La Promessa: drammi e nuovi inizi sulla soap dal 3 al 9 febbraio 2025
Siamo al principio di un’altra intensa settimana con La Promessa, la saga spagnola in abiti d’epoca che continua a catturare attenzione ed emozioni. Abbiamo notato sguardi curiosi, conversazioni sottovoce e commenti appassionati: certo, la serie non si fa mancare intrighi, colpi di scena e scoperte imprevedibili. Questa volta, la storia si carica di tensioni familiari e scelte sconvolgenti, mentre i personaggi si trovano a fare i conti con decisioni che mai avrebbero voluto prendere. Se state cercando un modo per staccare la spina dal tram-tram della giornata e immergervi in un mondo di segreti e passioni, la prossima settimana – dal 3 al 9 febbraio 2025 – farà al caso vostro.
Prima di inoltrarci tra le pieghe di alleanze provvisorie e scontri infuocati, vale la pena ricordare un dettaglio pratico: da fine settembre, per chi ancora non lo sapesse, la soap si è trasferita stabilmente su Rete 4. Ogni sera, dal lunedì alla domenica, intorno alle 19:45, la soap vi aspetta, dunque, su Rete 4. E se avete quei giorni in cui il tempo scappa via o le 19:45 sono un miraggio, tranquilli, c’è Mediaset Infinity. È come avere un amico che vi conserva la puntata per il momento giusto. La trama? Non si ferma mai. Nuovi drammi, svolte assurde, colpi bassi che fino a ieri erano fuori dall’immaginazione. Ti tiene incollato, proprio quando pensavi di sapere già tutto.
Un passaggio di rete e un nuovo assetto narrativo
L’ambientazione in costume e le dinamiche ottocentesche fanno de La Promessa un racconto che ci riporta a un passato fatto di rigide convenzioni e rivalità domestiche. Allo stesso tempo, l’elemento contemporaneo della serialità quotidiana ci fa sentire più vicini che mai ai protagonisti. Vederli su Rete 4 è stato un cambiamento rilevante, ma l’anima della soap non ha perso il suo mordente.
A rendere ancora più incandescente la settimana dal 3 al 9 febbraio 2025 è una tempesta di rivelazioni: ci sono personaggi che tornano in scena dopo un silenzio inquietante, faide che si acuiscono e incomprensioni che rischiano di spezzare, una volta per tutte, certi legami familiari. Noi cercheremo di darvi un quadro il più possibile ricco ma anche imprevedibile, perché questa storia non ama procedere in linea retta.
Luci e ombre su Gregorio: il ritorno che nessuno voleva
Proviamo a guardare quello che sta succedendo con un ordine tutto nostro. Per prima cosa, c’è un uomo che ritorna e che fa tremare le pareti di una casa già martoriata da tensioni e bugie. Parliamo di Gregorio, una figura controversa che aveva lasciato il pubblico in uno stato di ansia e spavento.
Il suo rilascio dal carcere scatena un susseguirsi di domande: perché torna ora? Cosa cercherà di ottenere? La persona più toccata da questa comparsa è Pia, che si trova in balia del marito violento. È evidente come la sua serenità sia appesa a un filo: l’uomo, in passato, l’ha condotta sull’orlo della tragedia e adesso sembra pronto a riprendere il controllo con metodi tutt’altro che amichevoli. Noi sentiamo il bisogno di restare vicini a Pia con lo sguardo, osservando ogni sua mossa: lei è una madre pronta a proteggere il piccolo Diego, costi quel che costi.
Don Rómulo, personaggio dal carattere schivo ma sempre lì a vigilare, è determinato a evitare un finale che puzza di catastrofe. La sua abilità di osservare con discrezione lo mette nella posizione di agire come un silenzioso guardiano. Eppure, non basta la sua presenza a cancellare la paura dal volto di Pia. Lei, ormai, sta valutando la scelta più radicale di tutte: allontanare il figlio, mettere distanza tra sé e la minaccia rappresentata da un uomo che non ha esitato a cercare di ucciderla.
