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Cortina ha un nuovo hotel di lusso, l’Europa diventa ‘Eight’
Ad acquisirlo il gruppo Solido Holding. Manuel D'Avanzo: "Entro il 2025 anche a Napoli"

Un angolo di lusso ad alta quota in cui tradizione e modernità si fondono: ha riaperto a Cortina d'Ampezzo l'ex Hotel Europa, fino al 2022 'creatura' di Mauro Benetton. L'operazione è del gruppo Solido Holding della famiglia D'Avanzo, che ha portato nel 'cuore' delle Dolomiti un nuovo concetto di extra lusso con Eight Cortina. Che sia nella moda o nel mondo dell’hôtellerie, 'ai clienti piace custom', per parafrasare il film con Marilyn Monroe. La ricerca dell’unicità e delle esperienze personalizzate è ormai una prerogativa degli amanti del lusso. E lo è anche per l'Eight Cortina, che riserva ai suoi ospiti un'esperienza 'cucita a mano’, a partire dalla biancheria con le loro iniziali, la consegna dei giornali preferiti e la preparazione ‘ad hoc’ dei cibi, che incontrano il loro palato. Questi sono solo alcuni dei dettagli, che danno vita a una sinfonia di comfort. Una cura assicurata "grazie ai nostri 70 dipendenti, tutti formati dai manager degli altri nostri hotel in modo tale da garantire anche qui il nostro standard di ospitalità ai clienti", spiega il manager Manuel D'Avanzo all’Adnkronos.
Il lusso sta proprio lì, nella qualità altissima e non nei costi. E come si raggiunge? Facendo tanta ricerca in giro per il mondo, per trovare la ‘voce’ giusta per la propria realtà. "La sfida più difficile è stata riuscire a diversificare la nostra offerta tra le strutture ricettive presenti sul territorio", dice D’Avanzo. E come? Con la ricercatezza che affiora dal design degli ambienti, che vengono progettati e realizzati dal loro dipartimento Eight Lab, con lo scopo di adeguare l’immobile agli standard della catena alberghiera, mantenendo il rispetto della struttura originale e la connessione con il territorio. “Un aspetto che manca nelle grandi catene alberghiere: quando chiudi le tende della stanza e ti guardi attorno, non c’è nessun dettaglio che ti faccia pensare al posto in cui ti trovi", fa notare D’Avanzo. E per lui la sfida si può dire riuscita: l'Eight Cortina - della catena fanno parte anche gli hotel a Portofino, Paraggi e Venezia (che riaprirà prima dell'estate) - offre ai suoi ospiti "un servizio da 5 stelle - le tariffe delle camere oscillano dai 1.500 ai 5mila euro a notte - ma con uno stile e con delle caratteristiche dell'immobile che rispecchiano il territorio, ed è per questo che ogni struttura Eight è diversa dall'altra", sottolinea D'Avanzo, che aggiunge: "Per noi la cosa più importante è far sentire a casa chi ci sceglie".
A Cortina, però, la 'challenge' è stata ancora più difficile "perché abbiamo toccato un mostro sacro, ovvero il Vip Club", il locale annesso alla struttura alberghiera nonché icona indiscussa della mondanità ampezzana grazie anche a 'Vacanze di Natale' dei Vanzina, proprio lì dove il playboy Billo (il personaggio interpretato da Jerry Calà) cantava e suonava 'Maracaibo', mentre ci provava con Ivana (Stefania Sandrelli). "Per il Vip Club, al contrario dell'albergo che ha avuto bisogno di grandi