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Natalia Vodianova protagonista della nuova campagna di Ermanno Scervino
La modella immortalata in scatti che evocano l'estetica del cinema anni Settanta alla Bertolucci

Natalia Vodianova è il nuovo volto di Ermanno Scervino. La modella è la protagonista della campagna primavera - estate 2025 del marchio fiorentino, che esplora una femminilità che si muove tra pubblico e privato, tra consapevolezza e vulnerabilità. Le immagini evocano l’estetica del cinema anni ’70, come quello di Bertolucci mentre la scelta della camera d’albergo come sfondo diventa simbolica: luogo di transito che si trasforma in rifugio, dove l’intimità si fonde con l’idea di viaggio e scoperta. I capi della collezione si intrecciano con questo racconto, esaltando una sensualità mai ostentata.
La camicia di cotone couture ispirata al bustino guêpière reinterpreta un’idea di femminilità che unisce struttura e leggerezza. Il reggiseno in mussola e valenciennes aggiunge una nota di delicata ribellione, giocando con i codici della lingerie e portandoli alla luce del giorno. Ogni elemento, dai motivi floreali della giacca in tessuto dévoré, che sembrano di denim vissuto, alla texture trompe - l'oeil del giaccone in scuba stampato, racconta la ricerca sartoriale e la sperimentazione su materiali che supe rano il semplice concetto di abbigliamento. Natalia Vodianova torna così a interpretare la donna di Ermanno Scervino, incarnando l’equilibrio perfetto tra controllo e abbandono.

Moda
Torna East Market, a Milano l’appuntamento col vintage

300 selezionati espositori da tutta Italia con migliaia di oggetti stravaganti. Questo mese anche Malatea Studio, Dexter Vintage e il Lab di Waste Upcycling

Nuovo appuntamento domenica 16 febbraio con East Market, l’evento del vintage milanese dedicato a privati e professionisti, dove tutti possono comprare, vendere e scambiare. 300 selezionati espositori da tutta Italia tornano con migliaia di oggetti insoliti e stravaganti. Dai più ricercati capi d'abbigliamento vintage all'artigianato più raffinato, dai più rari dischi in vinile ai colorati complementi d'arredo. Negli oltre 6mila mq dell’ex fabbrica aeronautica in zona Mecenate, si possono trovare anche articoli di collezionismo, accessori, mobili, modernariato, usato, pulci, design, scarpe e borse, libri, fumetti, poster, riviste e stampe, elettronica, militaria, giochi e videogiochi, riciclo e riuso, stranezze varie, piatti, porcellane, utensili e molto altro ancora.
Quello che caratterizza la proposta di East Market è un approccio esperienziale. Non si tratta del semplice mercatino improvvisato, ma di un evento strutturato e pensato per un pubblico trasversale. Allo shopping sono abbinate scenografie, aree tematiche, attività parallele come mostre, dj set e aree food. I capi vintage e second-hand dai primi anni del Novecento fino ai 2000, proposti da negozi selezionati e privati collezionisti. Dagli accessori firmati, passando alla più ampia selezione di capi in denim, militare, college, streetwear, da collezione e da tutti i giorni, con una particolare attenzione al custom e all'upcycling. Per tutti i gusti e per tutte le tasche. La più ampia selezione di oggettistica e decorazioni per la casa, proposta da creativi, artisti, e illustratori, si mescola con lo stile industrial, il modernariato, l'antiquariato, le ceramiche, le lampade e i pezzi iconici di design del ‘900.
I collezionisti e negozi di vinili, si riuniscono ogni mese nella Vinyl Area. Qui i più attenti appassionati, possono trovare una vasta selezione di dischi dal rock al jazz, dall'elettronica al blues, dal reggae all'Hip-Hop. Non solo vinili, ma anche cd, musicassette, Vhs, dvd, libri e curiosità sulla musica, giradischi e ghetto blaster vintage, originali o rivisitati in chiave moderna. Gli appassionati di sneakers possono cercare tra i vari stand che propongono i migliori assortimenti in circolazione. Macchine fotografiche e da scrivere, figurine, ma anche biciclette, videogame, arte sacra, bambole, toys e molto altro per i più curiosi o per i collezionisti più esigenti. Migliaia di oggetti provenienti dal passato e da tutto il mondo, rivivono una seconda o terza vita negli stand degli espositori.