Preoccupazioni e silenzi: Manuel, Curro e la disperazione di Cruz
Dall’altro capo di questa storia, c’è una preoccupazione più latente ma non meno dolorosa: la scomparsa di Manuel, che sembra non lasciare tracce visibili. Cruz, la madre, si aggrappa a qualsiasi spiraglio di novità. Ogni rumor, ogni mezzo indizio, potrebbe restituirle il figlio. Eppure, ciò che giunge alle sue orecchie non fa che aumentare il senso di smarrimento.
María Antonia e Alonso tentano di sostenerla, pur non sapendo bene come alleviare la tensione. Nel frattempo Jana, un’altra figura chiave del racconto, riceve notizie frammentarie su Manuel e Curro, ma si rivelano informazioni datate, insufficienti a sciogliere il dubbio più grande: dove si trovano i due ragazzi in questo momento?
In parallelo, assistiamo a un curioso sviluppo: Santos, un personaggio che vive di vanità e intrusioni, si vanta persino a bassa voce con Lope della sua relazione con Vera. Pare quasi che questa spavalderia sfiori il ridicolo, ma c’è chi lo ascolta e non si lascia ingannare. E mentre noi cerchiamo di capire se Santos sia solo un temerario o un incosciente, Don Rómulo svela a Catalina qualcosa di ancora più disturbante: Cruz, assieme a Lorenzo, sta tramando una mossa estrema per liberarsi di Catalina stessa, considerandola “instabile” e architettando un piano per farla internare in manicomio.
Tensioni crescenti: Catalina accerchiata, Petra e la perla contesa
Catalina si rende conto, forse per la prima volta, di quanto in basso possano scendere le faide di famiglia: una madre e un parente acquisito disposti a farla passare per pazza pur di sbarazzarsi di lei. La ragazza trova rifugio nell’hangar, un luogo che pare offrirle un po’ di quiete in mezzo al caos. Rifiuta di spostarsi, decisa a non darla vinta a chi vuole distruggerla.
Nel frattempo, su un fronte totalmente diverso, sbuca un oggetto carico di simboli: una perla. Si tratta di un dono fatto dal conte di Ayala a Margarita, un prezioso gioiello che in realtà era già stato rifiutato da Petra in passato. Immaginate la rabbia di Petra quando scopre che proprio quell’ornamento, che lei aveva disprezzato, ora risplende addosso a qualcun’altra. Un boccone amaro da mandare giù, tanto che Petra medita vendetta, come se quell’ostentazione fosse un affronto imperdonabile.
Questa vicenda della perla può sembrare un capriccio futile ma in realtà riflette molto bene l’aria che si respira: c’è un manipolo di personaggi che cerca rivincita personale, che cova rancori passati, e che sta attendendo il momento più opportuno per colpire.
Bambini da proteggere: Pia e il piccolo Diego in fuga da un incubo
Torniamo a Pia, perché la sua storia attraversa un momento cruciale. Gregorio non è semplicemente un’ombra del passato: è un uomo libero, pronto a rivendicare la sua “famiglia”. Pia, ormai, lo percepisce come un pericolo e non a torto, ritiene che la cosa più giusta sia allontanare il piccolo Diego dal raggio d’azione di quel padre violento.
Beni, parente fedele, decide di portare il bambino a Badajoz per metterlo al sicuro. E Jana, per impedire che Pia resti totalmente indifesa, si trasferisce nella stanza con lei, quasi a voler fare scudo contro ulteriori attacchi. Tutto ciò, però, non impedisce a Cruz di sferrare i suoi colpi bassi: la signora umilia Pia costringendola a mansioni pesanti, ai limiti dell’umano. Don Rómulo, ancora una volta, interviene e cerca di tenere a bada anche Santos, che con i suoi pettegolezzi e comportamenti sprezzanti rischia di aumentare le tensioni. Santos, a sua volta, sembra non avere alcuna intenzione di seguire consigli o regole, trascinando Lope in scontri sempre più accesi.
