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Cos’e’ la “One day surgery”? Quando il giorno dopo l’intervento si torna già a casa

Dott. Andrea Parente - Chirurgo ortopedico

Milano, 3 dicembre 2024. Quando ci si deve sottoporre ad un intervento chirurgico tra i fattori che maggiormente impattano psicologicamente nella scelta di operarsi troviamo sicuramente quelli legati alla degenza post operatoria e ai tempi di ripresa.

Oggi però grazie alla chirurgia mininvasiva e alle nuove tecniche chirurgiche è possibile sottoporsi a un intervento ed essere già a casa il giorno successivo.

Com’è possibile? Lo chiediamo al dottor Andrea Parente, chirurgo ortopedico, uno dei “Golden Doctors” del Centro di Chirurgia Protesica ad Alta Specialità di Anca e Ginocchio dell'Istituto Clinico San Siro di Milano.

“Per gli interventi di impianto di protesi infatti, - ci spiega Parente- in casi specifici e ben selezionati, esistono protocolli ideati appositamente per venire incontro alle esigenze di pazienti che desiderano tornare a casa al più presto compiendo i primi passi della riabilitazione al proprio domicilio”.

Ma vediamo nel dettaglio se e quando questo protocollo è applicabile.

Iniziamo dai pazienti più giovani, quelli che maggiormente scalpitano per tornare prima possibile alla vita quotidiana. Per loro esistono protocolli ad hoc?

“Grazie al sempre più largo utilizzo di protesi parziali e tecniche mininvasive- sottolinea il dott. Parente- è possibile impiantare anche a questa categoria di pazienti, “giovani” sportivi, protesi articolari. I materiali oggi utilizzati, tra l’altro,sono sempre più longevi, fattore che ci consente di consigliare con ulteriore serenità l’impianto anche in età relativamente giovane”.

Va naturalmente sottolineato che i pazienti, seppur giovani, devono avere comunque una buona forma fisica e un ottimo stato di salute generale per poter rientrare nel protocollo “one day surgery”, un approccio che, grazie alla collaborazione tra diverse discipline mediche e paramediche, consente il ritorno a casa già il giorno successivo all’intervento, riuscendo cosi a svolgere tutta la convalescenza in un ambiente familiare con risvolti positivi anche dal punto di vista psicologico.

Ma come funziona il protocollo “one day surgery”?

Andrea Parente non ha dubbi sulla sua valenza, soprattutto perché rappresenta una grande opportunità non soltanto per i pazienti, ma soprattutto per il sistema sanitario.

Naturalmente, come già detto, questo protocollo al momento è applicabile soltanto nei casi ben selezionati.

“Il paziente –chiarisce infatti il dottore Parente - ha un ruolo centrale nella scelta di questo percorso perché dev’essere ben motivato e deve poter contare sull’aiuto di un caregiver al proprio domicilio, ovvero di una persona disponibile a prestare il proprio aiuto per assistere il paziente, aiutandolo nelle attività di recupero in sinergia con il team chirurgico e fisioterapico durante il periodo post operatorio”.

Dunque la sinergia tra paziente, caregiver e team chirurgico è la chiave per la buona riuscita dell’intervento: a supporto di questo viene in aiuto anche la telemedicina, quella disciplina che consente un contatto diretto e continuo tra medico e paziente grazie a strumenti informatici sempre più sofisticati.

“Attraverso una semplice app scaricabile da qualsiasi smartphone, l’iter post operatorio è monitorabile in tempo reale dall’equipe chirurgica – sottolinea Parente- mentre il paziente può comunicare in qualsiasi momento con il proprio medico per richiedere assistenza o consigli sulla gestione del post operatorio. L’app è inoltre utilizzata attivamente nella raccolta dei dati del paziente, compresa ad esempio la frequenza cardiaca durante lo svolgimento degli esercizi di riabilitazione. Si può comprendere come sia necessaria quindi un’ampia disponibilità alla collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti”.

Chiarito dunque come funziona, ci resta però ancora un quesito da porre al dottore Parente: Questo percorso è adatto a tutti gli interventi?

“Il protocollo “one day surgery” è utilizzato da me nella maggior parte dei casi per l’impianto di protesi monocompartimentali di ginocchio. Questo tipo di intervento è molto meno invasivo rispetto a quello di protesi totale perché consente un maggior rispetto dei tessuti molli con incisione cutanea ridotta e perdite ematiche contenute.

