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Mondiale per Club, svelato il calendario di Inter e Juventus: le date
I bianconeri esordiranno nello stadio più piccolo del torneo
Il nuovissimo Mondiale per Club 2025 è pronto a partire. Dopo aver svelato i gironi, Inter e Juventus hanno scoperto anche il calendario del torneo fortemente voluto dal presidente della Fifa Gianni Infantino e che prenderà il via il prossimo 15 giugno, al termine della stagione regolare. Tante le big europee impegnate negli Stati Uniti, che ospiteranno le migliori squadre del mondo negli stadi di tutto il Paese.
Mondiale per club, il calendario di Inter e Juventus
L'Inter, nel proprio girone affronterà il River Plate, i giapponese dell'Urawa Red Diamons e il Monterrey. L'esordio sarà proprio con i messicani il prossimo 17 giugno, nel mezzo la sfida con gli asiatici e poi, a chiudere, l'affascinante partita contro i Millionarios. Il 18 giugno toccherà invece la Juventus, che esordirà con gli emiratini dell'Al Ain per affrontare poi i marocchini del Wydad Casablanca e il Manchester City.
Il calendario dell'Inter
Monterrey-Inter: 17 giugno ore 18 a Los Angeles
Inter-Urawa Red Diamonds: 21 giugno ore 12 a Seattle
Inter-River Plate: 25 giugno ore 18 a Seattle
Il calendario della Juventus
Al Ain-Juventus: 18 giugno ore 21 a Washington DC
Juventus-Wydad: Casablanca 22 giugno ore 12 a Philadelphia
Juventus-Manchester City: 26 giugno ore 15 a Orlando
Juventus, l'esordio nello stadio più piccolo
Tra gli stadi che ospiteranno la Juventus al Mondiale per Club c'è anche l'Audi Field di Washington DC. Particolarità di questo impianto è che, tra quelli selezionati per ospitare il torneo, è il più piccolo di tutti con soli 20mila posti sugli spalti.
La Fifa lo ha quindi giudicato troppo piccolo per ospitare le partite di Manchester City o Real Madrid, le due squadre più attese, ma abbastanza grande per essere il palcoscenico dell'esordio bianconero, in programma il prossimo 18 giugno contro l'Al Ain. L'Audi Field ospiterà altre due partite: Salisburgo-Al Hilal e Al Ain-Wydad Casablanca.
Sport
Europa League, Az-Roma 1-0 e Lazio-Real Sociedad 3-1
Biancocelesti agli ottavi, sfuma qualificazione diretta agli ottavi per i giallorossi
Pesante ko per la Roma ad Alkmaar contro l'Az. I giallorossi perdono 1-0 con un gol di Parrott al 35' della ripresa e dicono addio alle speranze di qualificazione diretta agli ottavi di finale di Europa League. Per i capitolini sarà decisiva la sfida tra sette giorni all'Olimpico con l'Eintracht Francoforte per centrare la qualificazione ai playoff del mese prossimo. In classifica gli olandesi salgono a quota 11, scavalcando i capitolini fermi a 9.
Lazio ok
La Lazio sconfigge 3-1 la Real Sociedad. Vantaggio dei padroni di casa con Gila al 5', alla mezz'ora spagnoli in dieci per l'espulsione per doppia ammonizione di Munoz e i capitolini vanno ancora a segno con Zaccagni al 32' e Castellanos al 34'. Al 37' della ripresa gol della bandiera per gli ospiti con Barrenetxea. I biancocelesti allungano in vetta alla classifica con 19 punti e sono certi del passaggio diretto agli ottavi di finale con una giornata d'anticipo, mentre i baschi restano fermi a quota 10 e dovranno conquistarsi l'accesso al playoff all'ultima giornata, dove affronteranno in casa il Paok Salonicco.
Sport
Djokovic si ritira in semifinale, Zverev in finale...
Il serbo lascia il campo dopo aver perso il primo set
Il serbo Novak Djokovic si ritira dalla semifinale degli Australian Open oggi 24 gennaio 2025. Il tedesco Alex Zverev vola in finale. Djokovic abbandona dopo aver perso il primo set al tie-break. Zverev si aggiudica il parziale per 7-6 (7-5) dopo 1h21' di battaglia. Il 37enne serbo, sceso in campo con la coscia sinistra fasciata, getta la spugna alla fine del primo interminabile parziale.
Zverev, numero 2 del ranking, giocherà per la terza volta in finale in un torneo dello Slam. Il tedesco, alla prima finale agli Australian Open, in carriera non ha mai vinto un major: ha perso nell'atto conclusivo degli US Open e del Roland Garros.
Cosa ha detto Djokovic
"Ho fatto il massimo per gestire l'infortunio muscolare, è una lesione. Dopo il match con Alcaraz non ho toccato la palla fino ad un'ora prima della sfida con Zverev. La fisioterapia e la fasciatura mi hanno aiutato, ma alla fine del primo set ho sentito troppo dolore... Ci ho provato... L'obiettivo ora è recuperare, tra poche settimane dovrei giocare a Doha ma vediamo come vanno le terapie: in passato ho recuperato in fretta. Negli ultimi anni mi sono infortunato con una certa frequenza, non so quale sia il motivo. Io voglio andare avanti a vincere altri Slam", dice Djokovic alla fine del match in conferenza.