interventi, solo un piccolo 'maquillage' e l'ottimizzazione degli impianti", dice D'Avanzo, che assicura: "Abbiamo mantenuto il sapore e la storia di questo posto". L'obiettivo "è stato quello di dare familiarità già dall'ingresso. La posizione del pianoforte di Jerry Calà, solo per fare un esempio, è rimasta la stessa del film”, dice il manager, che insieme agli architetti hanno scelto un pavimento di un castello scozzese, che ha 300 anni: "è vissuto, hai dei graffi. Gli ospiti che entrano al Vip Club devono avere l'impressione che tutto sia sempre stato qui, nonostante sia tutto nuovo".
Ma non finisce qui. Entro il 2025 una nuova sfida attende la famiglia D'Avanzo con l'apertura di un hotel a Napoli, che darà lavoro a 150 persone. Si trova a piazza Municipio, in un palazzo storico accanto al Comune. La struttura fa parte della catena W Hotel di proprietà di Marriott e si preannuncia essere un luogo capace di far immergere gli ospiti nei “mille culure” di Napoli, come cantava Pino Daniele. Si comporrà di 80 camere, una piscina, la spa, una palestra e, per gli amanti della vista, un rooftoop che promette di essere mozzafiato. Senza dimenticare una corte interna, dove sorgerà “un bellissimo ristorante e bar”, dice D’Avanzo. "Napoli è una città con tantissimi immobili storici, che restano chiusi. Trasformarli significa restituirli a questa incredibile città”. E non solo. “Negli ultimi anni abbiamo registrato un nuovo trend: i turisti, soprattutto stranieri, ora vengono a Napoli non solo per il mare, ma anche per immergersi nei vicoli caratteristici del centro".
Questo cambio di tendenza deriva soprattutto dal successo di film e serie che hanno scelto Napoli come set...'a cielo aperto', a partire da 'Mare Fuori', 'L'Amica Geniale', 'I Bastardi di Pizzofalcone', 'E' stata la mano di Dio', 'Mina Settembre' e moltissimi altri. Ma la verità è che ad anticipare questo trend è stato proprio Manuel D'Avanzo: "il mondo del mercato e del turismo italiano, soprattutto quello napoletano. Un po' di anni fa, abbiamo capito che investire sulle bellezze del centro di Napoli sarebbe stato vincente. I turisti, infatti, non usano più Napoli come luogo di passaggio per andare verso Ischia o Capri”.
Questo nuovo gioiello di ‘casa D’Avanzo’ vedrà la luce entro l’anno “ma non ti nascondo le difficoltà per portare un 5 stelle di una catena americana in una città come Napoli. All'inizio non volevano venire, ma abbiamo fatto in modo che anche loro vedessero quello che vedevamo noi". Per D'Avanzo, però, i sogni - che lui preferisce chiamare "obiettivi" - sono inesauribili. Sogna di aprire un hotel nel 'cuore' dei Caraibi a Saint Barth, ma nel frattempo sta lavorando sulla realizzazione di una struttura a Taormina, i cui lavori non sono ancora iniziati. E Roma? "È un mercato molto particolare, ma anche molto fertile. Forse è la città più importante d'Europa dal punto di vista turistico. La stiamo studiando", dice. Tornando a Cortina, sono attesi nel 2026 i giochi olimpici invernali. "Ad oggi non c'è ancora molta chiarezza su come sarà organizzata la località turistica e i suoi impianti, come arrivare in centro, per esempio, o sulle piste", conclude D'Avanzo.