Ma in futuro il protocollo “one day surgery” potrebbe essere applicato ad altri impianti come le protesi d’anca. Anche in questo caso è necessario che la tecnica chirurgica prescelta sia minimamente invasiva come ad esempio la via anteriore diretta che consente la conservazione dei muscoli e dei tendini e provoca perdite ematiche contenute con recupero più rapido soprattutto nei primissimi giorni”.

Quale che sia l’intervento eseguito, in fase di dimissioni dall’ospedale, vengono ben spiegate al paziente tutte le istruzioni necessarie riguardo ai farmaci da assumere (analgesici e antitromboembolici), protocollo riabilitativo e gestione della ferita.

E dal giorno successivo all’intervento un fisioterapista dovrà seguire il paziente fin dalle prime mobilizzazioni.

Non va sottovalutato infine il coinvolgimento attivo del medico di Medicina Generale che dovrà assistere il paziente per qualsiasi esigenza e lavorare sempre in sinergia con tutto il team chirurgico e fisioterapico.

Per ulteriori informazioni il dottor Andrea Parente è disponibile su info@andreaparente.it

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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FEDERIMPRESE EUROPA: il presidente Mary Modaffari esprime...

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FEDERIMPRESE EUROPA: il presidente Mary Modaffari esprime soddisfazione per il decreto che incentiva le PMI con particolare attenzione al sud

Roma, 24/01/2025 Il provvedimento che incentiverà gli investimenti innovativi e sostenibili nelle micro, piccole e medie imprese (PMI) a firma del Ministro delle Imprese e del Made in Italy è un' importante passo avanti per accrescere l’economia del Sud Italia.

Il decreto mira a promuovere la transizione tecnologica e digitale delle aziende, favorendo l’adozione di tecnologie all’avanguardia e interventi legati alla sostenibilità ambientale , in particolare alle imprese del Mezzogiorno. Grazie a questi incentivi avremo nuove opportunità di lavoro per i giovani che vivono al sud .

Le agevolazioni prevedono contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per coprire fino al 75% delle spese ammissibili, con particolare attenzione a progetti che favoriscono l’efficienza energetica, l’economia circolare e l’integrazione delle tecnologie digitali.

ufficiostampa@federimpreseuropa.it

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Febbre e dolore dei bambini: ricorso dei genitori al ´fai...

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Febbre e dolore dei bambini: ricorso dei genitori al ´fai da te´ e al Dottor Web. “Affidatevi al pediatra e a fonti autorevoli per avere risposte corrette”

Al convegno di Motore Sanità su comunicazione e appropriatezza in pediatria è emerso l’eccessivo ricorso all’autoprescrizione di farmaci che possono generare seri effetti collaterali, nonostante l’84% dei genitori si fidino del pediatra

Vicenza, 24 gennaio 2025 – Il dolore lieve e moderato e la febbre coinvolgono milioni di bambini e i loro genitori, spesso alle prese con dubbi su come gestire correttamente queste patologie. Proprio sull’importanza di un intervento adeguato si è concentrato il convegno “Dalla comunicazione all'appropriatezza in pediatria. Focus su dolore e febbre”, organizzato a Vicenza da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Angelini Pharma. Al centro del dibattito, un tema cruciale: l’appropriatezza prescrittiva. Evitare l’uso inappropriato di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), spesso somministrati senza indicazione clinica, è fondamentale per ridurre effetti collaterali nei piccoli pazienti e, allo stesso tempo, contenere i costi sanitari.

I primi risultati di una recente survey condotta dalla Federazione italiana medici pediatri (FIMP), sui propri associati, evidenzia che l’84% dei pediatri osserva una costante crescita del ricorso all’automedicazione nell’utilizzo dei FANS. In particolare, il 49% dei pazienti ricorrono al “passaparola” per attivare una terapia con FANS, prima ancora di rivolgersi al pediatra. Ma la sfida è più ampia e passa dal rafforzare il ruolo del pediatra, combattere la disinformazione e promuovere una nuova alleanza tra professionisti sanitari. Per questo oltre il 97% dei pediatri, interpellato nella survey reputa fondamentale attivare corrette campagne d’informazione e sensibilizzazione sul corretto uso dei farmaci nella febbre e nel dolore lieve e moderato.

Il pediatra come figura chiave nel percorso di cura del piccolo paziente

Nel corso dell’incontro è stato ribadito il ruolo cruciale del pediatra, sia come garante dell’appropriatezza terapeutica, sia come punto di riferimento per i genitori. I dati presentati, provenienti da survey condotte dai pediatri di libera scelta, confermano che la figura del pediatra è percepita come fondamentale dai genitori, un vero e proprio pilastro nella cura dei bambini. Rafforzare questa fiducia con una comunicazione chiara e una presenza costante, anche attraverso l’aggregazione dei pediatri di libera scelta in piccoli/medi gruppi, è una delle sfide principali per il futuro.

