Connect with us

Cerchi qualcosa in particolare?

Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.

Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!



Published

on

Charlie Hebdo a 10 anni dalla strage: “Non ci hanno ucciso”

Il 7 gennaio edizione speciale di 32 pagine. Imam Chalghoumi all'Adnkronos: "Sono e rimarrò sempre Charlie, la paura ci paralizza"

Lo slogan 'Je suis Charlie' (Fotogramma/Ipa)

''Non hanno ucciso Charlie Hebdo''. Questo il messaggio dell'edizione speciale di 32 pagine che sarà in edicola, per due settimane, a partire da martedì 7 gennaio, a dieci anni dalla strage costata la vita a 12 persone nella redazione parigina della rivista satirica francese e rivendicata dall'Aqap, al-Qaeda nella Penisola Arabica. Quando i fratelli franco-algerini Chérif e Said Kouachi, 32 e 34 anni, spararono con i loro kalashnikov all'impazzata mentre era in corso la riunione di redazione, uccidendo ''12 giornalisti che avevano preso in giro l'Islam per vendicare il Profeta'' Maometto, come sostenne l'Isis, lo Stato islamico, che li definì due ''eroi jihadisti''.

I loro nomi erano nella "no fly list" americana, la lista nera in cui sono inseriti i sospetti terroristi a cui gli Stati Uniti vietano l'ingresso nel proprio territorio. Il minore dei due fratelli, Cherif, era stato in Siria, condannato a metà degli anni 2000 per crimini collegati al terrorismo, ulteriormente radicalizzato in carcere. I due erano sotto sorveglianza dell'intelligence francese fino al luglio del 2014, poi non più perché considerati ''a basso rischio''.

Uscendo della redazione, la mattina del 7 gennaio 2015, i due urlarono ''Abbiamo ucciso Charlie Hebdo!''. Furono poi uccisi loro, dalle teste di cuoio francesi in un blitz nel paesino di Dammartin en Goele, una cinquantina di chilometri a nord est da Parigi, dove si erano asserragliati in una tipografia tenendo in ostaggio il titolare. A 10 anni da allora, nonostante il trasferimento della sede della rivista in un luogo segreto e altamente protetto, il caporedattore della rivista, Gerard Biard, afferma che no, "non hanno ucciso Charlie Hebdo" e "noi vogliamo che duri mille anni". Fondato nel 1970 sulle ceneri della rivista Hara-Kiri, anarchico e anticlericale, Charlie Hebdo è stato oggetto di minacce jihadiste dopo la pubblicazione delle caricature del profeta Maometto nel 2006.

A perdere la vita durante l'assalto sono stati il direttore della rivista Stephane Charbonnier e i vignettisti Cabu, Honoré, Tignous e Georges Wolinski, la psichiatra e psicoanalista Elsa Cayat, l'economista e consigliere della Banca di Francia Bernard Maris e il correttore di bozze Mustapha Ourrad. Lo scorso ottobre 2024 è morto a 40 anni Simon Fieschi, il primo a essere colpito dai fratelli jihadisti e rimasto gravemente ferito alla colonna vertebrale. A quasi un mese dall'attacco, il 31 gennaio 2015, è stato invece ucciso nel raid di un drone americano sullo Yemen l'imam Harith al-Nazari, leader spirituale di al-Qaeda nella Penisola araba, tra i primi a rivendicare a nome di al-Qaeda, con un file audio, l'attacco contro la sede della rivista satirica.

Charlie Hebdo, uscito una settimana dopo l'attacco il 14 gennaio con una tiratura di 7 milioni di copie e in 16 lingue, sospese le pubblicazioni fino al 25 febbraio successivo. L'attentato fece emergere una solidarietà mondiale e diede origine al famoso slogan: "Je suis Charlie". L'11 gennaio quattro milioni di persone scesero in piazza in Francia a sostegno della rivista e della libertà di espressione, con numerosi capi di Stato e di governo presenti al corteo a Parigi.

