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Riapre Notre-Dame, esauriti in 2 ore posti per le prime messe
Il sito è stato preso d'assalto
![Notre-Dame de Paris - Agenzia Fotogramma / Ipa](https://www.adnkronos.com/resources/0294-1c7b69678f86-bac118d1b8a3-1000/format/big/notre_dame_aprigi_agenzia_fotogramma_ipa.jpeg)
Sono stati prenotati in meno di due ore i posti disponibili per partecipare alle prime Messe dopo la riapertura di Notre-Dame de Paris, colpita da un grave incendio nel 2019 e rimasta chiusa da allora per i lavori di restauro. Il sito è stato preso d'assalto alle 11 di oggi, fin dall'inizio delle prenotazioni: chi accedeva si trovava inserito in una fila di oltre un'ora solo per poter arrivare alla schermata delle date, inutilmente, perché la maggior parte di esse risultava già al completo.
La riapertura di Notre-Dame de Paris coprirà diversi giorni. Il 7 dicembre sono attese a Parigi numerose personalità: oltre al presidente francese Emmanuel Macron circa 50 tra capi di stato e di governo parteciperanno alla cerimonia. Anche il presidente eletto americano Donald Trump ha annunciato oggi la sua presenza.
Dall'8 al 15 dicembre si svolgerà l'Ottava di riapertura: durante questo periodo, i visitatori saranno invitati a riscoprire il monumento parigino. Da lunedì 16 dicembre, la cattedrale tornerà ad aprire tra le 7.45 e le 19 ogni giorno, anche se per il primo periodo, anche per via delle feste natalizie, si prevede che l'accesso al monumento possa essere più complicato.
Il ritorno di Donald Trump sulla scena globale
Durante il primo mandato alla Casa Bianca, Emmanuel Macron trattò con tanta deferenza Donald Trump durante una sua visita a Parigi in occasione della sfilata del 14 luglio sugli Champs-Elysees che il tycoon tornò a Washington con la fissa di avere una sfilata militare per il 4 luglio. Ora che il tycoon si prepara a tornare alla Casa Bianca, il presidente francese - alle prese con una grave crisi politica che potrebbe portare alla caduta del governo di Michel Barnier - ha superato se stesso ed ha invitato Trump alla cerimonia più attesa dell'anno, quella della riapertura di Notre Dame.
Così, sottolinea oggi la Cnn, Macron ha offerto a Trump di "essere al centro di un evento da Vip, che segnerà il suo grande ritorno sulla scena globale" cosa che "dice molto sulla rapidità del ritorno del potere al presidente eletto a sei settimane dall'inizio del suo secondo mandato". "Il viaggio a Parigi promette tutto quello che il presidente eletto apprezza di più - continua l'emittente - la possibilità di catturare i riflettori, l'adulazione di essere l'ospite di onore e la fanfara di essere parte di uno spettacolo unico che probabilmente sarà seguito da milioni di persone in tutto il mondo".
Senza contare che il tycoon mostrerà, anche in anticipo rispetto al calendario dell'insediamento, che è lui che i leader internazionali - a Parigi sono attesi una cinquantina di capi di Stato e di governo - devono corteggiare, mentre Joe Biden - che dopo il controverso annuncio della grazia al figlio Hunter è partito per una missione in Angola e manderà a Parigi, stando alla stampa francese, la moglie Jill - incomincia a sparire dalla scena globale.
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2023/11/23/Logo.png)
Esteri
Ucraina-Russia, Kiev rischia tracollo nel Donbass. E Kim...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2025/01/24/redazione_130608004964_44.jpeg)
Le truppe di Kiev rischiano l'accerchiamento. La Corea del Nord invierà nuovi aiuti alla Russia
![Soldati ucraini](https://www.adnkronos.com/resources/0295-1cbf623cae45-c4375bc0540e-1000/format/big/ucraina_soldati_fucli_afp.jpeg)
L'Ucraina rischia il tracollo nel Donbass. Le truppe di Kiev, nella zona più calda del fronte, rischiano di essere accerchiate dai reparti russi in una fase cruciale della guerra. Mentre Donald Trump va in pressing su Vladimir Putin auspicando il decollo del dialogo per porre fine al conflitto ("Voglio vederlo presto, la guerra deve finire"), sul campo il copione di Mosca non cambia. La situazione per le forze ucraine appare critica in particolare nell'area di Velyka Novosilka, come ha confermato un portavoce dell'esercito alla tv.
"C'è il rischio di un'operazione di accerchiamento", ha detto descrivendo il quadro nel quale i soldati ucraini si affidano all'artiglieria per rompere l'assedio. Prima della guerra, Velyka Novosilka era una cittadina con circa 5300 abitanti. Ora, le sue macerie corrispondono all'estremità sudoccidentale del fronte nel Donetsk. Il centro della città, secondo gli aggiornamenti, è ancora controllato dai soldati di Kiev.
