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Marracash: “La musica oggi è piatta ma ora ‘È finita la pace'”
Il rapper si racconta in occasione dell'uscita del suo nuovo album
"È un momento storico in cui la musica è piatta, uniformante e forse anche poco interessante". Ma ora 'È finita la pace' "per rivendicare se stessi e il diritto dell'essere unici". È un Marracash emozionato e sereno quello che si presenta alla stampa per parlare del suo nuovo album ('È finita la pace', appunto) annunciato a sorpresa questa mattina. "Abbiamo finito il disco una settimana fa. È la chiusura di una trilogia iniziata nel 2019 ed è anche l'ultimo capitolo di un percorso personale dove ho cercato un mio modo di fare musica e rappresenta la ricerca di se stessi e l’accettazione".
Il primo album 'Persona' (2019), "era il percorso del rapper di periferia che metteva in crisi le sue convinzioni e carriera". Il secondo 'Noi, Loro, Gli altri' (2021), "il conflitto che avevo dentro si allargava anche all’esterno e adesso questo ultimo tassello è un po’ la resa dei conti. È il disco più personale che potevo fare: non ci sono feat, autori, interferenze esterne". Marracash rivendica, dunque, con orgoglio l'unicità di questo lavoro soprattutto nell'attuale momento storico: "il malessere è percepibile un po’ ovunque, l'inquietudine verso il futuro soprattutto dei giovani che forse neanche riescono a immaginarlo".
E il rap dopo il ‘Marrageddon Festival’ del 2023 confessa di aver affrontato un periodo di burnout: “Non è stata depressione. Ma quando finisce un periodo molto intenso poi resta un grande vuoto. Dopo anni pieni resta un silenzio assordante. Per me quello è stato un momento per disintossicarmi dai sonniferi e da tutta l’ipocrisia che c’è. Mi sono circondato dall'amore che ho stando con le persone che fanno parte della mia vita slegate dal lavoro". Il titolo 'È finita la pace' ha un triplice significato: "è finita la pace per me, per gli atri perché vuole essere un manifesto per rivendicare la propria unicità ed è finita nel mondo perché in questo momento viviamo in una polveriera non solo di guerra ma di sconvolgimenti".
L'album è "una bolla: 50 minuti in cui immergersi", uno spazio di consapevolezza lontano dal caos e dalla superficialità. Un posto privato in cui potersi riscoprire prendendo le distanze dalle mille bolle già esistenti e tutte uguali: dalla bolla social a quella finanziaria, da quella speculativa alla bolla del clima. “Viviamo in un mondo che apparentemente sembra libero ma in realtà è costruito per non farci essere noi stessi", ribadisce il rap che le manda a dire anche al mondo del musica con “tecniche di mercato che sono la copia di se stesse: Sanremo, l’estivo e la meccanica dei featuring. È un momento storico in cui la musica è piatta, uniformante e forse anche poco interessante”.
I tormentoni, ricorda il rapper, "esistono da 'Abbronzatissima' ma adesso gli artisti sono ostaggi di questa bolla: tutti cercano di indovinare attraverso gli algoritmi la formula giusta. Io non sono un santone, sono competitivo ma i risultati non si ottengono così. In questo modo non costruisci una cosa duratura e alla fine sei infelice perché hai sputtanato l’unica cosa che ami: ovvero la musica”. Il nuovo album, dunque, propone "un sound diverso, senza trap, più classico continuando la tradizione di campionare la musica italiana".
Il successo dei precedenti lavori conferma l'esistenza di "una terza via": "Il mainstream è talmente grosso che schiaccia la musica di nicchia ma con i due precedenti dischi ho raggiunto la consapevolezza che esiste un pubblico che vuole altro e può portarlo a grande livelli". L'artista crede in un lieto fine, un 'Happy end' come l'ultima traccia dell'album, dove ognuno trova la propria strada: "Ognuno deve vincere alla propria maniera. Io mi considero uno sbandato che ha vinto e spero che questo possa essere di ispirazione". Il messaggio finale è chiaro: la vera vittoria è l'autenticità, conquistata attraverso la libertà di scelta. Come canta Marracash: "Non esiste altra vittoria che essere sé stessi/ Non esiste altro modo di essere sé stessi se non scegliere/ È finita la pace, l’accondiscendenza. C’è una nuova pace/ La consapevolezza". (di Loredana Errico)
Spettacolo
Verissimo, Carolyn Smith: “Lotto da 10 anni contro il...
La coreografa e giudice di Ballando con le stelle è stata ospite di Silvia Toffanin
“Sto bene, mi sto prendendo cura di me stessa”, così Carolyn Smith ospite oggi, 25 gennaio, a Verissimo ha parlato delle sue condizioni di salute e dei dieci anni di lotta contro il tumore al seno, diagnosticato nel 2015.
Le parole di Carolyn Smith
Sono trascorsi dieci anni da quando Carolyn Smith lotta duramente contro questo "intruso": "Ogni tre settimane devo fare la chemio, ma ormai ci sono abituata", racconta la coreografa e giudice di Ballando con le stelle nello studio di SIlvia Toffanin.
“Ho avuto un momento buio della mia vita, non sapevo come reagire. Il 2024 è stato l’anno più duro di questi lunghi dieci anni di lotta contro il tumore. Ma poi mi sono resa conto della mia forza, di tutti i cicli che sono riuscita a chiudere e ho ripreso in mano la mia vita”. Poi, spiega: "La situazione ora è stabile, i medici sono contenti. Ma hanno trovato un linfonodo ai polmoni, ma non è nulla di grave".
