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Djokovic si ritira in semifinale, Zverev in finale Australian Open
Il serbo lascia il campo dopo aver perso il primo set

Il serbo Novak Djokovic si ritira dalla semifinale degli Australian Open oggi 24 gennaio 2025. Il tedesco Alex Zverev vola in finale. Djokovic abbandona dopo aver perso il primo set al tie-break. Zverev si aggiudica il parziale per 7-6 (7-5) dopo 1h21' di battaglia. Il 37enne serbo, sceso in campo con la coscia sinistra fasciata, getta la spugna alla fine del primo interminabile parziale.
Zverev, numero 2 del ranking, giocherà per la terza volta in finale in un torneo dello Slam. Il tedesco, alla prima finale agli Australian Open, in carriera non ha mai vinto un major: ha perso nell'atto conclusivo degli US Open e del Roland Garros.
Cosa ha detto Djokovic
"Ho fatto il massimo per gestire l'infortunio muscolare, è una lesione. Dopo il match con Alcaraz non ho toccato la palla fino ad un'ora prima della sfida con Zverev. La fisioterapia e la fasciatura mi hanno aiutato, ma alla fine del primo set ho sentito troppo dolore... Ci ho provato... L'obiettivo ora è recuperare, tra poche settimane dovrei giocare a Doha ma vediamo come vanno le terapie: in passato ho recuperato in fretta. Negli ultimi anni mi sono infortunato con una certa frequenza, non so quale sia il motivo. Io voglio andare avanti a vincere altri Slam", dice Djokovic alla fine del match in conferenza.
"Se avessi vinto il primo set magari avrei provato a continuare, ma anche se avessi vinto il set sarebbe stata durissima rimanere in campo per altre 2 o 3 ore e reggere negli scambi durissimi", aggiunge. Due anni fa, Djokovic ha avuto un problema simile ma è riuscito a vincere il torneo: "Due anni fa ho gestito meglio la situazione, in campo non avevo troppo fastidio. Stavolta è andata diversamente", aggiunge. "Gli infortuni fanno parte del gioco, non c'è la possibilità di mandare in campo qualcun altro con una sostituzione".
L'Australian Open potrebbe segnare la fine della collaborazione con Andy Murray come coach: "Parlerò con Andy, il mio feedback è positivo ovviamente. Valuteremo i prossimi passi, ora siamo entrambi delusi ed è difficile parlare di programmi. Penso di aver giocato un ottimo match contro Alcaraz, avrei avuto l'opportunità di lottare se fossi stato bene: stavo colpendo molto bene la palla, la semifinale è un ottimo risultato ma non mi soddisfa, visti i miei standard", afferma.
E' l'ultimo Australian Open? "Non so, c'è la possibilità. Voglio andare avanti, qui ho avuto i più grandi successi della mia carriera. Se sto bene e sono motivato non vedo un motivo per non venire qui. Ma c'è sempre la possibilità, certo... Questo è il torneo dello Slam in cui ho reso al massimo, sarà sempre nei miei ricordi e nel mio cuore".
Il match
Djokovic, alle prese con un problema muscolare accusato durante il match contro Carlos Alcaraz, tiene il campo in maniera eccellente nel primo set. Il serbo annulla 4 palle break nel terzo game, nonostante la prima palla di servizio non lo assista. Nel game successivo è il 37enne serbo ad avere 3 breakpoint: Zverev - che piazza 8 ace nel set - li cancella uno dopo l'altro. Il match fila via senza scossoni fino al nono game.
Nole concede una palla break che può spaccare l'equilibrio ma si aggiudica un lunghissimo scambio di 20 colpi. L'epilogo del set è rinviato al tie-break e il servizio continua a dominare la scena. L'unico mini-break è quello che consegna il set a Zverev. Djokovic a rete sbaglia una comoda volee di rovescio e si arrende. Dopo 80 minuti di battaglia, non è in grado di continuare: addio al sogno di vincere il 25esimo Slam della carriera e di conquistare l'11esimo trionfo a Melbourne.
L'omaggio di Zverev
Dagli spalti piove qualche 'buuu' all'annuncio del giudice di sedia: game over. "Per favore, non fischiate un giocatore che esce dal campo per infortunio. Novak ha dato tutto a questo sport in 20 anni. Ha vinto questo torneo una volta con una lesione agli addominali, una volta con un infortunio alla coscia", dice Zverev nell'intervista post partita.
"Il primo set è stato di alto livello, ci sono stati scambi durissimi. Sono felice ovviamente di giocare la prima finale della mia carriera qui agli Australian Open, ma non c'è nessun giocatore che io rispetti come Novak. E' uno dei miei migliori amici nel circuiti, quando ho avuto problemi mi è sempre stato vicino e mi ha sempre aiutato tantissimo", aggiunge.
L'azzurro Jannik Sinner, numero 1 del mondo, sarà impegnato nella seconda semifinale contro lo statunitense Ben Shelton.

