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Murray, buona la prima da coach di Djokovic: ecco com’è andata
Da rivale in campo ad allenatore dell'ex numero uno al mondo, la particolare sfida del fuoriclasse britannico

Buona la prima per Andy Murray, nel nuovo ruolo di allenatore di Novak Djokovic. Il fuoriclasse britannico, entrato poche settimane fa nello staff del serbo, ha vissuto in Australia la sua prima partita da coach in uno Slam. Non è andata male, anzi. Nole ha battuto in quattro set lo statunitense Basavareddy nel suo debutto agli Australian Open 2025. E la strana coppia ha dato spettacolo.
Murray e Djokovic, la strana coppia
Sguardo serio e concentrato, tanti applausi di incoraggiamento e un fitto dialogo conclusivo. Per valutare le prime cose da rivedere del debutto a Melbourne. L’esordio di Murray nelle strane vesti di coach del suo ex rivale Djokovic non è passato inosservato. Questione di abitudine. “Averlo accanto - ha spiegato il serbo a fine match - è stata un'esperienza un po' strana. Abbiamo giocato per oltre 20 anni l'uno contro l'altro ai massimi livelli e ora è bello averlo con me, dalla stessa parte della rete. È una prospettiva diversa. Si è comportato molto bene, speriamo di non fermarci”.
Tennis IQ off the charts 💯 Djokovic x Murray#KiaAustralia • #AustralianOpen • #KiaEVrange pic.twitter.com/Jp1uzkNcpx
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 13, 2025
Come Messi e Ronaldo
Nel primo turno degli Australian Open contro Basavareddy, Murray è stato sotto i riflettori e gli stessi canali social del torneo hanno dedicato alcuni contenuti ai loro scambi. Soprattutto al confronto finale, da campione a campione. In fondo, ancora fa strano vedere Andy consigliare... il suo storico ex rivale. Rende bene l'idea una frase pronunciata pochi giorni fa da Daniil Medvedev, attuale numero 6 del ranking, tra i sorrisi: "Cosa penso di questa coppia? Immaginate se Leo Messi diventasse l'allenatore di Cristiano Ronaldo...". Un paragone con il calcio che dice tutto. (di Michele Antonelli)

Sport
Imane Khelif esclusa dai Mondiali di boxe femminile:...

La decisione è stata presa dall'Iba, sulla base dei test a cui l'atleta si era sottoposta nel 2023

La pugile algerina Imane Khelif non è idonea a competere nei Campionati del Mondo di Boxe Femminili 2025, in programma a Nis in Serbia, dall'8 al 16 marzo. La decisione è stata presa dall’International Boxing Association (IBA), l’organizzazione guidata dal russo Umar Kremlev che gestisce l'evento, e che già lo scorso anno le proibì di partecipare al Mondiale perché non soddisfaceva i criteri di idoneità.
La faida tra il Cio e l'Iba
La posizione dell’IBA, che dal 2023 è stato privato del riconoscimento di organo di governo internazionale della boxe, non è stata riconosciuta dal Comitato olimpico internazionale (Cio) che ha definito controversi i test di idoneità di genere Iba e ha ammesso sia Khelif che il pugile taiwanese Lin Yu-ting alla Olimpiadi di Parigi 2024. Giochi che hanno visto trionfare proprio Imane, tra non poche polemiche, come quelle seguite allo scontro con l'italiana Angela Carini.
Indipendentemente dalla posizione del Cio, il segretario generale e Ceo dell’Iba Chris Roberts ha tuttavia insistito sul fatto che i test di idoneità di genere dell’organizzazione continueranno durante i campionati mondiali femminili di quest’anno. “Imane Khelif non è idonea per i nostri Campionati del mondo, non soddisfa i criteri di ammissibilità. Il nostro regolamento tecnico stabilisce chiaramente i requisiti e i criteri per l'evento. Conduciamo test di idoneità di genere in modo casuale e li condurremo durante i Campionati del mondo qui", ha affermato nel corso di una conferenza stampa a Nis. “Conduciamo test di idoneità di genere in modo casuale e li condurremo durante i Campionati del mondo qui", ha aggiunto.
Donald Trump cita Imane Khelif
Nei giorni scorsi il nome di Imane Khelif è tornato alla ribalta dopo che Donald Trump, annunciando un ordine esecutivo per vietare che atlete transgender gareggino con le donne nello sport, ha citato senza alcuna attinenza il caso della pugile algerina. "Chi può dimenticare le Olimpiadi dello scorso anno, dove un pugile uomo ha rubato la medaglia d'oro dopo aver brutalizzato le sue avversarie al punto che una campionessa", l'azzurra Angela Carini, "si è dovuta ritirare dopo soli 46 secondi". "Due donne che hanno completato la transizione hanno finito per vincere due medaglie d'oro", aggiunge fornendo una versione non corretta dei fatti e allargando il discorso anche a Lin Yu Ting.
Sport
Da Bronzetti-Cocciaretto a Tsitsipas-Bellucci: orari dei...

