Francia, governo Barnier a rischio: Le Pen e Melenchon voteranno sfiducia
Il premier ha attivato l'articolo 49.3 della Costituzione per far passare senza votazione il bilancio della previdenza sociale. Voto sulla mozione di censura non prima di mercoledì o giovedì
Governo a rischio sfiducia in Francia dove oggi il primo ministro francese, Michel Barnier, ha attivato l'articolo 49.3 della Costituzione per far passare senza votazione il bilancio della previdenza sociale. "Sono andato fino in fondo al dialogo con i gruppi politici", ha assicurato. Ma Rassemblement National annuncia: "Questo governo merita la censura". E Melenchon rincara: "Esecutivo cadrà, Macron se ne deve andare".
Cosa ha detto Barnier
"Credo che siamo arrivati ad un momento di verità che mette ciascuno davanti alle proprie responsabilità - ha detto il premier - Credo che i francesi non ci perdonerebbero il fatto di anteporre gli interessi di parte all'avvenire della nazione". "Impegno la responsabilità del mio governo sull'insieme del progetto di finanziamento della previdenza sociale", ha infine annunciato, ufficializzando così il ricorso alla procedura consentita dalla Costituzione.
"A partire da ora, signore e signori deputati, ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità e io mi prendo le mie", ha affermato ancora Barnier. Il primo ministro aveva precedentemente lodato il lavoro parlamentare che "ha permesso di arricchire il testo del governo". "Sta ora a voi, deputati, parlamentari della nazione, decidere se il nostro Paese si doterà di testi finanziari responsabili, indispensabili e utili ai nostri concittadini. O se ci addentriamo in un territorio sconosciuto", ha aggiunto, esortando a privilegiare l'avvenire della nazione rispetto agli interessi particolari.
Macron auspica "stabilità"
Il presidente francese Emmanuel Macron ''ha detto più volte che vuole la stabilità'' per la Francia, ma allo stesso tempo è consapevole del fatto che il destino del primo ministro Barnier ''è nelle mani dell'Assemblea nazionale'', hanno intanto dichiarato all'emittente Bfmtv fonti vicine a Macron.
Le reazioni
"Il primo ministro francese ha appena attivato l'articolo 49.3 della Costituzione per far passare il bilancio della previdenza sociale. Questo testo, come questo governo, meritano la censura", ha scritto su X il gruppo Rn all'Assemblea Nazionale francese, annunciando che voterà a favore della sfiducia.
Sempre su X è intervenuto il presidente di Rn, Jordan Bardella. "Lo scorso giugno i francesi hanno voluto voltare pagina rispetto a Emmanuel Macron. Non c’è via d’uscita per un governo che riannoda il filo del macronismo, che rifiuta di prendere in considerazione l’emergenza sociale e che ignora la necessità di rilanciare la crescita. Il Rassemblement National voterà per la censura", ha ribadito Bardella.
Il Rn presenterà una propria mozione di censura del governo, che ha presentato un progetto di bilancio "profondamente ingiusto", ma voterà anche quella presentata dalla sinistra. La conferma è arrivata dall'ex presidente del Rassemblement National, Marine Le Pen, contestando a Barnier di aver respinto la sua ultima richiesta, la rinuncia alla deindicizzazione parziale delle pensioni.
"Presenteremo una mozione di censura e voteremo per censurare il governo", ha dichiarato la leader dei deputati di Rn, secondo cui voteranno le mozioni di censura "da qualsiasi parte provengano", quindi anche su quella che sarà depositata dalla sinistra. "Il signor Barnier non ha voluto rispondere alla richiesta degli 11 milioni di elettori del Rassemblement National - ha attaccato Le Pen - Ha detto che ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, quindi noi ci assumeremo le nostre".