La scelta qualitativa dei venditori e dei prodotti rende East Market unico nel suo genere. Ad ogni edizione sono sempre disponibili oggetti diversi, eccellenze e curiosità scovate tra artigiani e appassionati del settore. Prodotti originali curati e restaurati per valorizzare l’unicità dell’oggetto, pezzi esclusivi e introvabili sono la cifra distintiva dell’evento, in contrapposizione alla dilagante moda del vintage mordi e fuggi o delle vendite all’ingrosso. Acquisti e divertimento, che guardano però anche all’ambiente. East Market da sempre valorizza la cultura e la consapevolezza del riciclo, coniugando la bellezza estetica dei prodotti e la loro duratura funzionalità, contrastando la sovrapproduzione industriale di massa che inevitabilmente genera spreco e inquinamento. Con il motto 'Everything Old Is New Again' vuole sensibilizzare il pubblico sugli aspetti ecologici del mondo vintage.
Tra gli espositori presenti questo mese: il veterano Malatea Studio, con oggettistica dell'entomologia, stranezze e oggetti dal gusto macabro e dark. La novità Dexter Vintage che propone arredamento vintage tra modernariato e industrial. Lo spazio Lab con No Waste Upcycling, che sarà impegnato in un live painting su abbigliamento, dove vecchi abiti in disuso vengono rivitalizzati per diventare pezzi unici. Accompagnano il market le aree food & beverage. East Market Diner, dove si trova la caffetteria e la bakery con prodotti da forno dolci e salati, due bar sempre aperti per tutta la durata della manifestazione e la food area. In quest'ultima sono a disposizione del pubblico numerosi truck con un'offerta sempre diversa di cucina internazionale e street food, senza dimenticare la tradizione italiana e anche molte proposte per vegani, celiaci e kids. Completano la manifestazione i dj set con il meglio delle selezioni musicali del momento e del passato.
Moda
Sanremo 2025, da Elodie spaziale ad Achille Lauro...

Eleganza alla massima potenza all'Ariston con qualche scivolone di stile. Giorgia regina indiscussa di stile

C’è chi opta per l’eleganza sovrana del nero. Chi arriva con il frac versione dandy oppure osa silhouette affilatissime, scarpe con tacchi vertiginosi, lustrini e stole. Per la prima serata di Sanremo 2025 cantanti e conduttori fanno a gara di stile. Sul palco dell’Ariston è l’eleganza a farla da padrone. Peccato che la competizione, per molti di loro, sia persa in partenza. Non certo per il padrone di casa, il direttore artistico e conduttore della kermesse, Carlo Conti, che sceglie un look classico, con giacca di velluto blu e revers in raso e grande papillon. Sobrietà ed eleganza che segnano un netto cambio di passo rispetto al predecessore Amadeus, habitué di paillettes e lustrini. Voto: 8
Eleganza da vendere anche per Gerry Scotti, co-conduttore della serata, elegantissimo in due classici smoking, di cui uno total black. Lui appare a suo agio nell’abito sartoriale e a noi piace assai. Voto: 7.
Giorgia regina di eleganza della serata
La prima cantante in gara, Gaia, opta per un abito nude con bustier rigido che le mette in risalto il corpo. La nota stonata è il gioiello artiglio silver che copre la mano destra. Troppo fuori contesto. Voto: 6 e mezzo. La più iconica è sicuramente Giorgia, regina di eleganza della serata. Sul palco dell’Ariston l’artista romana regala un’interpretazione da brividi. Così come il look scelto per dare il via alla serata, firmato Dior, con il quale sbaraglia la concorrenza: un abito sottoveste in chiffon con micro ruches e trasparenze. Il tocco di stile? I sandali di vinile con il cinturino portati sulle calze. La ciliegina sulla torta. Un 10 meritato per lei.
