali e nell’attesa febbrile per le nuove storie. Il mondo di Mare Fuori ha ispirato un musical teatrale, colonne sonore di successo e un seguito enorme sui social network, dove fan e community discutono ogni svolta narrativa. Nel 2025 il franchise sbarcherà persino al cinema: è in lavorazione un film prequel intitolato Io sono Rosa Ricci, dedicato proprio al passato della giovane Rosa prima del carcere. “Sono due anni che ci stiamo lavorando”, ha rivelato il produttore Sessa, definendo Rosa “la vera regina di Mare Fuori” – a testimonianza di quanto questo personaggio sia diventato centrale nell’immaginario collettivo della serie. Forte di tali premesse, le aspettative per la quinta stagione sono altissime: il pubblico si aspetta emozioni intense e nuove storyline all’altezza di quelle che hanno reso la serie un cult. Rai e i produttori, dal canto loro, hanno investito nel progetto garantendo un rapido ritorno sul set per una sesta stagione già confermata, segno della fiducia nel continuo successo di Mare Fuori.
Interviste e dichiarazioni ufficiali
In vista del nuovo debutto non sono mancate le parole dei protagonisti dietro le quinte. Lo sceneggiatore capo Maurizio Careddu ha assicurato che la serie continuerà a far leva sulla forza della scrittura: “Mare Fuori è una serie che punta molto sulla forza della sceneggiatura, su cui continuerà a reggersi per la quinta e per la sesta stagione, visto che la Rai ci ha confermati per un altro biennio”. Careddu si è detto fiducioso anche sul cambio in regia: “Il nuovo regista, Ludovico Di Martino, ha esperienza ed è giovane, ci sono tutte le premesse per fare un buon lavoro”. Parole che confermano la volontà degli autori di non deludere un pubblico tanto appassionato.
Dal lato dei produttori, Roberto Sessa ha commentato con entusiasmo le prospettive della saga. Oltre a ribadire l’intenzione di dare priorità assoluta alla serie TV rispetto ai progetti paralleli (come film o spin-off), Sessa ha spiegato che Mare Fuori continuerà a rinnovarsi restando fedele al proprio spirito: “la serie ha dei ricambi: personaggi che entrano e personaggi che escono all’interno di un attentissimo lavoro narrativo […] la natura del racconto è questa e non va tradita”. Parole che confermano come l’evoluzione del cast sia frutto di scelte meditate, orientate a mantenere vivo l’interesse senza snaturare il messaggio di fondo – ovvero la possibilità di riscatto per i giovani detenuti.
Modalità di distribuzione
Ci siamo. Il 12 marzo 2025 arriva Mare Fuori 5, e stavolta i fan potranno buttarsi a capofitto nei nuovi episodi direttamente su RaiPlay. Sei puntate subito, pronte per essere divorate in un colpo solo, come se il tempo non esistesse. E poi? Poi bisogna aspettare. Per chi ha la pazienza (e il coraggio) di seguire il ritmo della TV, dal 26 marzo comincia la messa in onda su Rai 2, una puntata a settimana, come si faceva una volta, quando si aspettava con l’ansia di sapere cosa sarebbe successo dopo.
Ma c’è di più: quello stesso giorno su RaiPlay arriveranno gli altri sei episodi finali. Una corsa contro il tempo, tra chi vorrà gustarsi tutto subito e chi sceglierà di aspettare. Dodici episodi. Un viaggio che può durare settimane o poche ore, a seconda di quanto forte sia la voglia di scoprire ogni pezzo di questa storia. Mare Fuori ha trovato il suo modo perfetto di arrivare a tutti, a chi vive di streaming e a chi ancora si gode la TV come un rito. E l’attesa, quella dolce maledetta attesa, sta per finire.
Dopo la diffusione su RaiPlay e Rai 2, è probabile che, seguendo la scia delle stagioni precedenti, gli episodi arrivino anche su altre piattaforme in futuro (ad esempio Netflix), ampliando ulteriormente la platea. Nell’immediato, però, l’appuntamento per scoprire le sorti di Rosa e degli altri ragazzi dell’IPM è fissato sul digitale Rai: un evento attesissimo, che promette di catalizzare nuovamente l’attenzione nazionale a partire dalla notte del 12 marzo, quando milioni di fan si preparano a fare binge-watching dei nuovi episodi.

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The Buccaneers 2, l’irriverente ritorno su Apple TV+ che scuote l’Inghilterra ottocentesca

Un tempo, l’Inghilterra dei salotti aristocratici pareva un mondo inviolabile. Oggi, invece, le giovani eroine di “The Buccaneers” ci fanno capire che ogni epoca può essere scossa da storie di passioni e intrighi senza tempo. Non si parla soltanto di crinoline e tè pomeridiani: qui ci troviamo davanti a una carica di energia fresca e ribelle, pronta a ribaltare convenzioni sociali vecchie di secoli.