Immediata la reazione in un post su X anche di Jean Luc Melenchon, leader di France Insoumise, dopo che il premier Barnier ha attivato l'articolo 49.3 della Costituzione: "Tutte le manovre per salvare il governo Barnier sono fallite. Cadrà. E Macron, unico responsabile della crisi finanziaria e politica, deve andarsene per dare voce ai voti dei francesi". France Insoumise, riferisce Bfmtv, ha depositato, a nome della coalizione di sinistra del Nuovo fronte popolare, la mozione di censura contro il governo di Barnier.
Quando il voto
I deputati dell'Assemblea nazionale francese ora hanno 24 ore di tempo per presentare la mozione di sfiducia nei confronti del premier a seguito dell'attivazione dell'articolo 49.3 della Costituzione che lo prevede. Il voto non può tenersi prima delle 48 ore successive alla presentazione della mozione, quindi non prima di mercoledì o giovedì.
Cosa può succedere, scenario e tappe
In caso di approvazione della mozione di censura nei confronti del governo di Barnier, il presidente Emmanuel Macron dovrà nominare un nuovo primo ministro. Ma date le circostanze politiche e la difficoltà con cui è emerso il nome di Barnier, la possibilità di avere rapidamente un nuovo inquilino a Matignon rimane incerta. Lo sottolinea Le Monde, sintetizzando le prossime tappe in caso di caduta del governo.
In una prima fase le ipotesi sono due: si forma un nuovo governo nel mese di dicembre o al contrario non si riesce a formare e il vecchio esecutivo sbriga gli affari correnti. Nel primo caso, il nuovo governo presenta un nuovo progetto di Legge finanziaria e il Parlamento dispone nuovamente di 70 giorni per esaminarlo. Il nuovo testo segue l'iter legislativo in Parlamento. Nel secondo caso - in linea con l'articolo 45 della Legge organica delle leggi finanziarie (Lolf) - prima della fine dell'anno il governo può presentare una legge speciale per rinviare il bilancio 2024 nel 2025 in attesa del voto di una vera legge di bilancio.
A questo punto due sono i casi: la legge speciale viene respinta o invece approvata. In quest'ultimo caso il bilancio minimo permette la continuazione delle spese dello Stato al primo gennaio 2025, nel primo la situazione si blocca. E a questo punto due sono le strade, il ricorso all'articolo 16 della Costituzione, considerata una misura estrema, che consente a Macron di disporre di poteri eccezionali e quindi di adottare misure di bilancio senza passare per il Parlamento per non incorrere nell'altra ipotesi, quella dello shutdown, inedita nella storia della Quinta Repubblica.
Macron in Arabia Saudita
Intanto Macron è arrivato a Riad, in Arabia Saudita, dove resterà fino al 4 dicembre per una visita di Stato. L'Eliseo ha spiegato che Macron è stato invitato in Arabia Saudita dal principe ereditario, Mohammed bin Salman (Mbs). La visita "sarà l'occasione per rafforzare il partenariato che unisce la Francia al regno d'Arabia Saudita", ha detto l'Eliseo. E' la terza volta che Macron si reca nel Regno dal 2017.
Sport
Atalanta-Juventus: orario, probabili formazioni e dove...
Big match al Gewiss Stadium nel recupero della 19esima giornata di Serie A
Big match al Gewiss Stadium. A Bergamo si sfidano Atalanta e Juventus, nei recuperi della 19esima giornata di Serie A, rinviata a causa degli impegni delle due squadre in Supercoppa italiana. La squadra di Gasperini, reduce dallo 0-0 di Udine, al momento a quota 42 punti in classifica, vuole accorciare sulla capolista Napoli, mentre i bianconeri di Motta, saliti a 33 dopo il pareggio nel derby della Mole, vogliono recuperare il treno Champions, con il quarto posto occupato dalla Lazio distante tre lunghezze.