Dieci anni dopo l'attentato

Dieci anni dopo, l'attentato "è una pagina di storia", ma c'è ancora un problema di "comunicazione", ha dichiarato il direttore editoriale di Charlie Hebdo, Riss, che vive ancora sotto scorta della polizia. ''Esiste un prima e un dopo Charlie'', sostiene Laurent Bihl, specialista in satira e docente alla Sorbona. ''La paura è evidente'', afferma in una intervista all'Afp citando la decapitazione, cinque anni dopo nel 2020, del docente di Storia Samuel Paty da parte di un estremista islamico ceceno per aver mostrato in aula una caricatura di Maometto. ''Oggi non è più un inasprimento della legge che porta all'autocensura dei vignettisti. La pressione viene dalla vendetta paventata sui social network e dalla minaccia terroristica, non solo in Francia'', spiega Bihl.

Ma Charlie Hebdo va avanti per la sua strada, non cambia linea come dimostra l'edizione speciale che sarà in edicola martedì e che conterrà vignette e caricature selezionate durante un concorso internazionale che si è concluso a metà dicembre intitolato 'Ridere di Dio'. L'obiettivo è quello di denunciare ''l'influenza di tutte le religioni'' sulla società, come ha spiegato la rivista.

Però dal 2015, dall'attentato a Charlie Hebdo, gli spazi di satira e libera espressione si sono man mano ridotti, invece di aprirsi. Il primo luglio del 2019, ad esempio, il New York Times ha deciso di non pubblicare più vignette satiriche. Restando in Francia, un anno prima, nel giugno del 2018, è stato chiuso Les Guignols de l'info, programma satirico sul canale privato francese Canal+. Eppure, ''la caricatura è un occhio sociale, il suo ruolo è combattere l’indifferenza'', sottolinea lo scrittore Bihl.

''Chi si oppone alle caricature non capisce che la cultura della risata prevede di ridere insieme al prossimo e non di lui'', aggiunge, affermando che ''al contrario la cultura del proibizionismo finisce per denunciare il prossimo in modo anonimo su Internet'', da lui definito ''il nostro inconscio collettivo''. Il docente riflette anche su altro ostacolo alla ''libertà di espressione'', ovvero ''un problema a livello economico, con i media che sono molto ricchi e ai quali non possiamo rispondere da pari a pari. I media satirici sono per la maggior parte molto fragili economicamente e questa è l'altra grande minaccia, prima ancora che terroristica, che grava sulle piccole testate".

Imam Chalghoumi all'Adnkronos: "Sono e rimarrò sempre Charlie, la paura ci paralizza"

''Sono e sarò sempre Charlie''. Così, a dieci anni dall'attentato, l'Imam Chalghoumi riprende il famoso slogan con cui l'opinione pubblica mondiale si schierò a sostegno delle 12 vittime e della libertà di espressione. ''Dieci anni dopo, il ricordo di questa tragedia rimane inciso nei nostri ricordi. Questi eventi, seguiti dagli attentati al Bataclan, a Nizza e altri, hanno traumatizzato profondamente la nostra società'', dice all'Adnkronos l'imam del comune di Drancy, già presidente della conferenza degli imam di Francia.

''E' triste notare che questa violenza ha lasciato parte della nostra società paralizzata dalla paura e dal terrore. E questo ci impedisce di andare avanti. Una società paralizzata non può progredire'', nota l'imam tunisino. Il cui appello è a una ''lotta comune, per proteggere la nostra libertà, i nostri valori e la nostra umanità''.

Promotore del dialogo interreligioso, costretto a vivere sotto scorta perché considerato un ''traditore'' dai fondamentalisti islamici, che lo definiscono ''l'imam degli ebrei'', Chalghoumi ritiene ''fondamentale comprendere che la lotta contro l'estremismo, contro l'islamismo radicale e contro l’odio verso gli altri deve diventare una priorità assoluta per tutti noi''. Naturalizzato francese, il religioso afferma che ''la nostra Repubblica garantisce la libertà di credere o di non credere e tutela i diritti e le libertà di ognuno. Ma va difesa anche contro chi cerca di imporre il terrore''. Insomma, insiste, ''ogni cittadino, in particolare i francesi di fede musulmana, devono prendere coscienza dell'importanza di questa lotta. All'arte dobbiamo rispondere con l'arte, alla critica con la critica, ma mai con la violenza, e ancor meno con il sangue''.