Conflitti tra lavoro e affari di cuore: marmellate, gelosie e dubbi
Non è un segreto che La Promessa ami mescolare la dimensione domestica con quella imprenditoriale. Lorenzo, figura a tratti ambigua, sta studiando un piano per l’azienda di marmellate: puntare alla quantità e ottenere grandi contratti con l’esercito, sacrificando la qualità che finora aveva caratterizzato il prodotto. Un conflitto di vedute che inizia a far vacillare gli equilibri: catalizzatore di rancori, spunta il timore che questa corsa al profitto distrugga l’anima stessa dell’impresa.
Alonso, dal canto suo, appare diviso: si avvicina in modo sorprendentemente affettuoso a María Antonia, cercando un conforto che probabilmente non trova più altrove. Parallelamente, il suo sguardo è ben puntato su Cruz e Lorenzo, sospettando che la loro attenzione morbosa verso Catalina non sia semplice preoccupazione, bensì un piano calcolato per liberarsi di lei.
Segreti di famiglia: Martina, il conte de Ayala e la minaccia di un addio
Nel bel mezzo di questi intrecci, i riflettori si posano su Martina, figlia con forti contrasti interni. La donna non tollera le stravaganze della madre, specialmente adesso che la signora sembra sul punto di sposare il conte de Ayala. Martina lancia un ultimatum: se davvero dovesse esserci un matrimonio, lei sarebbe pronta a tagliare ogni legame con la famiglia. Questo mette in luce un crinale già carico di scosse: non si parla più solo di semplici liti, ma di vere e proprie fratture che rischiano di precipitare nel giro di pochi giorni.
Cruz, forse nel tentativo di distrarsi dall’oscuro piano contro Catalina e dalle vicende di Gregorio, decide di mostrarsi radiosa in pubblico, partecipando a un ricevimento organizzato dai marchesi de Soto Blanco. Per l’occasione, non esita a commissionare abiti nuovi e appariscenti al sarto di María Antonia. Una vetrina che, nelle sue intenzioni, dovrebbe consolidare l’immagine di una donna forte e inattaccabile, malgrado le battaglie in corso all’interno della sua stessa casa.
Sogni oltreoceano: Teresa, Salvador e la partenza che solleva interrogativi
L’atmosfera si arricchisce di malinconia quando arriva la notizia della partenza di Teresa per gli Stati Uniti. Dovrà seguire la sua signora oltreoceano, lasciando dietro di sé la promessa di un futuro che, forse, non si concretizzerà mai. Salvador, un altro protagonista condannato a restare in bilico, si sente in colpa: avrebbe preferito che a partire fosse María, non Teresa. È quasi come se questa decisione lo tormentasse, come se rivedesse negli occhi di Teresa un sacrificio che non riesce a scongiurare.
Rancori esplosivi: gli scontri tra Santos, Lope e il triangolo con Vera
Quando la tensione in una tenuta trabocca, spesso basta una scintilla per far divampare l’incendio. È quello che succede con Santos e Lope, che arrivano a metter mano su reciproche offese e perfino alzare le mani. Il motivo, manco a dirlo, coinvolge Vera: Santos ne parla con troppa leggerezza, Lope non ci sta e scatta la rissa. Sarebbe potuta finire peggio se Vera stessa non fosse intervenuta a dividerli.
In quell’istante, appare chiaro a tutti che la pace è un miraggio. Il nervosismo è a fior di pelle, e ogni parola, ogni piccolo gesto, può trasformarsi in un’aggressione. Don Rómulo cerca di sedare gli animi, ma è difficile riportare l’armonia quando ognuno sembra custodire un segreto o un progetto di rivalsa.
