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Ucraina, pizzaiolo italiano combatte per la Russia: catturato in Donbass
Un 51enne si arruola come volontario nell'esercito russo e viene fatto prigioniero
Un pizzaiolo italiano, arruolatosi come volontario nell'esercito della Russia, è stato catturato dalle forze speciali ucraine in Donbass. Lo rivela Today.it. ''Si chiama Gianni Cenni, nato il 19 agosto 1973 - si legge sul quotidiano - secondo quanto riporta il libretto militare rilasciatogli dal ministero della Difesa russo e da un documento dove si legge anche la data di arruolamento, avvenuta lo scorso 13 novembre 2024 nell'unità militare 58198, I° reggimento corazzato. Sempre nei documenti che siamo riusciti a visionare, Cenni avrebbe due figli e sarebbe sposato. L'esercito ucraino lo avrebbe catturato tra il 7 e l'8 gennaio tra la zona di Kupyansk e la regione di Lugansk, probabilmente in una operazione di ricognizione e intelligence oltre le linee nemiche''.
Prima di arruolarsi lavorava per il console italiano in Russia, spiega ancora Today.it che ha anche pubblicato due video di Gianni Cenni. ''Ciao, buonasera - dice Cenni in uno dei video - sono Giovanni, italiano, buonasera". ''In un secondo video - spiega il quotidiano online - parla in russo e inglese e racconta di essere un tassista e che non c’entra nulla con i militari. Ma i documenti in suo possesso, la cattura in combattimento e la divisa non lascerebbero dubbi. Cenni sarebbe il primo volontario italiano nell’esercito russo catturato dall’inizio dell’invasione in Ucraina''.
Cronaca
Minacce di morte al figlio 15enne per l’orientamento...
E' successo a Napoli. L'uomo si trova ora nel carcere di Poggioreale, in attesa di giudizio
Un 15enne è stato minacciato di morte su Whatsapp da suo padre per il suo orientamento sessuale. L'uomo, 48 anni, è finito in manette per maltrattamenti e ora si trova nel carcere di Poggioreale (Napoli), in attesa di giudizio.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Poggioreale, il 15enne nei giorni scorsi sarebbe stato anche aggredito con una chiave meccanica. Le lesioni riportate al volto, al collo e alle gambe, sono state ritenute guaribili in tre giorni.
Cronaca
Aviaria, Pistello: “Gatto positivo? Presto...
Ma per il virologo "non dobbiamo allarmarci però perché c'è già un vaccino anti-H5N1". La vera preoccupazione, aggiunge, "è un possibile focolaio in un allevamento". Pregliasco: "Incomprensibile che l'Italia non abbia opzionato vaccini"
Il caso del gatto positivo all'influenza aviaria, scoperto a Valsamoggia, nel Bolognese, dice all'Adnkronos Salute Mauro Pistello, direttore dell'Unità di Virologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, "indubbiamente è un segnale chiaro che il virus si sta lentamente avvicinando a noi dopo qualche anno che lavorava sotto traccia, infettando altri mammiferi". "E' un adattamento che ci dice che presto ci sarà in Italia il primo caso umano" avverte. "Non dobbiamo allarmarci, però, perché c'è già un vaccino contro l'H5N1. Alcuni Paesi, ma non l'Italia, hanno già messo da parte delle scorte e la sorveglianza epidemiologica in Italia è ben attrezzata con gli Istituti zooprofilattici che lavorano in rete. Forse più dell'infezione in qualche soggetto mi preoccupa di più un focolaio in un allevamento, che può causare l''innesco' di una epidemia se non monitoriamo bene anche questo settore".
"Nell'uomo l'H5N1 rimane un virus gestibile che colpisce le vie aree superiori, quindi darà una malattia meno severa, ma più contagiosa, rispetto ad altri che colpiscono i polmoni e provocano polmoniti più gravi", conclude il virologo.
Pregliasco: "Incomprensibile che l'Italia non abbia opzionato vaccini"
"Sicuramente a livello internazionale c'è una sottostima della diffusione dell'influenza aviaria, sul versante animale e ancor più nell'uomo" sottolinea all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'Università Statale di Milano. E "se l'Europa alcune iniziative le ha messe in campo, l'Italia in modo incomprensibile non ha opzionato quei vaccini prepandemici che sono già disponibili e che l'Europa aveva voluto mettere a disposizione. Questa secondo me non è una buona cosa, certo non aiuta".
L'esperto premette che "non è facile predire il futuro", ma "non credo che in Italia vedremo dei casi umani a breve. Però sicuramente la sorveglianza va rafforzata", ribadisce il medico. "La questione è internazionale - precisa - e richiede una sorveglianza stringente, sul fronte veterinario e nei pazienti. Come i Cdc americani hanno raccomandato di fare nei ricoverati, è necessario accelerare i test per la sottotipizzazione dei virus A, così da poter avere un segnale immediato in caso di infezione da virus come l'H5N1".
Cronaca
Meningite, ragazzina ricoverata al Meyer di Firenze
La giovane è residente a Empoli, avviate tutte le profilassi previste per familiari e amici. La Asl: "Sta reagendo bene alla terapia"
Caso di meningite in una ragazzina di Empoli nel Fiorentino. La giovane paziente è ricoverata da ieri all'ospedale Meyer. Il team dell'Unità Funzionale di Igiene Pubblica Empoli della Asl Toscana Centro e degli assistenti Sanitari, informa un comunicato, ha avviato tempestivamente l'indagine epidemiologica e le strategie di profilassi farmacologica che hanno interessato i familiari, i conoscenti e i compagni di classe della ragazzina.
L'inchiesta ha permesso l'individuazione anche di altri contatti stretti che stanno sottoponendosi alla profilassi. La paziente sta reagendo positivamente alla terapia, assicura la Asl.