Lui stesso minacciato di morte innumerevoli volte da quando ha condannato la strage di Charlie Hebdo, Chalghoumi ritiene che ''gli attacchi commessi con armi o altri strumenti di terrore hanno un unico obiettivo: seminare paura e dividere la nostra società. Questa è la loro ideologia''. E oggi, ''dieci anni dopo, la lotta al terrorismo è ancora lunga, ma è necessaria. Questo non è solo il ruolo delle istituzioni o delle forze dell’ordine. E' una lotta che riguarda tutti noi: cittadini, educatori, religiosi e leader politici''. Un pensiero particolare viene rivolto al docente di storia decapitato nel 2020 da un estremista ceceno, ''a Samuel Paty, a questi insegnanti, uomini e donne, che sono in prima linea nell'educazione dei nostri figli. L'istruzione deve essere la nostra arma principale contro la radicalizzazione e l'odio''.

Infine, Chalghoumi afferma: ''Dobbiamo denunciare il ruolo dei discorsi vittimistici e conflittuali propagati da organizzazioni come il movimento dei Fratelli Musulmani e altre correnti dell'Islam politico. Queste ideologie hanno seminato odio nei cuori dei giovani nati in Europa, manipolandoli per attaccare i simboli della Repubblica e dell'Occidente. Ecco perché, dieci anni dopo, lo dico con forza: siamo tutti nella stessa lotta, per proteggere la nostra libertà, i nostri valori e la nostra umanità''.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Continue Reading

Esteri

Ucraina, Zelensky: “Pronto a scambio territori con...

Published

on

Trump: "Un giorno Ucraina potrebbe essere russa". E aggiunge: "Da Kiev voglio 500 miliardi in terre rare"

Volodymyr Zelensky - Fotogramma /Ipa

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è detto pronto a uno scambio di territori con la Russia in un'eventuale trattativa, rinunciando alle zone che Kiev controlla nella regione russa del Kursk. "Scambieremo un territorio con un altro", ha affermato in un'intervista al Guardian, aggiungendo tuttavia di non sapere quale parte del territorio ucraino occupato dalla Russia Kiev chiederebbe in cambio. "Non lo so, vedremo. Tutti i nostri territori sono importanti, non c'è una priorità", ha affermato.

L'Ucraina ha le più grandi riserve di uranio e titanio in Europa e "non è nell'interesse degli Stati Uniti" che queste risorse finiscano nelle mani della Russia, che potenzialmente potrebbe condividerle con la Corea del Nord, la Cina o l'Iran, ha aggiunto Zelensky commentando la richiesta di Donald Trump a Kiev di terre rare in cambio di assistenza militare. "Stiamo parlando non solo di sicurezza, ma anche di denaro - ha spiegato - Risorse naturali preziose, con possibilità - che prima non esistevano - per i nostri alleati di investire in esse. Per noi si creeranno posti di lavoro, per le aziende americane si creeranno profitti".

Zelensky ha poi sottolineato che l'Europa da sola non sarebbe in grado di fornire le garanzie di sicurezza che Kiev chiede per mettere fine alla guerra, ribadendo la necessità che gli Stati Uniti continuino a sostenerla militarmente. "Ci sono voci secondo cui l'Europa potrebbe offrire garanzie di sicurezza senza gli americani, e io dico sempre di no", ha affermato. "Le garanzie di sicurezza senza l'America non sono vere garanzie di sicurezza", ha aggiunto.

Zelensky ha quindi sottolineato che per la sicurezza dell'Ucraina è fondamentale che il sostegno militare degli Stati Uniti continui, citando l'esempio dei sistemi di difesa aerea Patriot. "Solo i Patriot possono difenderci da tutti i tipi di missili. Ci sono altri sistemi (europei, ndr), ma non possono fornire una protezione completa. Anche da questo piccolo esempio si può vedere che senza l'America, le garanzie di sicurezza non possono essere complete", ha concluso.

