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Asi compie 30 anni, festa all’Auditorium della Conciliazione
L’Ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni, fondato nel 1994, oggi riunisce associazioni sportive dilettantistiche, società sportive, circoli culturali e associazioni del Terzo Settore, contribuendo alle loro attività sportive, sociali, ludico-ricreative e culturali
L'Asi, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, taglia il traguardo dei 30 anni. L’Ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni, fondato nel 1994, oggi riunisce associazioni sportive dilettantistiche, società sportive, circoli culturali e associazioni del Terzo Settore, contribuendo alle loro attività sportive, sociali, ludico-ricreative e culturali.
La crescita dell’Ente è stata esponenziale in questi 30 anni. Oggi Asi conta oltre 1,4 milioni di tesserati, atleti, dirigenti, tecnici, arbitri e giudici di gara, e promuove sul territorio nazionale la cifra record di 652 discipline sportive grazie a 130 comitati territoriali, 70 settori tecnici-sportivi e più di 30.000 operatori e collaboratori. Numeri che fanno di Asi uno dei principali Enti di promozione sportiva italiani, dunque un potente motore per ciò che concerne la promozione dello sport di base, dell’attività motoria, e della diffusione di una solida cultura del movimento e del benessere tra la popolazione.
Si è consumata, all’Auditorium della Conciliazione di Roma, la festa del trentennale di ASI con una serata che ha coinvolto personalità del mondo dello sport, dirigenti e atleti. Nel talk show condotto dal direttore di Rai Sport Jacopo Volpi e la conduttrice della Domenica Sportiva Simona Rolandi, erano presenti, insieme al presidente ASI Claudio Barbaro, quattro degli ultimi sei presidenti del CONI, Franco Carraro, Gianni Petrucci, Giovanni Malagò e Mario Pescante che, nel 1994, concesse ad ASI il riconoscimento di Ente di Promozione Sportiva. La storia di ASI cominciò lì.
Presenti anche il presidente della Figc Gabriele Gravina e campioni del passato e di oggi che hanno trovato in ASI la loro “casa”. Abdon Pamich, olimpionico della 50 km di marcia ai Giochi di Tokyo 1964 e testimonial oggi della Corsa del Ricordo, Gabriella Dorio, olimpionica dei 1500 metri ai Giochi di Los Angeles 1984, Luigi Busà, olimpionico di karate ai Giochi di Tokyo 2020, l’argento olimpico di pallanuoto con il Settebello Amaurys Pérez, il ginnasta due volte argento mondiale agli anelli Marco Lodadio, la pallanuotista bronzo iridato con il Setterosa Domitilla Picozzi, l’icona del calcio femminile Natalina Ceraso Levati, la ginnasta argento e bronzo olimpico ai Giochi di Parigi 2024 Manila Esposito e Novella Calligaris, la storia del nuoto italiano. Sul palco, hanno raccontato la propria esperienza Gianluigi Buffon, campione del mondo 2006 e il presidente Gravina.
La serata di festa è stata arricchita da momenti di spettacolo ed esibizioni sportive, con Federico Palmaroli, noto ai più come “Osho”, con le vignette sullo sport dalla sua collezione de “Le frasi più belle di Osho”. Tanti i momenti legati al Terzo Settore di Asi con Asi Spettacolo e il noto attore Enio Drovandi, Asi Magia con l’esibizione di Remo Pannain, la danza dell’academy di Mvula Sungani e gli artisti del contest RomaMusic.
Sport
Juve, Giuntoli: “Cambiaso? Nessuna trattativa con il...
Il Managing Director Football bianconero ha parlato di mercato pochi minuti prima del big match di campionato contro il Milan
"Cambiaso? In questo momento non c'è trattativa”. Cristiano Giuntoli, Managing Director Football della Juventus, è netto sulle voci di mercato che nelle ultime ore hanno accostato Andrea Cambiaso al Manchester City. “Vogliamo fare mercato in entrata - ha spiegato ai microfoni di Dazn prima del big match di Serie A contro il Milan - per colmare le lacune date dagli infortuni e non stiamo pensando alle uscite. Se arrivasse un'offerta irrinunciabile ci penseremo, ma non è arrivata".