Strategie e dubbi: Tadeo, Adriano e la richiesta d’aiuto a Catalina
Tadeo, che in fondo vorrebbe solo gestire in tranquillità i possedimenti, chiede a Catalina un aiuto per Adriano, un giovane mezzadro in difficoltà. È un momento di umanità che ci dà speranza: la tenuta non è solo intrighi e vendette, ma pure lavoro duro e persone che vorrebbero solo continuare a coltivare la terra con dignità. Eppure, Catalina, messa con le spalle al muro dalle trame di Cruz e Lorenzo, non riesce a fidarsi di nessuno. Ha paura che dietro la richiesta di Tadeo si celi un inganno, una trappola per incastrarla e farla apparire instabile.
La frattura tra Catalina e il resto della famiglia, soprattutto con la madre, si fa sempre più profonda. Lei rifiuta di uscire dall’hangar finché Cruz non si scuserà in pubblico per tutte le sue macchinazioni. Ma Cruz, che di certo non è donna da chiedere perdono, si muove in senso opposto: si consulta con Lorenzo per capire come reagire alle azioni di Alonso, che sembra aver compreso la portata del loro piano di internare Catalina.
Il ritrovamento più sconvolgente: un flacone di cicuta e l’ombra di Gregorio
Il vero apice del terrore arriva, quasi in punta di piedi, con un dettaglio macabro ma inequivocabile: nella stanza condivisa da Pia e Jana compare un flacone di cicuta. L’immagine è agghiacciante: un veleno capace di uccidere nel giro di poche gocce. Chi lo ha portato lì? Pia capisce all’istante la verità: non c’è che Gregorio dietro quell’atto intimidatorio.
Quest’ultima scoperta fa raggelare il sangue. Pensare che l’uomo abbia potuto introdursi di nascosto in una camera, per lasciare una minaccia così simbolicamente potente, spinge Pia sull’orlo di un abisso: non si tratta più soltanto di violenza fisica, ma di una persecuzione costante e di un segnale preciso. Gregorio vuole far capire che lui c’è, che non molla la presa.
Uno sguardo al futuro: paura, coraggio e nuovi conflitti in arrivo
Davanti a queste rivelazioni, non possiamo fare a meno di chiederci: Pia riuscirà a resistere all’ennesimo assalto? Alonso, terrà davvero testa a Cruz e Lorenzo per proteggere Catalina? O cederà alle pressioni di una moglie che conosce fin troppo bene il suo lato debole? E Manuel, che sembra essersi dissolto nel nulla, tornerà forse in tempo per ribaltare gli equilibri familiari? Sono solo alcune delle domande che affiorano se pensiamo alle prossime puntate.
Quel che è certo, è che La Promessa non molla la presa sui nostri sentimenti. Nel periodo dal 3 al 9 febbraio 2025 ci attende un viaggio attraverso affetti spezzati, strategie sotterranee e alleanze inaspettate. In fondo, è proprio la capacità della soap di unire passioni individuali e giochi di potere collettivi a coinvolgere il pubblico in maniera così intensa.
Seguire la trama: orari, streaming e possibili variazioni
Ricordiamo che la programmazione su Rete 4 resta confermata dal lunedì alla domenica, a partire dalle 19:45 circa, salvo quelle modifiche dell’ultimo minuto che possono sempre capitare nei palinsesti televisivi. In alternativa, chi preferisce un orario più flessibile può sintonizzarsi sulla piattaforma Mediaset Infinity, dove gli episodi sono disponibili in streaming.
Il consiglio è di non perdersi neanche un minuto, perché in una storia tanto fitta di misteri e retroscena, basta distrarsi un attimo per perdere un passaggio cruciale. E potrebbe essere proprio quel dettaglio a fare la differenza tra la salvezza e la rovina di uno dei protagonisti.
Siamo dunque pronti a lanciarci in questa nuova settimana di La Promessa. Ci sarà chi farà il tifo per Catalina, auspicando che la sua fermezza trionfi sulle macchinazioni di Cruz e Lorenzo. Qualcuno, magari, tifoso delle storie più romantiche, spererà in un ricongiungimento tra personaggi separati dal destino. Altri staranno col fiato sospeso per Pia e il suo bambino, spaventati dall’incubo ricorrente rappresentato da Gregorio.
