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Fuga di gas dalla stufa, morto un uomo in provincia di Imperia
La tragedia a Diano Marina. Intossicata anche la moglie che non sarebbe in pericolo di vita

Un uomo è morto la scorsa notte in un appartamento di via della Meloria, a Diano Marina, in provincia di Imperia, per intossicazione da monossido di carbonio. Intossicati anche la moglie dell'uomo e un soccorritore del 118. Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri che indagano su quanto accaduto.
A causare l'intossicazione è stato un gruppo elettrogeno a benzina, e non una stufa come inizialmente ipotizzato. Da una prima ricostruzione di carabinieri e vigili del fuoco, si tratterebbe di un sistema rudimentale di riscaldamento alimentato a benzina, che si accende quando non funziona l'impianto fotovoltaico presente nell'abitazione. All'interno si trovavano l'uomo, 60 anni, e la moglie di 59.
La coppia è stata sorpresa nel sonno, la stanza si è infatti riempita di gas intorno alle 3 di notte, probabilmente la donna è riuscita a svegliarsi e chiamare i soccorsi. Per il marito purtroppo non c'è stato niente da fare. La moglie non sarebbe in pericolo di vita.

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Santorini, dichiarato stato emergenza. Alto rischio frane

Terra trema ancora: mercoledì sera la peggiore scossa degli ultimi giorni, con una magnitudo di 5,2

Dichiarato lo stato d'emergenza a Santorini, in Grecia. L'isola continua a tremare: mercoledì sera è stata registrata la peggiore scossa degli ultimi giorni, con una magnitudo di 5,2 della scala Richter. Lo scrive il quotidiano Kathimerini, sottolineando che il timore principale deriva dal ''rischio elevato'' di frane a Thira e Thirasia, come ha avvertito l'Associazione ellenica per la prevenzione dei disastri.
Dal 31 gennaio si sono verificati una serie di terremoti. Lo stato di emergenza permetterà alle autorità di avere un accesso più rapido alle risorse statali. La decisione, annunciata dal ministero della Protezione civile di Atene, è stata presa dopo la scossa di magnitudo 5.2 a nord-est di Santorini. Il portavoce del governo di Atene Pavlos Marinakis ha confermato che numerosi servizi di emergenza sono già stati mobilitati per supportare l'isola delle Cicladi. A ora sono 11mila i residenti e i lavoratori stagionali che hanno lasciato l'isola delle Cicladi.
"I vigili del fuoco, la polizia, la guardia costiera, le forze armate e i servizi medici di emergenza hanno aumentato la loro presenza a Santorini e nelle isole circostanti", ha detto Pavlos nel corso di una conferenza stampa. Nonostante i danni siano minimi, lo sciame sismico ha provocato l'esodo di migliaia di residenti e lavoratori stagionali, la maggior parte dei quali è fuggita sulla terraferma greca in traghetto.
I residenti, quelli che sono rimasti, solo ieri hanno avvertito 20 scosse sismiche con una magnitudo superiore al 4 e otto terremoti di magnitudo compresa tra 4 e 4,8 nell'arco di 20 minuti. Nel frattempo il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e il ministro per la Protezione civile Vassilis Kikilias hanno ribadito l'appello alla calma rivolto alla popolazione dell'isola spiegando, accanto a scienziati, la particolarità del fenomeno geologico che è complesso e la prontezza delle autorità nel gestirlo.
Mitsotakis ha sottolineato che "in questa situazione direi che è richiesta un'obbedienza assoluta, in senso buono, alle indicazioni della Protezione civile, che a sua volta tiene conto di tutti i dati scientifici provenienti dai due comitati che si riuniscono quotidianamente". Come ha spiegato in conferenza stampa il presidente dell'Associazione ellenica per la prevenzione dei disastri, Efthymios Lekkas, il rischio frane è maggiore presso il vecchio porto di Fira, il porto di Athinios, la rete stradale di Ormos, le zone di Ammoudi e Armeni a Oia, l'insediamento di Korfos e la zona di Monopati a Thirasia.
Mitsotakis si recherà domani a Santorini per verificare di persona la situazione sull'isola. Vasilis Karastathis, direttore del Geodynamic Institute, ha dichiarato a ERTNews che "la sismicità continua allo stesso ritmo dei giorni precedenti, intensa" e "abbiamo un numero piuttosto elevato di terremoti di magnitudo superiore a 4". Inoltre ''non abbiamo visto alcun segno che si stia dirigendo verso la diminuzione" di intensità.
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Sanremo 2025, le pagelle della Crusca: ecco le canzoni...