Mattia Doria, Segretario Regionale FIMP Veneto, ha illustrato i dati della survey mettendo in evidenza quanto sia importante la figura del pediatra di famiglia all’interno del SSN. Ecco cosa emerge. Per l'84% dei genitori italiani - è emerso dall'indagine promossa dalla Federazione italiana medici pediatri (FIMP) e realizzata dal Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università degli Studi di Padova - il pediatra di famiglia rappresenta la prima scelta per la cura dei propri figli, bambini e adolescenti. Il 75% valuta in modo positivo l'attuale modello di assistenza pediatrica, con particolare apprezzamento per la possibilità di scegliere liberamente il proprio pediatra, per la continuità di cura e la capillarità di presa in carico garantite sul territorio dalla professione.

Come ha spiegato Antonio D’Avino, Presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) “la febbre è spesso motivo di ansia da parte dei genitori e rappresenta una delle principali cause di richiesta di visita o accesso ai servizi di pronto soccorso in età pediatrica. Parola d’ordine: idratazione adeguata, anche per sopperire alla sudorazione eccessiva. Giova inoltre ricordare che la febbre, così come l’infiammazione, è un meccanismo di difesa dell’organismo. Pertanto, non è sempre necessario contrastare l’infiammazione ricorrendo ad antinfiammatori per abbassare la temperatura corporea. È invece opportuno intervenire, anche attraverso il ricorso a farmaci specifici, su quegli aspetti che aggravano il malessere del bambino come dolori e discomfort generale. Come pediatri di famiglia ci interfacciamo quasi quotidianamente con i dubbi dei genitori rispetto a stati febbrili di diversa natura ed entità e per promuovere una corretta informazione abbiamo elaborato un documento proprio per educare alla corretta gestione della febbre in casa”.

La comunicazione consapevole rafforza il rapporto di fiducia tra pediatra e famiglie

Sul ruolo della comunicazione è intervenuto Bruno Ruffato, Segretario Provinciale di FIMP Vicenza, sottolineando che essa rimane un tema centrale per il pediatra di famiglia. “Senza una comunicazione adeguata è difficile avere un rapporto corretto con i nostri pazienti e quindi arrivare all’obiettivo dell’appropriatezza. Parlare di comunicazione vuol dire empatia, ascolto attivo, centralità del genitore – tutti approcci che richiedono tempi lenti e programmati - oggi però ci troviamo di fronte ad una comunicazione più veloce che spesso li bypassa. Se da una parte il Covid ha messo in evidenza un modo di comunicare diverso da prima, spesso favorendo la diffusione di vere e proprie fake-news, dall’altra c’è oggi la necessità da parte dei genitori di avere una risposta immediata su tutto, e questa è la vera sfida che come FIMP stiamo affrontando, proponendoci per esempio, attraverso il nostro lavoro preventivo, come anticipatori di messaggi rispetto alle problematiche principali dei bambini, e come educatori stessi delle famiglie. C’è un altro punto: oggi il pediatra è di fronte ad una famiglia più complessa rispetto al passato (spesso è allargata e multietnica) perciò deve mettersi in gioco e mettere in campo una nuova comunicazione più efficace e al passo con i tempi e le nuove esigenze”.

“Rafforzare il rapporto di fiducia pediatra di famiglia-paziente in un’epoca di comunicazione digitale fatta di chat e community, è oggi una necessità impellente al fine di avere una corretta ed efficace comunicazione a beneficio del piccolo paziente”spiega Osama Al Jamai, Segretario Nazionale alla Tesoreria FIMP. “Dobbiamo tornare ad una comunicazione face to face, che permetta di ri-costruire il rapporto di fiducia tra noi pediatri e le famiglie. Il ´fai da te´ dei genitori, frutto delle chat che si creano nelle scuole, può essere dannoso per la salute dei piccoli. Oggi dobbiamo intervenire affinché non si verifichino più trattamenti senza comunicazioni fatte al pediatra. Il pediatra di famiglia è colui che indica l’approccio terapeutico corretto, è la figura da seguire, che purtroppo viene spesso scavalcata da mamme e papà perché vogliono risposte più immediate”.