In ogni caso, ci aspettiamo sette giorni ad altissima tensione, in cui ogni scelta porterà con sé conseguenze irreversibili. Noi saremo qui, come sempre, a osservare, riflettere e nel nostro piccolo, sperare che la giustizia e il coraggio prevalgano, almeno sullo schermo di Rete 4. E se non dovesse bastarvi, non temete: il racconto si evolve di puntata in puntata, e le sorprese – a giudicare dal crescendo degli avvenimenti – non sembrano destinate a esaurirsi presto.
Con il cuore in gola e la voglia di scoprire cosa si nasconde dietro ogni porta socchiusa, ci diamo appuntamento al prossimo capitolo di questa incredibile storia. E ricordate: a volte, nelle tenute più lussuose, le ombre possono essere più pericolose di qualsiasi scandalo alla luce del sole. Perché a La Promessa, niente è mai come sembra e il pericolo si annida persino nel silenzio di una stanza buia.
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Intrattenimento
The Buccaneers 2, l’irriverente ritorno su Apple TV+ che scuote l’Inghilterra ottocentesca

Un tempo, l’Inghilterra dei salotti aristocratici pareva un mondo inviolabile. Oggi, invece, le giovani eroine di “The Buccaneers” ci fanno capire che ogni epoca può essere scossa da storie di passioni e intrighi senza tempo. Non si parla soltanto di crinoline e tè pomeridiani: qui ci troviamo davanti a una carica di energia fresca e ribelle, pronta a ribaltare convenzioni sociali vecchie di secoli.
Abbiamo un nuovo capitolo (l’hanno definito “seconda stagione”) della dramedy ispirata al romanzo incompiuto di Edith Wharton, e la curiosità è alle stelle. L’uscita è fissata su Apple TV+ per il 18 giugno, con il primo episodio in anteprima, poi un appuntamento settimanale ogni mercoledì fino al 6 agosto. Vuol dire che per più di un mese e mezzo resteremo inchiodati davanti allo schermo, in attesa di scoprire chi tradirà chi, quali pettegolezzi devasteranno i clan nobili e quali donne si faranno avanti per dettare le nuove regole del gioco.
La storia, se vogliamo riassumerla, ruota intorno a un manipolo di giovani americane catapultate nella Londra degli anni ’70 dell’Ottocento. Nan St. George, interpretata da Kristine Frøseth, è salita di grado ed è adesso la Duchessa di Tintagel. Di colpo, è diventata una figura potentissima nel panorama inglese. Nel frattempo, la sua amica Conchita Closson (Alisha Boe) è Lady Brightlingsea, una donna che ha lanciato una moda: tante ereditiere d’oltreoceano la seguono per cercare fortuna in Europa. Non è uno scenario tranquillo, viste le tensioni e i contrasti fra la vecchia nobiltà e i nuovi rampolli dell’alta società.
Il cast: volti noti e nuove sorprese
Rivedremo Aubri Ibrag (Lizzy), Josie Totah (Mabel) e Imogen Waterhouse (Jinny), mentre la carismatica Christina Hendricks continua a dar vita alla signora St. George. L’aria frizzante di questa stagione si deve anche alla presenza di Mia Threapleton (Honoria Marable) e di un nutrito gruppo maschile: da Guy Remmers (Theo, Duca di Tintagel) a Matthew Broome (Guy Thwarte), passando per Josh Dylan (Lord Richard Marable) e Barney Fishwick (Lord James Seadown). Ciliegina sulla torta, entrano in scena Leighton Meester nei panni di Nell, Greg Wise come Reede Robinson, Jacob Ifan come Hector Robinson, Grace Ambrose come Paloma Ballardino e Maria Almeida come Cora Merrigan. Insomma, un ensemble che promette scintille.