Trump: "Ucraina un giorno potrebbe essere russa"

Le dichiarazioni di Zelensky arrivano dopo il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un'intervista a Fox News, ha affermato che "un giorno" l'Ucraina "potrebbe essere russa". "Potrebbero raggiungere un accordo, potrebbero non farlo - ha affermato a pochi giorni dal terzo anniversario dall'inizio del conflitto innescato dall'invasione russa su vasta scala dell'Ucraina - Potrebbero essere russi un giorno o potrebbero non esserlo".

Trump ha avanzato una richiesta specifica all'Ucraina. "Ho detto loro che voglio l'equivalente, circa 500 miliardi di dollari di terre rare. Sostanzialmente hanno acconsentito", ha aggiunto.

Trump ha poi confermato che l'inviato per l'Ucraina, Keith Kellogg, sarà presto a Kiev. Arriverà il 20 febbraio nella capitale ucraina, ha detto ieri all'agenzia Afp una fonte dell'ufficio di Zelensky. E un portavoce di quest'ultimo, Sergiy Nikiforov, ha detto all'agenzia che Zelensky incontrerà venerdì il vice presidente degli Stati Uniti, JD Vance, a margine della Conferenza di Monaco.

"Investite qui". E' stato l'appello esplicito rivolto nei giorni scorsi dal presidente ucraino Zelensky agli alleati, percorrendo la strada aperta da Trump il quale aveva chiesto esplicitamente "terre rare", le enormi risorse del sottosuolo determinanti per settori nevralgici dell'economia, in cambio di aiuti militari.

Peskov: "Gran parte vuole diventare Russia e già lo è"

Commentando le parole di Trump, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato nel corso di una conferenza stampa a Mosca che gran parte dell'Ucraina desidera riunirsi alla Russia e lo ha già fatto, come dimostra la situazione sul campo di battaglia.

"Una parte significativa dell'Ucraina vuole diventare Russia e lo è già diventata. Questa è la realtà'', ha detto facendo riferimento all'annessione, da parte di Mosca di quattro regioni ucraine. "La Russia ora ha quattro nuove regioni. Persone che, nonostante molti pericoli, hanno fatto la fila per votare in un referendum sull'adesione alla Russia - Questa realtà corrisponde in gran parte a quello che ha affermato Trump.

Kiev: "Attacco russo, restrizioni su fornitura elettricità"

Intanto un attacco russo ha colpito nella notte le infrastrutture energetiche dell'Ucraina e nel Paese sono scattate restrizioni sulla fornitura di elettricità. Lo ha reso noto il ministro ucraino dell'Energia, Herman Halushchenko, come riporta Ukrinform. "Il nemico ha lanciato nella notte un attacco contro le infrastrutture del gas", ha scritto il Ministro su Facebook. "Stamani il settore energetico resta un obiettivo", ha aggiunto, precisando che per la fornitura di elettricità ci sono "restrizioni" con l'obiettivo di "ridurre al minimo le possibili conseguenze per il settore energetico".

007 russi, 'Kiev prepara attacco sotto falsa bandiera a nave nel Baltico

I servizi segreti ucraini, con l'assistenza di agenti occidentali, stanno preparando una serie di "provocazioni anti-russe", tra cui un attacco sotto falsa bandiera contro una nave nel Mar Baltico. E' quanto sostiene il servizio di intelligence estera della Russia (Svr), stando all'agenzia di stampa Ria Novosti. Secondo gli 007 russi, l'Ucraina pianifica di utilizzare le mine marine di fabbricazione russa a sua disposizione per far esplodere una nave straniera nel Baltico in modo da far ricadere la "responsabilità" su Mosca.

Nella nota l'Svr spiega che secondo i calcoli delle agenzie di intelligence ucraine e occidentali, l'episodio spingerà la Nato a chiudere l'accesso della Russia al Baltico con il pretesto di garantire la sicurezza della navigazione marittima. L'obiettivo della "provocazione", chiarisce l'Svr, è quello di trascinare l'Alleanza atlantica in un conflitto armato diretto con Mosca. I servizi russi hanno aggiunto che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il suo entourage sono disposti a ogni tipo di "provocazione per salvarsi" e "non solo ostacoleranno l'avvio del processo di risoluzione del conflitto, ma sono anche pronti a spingere i combattimenti ben oltre i confini dell'Ucraina".