Economia
Alleanza Assicurazioni, le priorità: soddisfazione cliente...

Queste le priorità strategiche dall’AD, Davide Passero, di fronte a una platea di oltre 7.000 persone in presenza e in collegamento da 16 location

La soddisfazione del cliente come stella polare per continuare a ricoprire un ruolo chiave nell’offrire risposte ai bisogni emergenti del Paese, grazie all’offerta innovativa e alla consulenza di valore potenziata da Ai e tecnologia. Uno Stile unico, “High Tech&High Touch”, per coniugare gli strumenti digitali con la relazione personale di una squadra di oltre 10mila consulenti diffusa su tutto il territorio nazionale e pronta a fare la differenza in partite fondamentali quali il risparmio, la previdenza complementare, la protezione e gli investimenti, per costruire un futuro solido e prospero. Sono le priorità strategiche di Alleanza Assicurazioni, presentate oggi nel corso della Convention nazionale, dal titolo “Grande Alleanza – Squadra Grande pensa in grande” svoltasi ai Magazzini del Cotone di Genova, città dove la storica Compagnia del Gruppo Generali è stata fondata nel 1898 da Evan Mackenzie insieme ad altri compagni d'impresa. Alla presenza di oltre 1.000 persone tra manager e consulenti, più altre 6.000 collegate da 16 location in tutta Italia, l’Amministratore Delegato, Davide Passero, ha tracciato un bilancio del percorso di sviluppo sottolineando i traguardi raggiunti dalla Compagnia grazie all’impegno della Rete di oltre 10mila consulenti a cui si aggiunge, da quest’anno, il nuovo canale della bancassicurazione.
Alleanza e la sua Rete Giancarlo Fancel, Country Manager e Ceo di Generali Italia, "rappresentano una storia di successo del settore assicurativo italiano. Da sempre dimostra grande capacità di adattamento ai molteplici cambiamenti del comparto e notevole sensibilità nell’anticipare le scelte fondamentali di crescita grazie agli investimenti nell’innovazione e nella formazione che hanno permesso di generare valore per tutto il Gruppo Generali, al servizio della crescita economica di tutto il Sistema Paese. Sono convinto che entusiasmo e passione, toccati con mano oggi, siano ingredienti fondamentali per garantire un grande futuro alla nostra Compagnia, che sarà sempre al fianco delle imprese, delle persone e delle comunità in cui operiamo".
Alleanza, sottolinea Davide Passero, Ceo di Alleanza Assicurazioni e Country Chief Marketing & Product Officer di Generali Italia, "è un’eccellenza italiana, grazie alla propria Rete distributiva capillare sul territorio e alla qualità e innovazione dell’offerta assicurativa, in grado di soddisfare l’evoluzione nei bisogni dei clienti, a fronte dei profondi cambiamenti economici e sociali avvenuti in questi anni. Investiamo molto in competenze finanziarie e tecnologie digitali allo scopo di potenziare il servizio professionale dei nostri consulenti ed attrarre nuovi talenti: in dieci anni abbiamo assunto oltre 2.200 persone delle quali il 50% donne, a conferma che fare buona impresa significa creare stabile occupazione. Vogliamo infine valorizzare il nostro know how, attraverso la nuova divisione bancassurance, proponendoci quale migliore partner di istituti bancari per la protezione delle famiglie e lo sviluppo della previdenza complementare in Italia".
L’incontro è stato l’occasione per fare un bilancio del percorso di successo avviato nel 2015 con il 'Patto per la crescita sostenibile', certificato da un indice di soddisfazione dei clienti quadruplicato: l’Nps (Net Promoter Score) è passato infatti dai 7 punti del 2014 agli attuali 28. Un successo che ha accompagnato la scalata di Alleanza nella classifica delle compagnie Vita in Italia dalla 9a alla 4a posizione di oggi. Balzo in avanti anche nel comparto Danni, grazie soprattutto al business Salute (Infortuni e Malattia) che ha visto la Compagnia passare all’11 a posizione rispetto alla 41a del 2014. Risultati che testimoniano il ruolo sempre più sociale dell’assicurazione, come ha ricordato l’Ad Passero, insistendo sulla complementarità della Protezione e della Previdenza rispetto agli Investimenti.
L’obiettivo, di fronte alle sfide attuali legate ai temi della salute, della non autosufficienza, dell’aumento della speranza di vita e dei cambiamenti climatici, è quello di contribuire a rendere sempre più popolare la Protection grazie alla consulenza della propria Rete e a un’offerta innovativa. Altro tema affrontato nel corso della Convention è stato quello della Previdenza, settore in cui Alleanza è stata pioniera raddoppiando di fatto il numero di clienti in 10 anni: da 400.000 a 700.000. La sfida oggi è quella di contribuire ad ampliare un mercato ancora sottodimensionato per garantire l’equilibrio del sistema previdenziale in un Paese dove gli iscritti a forme pensionistiche complementari non superano i 10 milioni.
Fondamentale, in questo processo, l’evoluzione del ruolo del consulente, chiamato ad acquisire ancor più competenza finanziaria e a confrontarsi quotidianamente con l’innovazione tecnologica per far fronte ai bisogni emergenti. Già oggi oltre 2.700 consulenti (circa un terzo del totale) sono stati abilitati come consulenti finanziari. La Compagnia, primo network 100% digitalizzato in Europa, con oltre il 90% delle polizze full digital, lancia Ally, il progetto di Intelligenza Artificiale (Ia) a supporto del lavoro del consulente e della Rete, per garantire una sempre migliore customer experience. Alleanza negli ultimi anni ha puntato sull’introduzione di nuove competenze e persone: in questa direzione sono state assunte più di 2.200 persone di cui il 50% donne dal 2015. Prosegue il “Piano Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa” di Alleanza per diffondere la cultura finanziaria e assicurativa tra gli italiani. Alleanza Assicurazioni è impegnata sul fronte di una mission che la vede da anni protagonista: quella di accrescere l’educazione finanziaria e assicurativa degli italiani, un importante ruolo sociale in linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu al 2030. Alleanza promuove il “Programma Nazionale di Educazione Finanziaria e Assicurativa”, articolato in seminari gratuiti che in questi anni hanno registrato 480.000 partecipanti in oltre 7.000 eventi, suddivisi tra “Protection Day”, “Investment Day” e “Previdenza Day”. Oltre agli eventi territoriali, il piano editoriale che ha coinvolto social media, radio e rubriche dedicate, ha permesso di raggiungere oltre 104 milioni di contatti solo lo scorso anno. Nel 2024 la Compagnia ha inoltre lanciato il “Tour dell’Educazione Finanziaria”, un viaggio in sette tappe attraverso l’Italia, con la partecipazione delle Consulenti di Alleanza e delle istituzioni locali, per affrontare le differenti situazioni di fragilità finanziaria emerse dall’Osservatorio.
Economia
Sostenibilità, Giovannini: “Sarebbe un grave errore...