L’atmosfera si fa più densa: negli episodi precedenti, le “bucaniere” sono sbarcate in una Londra piuttosto rigida, portando scompiglio nei circoli esclusivi. Ora, però, quell’ambiente è diventato casa. Jinny, in particolare, sta attraversando un momento complicato per via del figlio che porta in grembo, e la stampa non le dà tregua. Un po’ di gossip, un po’ di scandalo. Eppure, non è solo questione di pettegolezzo: c’è l’urgenza di un cambiamento reale. Nan, Conchita e le altre non vogliono più subire scelte imposte da famiglie o titoli nobiliari.
Dietro le quinte: regia e produzione
A tenere le fila di questo racconto è sempre Katherine Jakeways, creatrice e sceneggiatrice della serie. Il team di registi comprende William McGregor (vincitore di un BAFTA), Rachel Leiterman (premiata dal DGA), John Hardwick e Charlie Manton. Non finiscono qui i nomi di spicco: Beth Willis (candidata al BAFTA) e Susanna White (vincitrice del BAFTA) affiancano Jakeways come produttrici esecutive. La realizzazione è nelle mani di The Forge Entertainment, parte di Banijay UK, in collaborazione con Apple TV+.
Al di là dei dettagli tecnici, ciò che stuzzica di più è l’idea di seguire un percorso d’emancipazione femminile in un’epoca in cui certe parole (come “indipendenza”) potevano far tremare i saloni bene. Non si tratta di un semplice salto indietro nel tempo, bensì di un viaggio dentro il desiderio universale di libertà e riconoscimento. Voi, come noi, probabilmente non vedete l’ora di scoprire come le Buccaneers sconvolgeranno la quotidianità di un mondo ancora troppo chiuso. C’è passione. C’è rischio. C’è quella voglia di rompere schemi e costruirne di nuovi.
Il conto alla rovescia è già cominciato. Il 18 giugno, “The Buccaneers” si riprende il palcoscenico. E almeno stando alle prime immagini, non farà sconti a chiunque cerchi di soffocare lo spirito di queste donne fuori dagli schemi. Prepariamoci a un po’ di sano scompiglio: in fondo, è da quelle rotture che a volte sboccia il cambiamento più autentico.
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Intrattenimento
Morgane – Detective Geniale, le anticipazioni del terzo e quarto episodio del 25...

Non c’è nulla di più spiazzante di una mente fuori dal comune che si aggira, un po’ ribelle, tra casi irrisolti e segreti di famiglia. A volte ci fermiamo a pensare quanto sia difficile bilanciare drammi personali e lavoro, ma in questa serie tutto prende una piega inaspettata. Sì, stiamo parlando di Morgane – Detective Geniale (titolo originale: HPI – Haut Potentiel Intellectuel) che torna con il terzo e il quarto episodio della nuova stagione, in onda martedì 25 marzo 2025 dalle 21:30 su Rai1. Forse avete già visto la prima parte della stagione. Altrimenti, beh, questo potrebbe essere un buon momento per entrarci dentro senza paura di restare incastrati in una rete di misteri. Come tutti i contenuti Rai, è sempre possibile recuperare sulla piattaforma gratuita RaiPlay!
Un’intelligenza che fa tremare i polsi
Ci sono talenti che non si possono ignorare, ed è il caso di Morgane Alvaro (interpretata da Audrey Fleurot). Ha una testa incredibile, però è travolta da problemi quotidiani che la mandano in tilt come chiunque di noi. E in questi nuovi episodi la situazione si fa ancora più complicata: ha appena scoperto di essere incinta ma non sa chi sia il padre del bambino. Non è proprio un dettaglio trascurabile. Noi che seguiamo la sua storia ci sentiamo un po’ trascinati nel vortice di dubbi ed emozioni che la colpiscono. Non bastasse, la sua relazione professionale e sentimentale con Adam Karadec (il comandante della polizia) è a pezzi: lui ha deciso di mollare la brigata alla fine del secondo episodio. Una sorpresa amara, per noi e per lei.