Le autorità ucraine, intanto, hanno ordinato l'evacuazione di 16 villaggi nell'oblast di Kharkiv. I bombardamenti russi sono diventati più intensi, i civili devono allontanarsi da una regione sempre più instabile. "Esortiamo le famiglie con minori a proteggere le proprie vite e ad abbandonare le aree pericolose", il messaggio del governatore Oleh Syniehubov.
I vertici militari ucraini hanno registrato 82 attacchi russi lungo il fronte orientale. Più della metà hanno preso di mira Pokrovsk, centro logistico fondamentale nel Donetsk: il controllo della città consente di gestire le principali vie di rifornimento e, per la Russia, significherebbe avere un trampolino per un'offensiva più strutturata verso ovest.
Nella regione, le truppe di Mosca sono impegnate in operazioni ormai da oltre un anno e hanno preso possesso di Avdiivka, Vuhledar e più recentemente di Kurakhove. La Russia riesce a mantenere una pressione costante nell'est dell'Ucraina perché non deve impiegare troppo risorse nel Kursk, la regione invasa dai soldati di Kiev sin da agosto 2024. Lì, infatti, Mosca schiera migliaia di nordcoreani e, a quanto pare, potrà utilizzare ulteriori risorse - umane e non - provenienti da Pyongyang.
Kim manderà altri uomini e armi a Putin
La Corea del Nord - che ha spedito in Russia 12mila uomini - infatti invierà rinforzi ai militari russi impegnati a combattere contro le truppe ucraine nella regione di confine Kursk, come ha spiegato il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov nel corso di una intervista alla rivista The War Zone. Anche il New York Times, citando un funzionario statunitense a condizione di anonimato, ha scritto che nuove truppe di Pyongyang potrebbero arrivare entro due mesi.
Secondo Budanov, Pyongyang invierà unità di artiglieria, armi e altri 150 missili balistici a corto raggio che i russi potranno utilizzare contro gli ucraini. Lo scorso anno la Corea del Nord aveva consegnato all'esercito russo 148 missili a corto raggio, secondo fonti di Kiev e di Seul.
Budanov ritiene inoltre che Pyongyang consegnerà a Mosca altri cannoni semoventi Koksan e sistemi di lancio multiplo di razzi, ricordando che la Corea del Nord ha fornito alla Russia 120 pezzi di ciascuno di questi sistemi negli ultimi tre mesi. Inoltre ci si aspetta che i soldati nordcoreani addestrino i loro colleghi russi sui sistemi in dotazione, ha affermato.
Esteri
Trump, giudice sospende ordine contro ius soli. Presidente:...
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Trump intende negare ai figli degli immigrati illegali la 'birthrigth citizenship', la cittadinanza per diritto di nascita
![Donald Trump](https://www.adnkronos.com/resources/0295-1ce2c69ecc97-c0be31ebbdf7-1000/format/big/trump_girato_afp_2301.jpeg)
Stop a Donald Trump. Un giudice federale ha deciso di bloccare temporaneamente l'entrata in vigore dell'ordine esecutivo con cui il presidente degli Stati Uniti Trump intende negare ai figli di immigrati senza documenti la 'birthrigth citizenship', la cittadinanza per diritto di nascita, la versione americana dello ius soli da oltre 150 anni inserita nella Costituzione americana. "Ovviamente faremo ricorso", ha detto Trump ai giornalisti nello Studio Ovale quando gli è stato chiesto della sentenza.
"Hanno portato la questione davanti ad un certo giudice di Seattle, credo, giusto? Non ci sono sorprese con quel giudice", ha detto Trump, mentre il Dipartimento della Giustizia annunciava che avrebbe "difeso vigorosamente" l'ordine firmato dal presidente. "Puntiamo a presentare argomentazioni approfondite nel merito, alla Corte e al popolo americano che vuole disperatamente vedere attuale le leggi della nostra nazione", ha detto un portavoce del dipartimento.
La decisione del giudice
In un'udienza tenutasi tre giorni dopo l'emanazione dell'ordine esecutivo da parte di Trump, un giudice della Corte distrettuale federale, John C. Coughenour, si è schierato, almeno per il momento, dalla parte dei quattro Stati democratici che avevano fatto ricorso. Lo stop dovrebbe durare 2 settimane. "Si tratta di un ordine palesemente incostituzionale", ha dichiarato il giudice di Seattle. "Occupo lo scranno da oltre 40 anni, non ricordo un altro caso in cui la questione sia stata esposta in modo così chiaro".
L'ordine di Trump stabiliva che i bambini nati negli Stati Uniti da immigrati irregolari non potessero essere ritenuti cittadini americani, ed era esteso anche ai bambini nati da madri che si trovavano nel Paese solo temporaneamente, come turiste, studentesse universitarie o lavoratrice temporanee.