Giornata ricca di impegni per il tennis azzurro. Si parte con il derby nel Wta 250 di Cluj-Napoca

Giornata ricca di impegni per gli italiani del tennis. Oggi, venerdì 7 febbraio, è tempo di quarti di finale nei tornei di Rotterdam, Dallas e Cluj. Ci sarà l’atteso match di Mattia Bellucci contro Stefanos Tsitsipas, ma anche il derby tra Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto nel Wta 250 di Cluj-Napoca. A Dallas, Matteo Arnaldi sfiderà invece Jaume Munar.
Bronzetti-Cocciaretto, orario e dove vederla
Grande attenzione per il derby tutto azzurro tra Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti, in campo nel Wta 250 di Cluj-Napoca non prima delle 18. Questo il programma di giornata in Romania:
Potapova-Seidel (non prima delle 17)
Bronzetti-Cocciaretto (a seguire)
Il Wta 250 di Cluj-Napoca sarà trasmesso in diretta su SuperTennis HD e Sky Sport Tennis (203), ma anche in streaming su supertennis.tv, SuperTennix, SkyGo e NOW.
Tsitsipas-Bellucci, orario e dove vederla
Nell’Atp 500 di Rotterdam c’è invece tanta attesa per rivedere in campo Mattia Bellucci, che dopo il successo contro Medvedev affronterà Tsitsipas. Ecco il programma di oggi nel torneo olandese:
Altmaier-De Minaur (ore 13)
Tsitsipas-Bellucci (a seguire)
Più o meno in contemporanea con Bellucci, saranno impegnati Simone Bolelli e Andrea Vavassori, a caccia di un posto in semifinale in doppio contro la coppia tedesca Schnaitter-Wallner. I match del torneo di Rotterdam saranno trasmessi sui canali Sky Sport 1 (canale 201) e Sky Sport Tennis (canale 203), oltre che in streaming su Sky Go e NOW.
Arnaldi-Munar, orario e dove vederla
In serata, si gioca anche nell’Atp di Dallas e a battagliare in campo ci sarà Matteo Arnaldi, che sfiderà lo spagnolo Munar alle ore 19. Ecco il programma di oggi:
Arnaldi-Munar (ore 19)
Nishioka-Ruud (a seguire)
Paul- Opelka (ore 2)
Shapovalov-Machac (a seguire)
Il match di Arnaldi sarà trasmesso in diretta tv su Sky Sport Tennis e in streaming su Sky Go, NOW e Tennis TV.
Sport
Doping, presidente Wada: “Swiatek-Sinner? Situazioni...

Il numero uno dell'Agenzia Mondiale Antidoping ha spiegato le differenze tra i casi della campionessa polacca e del numero uno al mondo

Witold Banka, presidente della Wada, è tornato a parlare di Jannik Sinner e del caso doping. In particolare, il numero uno dell’Agenzia Mondiale Antidoping ha commentato il mancato ricorso contro la polacca Iga Swiatek, attuale numero 2 al mondo e sua connazionale, precisando come non ci sia stato un trattamento differente rispetto al campione azzurro.
Le parole del presidente Wada
Il presidente della Wada ha parlato al sito polacco Rz in questi termini: “Swiatek e Sinner? Si tratta di due casi completamente diversi, che non possono essere paragonati. Sia le sostanze che le circostanze sono diverse”. Banka ha poi aggiunto: “Abbiamo preso entrambe le decisioni dopo aver chiesto il parere di un esperto esterno. La procedura da parte nostra è stata la stessa di qualsiasi altro caso disciplinare”.
La situazione di Iga Swiatek
Sulla questione Swiatek (positiva alla trimetazidina), la Wada si era pronunciata con un comunicato, spiegando di aver richiesto un parere a un consulente legale esterno "che ha ritenuto che la spiegazione della contaminazione dell'atleta fosse ben dimostrata, che la decisione dell'Itia (la sospensione di un mese , ndr) fosse conforme al Codice mondiale antidoping e che non ci fossero basi ragionevoli per appellarsi". Era stata così accettata l’ipotesi della melatonina contaminata, ritenuta valida. Una situazione differente rispetto a Sinner, visto che contro il numero 1 al mondo è stato presentato un appello, con richiesta di 1-2 anni di squalifica.
Sinner e il caso doping
Ma cos’era successo a Jannik Sinner? Il numero uno al mondo era risultato positivo, a marzo 2024, a causa di una contaminazione da Clostebol, ma era stato poi scagionato da un processo condotto dall'Itia (International Tennis Integrity Agency). La Wada, ovvero l'Agenzia mondiale antidoping, ha fatto però ricorso al Tas, chiedendo da uno a due anni di squalifica. La loro intenzione è quella di dimostrare non l'uso intenzionale del cicatrizzante incriminato, bensì stabilire una responsabilità parziale di Sinner, che secondo la Wada sarebbe colpevole del comportamento negligente e non corretto del proprio staff, in particolare dell'ex preparatore Ferrara e soprattutto dell'ex fisioterapista Naldi, entrambi allontanati in seguito.
Il nuovo processo, che andrà in scena a Losanna, non sconfesserà necessariamente la sentenza di primo grado, ma riesaminerà da capo tutte le prove presentate. Jannik dovrà quindi dimostrare, ancora una volta, di non essere stato negligente o gravemente negligente. Nel caso in cui dovesse riuscire a dimostrare la sua innocenza non ci sarà sanzione, proprio come stabilito in primo grado, mentre in caso di condanna la sanzione andrebbe da un minimo di 12 mesi di squalifica a un massimo di 24. La Wada ha già depositato la sua memoria di appello e ora toccherà a Sinner. Il ricorso presentato dalla Wada sarà discusso il 16 e 17 aprile 2025 a Losanna, in Svizzera.