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Salute, Franzese (uniLink): “Longevità argomento da trattare fin da giovani”
All’evento ‘ForeverYoung’ del TEDxLinkCampusUniversity il ruolo della tecnologia nella prevenzione

“Parliamo di Forever Young” in modo “originale”, come “un argomento che va trattato fin da giovani, con nuove abitudini e un nuovo modo di vivere il proprio benessere e il proprio corpo”. Lo ha detto Michele Franzese, docente di Economia dell’università degli Studi Link di Roma, oggi, alla prima edizione di TEDxLinkCampusUniversity, organizzato dall'Ateneo romano in collaborazione con Scai Comunicazione e Rome Future Week. Tema dell’incontro è, infatti, ForeverYoung, che invita a riconsiderare la longevità non solo come un obiettivo legato all'età, ma come uno stato mentale e uno stile di vita.
“Ogni anno - osserva Filippo Nigro, founder & ceo di Youth Health Tech Inc - nel mondo vengono persi 2,8 miliardi di vita sana, perché solo l’8% delle persone” fa “prevenzione” e testa “la propria salute a una frequenza ottimale. Sono necessarie più di 3 settimane per fare una visita preventiva. Fortunatamente, però” un aiuto arriva dalla tecnologia disponibile “nelle proprie tasche: col proprio cellulare, infatti, è possibile controllare la propria salute in meno di 2 minuti, coprendo più di dieci organi”.
La realizzazione di questa prima edizione di TEDx per l’università degli Studi Link, conclude Franzese, “è un momento assolutamente strategico, sia perché nel 2023 sono partiti diversi corsi di studi legati alla salute - Medicina e chirurgia, Professioni sanitarie e Farmacia - sia perché è un'università che ha voglia di riconnettersi ad un ecosistema più ampio, locale su Roma e nazionale per esprimere i propri contenuti di altissimo profilo”.

Cronaca
Omicidio Garlasco, Cedu respinge ricorso Stasi:...

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha dichiarato all'unanimità "irricevibile" il ricorso presentato dalla difesa

La Corte europea dei diritti dell'uomo (Cedu) ha dichiarato all'unanimità "irricevibile" il ricorso presentato dalla difesa di Alberto Stasi condannato, nel 2015, in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco (Pavia). Stasi reclamava "una violazione del suo diritto a un processo equo, per quanto riguarda il principio della parità delle armi" lamentando che nel processo d'appello bis non sarebbe stato ascoltato un testimone "decisivo" a dire della difesa.
Per la corte, invece, la condanna si basa "su vari elementi di prova" e le dichiarazioni del teste agli inquirenti "lungi dall'essere decisive per determinare la responsabilità penale dell’interessato, sono semplicemente servite a corroborare tutte le prove a carico" si legge nella sentenza. In tal senso, l'ultima decisione della corte d'Assise d'Appello di non sentire nuovamente il testimone "non ha compromesso l'equità del procedimento penale a carico del ricorrente. Pertanto, il ricorso deve essere respinto in quanto manifestamente infondato".
La decisione potrebbe così mettere la parola fine a uno dei casi giudiziari più lunghi degli ultimi anni, mentre Stasi, oggi quarantenne, già da tempo beneficia del lavoro esterno fuori dal carcere di Bollate.
Cronaca
Roma, guardia giurata spara a ladro in casa del vicino:...

L'uomo è stato trasportato al San Filippo Neri. Tre i complici in fuga

Una guardia giurata ha sorpreso i ladri in casa dei vicini e, durante una colluttazione, ha sparato un colpo di pistola. Uno dei ladri è rimasto ferito alla testa ed è stato trasportato dal 118 in ospedale al San Filippo Neri. E' in pericolo di vita. E' accaduto poco dopo le 19 sulla via Cassia a Roma. Sul posto i carabinieri.
La guardia giurata stava rientrando a casa quando ha sentito dei rumori provenire dall'appartamento vicino, sorprendendo i ladri in azione. Dalle prime informazioni sembra che lo scontro sia terminato nel cortile condominiale, dove è stato trovato il ferito. I suoi complici sono riusciti a fuggire.
Cronaca
Alberto Rossi, lite per i cani in strada a Roma: coinvolto...

Il litigio nel quartiere Flaminio della Capitale. I proprietari dei tre animali sono andati al pronto soccorso, lui al Santo Spirito e lei al San Pietro, per farsi medicare anche se non avrebbero riportato nulla di grave

Lite a causa dei cani oggi, giovedì 6 febbraio, al quartiere Flaminio di Roma. A essere coinvolto Alberto Rossi, attore che nella celebre fiction 'Un posto al sole' veste i panni di Michele Saviani. L'attore era passeggio con i suoi due cani, che improvvisamente si sono azzuffati con un altro di proprietà di una donna che passava nelle vicinanze. I due hanno cercato di dividere gli animali e poi sono passati ad accuse reciproche sul fatto di non aver adeguatamente trattenuto il proprio animale. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Anche se non hanno riportato nulla di grave, Rossi e la donna si sono recati entrambi all'ospedale - lui al Santo Spirito, lei al San Pietro Fatebenefratelli - e si sono riservati di presentare eventualmente querela.