Achille Lauro vince la sfida dei look della prima serata a mani base. Il cantante romano sembra uscito da un film muto, con un frac sartoriale impeccabile di Dolce&Gabbana, guanti bianchi, croche con diamanti, scarpe laccate e capelli impomatati. Un look d’altri tempi. Fuoriclasse. Voto: 10 e lode.
Irama, ma che combini? Il cantante si presenta sul palco dell'Ariston con una giacca decorata da alamari, bottoni dorati e spalline extralarge di Balmain. Un look un po’ troppo prussiano per il palco di Sanremo. E infatti i social si scatenano e lo paragonano a Lady Oscar. Voto: 4 per il look, 7 per il coraggio.
Francesco Gabbani opta per un look total black puntinato da brillantini sulla giacca e un bocciolo di rosa bianca che spunta dall’asola. I capelli pettinati all’indietro con il gel fanno un po’ troppo pianobar. Voto: 5.
Non basta indossare Vivienne Westwood per vincere la gara di stile. Ne è un esempio Rkomi, con un abito sartoriale bianco con maxi revers a lancia, portato a petto nudo. Il cantante non strappa la sufficienza. Voto: 5 e mezzo. Strizza l’occhio alle dive di Hollywood Noemi, in un abito nero scenografico e scollato sulla schiena firmato Giambattista Valli, completato da una grande stola bianca che parte dalla scollatura, avvolge il corpo e termina in un lungo strascico. Molto Rita Hayworth. Peccato per l’acconciatura, i capelli raccolti sarebbero stati il tocco di classe. Voto: 7 e mezzo. Antonella Clerici, co-conduttrice, va sul sicuro con classico del guardaroba femminile: un abito di paillettes argentato con scollatura a V pudica. Manca un po’ di originalità. Voto: 6.
Elodie in versione 'spaziale' batte tutte
Elodie è spaziale e sbaraglia la concorrenza con un abito slip dress di Prada custom made in satin antic metallo color argento con scollatura impreziosita dal dettaglio torchon. Ai piedi décolleté in raso bianco. Che dire? Perfetta. Voto: 9.
Fedez con le pupille dilatate neanche Marilyn Manson ai tempi d’oro. Il resto total black minimale con i polsini preziosi e bottoni argentati firmato dall’amica Donatella Versace non aggiungono niente di nuovo al look. Voto: 5 e mezzo. Romantici ma un po’ troppo La Bella e La Bestia Coma_Cose, che indossano un look Valentino della collezione Pavillon des Folies, firmata dal direttore creativo Alessandro Michele.
California opta per un abito in georgette color burro con profondo spacco laterale e tuta in pizzo bianco. Fausto sceglie invece una giacca in lana color ciliegia con revers a lancia in seta e pantaloni in lana nera e camicia in shantung di seta avorio. Look completato da papillon in velluto nero. Voto: 7.
Non si impegna minimamente Bresh, in giacca di pelle e maglia glitterata e gioielli Apm Monaco. Non basta il nero per essere eleganti. Voto: 5. I toni scuri non donano molto a Simone Cristicchi, in abito vinaccia con lavorazioni di paillettes nere, tutto Antonio Marras. Coraggioso per il palco dell’Ariston e per questo apprezzato. Voto: 6. Ha grinta da vendere Marcella Bella in pantaloni a vita alta e top monospalla con dettaglio in lurex. Voto: 6 e mezzo.
Rose Villain sexy in rosso
Dal Green carpet al red bustier, Rose Villain è pazzesca con l’abito rosso fuoco attillatissimo e segnato sui fianchi, che mette in evidenza le sue forme perfette. I capelli blu raccolti in uno chignon spettinato la rendono ancora più sexy. Voto: 9. Semplicissimo, forse troppo, Willie Peyote in total look EdithMarcel. Un completo total black, giacca bomber sartoriale con tasche oversize, abbinata a pantaloni bootcut, con un fit rilassato ma deciso. Voto: 6.
