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Manovra, appello Fieg a parlamentari per contributi all’editoria: “Garantire pluralismo”
"Sconcerto per la decisione dei partiti della maggioranza di Governo di abbandonare il settore nella Legge di Bilancio per il 2025"
Appello degli editori ai parlamentari in vista dell'esame della manovra perché sostengano misure a favore del pluralismo dell'informazione.
Gli editori della Fieg, si legge nel testo dell'appello al Parlamento che sarà pubblicato su tutte le testate quotidiane e periodiche, "rilevato che: nella legge di Bilancio si stanziano a sostegno del cinema e degli spettacoli dal vivo (musica, teatro, danza e circhi) 1 miliardo e 60 milioni di euro per il 2025; gli oneri stimati a carico dello Stato per il Superbonus 110% sono pari a 123 miliardi di euro; interventi di sostegno al settore sono stati promossi e finanziati dai precedenti Governi nella scorsa legislatura: esprimono SCONCERTO per la decisione dei partiti della maggioranza di Governo di abbandonare nella Legge di Bilancio per il 2025 il settore dell’informazione professionale e di qualità. Rivolgono un APPELLO a tutti i Parlamentari italiani affinché votino gli interventi per garantire effettività all’art. 21 della Costituzione e al Pluralismo dell’informazione".
"Questo governo si sta dimostrando sordo ad ogni iniziativa a sostegno del pluralismo e della libertà di stampa” sottolinea il presidente della Federazione Italiana editori giornali, Andrea Riffeser Monti, commentando l’azione dell'esecutivo nell'ambito dell'esame della legge di bilancio. "Non possiamo non prendere atto della latitanza del governo verso ogni iniziativa concreta a sostegno dell'informazione professionale di qualità. Tale sconcertante comportamento mette a rischio l'occupazione di centinaia di giornalisti e di migliaia di occupati delle nostre imprese oltre che a compromettere il diritto dei cittadini ad informarsi e ad essere informati. Ma non restiamo silenti: con un appello che pubblichiamo su tutte le testate quotidiane e periodiche edite dalle nostre imprese – ha concluso Riffeser – invitiamo tutti i parlamentari, dei gruppi di maggioranza e di opposizione, a porre rimedio alla sordità del governo votando a favore di interventi concreti e adeguati a garantire effettività all’articolo 21 della Costituzione e al pluralismo dell’informazione”.
Economia
Addio a Giorgio Trombetta, l’imprenditore romano del...
Presidente del Gros, aveva 92 anni
Si è spento ieri, all'età di 92 anni, l'imprenditore romano Giorgio Trombetta, presidente del Gros - Gruppo Romano Supermercati. Lo annuncia una nota diffusa dal gruppo.
La nota dell'azienda
"Il consiglio di amministrazione, il Collegio dei Revisori, i dipendenti e i collaboratori del Gros - Gruppo Romano Supermercati si stringono uniti e partecipi attorno alla famiglia Trombetta - si legge - e, con enorme commozione, rendono omaggio a Giorgio Trombetta il quale ha lasciato un segno importante nella storia dell'economia italiana e in particolare di quella romana grazie alle sue qualità di grande uomo e straordinario imprenditore che si è sempre distinto per modernità e visione d'impresa. Dal 2010 Giorgio Trombetta, tra i fondatori del Gros – Gruppo Romano Supermercati, ha assunto la carica di presidente contribuendo con le sue spiccate doti allo sviluppo dell'azienda".
"Il Gros intende rivolgere alla Famiglia del presidente Giorgio Trombetta le più sentite condoglianze e ricordare e ringraziare il presidente Giorgio Trombetta per tutto ciò che ha fatto in questi anni, coniugando le scelte imprenditoriali all'umanità espressa per applicarle. Lascerà un grande vuoto che il Gros cercherà di colmare con impegno e dedizione, nella consapevolezza di essere custode dei suoi preziosi insegnamenti e proseguendo nell’attuazione delle strategie di sviluppo e di crescita condivise fino agli ultimi istanti della sua esistenza", conclude la nota.