Continue Reading

Esteri

Santorini, tour operator italiano: “Resto, non è soap...

Published

on

Gianluca Chimenti all'Adnkronos "Più del terremoto è pericoloso l'effetto di una narrativa che rischia di danneggiare pesantemente il settore del turismo"

Santorini (Afp)

''Non è una soap opera, nemmeno un film dell'orrore'' quello che sta vivendo Santorini, isola greca della Cicladi dalla quale, da fine gennaio, novemila persone sono partite a causa delle oltre 12.800 scosse sismiche registrate. ''L'isola va rispettata, lo chiederò ufficialmente all'ambasciata italiana ad Atene'', perché ''più del terremoto è pericoloso l'effetto di una narrativa che rischia di danneggiare pesantemente il settore del turismo''. Così, in una intervista all'Adnkronos, il tour operator italiano Gianluca Chimenti che da 17 anni vive a Santorini e che spiega: "Assolutamente no, non me ne sono andato''. E ''ho parlato con la Farnesina, perché in vista dell'estate vengano trasmessi messaggi che rispecchiano la realtà e non distorti. Lo stesso appello che rivolgo al comune di Santorini''. Insomma, ''nessuna attività vuole accogliere in una situazione di pericolo i 300mila turisti che ogni settimana d'estate arrivano a Santorini'' e ''investire in sicurezza seguendo le indicazioni della protezione civile è fondamentale''.

Santorini, spiega, rappresenta ''un punto nevralgico del turismo greco'', che ''paga ogni anno 5 miliardi di euro di tasse allo Stato greco''. Sono ''circa trentamila i turisti che transitano da Santorini per andare ad esempio a Milos, Ios, Naxos, Paros.... Chiudere la porta di Santorini agli americani significa, per molti di loro, chiudere la porta dell'Europa''.

Restando in ufficio, nonostante ''le 150-170 scosse al giorno, anche ogni 4 minuti. Ora sono diminuite a 80-70 al giorno'', Chimenti ha visto che ''i messaggi e le mail con cui i turisti chiedono di poter prenotare, anche escursioni sul vulcano, continuano ad arrivare''. Quindi ''credo che non ci sarà un impatto sulla stagione turistica, al massimo ritarderà di qualche settimana''. Importante, sottolinea, ''iniziare subito, in questo periodo, i lavori per aumentare la sicurezza dell'isola mettendo ad esempio le reti per la caduta massi sulla Caldera''.

Un lavoro che viene ''favorito dallo stato di emergenza politico dichiarato per Santorini, che snellisce l'iter burocratico e favorisce ad esempio l'accesso a fondi Ue''. Grazie a questi fondi, aggiunge, ''è stato promesso che inizieranno i lavori per costruire un porto nel sud dell'isola, dove poter far attraccare i traghetti''.

Da siciliano, Chimenti spiega di essere ''abituato alle scosse sismiche'', ma allo stesso tempo dice che no, ''non ho avuto paura''. Nemmeno della scossa più forte, quella registrata ieri sera di magnitudo 5.3 della scala Richter. ''L'abbiamo avvertita, ma qui tutte le case e le strutture ricettive sono costruite nel rispetto dei parametri antisismici. E sono case alte al massimo due piani'', spiega. Questo perché ''dopo il terribile terremoto del 1956 di magnitudo 7.7, con 50mila scosse in sei mesi, a Santorini si è investito nella sicurezza'' e le case e le varie attività rispettano gli ''standard antisismici''. L'importante, aggiunge, è aver compreso che lo sciame sismico attuale è di natura tettonica e non vulcanica, ''i test effettuati ieri hanno rilevato che non c'è variazione di gravità, né risalita del magma''. (di Melissa Bertolotti)

Continue Reading

Esteri

Vespucci, sosta ad Alessandria d’Egitto e inizio tour nelle...

