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Nicolas Jarry, chi è il primo avversario di Sinner agli Australian Open
Il tennista cileno è arrivato in finale a Roma lo scorso anno e ha dovuto scontare 11 mesi di squalifica per doping

Nicolas Jarry sarà il primo avversario sul cammino di Jannik Sinner all'Australian Open. Il sorteggio del tabellone del primo Slam della stagione, al via domenica 12 maggio, ha regalato al tennista azzurro il match con il cileno, numero 34 del mondo. Sinner ha già sfidato Jarry in due occasioni, con i precedenti che sono in perfetta parità (1-1): Jannik, battuto sull'erba di 's-Hertogenbosch nel 2019, si è imposto sul cemento di Pechino nel 2024. Ma chi è Jarry?
Chi è Nicolas Jarry
Nicolas Jarry nasce a Santiago del Cile l'1 ottobre del 1995 da una famiglia di sportivi. La madre Cecilia e il padre Allan sono stati infatti due giocatori professionisti di pallavolo, mentre il nonno, Jaime Fillol, è stato tra i membri fondatori dell'Atp. È stato proprio lui a trasmettere a Jarry la passione per il tennis, e crescendo Nicolas ha avuto come riferimento due idoli precisi: Juan Martin Del Potro, come spesso accade ai giocatori sudamericani, e Marin Cilic.
La carriera di Jarry ha vissuto momenti belli e altri molto difficili. Nel circuito ha vinto tre tornei in singolare e due in doppio: il primo titolo arriva nel 2019 a Bastad, poi riesce a trionfare nel torneo di casa a Santiago del Cile nel 2023 e ancora a Ginevra, dove batte Dimitrov in finale. Il suo anno magico culmina con i quarti di finale raggiunti al Roland Garros, fin qui il suo miglior risultato in uno Slam.
Nel mezzo Jarry ha dovuto scontare anche una squalifica per doping. Nel 2019 infatti, durante la fase finale della Coppa Davis, è stata riscontrata la presenza di metaboliti SARM LGD - 4033 (Ligandrol) e Stanozololo, sostanze proibite. Jarry è stato costretto a stare lontano dai campi per 11 mesi, con il suo best ranking che è arrivato nel maggio scorso, quando ha raggiunto la 16esima posizione grazie alla finale raggiunta agli Internazionali d'Italia, dove è stato battuto in due set da Alexander Zverev.

Sport
MotoGp, Marquez sfida Bagnaia: “Al Mondiale ognuno...

Lo spagnolo ha esordito nei test di Sepang come nuovo pilota Ducati, al fianco di Pecco

Marc Marquez si sta prendendo la Ducati. A poche settimane dall'inizio del Mondiale 2025 di MotoGp, al via il weekend del 2 marzo a Buriram, in Thailandia, la scuderia italiana scende in pista per la tre giorni di test che si concluderà venerdì 7 febbraio. E all'esordio con la nuova moto, Marquez sembra piuttosto a suo agio. Lo spagnolo ha fatto registrare il secondo miglior tempo della prima giornata di prove a Sepang dietro Fabio Quartararo e ha parlato del suo ambientameno in Ducati, così come del suo rapporto con Pecco Bagnaia.
"Abbiamo fatto un gran lavoro di squadra, ora sì che ho capito perché la Ducati ha la moto migliore", ha detto Marquez, "all'inizio sia io che Pecco avevamo delle strane sensazioni in curva, così abbiamo lavorato insieme a Dall'Igna per risolvere e abbiamo capito qual era il problema. Proprio questa velocità di reazione problema-soluzione mi ha positivamente sorpreso, non ero abituato a lavorare così".
"Io e Pecco abbiamo lavorato in direzioni opposte, in modo da capire quale strada intraprendere. Penso che l'abbiamo trovata e ora ho capito perché la Ducati ha una moto così forte: quando hai problemi bisogna stare tranquilli e cercare di capire, è un metodo che non avevo visto mai". Marquez ha poi parlato del suo rapporto con Bagnaia: "A me piace lavorare di squadra, alla Ducati interessa essere forte con entrambi i piloti. Poi ovvio che quando inizierà il Mondiale e ci saranno punti in palio, ognuno farà la sua gara. Ora però dobbiamo pensare a costruire la moto più veloce possibile".
Sport
Di Segni attacca Carini: “Ha sentito profumo Barbara...