Coughenour, nominato nel 1981 da Ronald Reagan, ha ascoltato in udienza gli argomenti dei procuratori generali di Arizona, Oregon, Washington e Illinois, che nella loro mozione avevano affermato che l'ordine di Trump negherebbe in modo illegale a circa 150mila bambini nati negli Stati Uniti ogni anno la cittadinanza garantita loro dal 14esimo emendamento e dalla legge federale. Una causa federale separata, presentata da altri 18 Stati e due città, è ora sotto processo in Massachusetts.
Cosa succederà
Trump, dall'inizio del suo mandato, ha firmato un centinaio di ordini esecutivi. Secondo i democratici, diversi provvedimenti varati dal presidente saranno contrastati da cause legali. "In risposta a tutte le attività che abbiamo visto questa settimana, si scatenerà una valanga di contenziosi legali per conto del popolo americano", ha detto il leader della minoranza alla Camera dei Rappresentanti Hakeem Jeffries.
Il dem si è scagliato contro i suoi colleghi repubblicani, 'rei' di aver appoggiato la grazia concessa da Trump ai detenuti del 6 gennaio, alcuni dei quali hanno commesso reati violenti contro gli agenti della polizia capitolina: "Vergogna ai miei colleghi repubblicani della Camera. Che fine ha fatto il sostegno alla polizia?, ha dichiarato Jeffries, citato dalla Cnn.
Esteri
Gaza, Hamas domani libera altri ostaggi: attesa per i nomi
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Dalle soldatesse a mamma Bibas, chi sono le donne che potrebbero essere liberate domani
![Ostaggi israeliani di Hamas - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/0295-1ce355e993b1-dbbd56ff36b5-1000/format/big/israele_ostaggi_cartellone_afp.jpeg)
Hamas renderà noti oggi i nomi dei 4 ostaggi che, in base all'accordo raggiunto con Israele nell'ambito della tregua a Gaza, verranno rilasciati domani, sabato 25 gennaio. Lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas, Zaher Jabarin, confermando che a essere rilasciate saranno quattro donne.
Capo di Hamas in Cisgiordania, Jabarin ha spiegato che la lista dei quattro nomi verrà consegnata ai mediatori. Si tratta del secondo scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi della prima fase dell'accordo. Per ogni ostaggio vengono rilasciati 30 detenuti palestinesi, 50 se l'ostaggio rilasciato è un militare.
Una volta divulgati i nomi dei quattro, Israele dovrà fornire la lista dei detenuti palestinesi che verranno liberati in cambio, ha sottolineato Jabarin. L'accordo di cessate il fuoco, ha aggiunto, sta tenendo "malgrado alcune violazioni dell'occupazione israeliana". Ne riferisce il 'Times of Israel'.
Dalle soldatesse a mamma Bibas, le donne che Hamas può liberare
Nella lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerà nella prima fase dell'accordo raggiunto con Israele ci sono ancora sette donne.
Dopo il rilascio domenica di Emily Damari, Romi Gonen e Doron Steinbrecher, nella lista dei primi ostaggi che saranno liberati figura Shiri Silberman Bibas, 33 anni, rapita insieme al marito Yarden e ai figli Ariel, che ha compiuto 5 anni a Gaza, e al più piccolo ostaggio Kfir, di soli 2. Hamas aveva fatto sapere che la famiglia Bibas era stata uccisa in un raid aereo israeliano, ma non aveva mai fornito prove. C'è attesa anche per la tedesco-israeliana Arbel Yehud, 29 anni, che inizialmente doveva essere rilasciata domenica, ma che è stata sostituita da Hamas all'ultimo minuto. Al suo posto è stata rilasciata Emily Damari. Arbel Yehud era stata rapita il 7 ottobre del 2023 con il fidanzato Ariel Cunio dalla sua abitazione nel kibbutz Nir Oz. Israele ha chiesto che la donna venga rilasciata sabato.
Nell'elenco figurano i nomi delle cinque giovani soldatesse israeliane rapite, ovvero Agam Berger, Daniella Gilboa, Liri Albag, Naama Levy e Karina Ariev. Tutte appartengono all'unità di sorveglianza elettronica dell'Idf, con il compito di analizzare in tempo reale le immagini delle telecamere collocate lungo il confine di Gaza. Sono state rapite dai miliziani di Hamas che avevano fatto irruzione nella base di Nahal Oz uccidendo 52 soldati israeliani.
Karina Ariev, 19 anni, era apparsa in un video di propaganda di Hamas in cui implorava il governo di Netanyahu di fermare la guerra. Daniella Gilboa è stata rapita direttamente dal suo letto, come ha raccontato in un video reso pubblico a luglio. Più di recente, a gennaio, la diciannovenne Liri Albag è apparsa in un video in cui raccontava di essere rapita da 450 giorni. Naama Levy, 21 anni, è apparsa nei filmati del 7 ottobre ferita e con le mani legate dietro la schiena, trascinata su una jeep. Secondo il padre sarebbe stata tenuta lontana dalle altre in un tunnel a Gaza.