Atalanta-Juventus, orario e probabili formazioni
La sfida tra Atalanta e Juventus è in programma oggi, martedì 14 gennaio, alle ore 20.45. Ecco le probabili formazioni:
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Samardzic; De Ketelaere, Lookman. All. Gasperini
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Yildiz, Koopmeiners, Gonzalez; Vlahovic. All. Thiago Motta
Atalanta-Juventus, dove vederla in tv
Atalanta-Juventus sarà trasmessa in diretta televisiva sui canali Sky Sport, ma disponibile anche su Dazn. La sfida sarà visibile in streaming su NOW, Dazn e l'app SkyGo.
Esteri
Gaza, ore decisive per tregua Israele-Hamas. Biden e Trump...
Attesa la risposta di Hamas che dipende da Muhammad Sinwar, fratello dell'ex leader ucciso. Fonti al Jerusalem Post: "Oggi possibile annuncio"
Ore decisive per la tregua a Gaza. Un accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele e di rilascio degli ostaggi sembra essere davvero molto vicino come affermato dal presidente Usa Joe Biden ("E' sul punto di essere finalizzato").
Ottimista anche il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, convinto che "ce la faranno": "Siamo molto vicini" alla conclusione di un accordo tra Israele e Hamas, ha detto a Newsmax, "devono farlo, se non lo faranno ci saranno molti guai, come non ne hanno mai visiti". "Ho dedotto che c'è stata una stretta di mano e che stanno concludendo, forse entro la fine della settimana", ha aggiunto.
Secondo il Jerusalem Post, che cita fonti informate sugli sviluppi, un accordo tra Israele e Hamas potrebbe essere annunciato oggi se non ci saranno sorprese dell'ultimo minuto. Ancora oggi in ogni caspìo sono in programma incontri in Qatar per concludere l'intesa.
Le parole di Biden
"Nella guerra tra Israele e Hamas, siamo sul punto di vedere una proposta che ho illustrato in dettaglio mesi fa finalmente concretizzarsi" ha detto Biden. "Stiamo spingendo con forza per concludere questo accordo - ha assicurato il presidente - L'accordo che abbiamo strutturato libererebbe gli ostaggi, fermerebbe i combattimenti, garantirebbe la sicurezza di Israele e ci consentirebbe di aumentare significativamente l'assistenza umanitaria ai palestinesi che hanno sofferto terribilmente in questa guerra iniziata da Hamas. Hanno passato l'inferno".
Attesa per la risposta di Hamas
A questo punto si attende la risposta di Hamas. Israele e i Paesi mediatori (Qatar, Egitto e Stati Uniti) hanno infatti raggiunto un'intesa su una bozza di accordo per il cessate il fuoco a Gaza ed il rilascio degli ostaggi e l'hanno inoltrata a Hamas.
Le fonti hanno spiegato che i mediatori sono ora in attesa della risposta della fazione palestinese. Un funzionario israeliano ha spiegato che la decisione sarà presa dal capo dell'ala militare di Hamas a Gaza e fratello dell'ex leader, Mohammed Sinwar. Secondo i due funzionari israeliani, la risposta è attesa entro le prossime 24 ore.
"Sembra che siamo diretti verso un accordo - ha affermato uno dei due funzionari - Israele è stato molto flessibile negli ultimi giorni su una serie di questioni, ma stiamo aspettando la risposta di Hamas e solo allora ne avremo la certezza".
Cosa prevede l'accordo
. Secondo quanto riferisce nelle ultime ore la Bbc, ci sarebbe un accordo per il rilascio di tre ostaggi da parte di Hamas nel primo giorno di attuazione di un'intesa tra il gruppo e Israele. Poi le forze israeliane (Idf) dovrebbero iniziare il ritiro dalle aree popolate di Gaza. La Bbc cita un funzionario palestinese, secondo il quale dopo una settimana Hamas dovrebbe rilasciare altri quattro ostaggi e Israele dovrebbe iniziare a consentire agli sfollati nel sud di Gaza il ritorno nel nord della Striscia. Ma, secondo le notizie raccolte dalla rete britannica, lo spostamento dovrebbe avvenire esclusivamente a piedi, lungo la strada costiera.