La fighter di MMA ha parlato del ritiro dell'azzurra da Parigi 2024 nel match con Imane Khelif

Ormai sono passati sei mesi dalle Olimpiadi di Parigi 2024, ma le polemiche intorno ad Angela Carini non sembrano voler smettere. La pugile italiana si era ritirata pochi secondi dopo aver messo piede sul ring contro Imane Khelif, pugile algerina accusata, erroneamente, di avere livelli di testosterone non in regola e addirittura cromosomi XY (maschili).
Un comportamento che non è piaciuto a molte colleghe, come ad esempio Irma Testa, e nemmeno a Micol Di Segni, fighter di MMA: "Sei a un'Olimpiade e ti butti a terra dopo due cazzotti? A 66 chili, questo significa che hai fatto sparring con gli uomini per tutta la vita. Oltretutto Imane Khelif fa i ritiri ad Assisi con la nazionale di pugilato. Carini si era già allenata con lei, tutte si erano allenate con lei e ci si erano fatte la doccia insieme, sapevano benissimo se fosse una donna o un uomo", ha detto Di Segni al podcast 'most valuable'.
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"Quello che hanno fatto a quell'atleta (Khelif, ndr) è stata una cosa schifosa e sono stata felice di vedere che ha avuto il coraggio di trasformare quest'odio e queste polemiche, questo fastidio che le hanno dato mentre stava disputando un'Olimpiade e ha vinto comunque. Ha vinto l'Olimpiade e poi è finita in copertina su Vogue, ciao". "Certo che un pugno di un uomo è diverso da quello di una donna", ha continuato la fighter, "un colpo da uno di 60 chili fa più male rispetto da un colpo preso da una ragazza, ma se ti sei già allenata con i maschi, con la stessa Khelif, allora perché? Perché sei stata consigliata male, hai sentito la sigla di qualche programma, il profumo di Barbara d’Urso».
Non si è fatta attendere la replica, via social, di Angela Carini: "Siete solo spinti da odio e frustrazione. Vittima? No, non lo sarò mai, ma non posso stare in silenzio davanti a notizie false dette solo per un po’ di notorietà. Avete permesso che mi deridesse". E pronta è arrivata la risposta di Di Segni: "Nessuna menzogna, sono pronta al confronto: dove e quando vuoi".
Sport
Nba, colpo Golden State: da Miami arriva Jimmy Butler

L'ala arriva dai Miami Heat, a cui andranno Andrew Wiggins e altri due giocatori. Coinvolte nell'affare altre due squadre

Dopo lo scambio che, a sorpresa, ha portato Luka Doncic ai Los Angeles Lakers, con Anthony Davis ai Dallas Mavericks, l'NBA viene scossa da un'altra inaspettata operazione di mercato. A piazzare il colpo questa volta sono i Golden State Warriors, che accolgono Jimmy Butler. L'ormai ex ala dei Miami Heat vola da Steph Curry in un elaborato affare che comprende quattro squadre e diversi giocatori.
Butler si trasferisce a Golden State, mentre Andrew Wiggins, Kyle Anderson, PJ Tucker e la prima scelta al Draft 2025 volano a Miami. Per far quadrare i conti salariali, Dennis Schroeder è stato ceduto agli Utah Jazz insieme alla seconda scelta 2032, ma non solo.
Josh Richardson, Lindy Waters e una seconda scelta infatti voleranno ai Detroit Pistons. Golden State, da tempo alla ricerca di una stella da affiancare a Curry e Draymond Green, ha ripiegato su Butler dopo il rifiuto di Kevin Durant. Il 35enne firmerà un contratto di due anni da circa 112 milioni di dollari totali.