Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
Sinner in finale Australian Open, Shelton oggi battuto in semifinale
L'azzurro si impone in 3 set, domenica sfida con Zverev per il titolo

Jannik Sinner batte Ben Shelton in semifinale agli Australian Open 2025 e vola in finale. L'azzurro, numero 1 del mondo e detentore del titolo, oggi 24 gennaio sconfigge lo statunitense, numero 21 del tabellone, per 7-6 (7-2), 6-2, 6-2 in 2h35'.
Il 23enne altoatesino domenica affronta in finale il tedesco Alex Zverev, numero 2 del mondo, che in semifinale ha beneficiato del ritiro del serbo Novak Djokovic. Sinner, imbattuto da 20 match dopo il quinto successo in 6 confronti diretti con Shelton, va a caccia del 19esimo titolo in carriera e del terzo trionfo in un torneo dello Slam.
La semifinale, per l'italiano, è un rebus solo nel primo set. Shelton spreca 2 set point, poi si scioglie e il match diventa un monologo tricolore. Per Sinner (8 ace e 23 vincenti) non c'è partita (la cronaca game per game) contro un avversario che resiste poco più di un'ora prima di crollare sotto il peso di 55 errori gratuiti. Shelton non va oltre il 59% di prime palle e quando serve la seconda perde 1 punto su 2: impossibile tener testa al miglior giocatore del pianeta.
Cosa dice Sinner
"Non so come sono riuscito a raddrizzare il primo set, è stata durissima. Shelton oggi non ha servito al meglio, entrambi abbiamo risposto meglio rispetto al rendimento in battuta. All'inizio eravamo un po' tesi, sono contento di come ho gestito le emozioni e ora sono felice di essere in finale", dice Sinner nell'intervista post-partita. "Ho avuto qualche crampo nel finale, ma credo anche lui stesse soffrendo. Queste partite possono diventare lunghissime: 2 ore e mezza per 3 set non sono poche", aggiunge rispondendo alle domande di Jim Courier.
Inevitabile evidenziare i meriti del team: "E' stato complicato qualche anno fa decidere di cambiare la squadra, questo team mi ha fatto diventare un giocatore diverso. Simone Vagnozzi e Darren Cahill sono allenatori molto diversi, c'è anche una bella differenza di età", dice sorridendo con riferimento ai 59 anni di Cahill.
"Siamo una famiglia fuori dal campo, è l'ultima stagione di Darren ma l'annata è ancora lunga. Non voglio dimenticare il mio fisioterapista e il mio preparatore atletico altrimenti si offendono...". Una battuta sulla finale con Zverev: "Sarà una partita difficilissima, Alex è a caccia del suo primo titolo dello Slam. Ci sarà tanta tensione, ma è bellissimo poter vivere una giornata come questa".
Il match
Sinner parte male, concede subito un break ed è costretto a rincorrere. Il numero 1 ricuce il gap nel quarto game, Shelton incassa il colpo e continua a giocare alla pari. L'azzurro non trova la prima palla (solo 49% nella prima frazione) e non sempre riesce a leggere le variazioni di ritmo dell'avversario, che interpreta il match con lucidità a tratti sorprendente. Sinner si inceppa nel decimo game, il passaggio a vuoto costa carissimo: nuovo break, Shelton serve per il set.
L'americano, nel momento chiave, si spegne. Ha a disposizione 2 set point: il primo se ne va dopo uno scambio durissimo di 20 colpi, il secondo evapora per un dritto sgangherato, il punto debole fatale. Sinner mette a segno il break fondamentale e nel successivo tie-break vola via: 5-0 e chiusura 7-2 contro un avversario incapace di tenere il dritto in campo.
Shelton rischia di uscire dalla partita in avvio di secondo set: Sinner si prende subito il break (1-0). L'americano avrebbe la chance per pareggiare subito i conti, si costruisce una palla break ma al termine di uno scambio di 21 colpi sbaglia - tanto per cambiare - con il dritto. L'azzurro ringrazia e allunga (2-0) contro un avversario in confusione totale. Arriva un altro break, il numero 1 del mondo vola sul 4-0. Shelton riesce a cancellare lo zero dallo score del secondo set, che va in archivio con un perentorio 6-2 suggellato da un ace.
Shelton gioca il miglior tennis della sua giornata nella fase iniziale del terzo set. Il livello altissimo gli frutta una palla break che Sinner annulla con il servizio (2-2). E nel game successivo è l'azzurro a strappare la battuta al rivale, che si fa male da solo con 2 doppi falli e si avvia alla resa. Il numero 1 del mondo scappa trova sempre gli angoli con il rovescio, Shelton cede ancora il servizio. Sinner, che ha bisogno di qualche massaggio alle gambe, ha fretta: chiude 6-2 e vola in finale, domenica può centrare il bis a Melbourne.