"Se avessi vinto il primo set magari avrei provato a continuare, ma anche se avessi vinto il set sarebbe stata durissima rimanere in campo per altre 2 o 3 ore e reggere negli scambi durissimi", aggiunge. Due anni fa, Djokovic ha avuto un problema simile ma è riuscito a vincere il torneo: "Due anni fa ho gestito meglio la situazione, in campo non avevo troppo fastidio. Stavolta è andata diversamente", aggiunge. "Gli infortuni fanno parte del gioco, non c'è la possibilità di mandare in campo qualcun altro con una sostituzione".
L'Australian Open potrebbe segnare la fine della collaborazione con Andy Murray come coach: "Parlerò con Andy, il mio feedback è positivo ovviamente. Valuteremo i prossimi passi, ora siamo entrambi delusi ed è difficile parlare di programmi. Penso di aver giocato un ottimo match contro Alcaraz, avrei avuto l'opportunità di lottare se fossi stato bene: stavo colpendo molto bene la palla, la semifinale è un ottimo risultato ma non mi soddisfa, visti i miei standard", afferma.
E' l'ultimo Australian Open? "Non so, c'è la possibilità. Voglio andare avanti, qui ho avuto i più grandi successi della mia carriera. Se sto bene e sono motivato non vedo un motivo per non venire qui. Ma c'è sempre la possibilità, certo... Questo è il torneo dello Slam in cui ho reso al massimo, sarà sempre nei miei ricordi e nel mio cuore".
Il match
Djokovic, alle prese con un problema muscolare accusato durante il match contro Carlos Alcaraz, tiene il campo in maniera eccellente nel primo set. Il serbo annulla 4 palle break nel terzo game, nonostante la prima palla di servizio non lo assista. Nel game successivo è il 37enne serbo ad avere 3 breakpoint: Zverev - che piazza 8 ace nel set - li cancella uno dopo l'altro. Il match fila via senza scossoni fino al nono game.
Nole concede una palla break che può spaccare l'equilibrio ma si aggiudica un lunghissimo scambio di 20 colpi. L'epilogo del set è rinviato al tie-break e il servizio continua a dominare la scena. L'unico mini-break è quello che consegna il set a Zverev. Djokovic a rete sbaglia una comoda volee di rovescio e si arrende. Dopo 80 minuti di battaglia, non è in grado di continuare: addio al sogno di vincere il 25esimo Slam della carriera e di conquistare l'11esimo trionfo a Melbourne.
L'omaggio di Zverev
Dagli spalti piove qualche 'buuu' all'annuncio del giudice di sedia: game over. "Per favore, non fischiate un giocatore che esce dal campo per infortunio. Novak ha dato tutto a questo sport in 20 anni. Ha vinto questo torneo una volta con una lesione agli addominali, una volta con un infortunio alla coscia", dice Zverev nell'intervista post partita.
"Il primo set è stato di alto livello, ci sono stati scambi durissimi. Sono felice ovviamente di giocare la prima finale della mia carriera qui agli Australian Open, ma non c'è nessun giocatore che io rispetti come Novak. E' uno dei miei migliori amici nel circuiti, quando ho avuto problemi mi è sempre stato vicino e mi ha sempre aiutato tantissimo", aggiunge.
L'azzurro Jannik Sinner, numero 1 del mondo, sarà impegnato nella seconda semifinale contro lo statunitense Ben Shelton.
Sport
Djokovic e il ritiro da Australian Open: “Voglio...
"Voglio tornare a giocare qui, ma è possibile che questo sia stato l'ultimo match"
Novak Djokovic ha giocato l'ultima partita della carriera agli Australian Open? "E' possibile". Il 37enne serbo oggi è stato costretto al ritiro nella semifinale contro Alex Zverev. Nel 2026, dice l'ex numero 1 del mondo, la presenza a Melbourne non è certa. Così come, in fondo, non è certa la prosecuzione della carriera. "Non so, è possibile. Voglio andare avanti, qui ho avuto i più grandi successi della mia carriera. Se sto bene e sono motivato non vedo un motivo per non venire qui. Ma c'è sempre la possibilità, certo... Questo è il torneo dello Slam in cui ho reso al massimo, sarà sempre nei miei ricordi e nel mio cuore", dice Djokovic.
Gli infortuni, per il fenomeno di Belgrado, si accumulano. Lo scorso anno fu costretto a ritirarsi dal Roland Garros per una lesione al menisco. "Negli ultimi anni mi sono infortunato con una certa frequenza, non so quale sia il motivo. Io voglio andare avanti a vincere altri Slam. Qui ho fatto il massimo per gestire l'infortunio muscolare, è una lesione. Dopo il match con Alcaraz non ho toccato la palla fino ad un'ora prima della sfida con Zverev. La fisioterapia e la fasciatura mi hanno aiutato, ma alla fine del primo set ho sentito troppo dolore... Ci ho provato... L'obiettivo ora è recuperare, tra poche settimane dovrei giocare a Doha ma vediamo come vanno le terapie: in passato ho recuperato in fretta", dice ancora.
Oggi, il fisico ha ceduto. "Se avessi vinto il primo set magari avrei provato a continuare, ma sarebbe stata durissima rimanere in campo per altre 2 o 3 ore e reggere negli scambi durissimi". L'Australian Open potrebbe segnare la fine della collaborazione con Andy Murray come coach: "Parlerò con Andy, il mio feedback è positivo ovviamente. Valuteremo i prossimi passi, ora siamo entrambi delusi ed è difficile parlare di programmi. Penso di aver giocato un ottimo match contro Alcaraz, avrei avuto l'opportunità di lottare se fossi stato bene: stavo colpendo molto bene la palla, la semifinale è un ottimo risultato ma non mi soddisfa, visti i miei standard", afferma.