Abbiamo un nuovo capitolo (l’hanno definito “seconda stagione”) della dramedy ispirata al romanzo incompiuto di Edith Wharton, e la curiosità è alle stelle. L’uscita è fissata su Apple TV+ per il 18 giugno, con il primo episodio in anteprima, poi un appuntamento settimanale ogni mercoledì fino al 6 agosto. Vuol dire che per più di un mese e mezzo resteremo inchiodati davanti allo schermo, in attesa di scoprire chi tradirà chi, quali pettegolezzi devasteranno i clan nobili e quali donne si faranno avanti per dettare le nuove regole del gioco.
La storia, se vogliamo riassumerla, ruota intorno a un manipolo di giovani americane catapultate nella Londra degli anni ’70 dell’Ottocento. Nan St. George, interpretata da Kristine Frøseth, è salita di grado ed è adesso la Duchessa di Tintagel. Di colpo, è diventata una figura potentissima nel panorama inglese. Nel frattempo, la sua amica Conchita Closson (Alisha Boe) è Lady Brightlingsea, una donna che ha lanciato una moda: tante ereditiere d’oltreoceano la seguono per cercare fortuna in Europa. Non è uno scenario tranquillo, viste le tensioni e i contrasti fra la vecchia nobiltà e i nuovi rampolli dell’alta società.
Il cast: volti noti e nuove sorprese
Rivedremo Aubri Ibrag (Lizzy), Josie Totah (Mabel) e Imogen Waterhouse (Jinny), mentre la carismatica Christina Hendricks continua a dar vita alla signora St. George. L’aria frizzante di questa stagione si deve anche alla presenza di Mia Threapleton (Honoria Marable) e di un nutrito gruppo maschile: da Guy Remmers (Theo, Duca di Tintagel) a Matthew Broome (Guy Thwarte), passando per Josh Dylan (Lord Richard Marable) e Barney Fishwick (Lord James Seadown). Ciliegina sulla torta, entrano in scena Leighton Meester nei panni di Nell, Greg Wise come Reede Robinson, Jacob Ifan come Hector Robinson, Grace Ambrose come Paloma Ballardino e Maria Almeida come Cora Merrigan. Insomma, un ensemble che promette scintille.
L’atmosfera si fa più densa: negli episodi precedenti, le “bucaniere” sono sbarcate in una Londra piuttosto rigida, portando scompiglio nei circoli esclusivi. Ora, però, quell’ambiente è diventato casa. Jinny, in particolare, sta attraversando un momento complicato per via del figlio che porta in grembo, e la stampa non le dà tregua. Un po’ di gossip, un po’ di scandalo. Eppure, non è solo questione di pettegolezzo: c’è l’urgenza di un cambiamento reale. Nan, Conchita e le altre non vogliono più subire scelte imposte da famiglie o titoli nobiliari.
Dietro le quinte: regia e produzione
A tenere le fila di questo racconto è sempre Katherine Jakeways, creatrice e sceneggiatrice della serie. Il team di registi comprende William McGregor (vincitore di un BAFTA), Rachel Leiterman (premiata dal DGA), John Hardwick e Charlie Manton. Non finiscono qui i nomi di spicco: Beth Willis (candidata al BAFTA) e Susanna White (vincitrice del BAFTA) affiancano Jakeways come produttrici esecutive. La realizzazione è nelle mani di The Forge Entertainment, parte di Banijay UK, in collaborazione con Apple TV+.
Al di là dei dettagli tecnici, ciò che stuzzica di più è l’idea di seguire un percorso d’emancipazione femminile in un’epoca in cui certe parole (come “indipendenza”) potevano far tremare i saloni bene. Non si tratta di un semplice salto indietro nel tempo, bensì di un viaggio dentro il desiderio universale di libertà e riconoscimento. Voi, come noi, probabilmente non vedete l’ora di scoprire come le Buccaneers sconvolgeranno la quotidianità di un mondo ancora troppo chiuso. C’è passione. C’è rischio. C’è quella voglia di rompere schemi e costruirne di nuovi.
Il conto alla rovescia è già cominciato. Il 18 giugno, “The Buccaneers” si riprende il palcoscenico. E almeno stando alle prime immagini, non farà sconti a chiunque cerchi di soffocare lo spirito di queste donne fuori dagli schemi. Prepariamoci a un po’ di sano scompiglio: in fondo, è da quelle rotture che a volte sboccia il cambiamento più autentico.
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Morgane – Detective Geniale, le anticipazioni del terzo e quarto episodio del 25...