Sport
Gout Gout sfida Lyles: “Voglio batterlo”. E...

Il nuovo talento dell'atletica mondiale punta il trono del campione olimpico dei 100 metri

Gout Gout sfida Noah Lyles. Il velocista australiano, a nemmeno 17 anni, ha impressionato sui 200 metri, vincendo agli ultimi Australian All Schools Championships di Brisbane in 20"04. Gout ha così migliorato il suo primato personale di 2 decimi e mezzo e infranto quello nazionale, che durava da 56 anni. L'uomo più veloce dell'Australia sui 200 metri, fino a quel momento, era infatti Peter Norman, che vinse l'argento alle Olimpiadi del 1968 con un 20"06.
"Voglio dimostrare quanto valgo. Tutto quello che farò sarà con l'obiettivo di arrivare dov'è Noah ora, e prendermi il suo posto", ha detto Gout Gout al podcast 'beyond the records', condotto proprio da Lyles insieme a Grant Holloway e Rai Benjamin, "sarà ovviamente l'occasione per crescere, ma punto a conquistare una medaglia e battere Lyles, o quantomeno avvicinarmi a lui".
Visualizza questo post su Instagram
Una sfida raccolta da Lyles, oro nei 100 metri e bronzo nei 200 alle ultime Olimpiadi di Parigi 2024, "questo è quello che mi piace sentire. Voglio che vieni da me e mi dici 'voglio batterti', perché se qualcuno mi dice 'forse un giorno ci riuscirò', io gli rispondo 'non devi aspettare un giorno, deve essere oggi, oppure il giorno dopo'. Questa deve essere la mentalità. Non bisogna avere paura di rincorrere i propri sogni, vienimi a prendere", ha detto l'olimpionico.
Gout Gout ha anche raccontato il suo record sui 200 metri: "Il giorno prima pensavo di non correre, ma era troppo tardi per tirarmi indietro così mi sono deciso a correre. Ho avuto un inizio fantastico e ai 50 metri stavo volando. Ho guardato l'orologio e diceva 18, 19 quindi ho pensato 'continua a correre'", ha raccontato il giovane velocista, "alla fine non pensavo al record, ma mi sono steso a terra e l'orologio diceva 20"04. Mi hanno detto che era un nuovo record nazionale. Quello precedente era 20"06 di Norman, uno che è arrivato secondo alle Olimpiadi. La cosa assurda è che 5 ore prima io non volevo correre i 200 metri. Questo mi rende ancora più entusiasta di correre contro Lyles e i migliori al mondo".
Sport
Balotelli, messaggio chiaro al Genoa: “Sono un uomo...

L'attaccante ha raccolto appena sei presenze e soli 56 minuti in campo con il Grifone

Venezia, Monza, ma alla fine Mario Balotelli è rimasto al Genoa. L'attaccante rossoblù, che ha firmato con il Grifone lo scorso ottobre, sta vivendo una situazione complicata. Il suo rapporto con Vieira non decolla e fin qui ha collezionato soltanto sei presenze, mai dal primo minuto e per un totale di appena 56', non raccogliendo nessun gol o assist.
Nell'ultimo mercato di gennaio si sono ricorse le voci di un suo imminente addio al Genoa, con Venezia prima e Monza poi che si erano interessate a SuperMario, senza però concretizzare l'operazione. Balotelli è dunque rimasto in rossoblù e sembra determinato a provarle tutte per convincere Vieira.
Mario ha infatti pubblicato una storia di pochi secondi in cui si mostra sorridente in tenuta d'allenamento e inquadra lo stemma del Genoa. Per essere più esplicito l'ex Inter e Milan ha scritto: "Sto ancora cercando di mantenere la mia promessa. Sono un uomo di parola".
Sport
Cambiaso-City, agente conferma: “Guardiola lo voleva,...

Il terzino bianconero è stato vicino a lasciare la Serie A

Andrea Cambiaso al Manchester City è un matrimonio che, al momento, non s'ha da fare. Il terzino è rimasto in bianconero nonostante le avances di Guardiola, che aveva individuato nel bianconero il rinforzo perfetto per sostituire Kyle Walker, partito in direzione Milan. Il Manchester City si era spinto a offrire circa 60 milioni, scontrandosi però con la richiesta della Juve, che per cedere Cambiaso ne voleva almeno 80.
La trattativa quindi è saltata, o forse solo rimandata all'estate, ma a confermare l'interesse dei Citizens sono arrivate anche le parole dell'agente di Cambiaso, Giovanni Bia: "Tutto vero, Guardiola lo voleva", ha rivelato a Radio Kiss Kiss Napoli. "Tutto quello che è uscito sui giornali riguardo la trattativa è vero. Toccherà alla Juventus spiegare quello che è successo".