Joan Thiele è molto bon chic bon genre in abito bouclé bianco con fiocco nero e velo sulle spalle. Elegante senza strafare, colpisce per la classe. Voto: 7 e mezzo. Brunori Sas in smoking spezzato di velluto marrone appare ben educato ma forse poco elegante sul palco. Voto: 5. Sembra una sirena ammaliatrice Clara, in abito trasparente di lustrini con la schiena nuda, e scollatura abbondante, forse un po’ troppo che su di lei non risulta minimamente volgare. Voto: 7 e mezzo. Cita il David Bowie dell’era glam Lucio Corsi, con bolero ricamato con spalline gialle XL, maglia mesh nera, pantalone skinny, texani rossi ai piedi e la faccia dipinta di bianco. Il tocco di sana follia che stasera mancava. Voto: 8.
Serena Brancale, non ci siamo. La pancia scoperta solo se sei Anna Oxa, i lustrini rossi di crop top e gonna abbinati a stivaletti plateau sono un pugno nell’occhio. Neanche Jessica Rabbit. Voto: non classificato.
Sarah Toscano ha del potenziale talento con i look ma lo spreca. Con il vestitino a pieghe optical sembra pronta per un match di tennis. Voto: 4.
Un tocco di fondotinta e i tatuaggi sul viso spariscono. Eppure non basta questo e neanche il completo total white di Gucci a far passare la prima prova di stile sul palco a Tony Effe. “Elegantissimi questi ragazzi, sono uno più bello dell’altro” dice Gerry Scotti accogliendolo. Ma l’effetto finale è un po’ gelataio, colpa forse della cravatta bianca e delle sneakers dello stesso colore ai piedi. Si salvano i guantini bordeaux. Voto: 5 e mezzo.
Rocco Hunt senza infamia e senza lode. La giacca con applicazioni preziose nere era meglio tenerla chiusa. Lo stesso dicasi per la t-shirt che fa capolino sotto. Una camicia avrebbe reso sicuramente più elegante il risultato finale. Voto: 5 e mezzo.
Esuberante come sempre è solo Jovanotti, con completo dorato che fa un po’ guascone un po’ Ferrero Rocher. I social ci scherzano su. Lui travolge il teatro (e le signore in sala) anche grazie al beauty look con i capelli effetto bagnato pettinati all’indietro. Voto: 7 e mezzo.
I Modà poco festivalieri non raggiungono la sufficienza
Francesca Michielin non osa molto nel look, scegliendo un top intrecciato di lustrini blu e argentati e pantalone nero semplice. Ma nell’acconciatura stupisce tutti sfoggiando un taglio ipergeometrico con frangia corta, come quello scelto di recente da Lady Gaga. Peccato che della presenza scenica di Miss Germanotta abbia poco o nulla. Voto: 5.
Jeans e top smanicato di Emporio Armani per Olly, forse troppo casual per la serata. Voto: 4. Shablo, feat Guè, Joshua e Tormento fanno il loro, con un look da veri rapper e dettagli giallo fluo. Però per Sanremo ci aspettiamo uno sforzo in più. Voto: 3. Elegantissimo, quasi da manuale, Massimo Ranieri, in un classico smoking con giacca bianca con revers profilati di nero. Voto: 7. Decisamente poco festivalieri i Modà, con il cantante Checco in camicia nera di raso sbottonata e occhiali da sole. Non ci siamo, ragazzi. Voto: 4. Tutto brilla e tutto luccica addosso ai The Kolors, con il frontman Stash in abito gessato e guanti neri in pelle. Voto: 7. (di Federica Mochi)
Moda
60 anni di K-Way, a Milano mostra esplora lato poetico...

