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Italia-Usa, Tirelli (Cpi): “Rafforzare asse Roma-Washington per Mediterraneo più stabile”

“L’Italia ha l’opportunità di assumere un ruolo più incisivo nella politica estera del Mediterraneo, grazie a una ritrovata intesa e collaborazione strategica con Washington. Questo potrebbe consolidare la posizione italiana come interlocutore privilegiato nell’area, in un contesto dove Francia e Regno Unito continuano a essere percepiti da molti paesi mediorientali come vecchie potenze coloniali, con tutte le difficoltà diplomatiche che ne derivano”. E' questo il punto di vista di Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale, nonché dell’Istituto di Politica Internazionale e Studi Geostrategici (Ipisg), centro di ricerca dedicato all’analisi degli sviluppi geopolitici globali e delle dinamiche di sicurezza internazionale. Tirelli, in una intervista all'Adnkronos, prova a tracciare una prospettiva sui nuovi possibili equilibri in Medio Oriente, nel Mediterraneo e il ruolo dell’Italia che potrebbe assumere all'indomani dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.
“Nonostante l’Italia rimanga una forza di ‘terza fila’ dietro Stati Uniti, Francia e Regno Unito, il nostro paese ha la possibilità di distinguersi nella competizione per l’influenza nel Mediterraneo - spiega Tirelli - La vera sfida geopolitica nella regione, infatti, non è più tra le vecchie potenze coloniali, ma tra l’Italia e la Turchia, che si sta affermando come una forza regionale di primo piano". Secondo il presidente di Ipisg "la Turchia sta consolidando la propria presenza in maniera aggressiva: in Albania, Ankara sta ristrutturando le forze armate di Tirana e ha un forte appeal sulla popolazione albanese, rafforzando il proprio peso nei Balcani. In Libia, la Turchia ha stabilito basi militari e una presenza significativa, contribuendo alla frammentazione politica e militare del paese, ma anche proiettando il proprio potere sul Mediterraneo centrale. Questa strategia evidenzia come Ankara non si limiti più a un ruolo balcanico, ma aspiri a una posizione dominante anche nel Mediterraneo. Il governo guidato da Giorgia Meloni, da parte sua, sta cercando di contrastare questa espansione turca attraverso un’opera meritoria di rilancio della presenza italiana nel Mediterraneo. L’obiettivo è non solo limitare l’influenza di Ankara, ma anche riaffermare il ruolo dell’Italia come forza stabilizzatrice nella regione".
"La Turchia, pur essendo un partner nella Nato, rimane un paese con fragilità democratiche e un crescente pericolo di islamizzazione politica, che potrebbe destabilizzare ulteriormente il Mediterraneo. In questo contesto, l’Italia potrebbe rappresentare per gli Stati Uniti un alleato più affidabile e democratico, capace di bilanciare l’ascesa turca”, precisa Tirelli. In questo contesto "il rafforzamento dell’asse Roma-Washington, all’interno dell’armonia della Nato, è una mossa strategica che gli Stati Uniti potrebbero favorire per mantenere la stabilità della regione. L’Italia, infatti, grazie alla sua storia e alla sua posizione geografica, potrebbe fungere da interlocutore credibile e non percepito come minaccioso dai paesi arabi. In definitiva, il rilancio del ruolo italiano nel Mediterraneo è una sfida cruciale per contrastare la crescente islamizzazione politica e per preservare gli equilibri nella regione. Un’alleanza più stretta con gli Stati Uniti rappresenta una grande opportunità per rafforzare la posizione dell’Italia e garantire un Mediterraneo più stabile e sicuro”.

Esteri
“Re Carlo e Camilla ad aprile a Roma, in Vaticano e a...