Economia
Risparmio, Findomestic, 65% italiani che mette da parte...
Negli ultimi mesi solo il 33% degli italiani ha dichiarato di essere riuscito a risparmiare qualcosa del reddito guadagnato (in media l’8%), ma quasi 7 su 10 dichiarano di avere comunque soldi da parte.
Il 65% degli italiani che ha risparmiato tende a investire i soldi accantonati. Il 55% di questi predilige i prodotti finanziari classici come fondi o titoli di Stato, mentre il 45% opta per libretti di risparmio e conti deposito. C’è, inoltre, una quota rilevante di risparmiatori, il 35%, soprattutto donne e giovani, che lascia i propri risparmi sul conto corrente rinunciando a farli fruttare, molto spesso per diffidenza e timore. E' quanto emerge dall'analisi sul risparmio degli italiani condotta dall’Osservatorio mensile Findomestic, Gruppo Bnp anticipata dall'Adnkronos.
Oltre la metà (55%) di chi ha risparmi investiti, evidenzia ancora il rapporto, ha rinunciato ad acquisti importanti o li ha rinviati per tenere bloccati i propri risparmi e beneficiare così dei rendimenti elevati garantiti dai prodotti finanziari negli ultimi tempi. Si tratta del 23% del campione complessivo la cui tendenza al rinvio degli acquisti importanti è dovuta anche al perdurante clima di grande incertezza e preoccupazione rilevato oramai da anni dall’Osservatorio Findomestic.
"Il risparmio accantonato - spiega Claudio Bardazzi, responsabile dell'osservatorio - ha principalmente uno scopo difensivo: quasi il 70% degli intervistati lo destina alla creazione di una riserva per le emergenze e gli imprevisti. Ma c’è anche un 55% che risparmia per permettersi acquisti significativi in futuro come un immobile (13% delle preferenze), un’auto o altri beni per la famiglia (19%) o per sostenere spese importanti per i figli (18%). Altri risparmiano per mantenere in pensione il tenore di vita acquisito in età lavorativa (23%) o per lasciare un’eredità importante per i propri familiari (11%) a dimostrazione di come gli italiani continuino a considerare il risparmio uno strumento essenziale per affrontare il futuro con maggiore sicurezza", conclude Bardazzi.
Negli ultimi mesi solo il 33% degli italiani ha dichiarato di essere riuscito a risparmiare qualcosa del reddito guadagnato (in media l’8%), ma quasi 7 su 10 dichiarano di avere comunque soldi da parte. Oltre la metà (56%) non riesce, l’11% non ne ha percezione. E' quanto emerge dall’analisi sul risparmio degli italiani condotta dall’Osservatorio mensile Findomestic, Gruppo Bnp.
Se da un lato la capacità di accantonare regolarmente una parte di quanto si guadagna è una prerogativa di pochi, si legge nel rapporto, dall’altro la tendenza a costruire un risparmio nel tempo appartiene ad una larga maggioranza della popolazione. Quasi la metà di chi ha soldi da parte risparmia senza un metodo e un programma specifico, solo il 22% fissa degli obiettivi e li raggiunge, mentre il 30%, pur ponendosi degli obiettivi, non riesce a centrarli.
Economia
Torino-Cagliari 2 a 0 con doppietta di Adams
La partita allo Stadio Olimpico Grande della città piemontese
Il Torino, allo Stadio Olimpico Grande Torino, ha battuto il Cagliari per 2 a 0. Il calciatore inglese naturalizzato scozzese Che Adams ha messo a segno una doppietta al 6' e al 61esimo minuto. Con questa vittoria, valida per la 22esima giornata del campionato di serie A, il Torino sale a 26 punti agganciando temporaneamente l'Udinese al decimo posto. Il Cagliari resta fermo a 21 punti e al quattordicesimo posto.