Fake news e disinformazione. I pediatri ai genitori: “Consultate sempre fonti autorevoli”

Il convegno ha posto l’accento su un altro tema delicato: l’impatto delle fake news in ambito sanitario. La diffusione di informazioni scorrette, specialmente attraverso i social network, rischia di compromettere l’aderenza alle linee guida e la gestione ottimale di febbre e dolore. Contrastare la disinformazione, fornendo strumenti concreti ai genitori e agli operatori sanitari affinché possano evitare azioni scorrette, è una delle priorità emerse dal dibattito.

Come ha spiegato Nicola Roberto Caputo, Vice Presidente Nazionale FIMP “in una società fluida sempre più connessa, le informazioni sulla febbre, spesso amplificata dai social media senza verifica, è passata dall’essere basata su evidenze scientifiche ad essere autoreferenziale (uno vale uno). Questo genera errori di giudizio, confondendo il sintomo con la diagnosi, la causa con l’effetto e attribuendo correlazioni inesistenti, ad esempio che la febbre alta sia sempre pericolosa per i bambini. È essenziale affidarsi a fonti mediche e divulgatori scientifici attendibili e analizzare le informazioni con spirito critico e riflessivo”.

Ridurre i costi per il Servizio sanitario è possibile

Le valutazioni economiche in ambito sanitario sono essenziali per ottimizzare l'uso delle risorse e garantire la sostenibilità dei sistemi sanitari. In un contesto di risorse limitate, è fondamentale prendere decisioni informate riguardo a quali trattamenti e interventi siano più efficienti, sia in termini di esiti clinici che di costi. In questa prospettiva - è emerso nel confronto tra esperti di Vicenza - l'effetto dell'appropriatezza terapeutica per il miglioramento degli outcome di salute e l'efficiente allocazione delle risorse, rappresenta la reale sfida del nuovo millennio per tutti i servizi sanitari nazionali. In particolare, l'adozione di linee guida basate sull'evidenza può ottimizzare il percorso dei pazienti e liberare risorse economiche da reinvestire nel settore, garantendo al contempo esiti clinici più favorevoli e riducendo la durata delle ospedalizzazioni.

L'appropriatezza prescrittiva in pediatria svolge un ruolo importante, non solo per ottimizzare la efficacia terapeutica, ma anche nel minimizzare effetti collaterali in grande parte dovuti all'utilizzo inappropriato di FANS ed all'aumento dei costi associati alla gestione di tali effetti. “L’appropriatezza terapeutica non è solo una questione di efficacia clinica, ma rappresenta anche un pilastro fondamentale per l’efficienza economica e la sostenibilità del sistema sanitario – ha spiegato Andrea Marcellusi, Farmaco-economista Università Tor Vergata, Roma –. In un contesto di risorse limitate, ogni decisione deve essere presa con un’attenzione particolare all’ottimizzazione dei costi e dei benefici. Adottare trattamenti che garantiscano i migliori esiti di salute, riducendo al contempo gli effetti collaterali e gli sprechi, significa gestire in modo responsabile le risorse pubbliche. In ambito pediatrico, questo approccio è ancora più rilevante: scegliere il trattamento giusto non solo protegge i pazienti più vulnerabili, ma consente anche di ridurre i costi associati all’uso improprio di farmaci come i FANS. Liberare risorse finanziarie da destinare a terapie innovative è la chiave per costruire un sistema sanitario più sostenibile, capace di rispondere alle sfide future e di garantire una migliore allocazione del budget disponibile”.

Ufficio stampa Motore Sanità

comunicazione@motoresanita.it

Liliana Carbone – 347 2642114

www.motoresanita.it

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Moody Skin: la nuova frontiera della skincare coreana con...

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Micro-needling Reedle Shot

Milano, 24-01-2025, Quando si parla di bellezza e cura della pelle, la Corea del Sud è spesso considerata la culla dell'innovazione, introducendo costantemente tecniche e prodotti che ridefiniscono gli standard della beauty routine. Tra queste innovazioni, il micro-needling ha guadagnato popolarità per la sua capacità di stimolare la rigenerazione cutanea e migliorare l'assorbimento dei principi attivi. Moody Skin, sempre attenta alle tendenze più efficaci, propone soluzioni avanzate come il Reedle Shot 100 e il Reedle Shot 300 di VT Cosmetics, che incorporano micro-aghi di silice per simulare i benefici del micro-needling professionale direttamente a casa. Questi prodotti non solo promuovono una pelle più luminosa e uniforme, ma rappresentano anche un passo avanti nell'evoluzione della skincare coreana, offrendo trattamenti mirati per diverse esigenze cutanee.

