La notte di Natale, quella che dovrebbe essere la più magica dell’anno, a Marconi è stata tutto tranne che tranquilla. Immaginatevi: sono le prime ore, il quartiere dorme o festeggia e all’improvviso… un bagliore, poi fumo, e ancora quel calore che prende alla gola. Un balcone in via Oderisi da Gubbio ha preso fuoco. Secondo piano. Un attimo e il fuoco, famelico, si allarga al piano di sotto. Panico puro. Un attimo interminabile che sembra non finire mai. E la gente che guarda, paralizzata.
Chi era sul posto racconta di esplosioni, una dietro l’altra, che hanno fatto scattare l’allarme tra i residenti. Le persone, prese dal panico, hanno abbandonato le loro case e si sono riversate in strada, cercando riparo in via Quirino Majorana. Una scena surreale, fatta di urla, fumo e sirene.
I vigili del fuoco sono arrivati con una velocità incredibile, roba da togliere il fiato. Hanno affrontato il fuoco come se ogni secondo fosse una vita da salvare. Hanno spento le fiamme, tirato fuori chi doveva essere tirato fuori, messo in sicurezza tutto. E sapete qual è la cosa che fa respirare un po’ dopo tutto questo? Nessuno è rimasto ferito. Nessuno. Ma quella paura, quella stretta al cuore, non se ne va così in fretta. Le persone sono fuori dalle loro case, con gli occhi pieni di domande: quando potranno rientrare? E se…?
Intanto si cercano risposte. Che cosa ha fatto scattare tutto questo? Una distrazione stupida? Un filo scoperto? Nessuno lo sa ancora. Ma se c’è una cosa che salta fuori da una notte come questa è quanto tutto sia fragile. Le luci, le candele, quel calore che ci piace tanto a Natale… tutto può trasformarsi in pericolo. E allora forse vale la pena fermarsi, un attimo e controllare. Controllare bene.
Un consiglio? Verificate sempre gli impianti elettrici e non lasciate mai accese candele o altri oggetti che potrebbero trasformare una serata di festa in un incubo. Perché, a volte, bastano pochi accorgimenti per evitare il peggio. Una notte che il quartiere Marconi non dimenticherà facilmente. Ma che, fortunatamente, non ha portato via vite. E questo, in mezzo a tanta paura, è il vero miracolo di Natale.