Sport
Gout Gout sfida Lyles: “Voglio batterlo”. E...

Il nuovo talento dell'atletica mondiale punta il trono del campione olimpico dei 100 metri

Gout Gout sfida Noah Lyles. Il velocista australiano, a nemmeno 17 anni, ha impressionato sui 200 metri, vincendo agli ultimi Australian All Schools Championships di Brisbane in 20"04. Gout ha così migliorato il suo primato personale di 2 decimi e mezzo e infranto quello nazionale, che durava da 56 anni. L'uomo più veloce dell'Australia sui 200 metri, fino a quel momento, era infatti Peter Norman, che vinse l'argento alle Olimpiadi del 1968 con un 20"06.
"Voglio dimostrare quanto valgo. Tutto quello che farò sarà con l'obiettivo di arrivare dov'è Noah ora, e prendermi il suo posto", ha detto Gout Gout al podcast 'beyond the records', condotto proprio da Lyles insieme a Grant Holloway e Rai Benjamin, "sarà ovviamente l'occasione per crescere, ma punto a conquistare una medaglia e battere Lyles, o quantomeno avvicinarmi a lui".
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Una sfida raccolta da Lyles, oro nei 100 metri e bronzo nei 200 alle ultime Olimpiadi di Parigi 2024, "questo è quello che mi piace sentire. Voglio che vieni da me e mi dici 'voglio batterti', perché se qualcuno mi dice 'forse un giorno ci riuscirò', io gli rispondo 'non devi aspettare un giorno, deve essere oggi, oppure il giorno dopo'. Questa deve essere la mentalità. Non bisogna avere paura di rincorrere i propri sogni, vienimi a prendere", ha detto l'olimpionico.
Gout Gout ha anche raccontato il suo record sui 200 metri: "Il giorno prima pensavo di non correre, ma era troppo tardi per tirarmi indietro così mi sono deciso a correre. Ho avuto un inizio fantastico e ai 50 metri stavo volando. Ho guardato l'orologio e diceva 18, 19 quindi ho pensato 'continua a correre'", ha raccontato il giovane velocista, "alla fine non pensavo al record, ma mi sono steso a terra e l'orologio diceva 20"04. Mi hanno detto che era un nuovo record nazionale. Quello precedente era 20"06 di Norman, uno che è arrivato secondo alle Olimpiadi. La cosa assurda è che 5 ore prima io non volevo correre i 200 metri. Questo mi rende ancora più entusiasta di correre contro Lyles e i migliori al mondo".
Sport
Balotelli, messaggio chiaro al Genoa: “Sono un uomo...

L'attaccante ha raccolto appena sei presenze e soli 56 minuti in campo con il Grifone

Venezia, Monza, ma alla fine Mario Balotelli è rimasto al Genoa. L'attaccante rossoblù, che ha firmato con il Grifone lo scorso ottobre, sta vivendo una situazione complicata. Il suo rapporto con Vieira non decolla e fin qui ha collezionato soltanto sei presenze, mai dal primo minuto e per un totale di appena 56', non raccogliendo nessun gol o assist.
Nell'ultimo mercato di gennaio si sono ricorse le voci di un suo imminente addio al Genoa, con Venezia prima e Monza poi che si erano interessate a SuperMario, senza però concretizzare l'operazione. Balotelli è dunque rimasto in rossoblù e sembra determinato a provarle tutte per convincere Vieira.
Mario ha infatti pubblicato una storia di pochi secondi in cui si mostra sorridente in tenuta d'allenamento e inquadra lo stemma del Genoa. Per essere più esplicito l'ex Inter e Milan ha scritto: "Sto ancora cercando di mantenere la mia promessa. Sono un uomo di parola".
Sport
Cambiaso-City, agente conferma: “Guardiola lo voleva,...

Il terzino bianconero è stato vicino a lasciare la Serie A

Andrea Cambiaso al Manchester City è un matrimonio che, al momento, non s'ha da fare. Il terzino è rimasto in bianconero nonostante le avances di Guardiola, che aveva individuato nel bianconero il rinforzo perfetto per sostituire Kyle Walker, partito in direzione Milan. Il Manchester City si era spinto a offrire circa 60 milioni, scontrandosi però con la richiesta della Juve, che per cedere Cambiaso ne voleva almeno 80.
La trattativa quindi è saltata, o forse solo rimandata all'estate, ma a confermare l'interesse dei Citizens sono arrivate anche le parole dell'agente di Cambiaso, Giovanni Bia: "Tutto vero, Guardiola lo voleva", ha rivelato a Radio Kiss Kiss Napoli. "Tutto quello che è uscito sui giornali riguardo la trattativa è vero. Toccherà alla Juventus spiegare quello che è successo".