Il micro-needling nella skincare coreana: un connubio di scienza e tradizione

In Corea del Sud, dove la cura della pelle è quasi una forma d’arte, il micro-needling ha trovato terreno fertile per affermarsi come una delle pratiche più apprezzate. Questa tecnica, apparentemente semplice, nasconde un potenziale straordinario: i micro-aghi creano un'azione che risveglia la pelle, stimolando il rinnovamento cellulare e rendendola più recettiva ai trattamenti successivi.

Questa terra che unisce antichi rituali a tecnologie all’avanguardia ha saputo trasformare un trattamento dermatologico in un vero e proprio culto. Il micro-needling non è solo una tendenza, ma un gesto di fiducia verso il potere di rigenerazione della pelle stessa. Prodotti come quelli di VT Cosmetics, capaci di portare la filosofia coreana direttamente nelle case, rendono questa esperienza accessibile e sofisticata al tempo stesso.

Vt cosmetics Reedle Shot: tecnologia e delicatezza in sinergia

VT Cosmetics ha compiuto un piccolo miracolo, racchiudendo in un flacone ciò che fino a poco tempo fa era esclusiva dei trattamenti professionali. Questi prodotti innovativi sfruttano micro aghi di silice per creare una stimolazione cutanea che si fa sentire, ma senza essere invadente. Un mix di audacia e delicatezza, dove la scienza sposa l’attenzione tipica della skincare coreana.

Con il Reedle Shot 100 e il Reedle Shot 300, acquistabili sullo shop online di Moody Skin, l’approccio si fa preciso e mirato, come un sarto che cuce abiti su misura. La differenza tra le due varianti sta nell’intensità dell’effetto, offrendo soluzioni personalizzate per diverse necessità cutanee. Il Reedle Shot 100, più delicato, è perfetto per chi desidera iniziare con un trattamento soft ma efficace, ideale per pelli giovani o sensibili che necessitano di un boost senza eccessi. Al contrario, il Reedle Shot 300 alza il livello del gioco, proponendo una formula più concentrata per chi ha obiettivi ambiziosi e vuole affrontare con decisione segni del tempo o irregolarità cutanee. Entrambe le soluzioni condividono una texture che scivola sulla pelle come seta e lascia una momentanea e leggera sensazione di pizzicore, appagata da una texture invidiabile.

Ogni applicazione non è solo un gesto: è un invito alla pelle a rinnovarsi, a risvegliarsi. I micro-aghi lavorano in profondità, ma con gentilezza, aprendo canali microscopici che permettono ai principi attivi di penetrare più a fondo. La consistenza leggera del prodotto lo rende adatto a tutte le stagioni e a tutte le età, e trasforma ogni utilizzo in un vero e proprio trattamento estetico homemade. Con un simile alleato, la pelle non può far altro che splendere.

Come integrare i prodotti Reedle Shot nella routine quotidiana

Incorporare il Reedle Shot nella routine quotidiana è come aggiungere un ingrediente segreto a una ricetta già perfetta. L’applicazione è un momento che unisce gesti semplici a risultati che sorprendono. La chiave è la costanza, ma anche la precisione: qualche goccia sul viso, applicata con movimenti delicati, è sufficiente per attivare i micro-aghi di silice e lasciare che facciano la loro magia.

La mattina, il prodotto si trasforma in uno scudo invisibile che protegge e prepara la pelle, amplificando l’effetto dei trattamenti successivi. La sera, invece, diventa un alleato per il rinnovamento notturno, lavorando silenziosamente mentre la pelle si rigenera.

Scopri di più su Moody Skin

Moody Skin è una realtà tutta italiana, si propone di portare la bellezza coreana e giapponese a un livello accessibile, ma senza compromessi sulla qualità. Ogni prodotto scelto è come un piccolo tesoro, selezionato con cura maniacale per garantire il meglio che la K-beauty e la J-beauty possano offrire. Estetica, scienza e innovazione sono messe al servizio della pelle e della beauty routine.

Questo shop online propone il meglio dei brand di bellezza, oltre a VT Cosmetics citato in questo approfondimento, vengono proposti Hanskin, con le sue formule che sembrano fatte su misura per ogni imperfezione, e Heimish, dove semplicità ed eleganza si incontrano in ogni texture. Non mancano soluzioni vegane per chi vuole rispettare il pianeta senza sacrificare la propria routine di bellezza. Moody Skin è un ponte tra tradizione e modernità, pensato per chi non si accontenta di trattamenti qualsiasi, ma cerca una vera esperienza di benessere.

Dati di contatto

Moody Skin
Negozio specializzato in Skincare Coreana e Giapponese
Tel. 348 609 7788
E-mail a info@moodyskin.it

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