Episodio 3: Penicillium Brevicaule
Questo è un titolo che evoca subito qualcosa di misterioso, magari un fungo o chissà. In realtà, si rivela un caso costellato di bizzarrie. Morgane, che ora collabora con un nuovo comandante, Fred Prigent, si imbatte nel cadavere di un famoso scrittore di 85 anni, Antoine Broussin. Il corpo viene scoperto in una stanza segreta della sua stessa abitazione. Sarebbe già un contesto da brividi, eppure c’è di più: circolano voci su una strana presenza femminile che si aggirerebbe tra quelle mura, quasi come un fantasma vendicativo.
Di colpo subentra un particolare ancor più scomodo: la principale sospettata risulta essere Marie Besnard, una conoscenza che Morgane ha fatto in prigione. Immaginatevi la tensione. Morgane è convinta dell’innocenza di questa vecchia amica ed è disposta a sfidare tutto e tutti per scagionarla. E mentre si addentra nel passato della famiglia Broussin, vengono a galla leggende antiche e ricostruzioni storiche che coinvolgono più epoche: si va dall’Ottocento agli anni ’70, passando per travestimenti assurdi (Gilles che si cala nei panni di una cameriera d’altri tempi è davvero spassoso). Queste scene, messe in flashback per farci capire la storia della casa, aggiungono un tocco surreale che ci strappa un sorriso e alimenta il fascino del mistero.
Alla fine, ogni tassello trova il suo posto: la morte di Broussin non è un semplice omicidio a sangue freddo. È il risultato di vicende passate, segreti ammuffiti (ecco spiegato il riferimento a Penicillium Brevicaule, un fungo che rammenta qualcosa che marcisce nel buio). Morgane scagiona Marie e, proprio mentre ci illudiamo che tutto sia finito, ecco un colpo di scena finale che la travolge sul piano personale. Non sappiamo se ridere o preoccuparci, ma di sicuro restiamo incollati allo schermo per scoprire cosa accadrà nel prossimo capitolo.
Episodio 4: Cavallo di Troia
Il quarto episodio segna il ritorno in scena di Adam Karadec, nonostante avesse lasciato la brigata. Si imbatte in un caso che si intreccia con l’indagine di Morgane. Un certo Tristan Delvallée, addetto agli approvvigionamenti in una ditta di manutenzione, viene rinvenuto pugnalato. Sembrerebbe un delitto come tanti, ma spunta una doppia vita da hacker che trasforma l’omicidio in un vero labirinto informatico. A noi piace considerarlo come un groviglio di codici, segreti e malware. Il “cavallo di Troia” non è più soltanto un espediente mitologico, ma un malware che esce dallo schermo per farci riflettere su quanto siano fragili i confini tra reale e virtuale.
Così Morgane e Karadec, separati da incomprensioni ancora fresche, devono rimettersi a lavorare insieme. Non è una passeggiata: lei è imprevedibile e scoppiettante, mentre lui tende a tenere tutto sotto controllo. Eppure l’affiatamento professionale che li unisce riesce ancora a creare la giusta alchimia. Lo si vede chiaramente quando seguono le tracce digitali di Tristan: scovano indizi, scoprono retroscena che portano a un probabile complotto ad alto tasso tecnologico. In pratica, qualcuno voleva farlo fuori proprio per le sue abilità informatiche.
Piano piano, in questo turbinio di tensioni personali e piste investigative, Morgane e Karadec ricompongono il puzzle. Il colpevole viene smascherato, però la storia non finisce qui. L’episodio fa da mezza stagione e ci lascia con questioni ancora in sospeso, tra cui la gravidanza di Morgane che incombe e ci fa temere sviluppi imprevedibili.
Uno sguardo al futuro
Avrete già capito che siamo davanti a una serie capace di mescolare ironia e suspence. Da una parte c’è la pura indagine poliziesca, dall’altra uno spaccato di vita familiare assai caotico. Noi crediamo che questo binomio sia la vera forza di Morgane – Detective Geniale. Ed è proprio per questo che vi invitiamo a non perdere i nuovi episodi: se amate le sorprese, l’emozione e un tocco di genuina follia, troverete pane per i vostri denti. In fondo, la vera magia sta nel guardare una mente brillante destreggiarsi fra misteri e sentimenti, costringendoci a riflettere su quanto sia complicato e bellissimo, essere imperfetti.