Non c’è nulla di più spiazzante di una mente fuori dal comune che si aggira, un po’ ribelle, tra casi irrisolti e segreti di famiglia. A volte ci fermiamo a pensare quanto sia difficile bilanciare drammi personali e lavoro, ma in questa serie tutto prende una piega inaspettata. Sì, stiamo parlando di Morgane – Detective Geniale (titolo originale: HPI – Haut Potentiel Intellectuel) che torna con il terzo e il quarto episodio della nuova stagione, in onda martedì 25 marzo 2025 dalle 21:30 su Rai1. Forse avete già visto la prima parte della stagione. Altrimenti, beh, questo potrebbe essere un buon momento per entrarci dentro senza paura di restare incastrati in una rete di misteri. Come tutti i contenuti Rai, è sempre possibile recuperare sulla piattaforma gratuita RaiPlay!
Un’intelligenza che fa tremare i polsi
Ci sono talenti che non si possono ignorare, ed è il caso di Morgane Alvaro (interpretata da Audrey Fleurot). Ha una testa incredibile, però è travolta da problemi quotidiani che la mandano in tilt come chiunque di noi. E in questi nuovi episodi la situazione si fa ancora più complicata: ha appena scoperto di essere incinta ma non sa chi sia il padre del bambino. Non è proprio un dettaglio trascurabile. Noi che seguiamo la sua storia ci sentiamo un po’ trascinati nel vortice di dubbi ed emozioni che la colpiscono. Non bastasse, la sua relazione professionale e sentimentale con Adam Karadec (il comandante della polizia) è a pezzi: lui ha deciso di mollare la brigata alla fine del secondo episodio. Una sorpresa amara, per noi e per lei.
Episodio 3: Penicillium Brevicaule
Questo è un titolo che evoca subito qualcosa di misterioso, magari un fungo o chissà. In realtà, si rivela un caso costellato di bizzarrie. Morgane, che ora collabora con un nuovo comandante, Fred Prigent, si imbatte nel cadavere di un famoso scrittore di 85 anni, Antoine Broussin. Il corpo viene scoperto in una stanza segreta della sua stessa abitazione. Sarebbe già un contesto da brividi, eppure c’è di più: circolano voci su una strana presenza femminile che si aggirerebbe tra quelle mura, quasi come un fantasma vendicativo.
Di colpo subentra un particolare ancor più scomodo: la principale sospettata risulta essere Marie Besnard, una conoscenza che Morgane ha fatto in prigione. Immaginatevi la tensione. Morgane è convinta dell’innocenza di questa vecchia amica ed è disposta a sfidare tutto e tutti per scagionarla. E mentre si addentra nel passato della famiglia Broussin, vengono a galla leggende antiche e ricostruzioni storiche che coinvolgono più epoche: si va dall’Ottocento agli anni ’70, passando per travestimenti assurdi (Gilles che si cala nei panni di una cameriera d’altri tempi è davvero spassoso). Queste scene, messe in flashback per farci capire la storia della casa, aggiungono un tocco surreale che ci strappa un sorriso e alimenta il fascino del mistero.
Alla fine, ogni tassello trova il suo posto: la morte di Broussin non è un semplice omicidio a sangue freddo. È il risultato di vicende passate, segreti ammuffiti (ecco spiegato il riferimento a Penicillium Brevicaule, un fungo che rammenta qualcosa che marcisce nel buio). Morgane scagiona Marie e, proprio mentre ci illudiamo che tutto sia finito, ecco un colpo di scena finale che la travolge sul piano personale. Non sappiamo se ridere o preoccuparci, ma di sicuro restiamo incollati allo schermo per scoprire cosa accadrà nel prossimo capitolo.
Episodio 4: Cavallo di Troia
Il quarto episodio segna il ritorno in scena di Adam Karadec, nonostante avesse lasciato la brigata. Si imbatte in un caso che si intreccia con l’indagine di Morgane. Un certo Tristan Delvallée, addetto agli approvvigionamenti in una ditta di manutenzione, viene rinvenuto pugnalato. Sembrerebbe un delitto come tanti, ma spunta una doppia vita da hacker che trasforma l’omicidio in un vero labirinto informatico. A noi piace considerarlo come un groviglio di codici, segreti e malware. Il “cavallo di Troia” non è più soltanto un espediente mitologico, ma un malware che esce dallo schermo per farci riflettere su quanto siano fragili i confini tra reale e virtuale.
Così Morgane e Karadec, separati da incomprensioni ancora fresche, devono rimettersi a lavorare insieme. Non è una passeggiata: lei è imprevedibile e scoppiettante, mentre lui tende a tenere tutto sotto controllo. Eppure l’affiatamento professionale che li unisce riesce ancora a creare la giusta alchimia. Lo si vede chiaramente quando seguono le tracce digitali di Tristan: scovano indizi, scoprono retroscena che portano a un probabile complotto ad alto tasso tecnologico. In pratica, qualcuno voleva farlo fuori proprio per le sue abilità informatiche.
