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Sinner, quanto guadagna se vince la finale degli Australian Open
Il tennista azzurro ha già intascato una buona fetta dei ricchi premi in palio a Melbourne

Gli Australian Open 2025 sono pronti a incoronare il proprio re. Quanto vale la corona di Melbourne? Domani 25 gennaio in finale Jannik Sinner, dopo aver battuto Ben Shelton in semifinale, contro Alex Zverev vuole difendere il titolo conquistato a Melbourne lo scorso anno. In palio un titolo prestigioso, la gloria e - perché no - tanti soldi.
Il tennista azzurro, che in carriera ha guadagnato 37,2 milioni di dollari di soli premi, ha già intascato una buona fetta dal ricco montepremi del primo Slam stagionale, che potrebbe ovviamente diventare ancora maggiore in caso di vittoria finale. Quanto vale il trionfo?
Quanto guadagna Sinner se vince
L’Australian Open mette sul piatto nel 2025 un montepremi complessivo da 96,5 milioni di dollari australiani (intorno ai 58 milioni di euro), con un aumento di quasi 10 milioni rispetto all’edizione 2024. Sinner, vincendo a Melbourne, potrebbe incassare la bellezza di 3,5 milioni di dollari australiani, ovvero circa 2 milioni e 100mila euro.
Quanto ha guadagnato Sinner fin qui
Jannik Sinner, raggiungendo la finale di Melbourne ha conquistato già, comunque vada la partita contro Zverev, 1 milione e 140mila euro, che come detto possono arrivare a 2 milioni e 100mila euro in caso di trionfo.
Per ogni passaggio del turno infatti ci sono delle cifre prestabilite. Ecco quelle assicurate nei precedenti round:
Semifinali: 1.100.000 dollari australiani (circa 661mila euro)
Quarti di finale: 665.000 dollari australiani (circa 400mila euro)
Ottavi di finale: 420.000 dollari australiani (circa 252mila euro)
Terzo turno: 290.000 dollari australiani (circa 174mila euro)
Secondo turno: 200.000 dollari australiani (circa 120mila euro)
Primo turno: 132.000 dollari australiani (circa 79mila euro)

Sport
MotoGp, Marquez il più veloce in Thailandia. Soltanto...

Ottima prova per la Ducati dello spagnolo, sorprende Morbidelli

La Ducati si conferma la moto da battere, a meno di un mese dall'inizio del Mondiale 2025 di MotoGp. Nel primo giorno di test in Thailandia, dove sulla pista di Buriram si correrà il primo Gran Premio della nuova stagione, Marc Marquez è stato il più veloce della griglia, chiudendo con un tempo di 1'29"184 e precedendo il fratello Alex, secondo a 0"465 di distacco.
Soltanto ottavo invece Pecco Bagnaia, a 0"844 di distanza dal compagno di squadra e che non ha montato le gomme nuove per l'ultimo giro, una scelta che lo ha penalizzato nel crono. Ottima prova per Franco Morbidelli, che su VR46 ha piazzato il terzo tempo, a 0"499 da Marquez, seguito da un altro pilota italiano, Marco Bezzecchi, al primo anno con l'Aprilia, e dallo spagnolo Pedro Acosta su Ktm. Caduta, ma senza conseguenze, per Brad Binder.
Sport
Sinner e il caso doping, associazione di Djokovic: “È...

Il tennista azzurro è in attesa della sentenza definitiva del Tas

Manca sempre meno alla sentenza del Tas di Losanna, prevista per il 16-17 aprile, sul caso doping che ha riguardato Jannik Sinner. Oggi a prendere una decisa posizione è stata la Professional Tennis Players Association (PTPA), associazione fondata da Novak Djokovic: "Il sistema antidoping dovrebbe colpire i tennisti che si dopano. I dopati sono quegli atleti che cercano di migliorare le proprie prestazioni tramite sostanze illegali", ha spiegato il direttore esecutivo Ahmad Nassar sui social, "le sostanze illegali, così come le soglie dei test antidoping che determinano la positività di un atleta, devono essere strutturate. Questo, però, non succede. I casi di cui parliamo riguardano per lo più quantità irrisorie, che in realtà non migliorano le prestazioni. Questo è l’inizio dell’ingiustizia per tutti".
"Penso che Sinner sia stato coinvolto in una disputa politica-legale tra le due agenzie", ha continuato Nassar riferendosi all'Itia e alla Wada, "e da quasi un anno attende ancora un giudizio definitivo. La situazione in cui si trova è ingiusta. L’Itia dice di aver seguito tutto il suo processo e anche le regole. La Wada invece non è d’accordo e sente la necessità di respingere l’Itia".
"Sfortunatamente, questo non è stato un risultato che mi sorprende se si considerano altre situazioni. Ciò non significa che siamo d’accordo con l’appello della Wada o con la decisione originale dell’Itia", ha concluso Nassar, "nessuna delle due sta realmente contestando i fatti del caso di Jannik. Ciò è importante, ma anche ingiusto. Questo sistema è terribile per gli atleti, sia come gruppo che come individui, i tifosi e lo sport in generale. Penso che debba cambiare".
Sport
Wta 1000 Doha, Paolini ko agli ottavi con Ostapenko

In Qatar, l'azzurra cede in due set contro la tennista lettone

Doha amara per Jasmine Paolini. L'azzurra, numero 4 del mondo e quarta testa di serie del tabellone, è stata eliminata agli ottavi di finale del torneo Wta 1000 in Qatar, battuta dalla lettone Jelena Ostapenko. La numero 37 del ranking si è imposta con il punteggio di 6-2 6-2, in poco più di un'ora di gioco.
La vincitrice del Roland Garros 2017 ha mostrato fin dall'inizio una netta superiorità, non lasciando scampo a Jasmine soprattutto in termini di potenza dei colpi. Per l'azzurra, non basta la timida reazione in avvio di secondo set. Avanza Ostapenko, che dopo le eliminazioni di Gauff e Sabalenka può sperare di arrivare fino in fondo sul cemento del Qatar.