Le parole di Giuntoli
Il dirigente bianconero ha poi parlato del momento della squadra: "Non siamo soddisfatti della classifica, vogliamo fare di più e meglio, senza contare tutte le vicissitudini passate. La vittoria è la cosa più importante, in questo momento baratterei una brutta partita con i tre punti. Quando si è in un momento di crescita va valutata però anche la prestazione, non solo il risultato". In seguito, anche una battuta sul caso di mercato che riguarda Kolo Muani, bloccato al Psg per questioni burocratiche: "È stato un disguido burocratico e in settimana verrà fatto. Siamo sereni"
Sport
Juve-Milan 2-0, Mbangula e Weah firmano il successo...
La squadra di Thiago Motta torna al successo nel big match contro i rossoneri. Primo ko per Conceicao
Nessuna rimonta rossonera, nessun pareggio bianconero. Nel primo big match del sabato di Serie A, la Juve batte 2-0 il Milan all’Allianz Stadium e agguanta tre punti d’oro per il morale e la classifica. Apre Mbangula (con decisiva deviazione di Emerson Royal), chiude Weah: la squadra di Thiago Motta sale al momento al quarto posto, a 37 punti, quella di Conceicao resta ottava a quota 31. Da una parte e dall’altra, spariscono le costanti. La Juve interrompe la striscia di pareggi, 13 in questa Serie A. Il Milan stavolta non mostra la solita grinta vista con il tecnico portoghese e servita già per ribaltare tre volte situazioni di svantaggio. Contro i bianconeri e l’Inter in Supercoppa e nel recupero contro il Como.
Primo tempo senza reti
Il primo tempo di Juve-Milan non regala guizzi veri, ma è piacevole e divertente. Con occasioni da una parte e dall’altra. I bianconeri ci provano subito con Koopmeiners, intorno al quarto d’ora: la botta dalla distanza dell’olandese finisce però sopra la traversa. Poi Musah complica la vita a Maignan, costretto a uscire dall’area per evitare un pasticcio difensivo con Yildiz in agguato. Ancora Juve pericolosa con Gatti, che al 21’ svetta sul piazzato di Koopmeiners e sfiora il palo. Poco prima della mezz’ora, la grande chance per il Diavolo arriva con il rasoterra di Leao: Di Gregorio sicuro sulla risposta. La squadra di Thiago Motta si rivede dalle parti di Maignan con il destro dalla distanza di Yildiz, ma il portiere francese si fa trovare pronto. Zero a zero all’intervallo.
Decidono Mbangula e Weah
Thiago Motta cambia a inizio ripresa per cause di forza maggiore. Yildiz è costretto a uscire per un problema all'adduttore, dentro Weah. Il figlio d'arte è pericoloso una manciata di minuti dopo con un destro potente da posizione defilata, ma Maignan salva e poi replica sulla ribattuta di Koopmeiners. In campo c'è solo la Juve, che passa in ripartenza allo scoccare dell'ora di gioco. Nico Gonzalez apre per Mbangula e il belga conclude con il destro a giro, ma è la deviazione di Emerson Royal a beffare Maignan. Conceicao decide così di giocarsi il primo cambio al 63' (Jimenez al posto di Bennacer), ma i suoi non rispondono e pochi secondi dopo la Juve raddoppia. Thuram serve uno scatenato Weah, che supera Tomori e segna di sinistro. Fotografia del dominio bianconero. La ripresa del Milan è poca cosa: Conceicao cerca la svolta dalla panchina (dentro Camarda, Jovic e Terracciano, fuori Emerson, Abraham e Reijnders), ma davanti i suoi non incidono. Ci provano Theo Hernandez su punizione e Camarda di testa, con il risultato che non cambia. La Juve torna alla vittoria, Thiago Motta torna a sorridere.
Sport
Australian Open, Sinner-Giron 6-3, 6-4, 6-2: Jannik agli...
L'azzurro batte l'americano in 3 set
Jannik Sinner supera il terzo turno degli Australian Open 2025 e vola agli ottavi di finale. L'azzurro, numero 1 del mondo e campione in carica, oggi 18 gennaio batte lo statunitense Marcos Giron per 6-3, 6-4, 6-2. Ecco la cronaca del match contro Giron, sul campo della Rod Laver Arena.
Il 23enne altoatesino cerca negli ottavi di finale nel primo torneo stagionale dello Slam attende il vincente della sfida tra il danese Holger Rune e il serbo Miomir Kecmanovic.