Published

on

Dal 12 al 17 febbraio

Vespucci, sosta ad Alessandria d’Egitto e inizio tour nelle acque del Mare Nostrum

La Nave Amerigo Vespucci farà sosta ad Alessandria d’Egitto dal 12 al 17 febbraio. Si tratta della seconda visita dello storico veliero e nave scuola della Marina Militare, Ambasciatore del Made in Italy nel mondo, nella città egiziana in 93 anni di storia ed è proprio da qui che Nave Amerigo Vespucci inizierà il suo tour nelle acque del Mare Nostrum.

All’iniziativa “Tour Mediterraneo di Nave Amerigo Vespucci e Villaggio IN Italia” voluta dal Ministro della Difesa Guido Crosetto aderiscono, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, 12 Ministeri. L’iniziativa è realizzata da Difesa Servizi spa.

Giovedì 13 febbraio, Rai, media partner del Tour Mondiale, si conferma al fianco di Nave Vespucci anche per il Tour Mediterraneo con uno speciale collegamento con il Festival di Sanremo, nel corso della 75esima edizione della celebre manifestazione canora trasmessa dall’Italia in eurovisione, come già annunciato anche dal conduttore e direttore artistico Carlo Conti.

Accolti dall’Ambasciatore dell’Italia in Egitto Michele Quaroni, saranno presenti ad Alessandria d’Egitto e a bordo di Nave Amerigo Vespucci: Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e Alessandro Giuli, Ministro della Cultura.

Sabato 15 febbraio è in programma l’evento “il Vespucci incontra l’Egitto”, evento culturale ed enogastronomico organizzato dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dal Ministero della Cultura, con il supporto dell’Ambasciata d’Italia, dell’Agenzia ICE e dell’Istituto Italiano di Cultura del Cairo.

A partire dalle 17.30 una lettura di una selezione di brani di Giuseppe Ungaretti e Tommaso Marinetti (declamati dall’attore italiano Davide Rondoni e attrice egiziana Fatma Adel) e un’esibizione musicale che vedrà il coinvolgimento della Soprano Fiorenza Mercatali e del Tenore Paolo Mascari e la speciale partecipazione della Soprano egiziana Gala El Hadidi, accompagnati al pianoforte dal Maestro Francesco De Poli.

Saranno presenti anche 250 giovani studenti dell’Istituto «Don Bosco» di Alessandria d’Egitto, che Ungaretti frequentò durante la sua infanzia e, con l’occasione, verranno esposti i registri di classe e la pagella del grande poeta italiano.

Nel corso dell’evento pomeridiano grande spazio anche alle eccellenze gastronomiche con una degustazione del gelato dei mercati dei contadini, un progetto a cura del MASAF appena avviato ad Alessandria D’Egitto e che sta ottenendo ottimi risultati con Filiera Italia.

La sera del 15 febbraio verranno anche consegnati i riconoscimenti agli Ambasciatori della Qualità Italiana nel Mondo nel corso di una cena speciale a bordo di Nave Amerigo Vespucci dedicata alla candidatura UNESCO della Cucina Italiana come patrimonio immateriale dell'umanità, organizzata insieme al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del governo italiano.

Continue Reading

Ultime notizie

Spettacolo10 ore ago

Bridget Jones: Un amore di ragazzo, l’energia di un ritorno...

È strano, vero? Riaprire quella porta che pensavamo chiusa per sempre e ritrovarci Bridget Jones, la stessa goffa, autoironica, romanticamente...

Ultima ora15 ore ago

Sanremo 2025, scaletta prima serata: ecco ordine dei...

Apre Gaia e chiudono The Kolors. Antonella Clerici e Gerry Scotti co-conduttori, Jovanotti superospite La scaletta della prima serata del...

Ultima ora15 ore ago

Sanremo 2025, Cattelan su Dopofestival: “Fedez non...

'Dopofestival non è tribunale, chi vuole venire è ben accetto' Alessandro Cattelan, nella conferenza stampa che precede la prima serata...

Ultima ora15 ore ago

Sanremo 2025, Lucarelli e il green carpet: i commenti su...