Piano piano, in questo turbinio di tensioni personali e piste investigative, Morgane e Karadec ricompongono il puzzle. Il colpevole viene smascherato, però la storia non finisce qui. L’episodio fa da mezza stagione e ci lascia con questioni ancora in sospeso, tra cui la gravidanza di Morgane che incombe e ci fa temere sviluppi imprevedibili.
Uno sguardo al futuro
Avrete già capito che siamo davanti a una serie capace di mescolare ironia e suspence. Da una parte c’è la pura indagine poliziesca, dall’altra uno spaccato di vita familiare assai caotico. Noi crediamo che questo binomio sia la vera forza di Morgane – Detective Geniale. Ed è proprio per questo che vi invitiamo a non perdere i nuovi episodi: se amate le sorprese, l’emozione e un tocco di genuina follia, troverete pane per i vostri denti. In fondo, la vera magia sta nel guardare una mente brillante destreggiarsi fra misteri e sentimenti, costringendoci a riflettere su quanto sia complicato e bellissimo, essere imperfetti.
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Sylvester Stallone è di nuovo in gioco: ecco come Tulsa King si prepara alla terza...

Troviamo un fascino particolare in quei set cinematografici che prendono vita a pochi passi dalla gente comune. In questi giorni, mentre le telecamere cominciano a girare in Georgia e in Oklahoma, l’entusiasmo attorno a Tulsa King riaccende la curiosità di chi segue Sylvester Stallone da sempre. Non è soltanto un attore amato, ma un’icona che, con la sua determinazione, continua a mostrarsi protagonista anche all’alba di nuovi progetti. La terza stagione di Tulsa King è appena partita e noi vogliamo raccontarvi cosa sta succedendo dietro le quinte, cercando di portare anche un pizzico di quell’emozione che si respira sul set.
Un nuovo capitolo, stesse radici
La serie, prodotta da Paramount+, ruota attorno a Dwight “il generale” Manfredi, personaggio ruvido e determinato che tenta di ricostruire il proprio dominio in una Tulsa piena di sfide e pericoli. Questa volta, la squadra creativa sembra più agguerrita che mai: c’è la presenza di Dave Erickson come showrunner, già noto per il suo impegno in Mayor of Kingstown. Pare che l’obiettivo sia spingere ancora di più sulle dinamiche di potere e sui conflitti personali, mostrando un lato umano di Dwight in contrasto con la brutalità della vita criminale.
Chi ama il carattere di Stallone non rimarrà deluso. L’attore avrebbe siglato un accordo, lo scorso novembre, per proseguire almeno per due stagioni. Gli addetti ai lavori riferiscono che, non appena verranno ultimate le riprese della terza stagione, dovrebbe iniziare subito la produzione della quarta. Curioso? Noi sì, e non poco.
Filming in Georgia e Oklahoma
Alcuni membri del cast si stanno muovendo fra Atlanta e vari angoli dell’Oklahoma. Questa dualità di location (fra città frenetica e atmosfere più rurali) sembra riflettere lo stesso spirito della serie, divisa tra i sogni di un potere crescente e la durezza del territorio. Se passate da quelle parti e sentite parlare di Stallone in un bar, probabilmente non è un pettegolezzo campato in aria.
Cosa rende Tulsa King così seguita?
La seconda stagione, che ha visto l’ascesa di Dwight e della sua banda, ha segnato numeri clamorosi: oltre 21 milioni di spettatori nel mondo per il primo episodio. Un record per Paramount+, che punta forte su questa produzione. Impossibile non citare il cast variegato, in cui figurano Martin Starr, Jay Will, Max Casella e tanti altri nomi tra cui Dana Delany, Garrett Hedlund ed Annabella Sciorra. Ognuno sembra avere un ruolo ben definito in quella che di fatto è una guerra per il controllo del territorio, minacciata anche dalla mafia di Kansas City e da un influente imprenditore locale.
Oltre il piccolo schermo
La serie è frutto della collaborazione tra MTV Entertainment Studios e 101 Studios, con grandi nomi in veste di produttori esecutivi: Taylor Sheridan, Sylvester Stallone, Dave Erickson, David C. Glasser e molti altri. Sheridan, in particolare, è una firma ormai inconfondibile nel panorama seriale, con titoli come 1923 e Mayor of Kingstown già disponibili su Paramount+. Ci piace pensare che Tulsa King raccolga questa eredità per riportarla in un racconto ancora più duro ed emozionante.
Ci saranno sorprese? Scommettiamo di sì. Mentre Dave Erickson guida il timone creativo, Stallone rimane il volto che tutti attendono con trepidazione. Dopotutto, lui è il “generale”: e quando arriva sul set, la storia prende vita e non si ferma più.
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