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Israele-Hamas, Biden: “Accordo per tregua e rilascio ostaggi è vicino”
Il presidente degli Stati Uniti: "E' una proposta che ho illustrato mesi fa, finalmente sta per concretizzarsi"

Un accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele e di rilascio degli ostaggi è "sul punto" di essere finalizzato. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel suo discorso conclusivo al Dipartimento di Stato tenuto mentre a Doha proseguono i negoziati. "Nella guerra tra Israele e Hamas, siamo sul punto di vedere una proposta che ho illustrato in dettaglio mesi fa finalmente concretizzarsi" ha detto Biden.
Cosa prevede l'accordo
"Stiamo spingendo con forza per concludere questo accordo - ha assicurato il presidente -. L'accordo che abbiamo strutturato libererebbe gli ostaggi, fermerebbe i combattimenti, garantirebbe la sicurezza di Israele e ci consentirebbe di aumentare significativamente l'assistenza umanitaria ai palestinesi che hanno sofferto terribilmente in questa guerra iniziata da Hamas. Hanno passato l'inferno".
Il presidente uscente si è soffermato su una serie di temi. Gli Stati Uniti e i loro alleati, ha detto, "non possono abbandonare" l'Ucraina. Nel sottolineare il sostegno statunitense e internazionale a Kiev dall'inizio dell'invasione, Biden ha affermato che il leader russo Vladimir Putin "non è riuscito a raggiungere nessuno dei suoi obiettivi strategici", ma che "c'è ancora molto da fare, non possiamo abbandonare" Kiev.
Biden, quindi, ha attribuito alla sua politica estera il merito di aver portato l'Iran allo stato più debole degli ultimi decenni. "Avreste mai pensato che saremmo arrivati a questo punto con l'Iran?" si è chiesto retoricamente.
Biden ha ricordato l'"odioso" attacco del 7 ottobre da parte di Hamas, sostenuto dall'Iran, e i successivi attacchi missilistici di Teheran contro Israele. "Due volte hanno fallito perché gli Stati Uniti hanno organizzato una coalizione di paesi per fermarli e ho ordinato agli aerei statunitensi di difendere Israele", ha detto. "Ora, le difese aeree dell'Iran sono a pezzi," ha dichiarato Biden, riferendosi al "gravemente ferito" proxy Hezbollah e al crollo del regime di Assad in Siria.
Secondo Biden, la sua amministrazione ha mantenuto la pressione sulla Repubblica Islamica attraverso sanzioni che hanno messo l'economia di Teheran in "uno stato disperato".
"In definitiva, l'Iran è più debole di quanto non sia stato in decenni - ha affermato, esortando la prossima amministrazione Trump a - portare avanti l'impegno che l'America non permetterà mai, mai, all'Iran di acquisire un'arma nucleare".
"Non posso rivendicare il merito di ogni fattore che ha portato Iran e Russia a indebolirsi negli ultimi quattro anni. Hanno fatto parecchi danni da soli, e Israele ha inflitto molti danni all'Iran e ai suoi alleati, ma non c'è dubbio che le nostre azioni abbiano contribuito in modo significativo", ha concluso Biden.

Esteri
“Re Carlo e Camilla ad aprile a Roma, in Vaticano e a...

La coppia reale andrà anche a Ravenna. Il viaggio per celebrare il Giubileo e le forti relazioni bilaterali che uniscono Italia e Regno Unito

Re Carlo e Camilla saranno in Italia ad aprile per celebrare il Giubileo e le forti relazioni bilaterali che uniscono Italia e Regno Unito. Lo ha annunciato Buckingham Palace in un comunicato: "Le Loro Maestà il Re e la Regina si recheranno in visita di Stato presso la Santa Sede e la Repubblica italiana all'inizio di aprile. Durante la visita di Stato delle Loro Maestà alla Santa Sede, il Re e la Regina si uniranno a Sua Santità Papa Francesco per celebrare l'Anno Giubilare 2025. Tradizionalmente indetto ogni 25 anni, il Giubileo è un anno speciale per la Chiesa cattolica, un anno in cui si cammina insieme come "pellegrini della speranza".
"Durante la visita di Stato delle Loro Maestà nella Repubblica italiana, il Re e la Regina avranno impegni a Roma e a Ravenna, per celebrare le forti relazioni bilaterali tra Italia e Regno Unito - continua il comunicato -. Ulteriori dettagli sui programmi nella Santa Sede e nella Repubblica d'Italia saranno resi noti a tempo debito".
I precedenti
In qualità di Principe di Galles, Carlo era già stato alla Santa Sede in cinque occasioni, tra cui aprile 2005 per i funerali di Papa Giovanni Paolo II e l'ultima volta a ottobre 2019 per la canonizzazione del Cardinale John Henry Newman. Camilla lo aveva accompagnato in due di queste, nel 2009 e nel 2017. Ben più frequenti le visite in Italia, tanto che quella del prossimo aprile sarà la 17esima visita di Carlo nel Bel Paese, a esattamente 40 anni dalla prima (1984). L'ultima volta nel nostro Paese era stata a ottobre 2021 per il vertice del G20 a Roma.
La Regina Elisabetta II aveva visitato la Santa Sede e la Repubblica Italiana quattro volte, ogni volta accompagnata dal Principe Filippo, Duca di Edimburgo. Tra queste, nell'ottobre 2000, in occasione del Grande Giubileo.
Esteri
Panama, presidente Mulino: “Ci ritiriamo dalla Via...

A meno di una settimana dalla visita del segretario di Stato americano Marco Rubio

Panama si ritira dalla Via della Seta. Dopo aver smentito che il suo Paese garantirà il passaggio gratis delle navi governative americane attraverso il Canale, il presidente panamense Raul Mulino ha però annunciato il ritiro dall'iniziativa cinese. A meno di una settimana dalla visita del segretario di Stato americano Marco Rubio, che ha scelto Panama come sua prima tappa all'estero, Mulino ha fatto sapere che l'ambasciata a Pechino "ha presentato il documento per annunciare l'uscita dall'accordo con 90 giorni di anticipo".
Il presidente aveva in effetti anticipato l'intenzione di non rinnovare il memorandum con la Cina. Nelle scorse settimane, il presidente americano Donald Trump ha minacciato di prendere anche 'con la forza' il Canale, con la motivazione che i due porti d'ingresso del Canale sono gestiti da una società cinese.
Esteri
Trump, ordine esecutivo per sanzioni alla Corte penale...

L’ordine includerà sia sanzioni finanziarie che restrizioni sui visti contro non specificati funzionari della Cpi e i loro familiari che hanno collaborato alle indagini su cittadini o alleati statunitensi

Il presidente americano Donald Trump firmerà a breve un ordine esecutivo per sanzionare la Corte penale internazionale (Cpi), accusata di prendere di mira impropriamente gli Stati Uniti e Israele. Lo ha reso noto Nbc News, che ha preso visione di una scheda informativa relativa all'ordine. L’ordine includerà sia sanzioni finanziarie che restrizioni sui visti contro non specificati funzionari della Cpi e i loro familiari che hanno collaborato alle indagini su cittadini o alleati statunitensi.
Lo scorso novembre, la Cpi aveva emesso mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il suo ministro della Difesa e diversi leader di Hamas. L’ordine dell’amministrazione Trump afferma che tale decisione ha creato una “vergognosa equivalenza morale”. La stessa Corte aveva emesso l'anno scorso un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin per la guerra in Ucraina.