L'esposizione in calendario dal 25 febbraio presso il Museo della Permanente di Milano

Si chiama ‘In Y/Our Life - the hidden side of everyday things’ il progetto che celebra i 60 anni di K- Way e che inaugurerà il 25 febbraio prossimo presso il Museo della Permanente di Milano. Curata da Nova Express e Gianluigi Ricuperati, la mostra si terrà durante la Milano Fashion Week, dove K-Way presenterà inoltre la sua nuova collezione con una sfilata dedicata. Nel 1965, il brand ha rivoluzionato i guardaroba di tutto il mondo, trasformando il suo nome in un punto di riferimento nell’abbigliamento antipioggia e antivento: un oggetto che ha presto conquistato la vita di migliaia di persone, diventando un must-have per le giornate di pioggia, al pari di un ombrello, ma ancora più comodo e pratico. Pur evolvendosi, negli anni è rimasto un indumento fedele a sé stesso, classico e al tempo stesso contemporaneo, tecnologico ma soprattutto funzionale. Un’icona, insomma, un elemento imprescindibile nel quotidiano di tutti.
Per celebrare questo anniversario, K-Way ha scelto di coinvolgere altri brand iconici i cui prodotti sono entrati a far parte della vita di tutti i giorni. È così che nasce ‘In Y/Our Life’, una mostra globale multidisciplinare che ha l’intento di esplorare la poeticità del quotidiano, un viaggio che trasforma parole in immagini e immagini in idee, raccontando come semplici oggetti decorano e danno forma alla nostra vita. I marchi che K-Way ha scelto come partner per questo progetto, titolari di prodotti iconici che da decenni affascinano un pubblico globale, sono: Bic, Borotalco, Borsalino, Chupa Chups, Bialetti, Moleskine, Pongo, Polaroid, Post-it, Rollerblade, Scotch.
K-Way, da sempre impegnato nella promozione dell’arte contemporanea, dell’innovazione e della creatività, celebra i suoi 60 anni abbracciando questi stessi valori. Così il brand spalanca le porte alla creatività e all’arte contemporanea, coinvolgendo alcune tra le menti più brillanti della scena internazionale per reimmaginare la nostra quotidianità. Gli artisti coinvolti nel progetto sono: Francesca Casale, Serafin Gerber, Agostino Iacurci, Koo Jeong-A, Eva Jospin, Masha Leonenko, Tomáš Libertíny, Andrea Magnani, Emiliano Ponzi, Luisa Rabbia, Leanne Shapton, Patricia Urquiola, Olimpia Zagnoli.
Un approfondimento culturale che guiderà il pubblico in un viaggio emozionante, esplorando l’evoluzione di marchi senza tempo e offrendo una visione autentica e coinvolgente del loro impatto culturale e commerciale. Nei mesi successivi, la mostra proseguirà il suo viaggio globale, aprendo in occasione di alcune art-week più rilevanti del panorama culturale globale: Photo London a maggio, Frieze Seoul a settembre e Art Basel Paris a ottobre. ‘In Y/Our Life’ si articolerà in tre sezioni distinte. La prima, intitolata ‘Happy when it rains’, è dedicata ai 60 anni di K-Way: un viaggio affascinante attraverso l’archivio storico del brand, dove oggetti originali e pezzi iconici raccontano decenni di innovazione e cambiamento.
Dai primi impermeabili K-Way alle sue evoluzioni più moderne, il brand che ha reso l’antipioggia impacchettabile e richiudibile ha selezionato sessanta pezzi di archivio che raccontano la storia di questo capo iconico. Un percorso attraverso oggetti che rappresentano un tassello essenziale di sessant’anni di storia e innovazione. La seconda sezione, ‘Everyday Icons’, attraversa l'archivio dei marchi partner, offrendo un affascinante viaggio tra design e innovazioni. Vengono esposti prototipi, pubblicità, oggetti storici, video e testimonianze tangibili della creatività e dell'evoluzione dei brand partner.
Nella terza sezione, chiamata proprio In ‘Y/Our Life’ in quanto cuore pulsante del progetto, attraverso opere, installazioni, invenzioni e racconti ispirati ai valori e al Dna dei marchi iconici, i 13 artisti provenienti da tutto il mondo esplorano il lato nascosto del quotidiano, offrendo una reinterpretazione unica e visionaria degli oggetti simbolo dei brand partner. Oltre all’attività espositiva, ‘In Y/Our Life’ presenterà un programma di talk, workshop e attività, coinvolgendo protagonisti del panorama culturale contemporaneo.