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Intrattenimento
Sylvester Stallone è di nuovo in gioco: ecco come Tulsa King si prepara alla terza...

Troviamo un fascino particolare in quei set cinematografici che prendono vita a pochi passi dalla gente comune. In questi giorni, mentre le telecamere cominciano a girare in Georgia e in Oklahoma, l’entusiasmo attorno a Tulsa King riaccende la curiosità di chi segue Sylvester Stallone da sempre. Non è soltanto un attore amato, ma un’icona che, con la sua determinazione, continua a mostrarsi protagonista anche all’alba di nuovi progetti. La terza stagione di Tulsa King è appena partita e noi vogliamo raccontarvi cosa sta succedendo dietro le quinte, cercando di portare anche un pizzico di quell’emozione che si respira sul set.
Un nuovo capitolo, stesse radici
La serie, prodotta da Paramount+, ruota attorno a Dwight “il generale” Manfredi, personaggio ruvido e determinato che tenta di ricostruire il proprio dominio in una Tulsa piena di sfide e pericoli. Questa volta, la squadra creativa sembra più agguerrita che mai: c’è la presenza di Dave Erickson come showrunner, già noto per il suo impegno in Mayor of Kingstown. Pare che l’obiettivo sia spingere ancora di più sulle dinamiche di potere e sui conflitti personali, mostrando un lato umano di Dwight in contrasto con la brutalità della vita criminale.
Chi ama il carattere di Stallone non rimarrà deluso. L’attore avrebbe siglato un accordo, lo scorso novembre, per proseguire almeno per due stagioni. Gli addetti ai lavori riferiscono che, non appena verranno ultimate le riprese della terza stagione, dovrebbe iniziare subito la produzione della quarta. Curioso? Noi sì, e non poco.
Filming in Georgia e Oklahoma
Alcuni membri del cast si stanno muovendo fra Atlanta e vari angoli dell’Oklahoma. Questa dualità di location (fra città frenetica e atmosfere più rurali) sembra riflettere lo stesso spirito della serie, divisa tra i sogni di un potere crescente e la durezza del territorio. Se passate da quelle parti e sentite parlare di Stallone in un bar, probabilmente non è un pettegolezzo campato in aria.
Cosa rende Tulsa King così seguita?
La seconda stagione, che ha visto l’ascesa di Dwight e della sua banda, ha segnato numeri clamorosi: oltre 21 milioni di spettatori nel mondo per il primo episodio. Un record per Paramount+, che punta forte su questa produzione. Impossibile non citare il cast variegato, in cui figurano Martin Starr, Jay Will, Max Casella e tanti altri nomi tra cui Dana Delany, Garrett Hedlund ed Annabella Sciorra. Ognuno sembra avere un ruolo ben definito in quella che di fatto è una guerra per il controllo del territorio, minacciata anche dalla mafia di Kansas City e da un influente imprenditore locale.
Oltre il piccolo schermo
La serie è frutto della collaborazione tra MTV Entertainment Studios e 101 Studios, con grandi nomi in veste di produttori esecutivi: Taylor Sheridan, Sylvester Stallone, Dave Erickson, David C. Glasser e molti altri. Sheridan, in particolare, è una firma ormai inconfondibile nel panorama seriale, con titoli come 1923 e Mayor of Kingstown già disponibili su Paramount+. Ci piace pensare che Tulsa King raccolga questa eredità per riportarla in un racconto ancora più duro ed emozionante.
Ci saranno sorprese? Scommettiamo di sì. Mentre Dave Erickson guida il timone creativo, Stallone rimane il volto che tutti attendono con trepidazione. Dopotutto, lui è il “generale”: e quando arriva sul set, la storia prende vita e non si ferma più.
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