Auto, camion e mezzi trainati da animali dovrebbero poter passare solo da controlli ai raggi X adiacenti la Salah al-Din Road, effettuati con la collaborazione di team di sicurezza di Qatar ed Egitto. L'accordo prevederebbe anche una zona cuscinetto di 800 metri lungo i confini orientali e settentrionali della Striscia durante la prima fase (42 giorni) e disposizioni per la permanenza delle forze israeliane lungo il Corridoio Philadelphi, lingua di terra al confine tra Gaza ed Egitto.
Stando alle notizie della Bbc, nella prima fase Israele dovrebbe rilasciare mille detenuti palestinesi, tra i quali circa 190 condannati a più di 15 anni di carcere, e Hamas dovrebbe liberare 34 ostaggi, mentre i negoziati per la seconda e terza fase dovrebbero iniziare al 16esimo giorno di tregua.
Spettacolo
Grande Fratello, Helena Prestes eliminata: nomination, la...
In studio Jessica Morlacchi
E' Helena Prestes la concorrente eliminata dal Grande Fratello nella puntata di ieri, lunedì 13 gennaio 2025. Al televoto erano finiti, oltre a Helena, Shaila, Luca, Tommaso e Ilaria. Il primo a salvarsi è Luca che dopo aver ringraziato, si siede assieme al resto dei compagni. In un secondo momento, Alfonso Signorini ha chiesto ai restanti veterani al televoto di salutare tutti i loro compagni e di raggiungerlo in studio. I quattro si sono posizionati al centro dello studio prima dell'arrivo della busta. Ecco arrivare la busta con il verdetto: il secondo concorrente a salvarsi è Tommaso, a seguire Ilaria. Salutati tutti gli amici, Helena con grande dispiacere varca la Porta Rossa e abbandona la Casa.
Le nomination
La Casa ha reso immuni Pamela e Javier, mentre Cesara Buonamici e Beatrice Luzzi hanno salvato Luca e Zeudi. A finire in nomination sono Amanda, Lorenzo, Bernardo e Maxine.
Jessica Morlacchi e l'ingresso in studio
Intanto ieri Jessica Morlacchi, una delle protagoniste di questo Grande Fratello, ha fatto il suo ingresso in studio. Alfonso Signorini ha ripreso uno degli argomenti lasciati in sospeso durante uno dei confronti avuti in casa da Jessica, riguardante Luca. Jessica accusa Enzo Paolo, entrato nella Casa per le prove delle sue coreografie durante il periodo delle feste, di aver portato a Luca informazioni dall'esterno e di avergli consigliato di allontanarsi da lei e avvicinarsi a Helena. Dopo aver visto il momento incriminato, Enzo Paolo si difende e ammette di aver fatto riferimento solo al ruolo di Luca nella sua coreografia.
Luca risponde a Jessica in modo seccato: “Che se ne faccia una ragione, e sinceramente, Jessica, basta!”. Jessica non si arrende e gli ribadisce che, per lei, lui è falso. Alfonso approfitta poi per mostrare a Jessica le parole di Amanda riguardo alla sua uscita e al suo comportamento. Jessica le chiede come mai, pur avendo visto tutta la scena che ha portato allo scontro tra lei ed Helena, non sia intervenuta. Amanda prova a spiegare, ma viene subito interrotta da Pamela, che viene fermata dalla pugliese, la quale chiede di avere la possibilità di rispondere a Jessica. L'inquilina sottolinea come molte volte abbia fatto notare a Helena i suoi errori in modo costruttivo. Jessica la accusa di non essere un'amica vera, né nei suoi confronti né in quelli di Helena.
Amanda si pente di non aver tranquillizzato Ilaria e di non aver fermato Helena, prendendosi le sue responsabilità.“Amanda, accendi un faro su te stessa, non vivere nell'ombra”, le consiglia Jessica. A Mariavittoria, invece, rivolge solo parole d'affetto, consigliandole di continuare a seguire la sua testa nel gioco.