Carolyn Smith ha perso nel 2024 il suo cagnolino, Sir Scotty: “È stata una tragedia per me. Ha avuto un tumore al fegato ed è scomparso dopo un arresto cardiaco. Ho deciso di cremarlo, è sempre vicino a me e non mi abbandonerà mai”.
Spettacolo
Giacomo Giorgio chi è: l’attore di Mare Fuori ospite...
Per la prima volta ospite nello studio di Silvia Toffanin
Giacomo Giorgio sarà oggi, sabato 25 gennaio, ospite nello studio di Verissimo. L'attore, che interpreta Ciro nella serie televisiva di successo 'Mare Fuori', si racconterà per la prima volta a Silvia Toffanin.
Giacomo Giorgio, chi è
Classe 1998, Giacomo Giorgio coltiva la passione per la recitazione fin da bambino. A 9 anni lascia la sua Napoli e si trasferisce a Milano dove si avvicina al metodo 'Stanislavskij' e comincia a ottenere dei ruoli in alcune compagnie teatrali. A 17 anni lascia il capoluogo lombardo per trasferirsi a Roma e inseguire il suo sogno di diventare un attore.
Tra i primi lavori nel grande schermo, ci sono i film 'Non c'è campo' di Federico Moccia, uscito nel 2017, e 'The happy Prince' di Rupert Everett con Colin Firth ed Emily Watson. La svolta nella sua carriera nel mondo del cinema arriva nel 2020 quando entra nel cast della serie 'Mare fuori' e interpreta Ciro Ricci, uno dei personaggi più amati della serie targata Rai.
Torna sul grande schermo nel ruolo del poliziotto Zeman nei film 'Diabolik - Ginko all’attacco!' e 'Diabolik - Chi sei?' diretti entrambi dai Manetti Bros. Tra altre serie di successo, Giorgio ha preso parte a 'Sopravvissuti', lavorando accanto a Lino Guaciale. E anche nella miniserie 'Per Elisa – Il caso Claps', disponibile in streaming sulla piattaforma Netflix.
"Mi auguro di fare tanti film che piacciano alle persone. Magari anche con qualche statuetta importante. L’Oscar è l’aspirazione più grande per gli attori, ma penso anche ai David di Donatello", ha dichiarato in un'intervista a Tv Sorrisi e Canzoni.
Oltre alla recitazione Giacomo Giorgio ha dichiarato di essere un grande appassionato di musica, sa suonare la chitarra e il pianoforte.
Vita privata
Giacomo Giorgio è molto riservato sulla sua vita privata. In passato l'attore avrebbe avuto una relazione con l’attrice Beatrice Vendramin. I due sono stati paparazzati insieme, ma il flirt non è mai stato confermata dalle due parti.
Spettacolo
Carolyn Smith chi è: la giudice di Ballando con le stelle...
Dall'amore per la danza alla lotta contro il tumore: tutto sull'ospite di SIlvia Toffanin
Carolyn Smith sarà ospite oggi, sabato 25 gennaio, a Verissimo. La coreografa, capitana della giuria di Ballando con le stelle, torna nello studio di Silvia Toffanin per raccontarsi.
Carolyn Smith, chi è
Carolyn Smith nasce in Scozia nel 1960. L’amore per la danza comincia quando è soltanto una bambina: Carolyn inizia a muovere i primi passi all’età di tre anni, appassionandosi subito al mondo della danza classica. A 15 anni si specializza in danza latino-americana, partecipa a competizioni a livello agonistico e arriva in finale ai campionati Europei, ai mondiali e al Grand Slam, ottenendo ottimi posti nelle classifiche.
A causa di un infortunio abbandona il mondo delle gare e si trasferisce in Italia dedicandosi totalmente all’insegnamento e alla carriera da coreografa. Nel 2012 fonda la sua scuola di danza, la Carolyn Smith Dance Academy, che ha nove sedi in Italia e altre sparse per l’Europa, in Gran Bretagna, Russia, Ucraina, Polonia.
Carolyn Smith ricopre il ruolo di giudice internazionale nelle gare di danza latino-americana. Dal 2007 diventa l’icona di Ballando con le stelle, ed entra ufficialmente a far parte della giuria del dance show di Rai 1.
La lotta contro il tumore
Nel 2015 Carolyn Smith comincia una dura lotta contro un cancro al seno. Dopo un primo periodo di cure, nel 2017 le viene diagnosticata una recidiva. In un’intervista rilasciata a Verissimo, Carolyn Smith ha spiegato che il tumore al seno è ricomparso nell’estate del 2022 e che a causa degli effetti collaterali delle cure precedenti è dovuta ricorrere alla chemioterapia.
"Sono nove anni che combatto contro il tumore. La chemioterapia che sto facendo è diventata ormai uno stile di vita perché la devo fare ogni tre settimane per tenere a bada il cancro, nella speranza che nel frattempo la ricerca trovi un'altra soluzione", ha spiegato la coreografa nello studio di Silvia Toffanin. Nel 2017 ha pubblicato il libro 'Ho ballato con uno sconosciuto', dove parla a cuore aperto della malattia.
Vita privata
Carolyn Smith ha deciso nel 1986 di andare a vivere in Italia, perché aveva conosciuto a Londra un ballerino di Torino, con il quale si è unita in matrimonio. Dopo la separazione, nel 1997 Smith ritrova l’amore con Ernestino Michielotto, ballerino e coreografo conosciuto durante gli anni in cui entrambi partecipavano alle competizioni di ballo.