La video-intervista di sostenibileoggi.it al Direttore scientifico dell’ASviS

Disuguaglianze culturali e sociali nei prossimi cinque anni, l’avvento di Trump con i colossi industriali americani che rivedono il loro impegno ESG, l’applicazione della direttiva CSRD in Italia e nell’Ue e il ruolo del report di sostenibilità. Ne ha parlato a SostenibileOggi l’ex ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili del governo Draghi, Enrico Giovannini, cofondatore e Direttore scientifico dell’associazione ASviS, convinto che "sarebbe un grave errore tornare indietro" rispetto all'Agenda 2030.
"Il motto dell’Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile è che nessuno sia lasciato indietro, la disuguaglianza è fortemente legata alla sostenibilità, sostenibile è soddisfare i bisogni della generazione attuale senza pregiudicare il fatto che quelle successive possano fare altrettanto. Nella prima newsletter ASviS ho fatto riferimento alla ricerca del Pew Research Center condotta su 36 Paesi: più della metà della popolazione ritiene che la disuguaglianza tra ricchi e poveri sia un gravissimo problema. Ed è un problema per il 30%, quindi la disuguaglianza è un problema o un problema grave complessivamente per l’85% degli interpellati, inoltre il 60% ritiene che i ricchi abbiano un’influenza eccessiva sulla politica. Questo è un tema molto attuale, con il ruolo di Elon Musk a livello internazionale. In più il 57% ritiene che i figli saranno in condizioni economiche peggiori di quelle dei genitori, in Italia l’88% ritiene che la diseguaglianza sia trasmessa da generazione ad altra".
L'intervista completa su sostenibileoggi.it
Economia
Bper lancia Ops su Popolare di Sondrio per 4,3 miliardi

L'ad Papa: "Offerta pubblica di scambio basata su logiche industriali, 2 banche complementari"

Altra mossa nel risiko bancario. Bper Banca lancia un'offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio per un corrispettivo di 4,3 miliardi. Le azioni della target sono valutate a un prezzo implicito di 9,53 euro rispetto agli attuali 9,27 euro: previsto un premio del 6,6% rispetto al prezzo ufficiale di banca Popolare di Sondrio del 5 febbraio 2025, del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi. Le parole di Gianni Franco Papa, Amministratore Delegato di Bper: "Questa operazione basata su logiche industriali rappresenta un'opportunità unica di creare un gruppo bancario leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e che condividono gli stessi valori".
L'offerta punta ad acquisire almeno una partecipazione superiore al 50% del capitale sociale, ma Bper potrebbe accontentarsi anche di una quota oltre il 35%. Sinergie per 290 milioni: costi di integrazione per 400 milioni. Ancora è presto - per ora non filtra nulla - per capire se si tratti di un Ops ostile o meno. Sullo sfondo della vicenda il Gruppo Unipol, presieduto da Carlo Cimbri, azionista di controllo di entrambi gli istituti (detiene il 24% di Bper e il 19% dell'istituto valtellinese). Proprio oggi in occasione della presentazione dei risultati del 2024, Massimo Perona, il Chief Financial Officer Gruppo Banca Popolare di Sondrio rispondendo a una domanda degli analisti aveva sottolineato che "le operazioni di M&A si fanno e poi si comunicano, non il contrario". Perona aveva aggiunto, poche ore prima dell'annuncio dell'Ops di Bper, che "il prossimo piano industriale" di Banca Popolare di Sondrio sarebbe stato "stand alone".
Diversi analisti sentiti dall'Adnkronos dicono dell'offerta: premio allineato a quello delle altre Ops - non eccessivamente alto, dice qualcuno - e obiettivo di consolidare il settore: Intesa va in solitaria, Unicredit punta agli sportelli del Nord di Banco Bpm, Mps prova a creare un campione nazionale grazie alla complementarietà con Mediobanca, mentre Bper prova a celebrare con Banca Popolare di Sondrio il matrimonio delle due ex popolari. Sullo sfondo, questo il ragionamento degli analisti, un settore, quello bancario, cresciuto con l'aumento dei tassi, che ora deve affrontare la sfida dei tagli Bce. Intesa Sanpaolo e Crédit Agricole continuano a brillare, ma il futuro è un campo di battaglia. Solo le banche ben posizionate vincono: le altre rischiano di essere inglobate. Ecco la ragione profonda del risiko bancario e dell'Ops di questa sera: si attende ora la risposta della Banca popolare di Sondrio che proprio oggi, nel giorno dell'Ops, ha conseguito l'utile netto più elevato nella sua storia: 574,9 milioni di euro. (di Andrea Persili)