La giornalista ha commentato i look indossati dai Big per il green carpet del Festival di Sanremo 2025 Selvaggia Lucarelli...

Ultima ora15 ore ago

Sanremo 2025, Carlo Conti si commuove parlando della mamma

Il conduttore in conferenza stampa: "Mi ha insegnato rispetto e onestà" Carlo Conti si commuove durante la conferenza stampa di...

Ultima ora15 ore ago

Short Track World Tour in Italia per il primo full test...

Da venerdì 14 a domenica 16 febbraio, l'Unipol Forum di Assago di Milano sarà il teatro della tappa conclusiva dello...

Ultima ora15 ore ago

Sanremo 2025, Vannacci al Festival. Rai: “Non è...

L'invito al festival sarebbe partito dalla rassegna letteraria di Sanremo Incontra, che ha in dotazione alcuni biglietti Il generale Roberto...

Ultima ora15 ore ago

Sanremo 2025, Lucarelli incontra la mamma di Fedez: il...

La giornalista su Rtl 102.5 e Radio Zeta, 'non ci sono stati litigi, per carità' Selvaggia Lucarelli, in diretta da...

Ultima ora15 ore ago

Sanremo 2025, Ultimo ricorda il secondo posto (dopo...

Con un post condiviso su Instagram, il cantautore ricorda la sfuriata durante la conferenza stampa Era il 9 febbraio del...

Ultima ora15 ore ago

Sanremo, Fedez spiega ‘Battito’: “È il...

Il rapper su Instagram sintetizza l'essenza del suo brano: "Non è più tempo di scappare, è tempo di cadere" Fedez...

Ultima ora15 ore ago

Sanremo 2025, Fedez: “Gli occhi? Avevo le lenti. Le...

Il rapper: "In un altro momento della mia vita mi sarei chiuso in casa ad autodistruggermi" Fedez ha svelato il...

Ultima ora15 ore ago

Uomini e Donne, Chiara Pompei: ecco chi è la nuova tronista

Ha 23 anni e viene da Roma È andato in onda oggi, martedì 11 febbraio, un nuovo appuntamento di 'Uomini...

Ultima ora15 ore ago

Elodie: “Voto Meloni? Nemmeno se mi tagliano la...

La risposta della cantante a Sanremo "Non voterei mai per Giorgia Meloni. Nemmeno se mi tagliassero una mano". Elodie, a...

Immediapress15 ore ago

Mihaela Bircea Ungur, migliorare il proprio corpo per...

Secondo una recente indagine Eurispes, il 37,8% delle donne italiane preferisce tagliare altre spese ma non rinunciare alla cura del...

Immediapress15 ore ago

Schneider Electric innova le analisi energetiche e di...

Circa 500.000 modelli di prestazioni degli edifici utilizzati per pianificare su larga scala gli interventi di retrofit Affronta le sfide...

Immediapress15 ore ago

Scuola. Pro Vita Famiglia: Ministero chiarisca patrocinio a...

11 febbraio 2025. Pro Vita & Famiglia chiede al Ministero dell’Istruzione e del Merito di chiarire le ragioni del patrocinio...

Immediapress15 ore ago

Salute. Fasdac e Ieo insieme per diffondere Valore di Cura...

Una collaborazione volta a diffondere, a vantaggio di tutti, nuovi modelli di cura e d’informazione in ambito oncologico attuati dal...

Immediapress15 ore ago

Hygge Casa festeggia il primo anno, il brand di arredamento...

La nuova start-up Hygge Casa con il suo founder Andrea Iacoella affrontano il mercato del mobile con una visione innovativa,...

Immediapress15 ore ago

Onoranze Funebri Marchetti (UD) inaugura il servizio di...

Realtà storica con oltre 60 anni di esperienza, è una delle prime imprese funebri tradizionali a Udine e in Friuli...

Immediapress15 ore ago

Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo brand ambassador ADMIRAL:...

Vicenza, 11 febbraio 2025 – Sarà un evento imperdibile quello in programma il prossimo 28 febbraio presso la sala ADMIRAL...