Achille Lauro, Coma_Cose e Clara conquistano un 7

Per le loro canzoni Achille Lauro, Coma_Cose e Clara conquistano ampiamente la sufficienza: ricevono un 7 nelle prime pagelle linguistiche dell'Accademia della Crusca, affidate all'accademico Lorenzo Coveri, che sta studiano i testi delle canzoni in gara al Festival di Sanremo 2025. Le pagelle sono pubblicate dal sito Mentelocale di Genova e rilanciate dal canale ufficiale della Crusca su Intagram.
Il testo di Lauro, spiega il professor Coveri, è "caratterizzato da un italiano scabro e informale, vicino al parlato, con mascolinizzazione del modello di automobile, e un'apertura al discorso diretto che non riesce a nascondere qualche nota più intima, con echi del repertorio canzonettistico vintage. Un duro dal cuore tenero". Chiara si presenta con "un testo molto ambizioso, che parla di un amore come di una febbre", arricchito da "preziosità linguistiche: francesismi, tecnicismi, onomatopee, Noblesse oblige".
I "Cuoricini" (parola mai usata a Sanremo, mentre cuore figura in ben 688 canzoni) dei coniugi Zanardelli (Fausto 'Lama' Zanardelli, e Francesca 'California' Mesiano), in arte Coma_Cose, propongono un alto grado di inventività linguistica "qui stemperata dall'ironia e dall'autoironia professionale". Nel testo compare "una strofa da Corriere dei Piccoli. Piccoli come un emoticon", chiosa l'accademico della Crusca.
E se Bresh, con "La tana del Granchio', raggiunge un 6 utilizzando "una lingua contemporanea, colloquiale", Brunori Sas con 'L'albero delle noci' conquista un 9: "Molte figure colpiscono per originalità...", "usa una lingua di matrice letteraria, ricca e sontuosa, ma anche oscillante tra noto e nuovo cui si può perdonare qualche eccesso di sentimentalismo".
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Trattori, torna la protesta: sabato in 50 su Roma

La delegazione di trattori da Lazio, Emilia Romagna e Toscana da Torrimpietra a piazza Irnerio

Torna la protesta dei trattori che sabato 8 febbraio punteranno su Roma. Attesa a piazza Irnerio, nella mattinata verso le ore 12, una delegazione di 50 trattori da Lazio, Emilia Romagna e Toscana al termine di un 'corteo' che partirà da Torrimpietra. E' la prima protesta dei trattori su Roma del 2025. Le motivazioni, dice all'Adnkronos Salvatore Fais, socio fondatore di 'Agricoltori italiani', "sono le stesse dell'anno passato perché non abbiamo ottenuto nulla dal governo: l'agricoltura penalizzata rispetto alle multinazionali e penalizzata dalla burocrazia, costi di produzione alti, nessun intervento sul grano, il problema alluvioni su cui bisogna intervenire...".
Le richieste dei trattori restano dunque le stesse, altro che dazi: "I dazi non ci preoccupano perché il prodotto italiano è pregiato e ha mercato, il problema semmai è il mercato interno nazionale, il made in Italy costa troppo e va ritrovato il giusto equilibrio tra produttore e Gdo", sottolinea Fais.