La coppia reale andrà anche a Ravenna. Il viaggio per celebrare il Giubileo e le forti relazioni bilaterali che uniscono Italia e Regno Unito

Re Carlo e Camilla saranno in Italia ad aprile per celebrare il Giubileo e le forti relazioni bilaterali che uniscono Italia e Regno Unito. Lo ha annunciato Buckingham Palace in un comunicato: "Le Loro Maestà il Re e la Regina si recheranno in visita di Stato presso la Santa Sede e la Repubblica italiana all'inizio di aprile. Durante la visita di Stato delle Loro Maestà alla Santa Sede, il Re e la Regina si uniranno a Sua Santità Papa Francesco per celebrare l'Anno Giubilare 2025. Tradizionalmente indetto ogni 25 anni, il Giubileo è un anno speciale per la Chiesa cattolica, un anno in cui si cammina insieme come "pellegrini della speranza".
"Durante la visita di Stato delle Loro Maestà nella Repubblica italiana, il Re e la Regina avranno impegni a Roma e a Ravenna, per celebrare le forti relazioni bilaterali tra Italia e Regno Unito - continua il comunicato -. Ulteriori dettagli sui programmi nella Santa Sede e nella Repubblica d'Italia saranno resi noti a tempo debito".
I precedenti
In qualità di Principe di Galles, Carlo era già stato alla Santa Sede in cinque occasioni, tra cui aprile 2005 per i funerali di Papa Giovanni Paolo II e l'ultima volta a ottobre 2019 per la canonizzazione del Cardinale John Henry Newman. Camilla lo aveva accompagnato in due di queste, nel 2009 e nel 2017. Ben più frequenti le visite in Italia, tanto che quella del prossimo aprile sarà la 17esima visita di Carlo nel Bel Paese, a esattamente 40 anni dalla prima (1984). L'ultima volta nel nostro Paese era stata a ottobre 2021 per il vertice del G20 a Roma.
La Regina Elisabetta II aveva visitato la Santa Sede e la Repubblica Italiana quattro volte, ogni volta accompagnata dal Principe Filippo, Duca di Edimburgo. Tra queste, nell'ottobre 2000, in occasione del Grande Giubileo.
Esteri
Panama, presidente Mulino: “Ci ritiriamo dalla Via...

A meno di una settimana dalla visita del segretario di Stato americano Marco Rubio

Panama si ritira dalla Via della Seta. Dopo aver smentito che il suo Paese garantirà il passaggio gratis delle navi governative americane attraverso il Canale, il presidente panamense Raul Mulino ha però annunciato il ritiro dall'iniziativa cinese. A meno di una settimana dalla visita del segretario di Stato americano Marco Rubio, che ha scelto Panama come sua prima tappa all'estero, Mulino ha fatto sapere che l'ambasciata a Pechino "ha presentato il documento per annunciare l'uscita dall'accordo con 90 giorni di anticipo".
Il presidente aveva in effetti anticipato l'intenzione di non rinnovare il memorandum con la Cina. Nelle scorse settimane, il presidente americano Donald Trump ha minacciato di prendere anche 'con la forza' il Canale, con la motivazione che i due porti d'ingresso del Canale sono gestiti da una società cinese.
Esteri
Trump, ordine esecutivo per sanzioni alla Corte penale...

L’ordine includerà sia sanzioni finanziarie che restrizioni sui visti contro non specificati funzionari della Cpi e i loro familiari che hanno collaborato alle indagini su cittadini o alleati statunitensi

Il presidente americano Donald Trump firmerà a breve un ordine esecutivo per sanzionare la Corte penale internazionale (Cpi), accusata di prendere di mira impropriamente gli Stati Uniti e Israele. Lo ha reso noto Nbc News, che ha preso visione di una scheda informativa relativa all'ordine. L’ordine includerà sia sanzioni finanziarie che restrizioni sui visti contro non specificati funzionari della Cpi e i loro familiari che hanno collaborato alle indagini su cittadini o alleati statunitensi.
Lo scorso novembre, la Cpi aveva emesso mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il suo ministro della Difesa e diversi leader di Hamas. L’ordine dell’amministrazione Trump afferma che tale decisione ha creato una “vergognosa equivalenza morale”. La stessa Corte aveva emesso l'anno scorso un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin per la guerra in Ucraina.