Kyrgios, frecciata a Sinner: “Più facile vincere senza Federer e Nadal”
Il tennista australiano ha parlato dei successi dell'azzurro e della nuova generazione
Torna a parlare Nick Kyrgios. Anche questa volta il tennista australiano, al rientro sui campi dopo una lunga assenza, ha trovato il modo di lanciare una frecciata a Jannik Sinner, contro cui negli ultimi mesi ha intrapreso la sua personale crociata contro il numero uno del mondo, dopo il caso doping che lo ha riguardato. Questa volta però non c'è il caso Clostebol nel mirino, ma i successi raggiunti dall'altoatesino specialmente nell'ultimo anno, così come dagli altri tennisti della nuova generazione.
"Il tennis sta vivendo un momento storico particolare, c'è una specie di cambio della guardia", ha detto nel media day a Melbourne, "quando avevo l'età di Sinner o Alcaraz e giocavo il mio miglior tennis, ho dovuto superare quattro dei più grandi di tutti i tempi nel loro periodo migliore". Il riferimento è a Roger Federer, Rafa Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray: "È stato molto difficile per me. Ovviamente non li ho incontrati sempre, ma realisticamente, quali potevano essere le probabilità che io vincessi uno Slam se dovevo battere tutti e tre quei ragazzi nel loro periodo migliore? Praticamente impossibile".
Ora i nuovi dominatori si chiamano Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, con nuovi talenti pronti a stupire già nel prossimo Australian Open, al via domenica 12 gennaio: "Ora c'è una generazione di giovani giocatori incredibile. Sono talenti incredibili. Uno come Fonseca, che ha 18 anni e già gioca un tennis spettacolare. Anche lui arriverà ai massimi livelli molto presto". Kyrgios ha parlato anche della costante attenzione dei media nei suoi confronti: "Non mi sembra proprio che i media pensino che io sia andato avanti rispetto al tennis. Mi sembra che sappiano parlare soltanto di me. Mi piacerebbe passare inosservato, ma non sembra che ciò accadrà."
"Io ho battuto praticamente tutti quelli che lo sport mi ha messo davanti. Sarò per sempre conscio del mio talento", ha continuato, "la gente continuerà a dire: 'Sii realista, non sarai lo stesso di prima'. Ma io non ho questa mentalità, ho sempre la massima fiducia nelle mie capacità. Se gioco al mio livello, con la mia imprevedibilità, penso di avere una possibilità contro chiunque. Questa è la mentalità che devi avere quando scendi in campo. La mia sicurezza deriva dalla consapevolezza delle mie capacità".
Sport
Giro d’Italia 2025, tappe e percorso. Partenza in...
La Corsa Rosa, giunta all'edizione 108, inizierà a Durazzo. Il 1° giugno gran finale nella Capitale
Tutto pronto per il Giro d'Italia 2025, in programma dal 9 maggio al 1° giugno. Con due crono, sei tappe per velocisti, otto di media montagna e cinque di alta montagna, si prevede spettacolo. Senza dimenticare i 38 chilometri di sterrato, 30 di strade bianche nel finale della tappa di Siena e 8 sul Colle delle Finestre (che sarà anche Cima Coppi con 2.178 metri), che potranno far svoltare la competizione. Il leggendario Passo del Mortirolo sarà la Montagna Pantani, mentre la Tappa Bartali sarà la Gubbio-Siena (che arriverà nella scenografica Piazza del Campo). Con queste coordinate, la Corsa Rosa è stata presentata oggi a Roma insieme al Giro d'Italia Women.
Giro d'Italia 2025, tappe e percorso
Ecco le tappe del Giro, che partirà in Albania (a Durazzo) per concludersi a Roma.
Tappa 1 9 maggio: Durres - Tirana (164km)
Tappa 2 10 maggio Tirana - Tirana (13,7km ITT)
Tappa 3 11 maggio Valona-Valona (160km)
Tappa 4 13 maggio Alberobello - Lecce (180km)
Tappa 5 14 maggio Ceglie Messapica - Matera (145 km)
Tappa 6 15 maggio Potenza - Napoli (226 km)
Tappa 7 16 maggio Castel di Sangro - Tagliacozzo (168 km)
Tappa 8 17 maggio Giulianova - Castelraimondo (197 km)
Tappa 9 18 maggio Gubbio - Siena (181 km)
Tappa 10 20 maggio Lucca - Pisa (28,6 km crono)
Tappa 11 21 maggio Viareggio - Castelnove Ne' Monti (185 km) Tappa 12 22 maggio Modena - Viadana (172 km)
Tappa 13 23 maggio Rovigo - Vicenza (180 km)
Tappa 14 24 maggio Treviso - Nova Gorica/Gorizia (186 km)
Tappa 15 25 maggio Fiume Veneto - Asiago (214 km)
Tappa 16 27 maggio Piazzola sul Brenta - San Valentino (199 km)
Tappa 17 28 maggio San Michelle all'Adige - Bormio (154 km)
Tappa 18 29 maggio Morbegno - Cesano Maderno (144 km)
Tappa 19 30 maggio Biella - Champoluc (166 km)
Tappa 20 31 maggio Verres - Sestrieres (203 km)
Tappa 21 1 giugno Roma-Roma (141 km)
Il Giro d'Italia donne
Oggi è stato presentato anche il Giro d'Italia Women. Il percorso prevede 939.6 km e 14mila metri di dislivello (oltre 1000 in più rispetto all'edizione passata) nel menù che prevede una cronometro individuale, due tappe pianeggianti, tre di media montagna e due di alta montagna. Come nel 2024, anche nel 2025 sarà una sfida contro il tempo a dare il via alla competizione. I 13.6 km sulle strade di Bergamo daranno una prima conformazione alla classifica generale. Le atlete che punteranno alla Maglia Rosa finale dovranno fare attenzione anche alla seconda frazione, la Clusone-Aprica, mentre la Vezza d'Oglio-Trento potrebbe rappresentare la prima chance per le ruote veloci, nonostante il passaggio sul Passo del Tonale, Cima Alfonsina Strada di questa edizione con i suoi 1883 metri.
La prima metà del Giro d'Italia Women si concluderà con la Castello Tesino-Pianezze (Valdobbiadene), primo arrivo in salita di questa edizione. L'ascesa finale vide nel 1995 il primo successo nella Corsa Rosa di Fabiana Luperini. Si ripartirà sempre in Veneto per la quinta tappa, totalmente pianeggiante, da Mirano a Monselice, ultima tregua prima di un trittico finale decisamente duro. La Bellaria-Igea Marina-Terre Roveresche (Orciano di Pesaro) sarà una frazione decisamente ondulata con un finale da classiche e precede il secondo arrivo in salita, quello di Monte Nerone. L'ascesa finale, con pendenze medie superiori all'8%, è un inedito per la Corsa Rosa. Gran finale domenica 13 luglio nella Forlì-Imola, tappa da 2200 metri di dislivello nella quale verrà riproposto il circuito dei Mondiali del 2020 con le ascese di Mazzolano e Cima Gallisterna.
Sport
Cassano, un altro Tapiro d’oro: “Leao è una...
"Anche Conceicao se ne accorgerà che è una pippa: prende 8 milioni di euro e non sa passare la palla, fa pochi gol"
"Leao è una pippa". Firmato, Antonio Cassano. L'ex calciatore questa sera a Striscia la notizia riceve il 21esimo Tapiro d’oro della carriera dopo il botta e risposta con Rafa Leao, attaccante del Milan.
Cassano, dopo la finale di Supercoppa italiana, aveva aspramente criticato il rossonero, che poco dopo aveva replicato sui social postando l'emoji del pagliaccio.
"Ribadisco che Leao non ha i cog**oni. Facile rispondere dopo la Supercoppa, intanto sabato (contro il Cagliari, ndr) ha fatto ancora schifo", attacca Cassano, che aggiunge: "Anche Conceicao se ne accorgerà che è una pippa: prende 8 milioni di euro e non sa passare la palla, fa pochi gol. Che faccia il rapper piuttosto, quello gli viene meglio".
Inutile provare a stuzzicare Cassano su Christian Vieri, ex socio alla Bobo Tv: "Di quel tizio non parlo più, è un capitolo chiuso. Ma i risultati che stiamo ottenendo ora sono migliori di prima: prima eravamo tre fuoriclasse più un altro, ora siamo fuoriclasse e basta", dice riferendosi al progetto portato avanti con Adani e Vendola.
Sport
Murray, buona la prima da coach di Djokovic: ecco...
Da rivale in campo ad allenatore dell'ex numero uno al mondo, la particolare sfida del fuoriclasse britannico
Buona la prima per Andy Murray, nel nuovo ruolo di allenatore di Novak Djokovic. Il fuoriclasse britannico, entrato poche settimane fa nello staff del serbo, ha vissuto in Australia la sua prima partita da coach in uno Slam. Non è andata male, anzi. Nole ha battuto in quattro set lo statunitense Basavareddy nel suo debutto agli Australian Open 2025. E la strana coppia ha dato spettacolo.
Murray e Djokovic, la strana coppia
Sguardo serio e concentrato, tanti applausi di incoraggiamento e un fitto dialogo conclusivo. Per valutare le prime cose da rivedere del debutto a Melbourne. L’esordio di Murray nelle strane vesti di coach del suo ex rivale Djokovic non è passato inosservato. Questione di abitudine. “Averlo accanto - ha spiegato il serbo a fine match - è stata un'esperienza un po' strana. Abbiamo giocato per oltre 20 anni l'uno contro l'altro ai massimi livelli e ora è bello averlo con me, dalla stessa parte della rete. È una prospettiva diversa. Si è comportato molto bene, speriamo di non fermarci”.
Tennis IQ off the charts 💯 Djokovic x Murray#KiaAustralia • #AustralianOpen • #KiaEVrange pic.twitter.com/Jp1uzkNcpx
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 13, 2025
Come Messi e Ronaldo
Nel primo turno degli Australian Open contro Basavareddy, Murray è stato sotto i riflettori e gli stessi canali social del torneo hanno dedicato alcuni contenuti ai loro scambi. Soprattutto al confronto finale, da campione a campione. In fondo, ancora fa strano vedere Andy consigliare... il suo storico ex rivale. Rende bene l'idea una frase pronunciata pochi giorni fa da Daniil Medvedev, attuale numero 6 del ranking, tra i sorrisi: "Cosa penso di questa coppia? Immaginate se Leo Messi diventasse l'allenatore di Cristiano Ronaldo...". Un paragone con il calcio che dice tutto. (di Michele Antonelli)