Febbre e dolore dei bambini: consigli utili dei pediatri ai genitori per contrastare cure “fai da te” e per consolidare il rapporto di fiducia
Al convegno di Motore Sanità su comunicazione e appropriatezza in pediatria è emerso l’eccessivo ricorso all’autoprescrizione di farmaci che possono generare seri effetti collaterali, nonostante l’84% dei genitori si fidino del pediatra
Catania, 2 Dicembre 2024 – Il dolore lieve e moderato e la febbre coinvolgono milioni di bambini e i loro genitori, spesso alle prese con dubbi su come gestire correttamente queste patologie. Proprio sull’importanza di un intervento adeguato si è concentrato il convegno “Dalla comunicazione all'appropriatezza in pediatria. Focus su dolore e febbre”, organizzato oggi a Catania da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Angelini Pharma.
Al centro del dibattito, un tema cruciale: l’appropriatezza prescrittiva. Evitare l’uso inappropriato di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), spesso somministrati senza indicazione clinica, è fondamentale per ridurre effetti collaterali nei piccoli pazienti e, allo stesso tempo, contenere i costi sanitari. I primi risultati di una recente survey condotta dalla Federazione italiana medici pediatri (FIMP), sui propri associati, evidenzia che l’84% dei pediatri osserva una costante crescita del ricorso all’automedicazione nell’utilizzo dei FANS. In particolare, il 49% dei pazienti ricorrono al “passaparola” per attivare una terapia con FANS, prima ancora di rivolgersi al pediatra. Ma la sfida è più ampia e passa dal rafforzare il ruolo del pediatra, combattere la disinformazione e promuovere una nuova alleanza tra professionisti sanitari. Per questo oltre il 97% dei pediatri, interpellato nella survey reputa fondamentale attivare corrette campagne d’informazione e sensibilizzazione sul corretto uso dei farmaci nella febbre e nel dolore lieve e moderato.
Come ha spiegato Antonio D’Avino, Presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)“la febbre è spesso motivo di ansia da parte dei genitori e rappresenta una delle principali cause di richiesta di visita o accesso ai servizi di pronto soccorso in età pediatrica. Parola d’ordine: idratazione adeguata, anche per sopperire alla sudorazione eccessiva. Giova inoltre ricordare che la febbre, così come l’infiammazione, è un meccanismo di difesa dell’organismo. Pertanto, non è sempre necessario contrastare l’infiammazione ricorrendo ad antinfiammatori per abbassare la temperatura corporea. È invece opportuno intervenire, anche attraverso il ricorso a farmaci specifici, su quegli aspetti che aggravano il malessere del bambino come dolori e discomfort generale. Come pediatri di famiglia ci interfacciamo quasi quotidianamente con i dubbi dei genitori rispetto a stati febbrili di diversa natura ed entità e per promuovere una corretta informazione abbiamo elaborato un documento proprio per educare alla corretta gestione della febbre in casa”.
Il pediatra come figura chiave nel percorso di cura del piccolo paziente
Nel corso dell’incontro è stato ribadito il ruolo cruciale del pediatra, sia come garante dell’appropriatezza terapeutica, sia come punto di riferimento per i genitori. I dati presentati, provenienti da survey condotte dai pediatri di libera scelta, confermano che la figura del pediatra è percepita come fondamentale dai genitori, un vero e proprio pilastro nella cura dei bambini. Rafforzare questa fiducia con una comunicazione chiara e una presenza costante, anche attraverso l’aggregazione dei pediatri di libera scelta in piccoli/medi gruppi, è una delle sfide principali per il futuro. Per l'84% dei genitori italiani - è emerso dall'indagine promossa dalla Federazione italiana medici pediatri (FIMP) e realizzata dal Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università degli Studi di Padova - il pediatra di famiglia rappresenta la prima scelta per la cura dei propri figli, bambini e adolescenti. Il 75% valuta in modo positivo l'attuale modello di assistenza pediatrica, con particolare apprezzamento per la possibilità di scegliere liberamente il proprio pediatra, per la continuità di cura e la capillarità di presa in carico garantite sul territorio dalla professione.
Il pediatra oltre ad essere una figura chiave nel percorso di cura del piccolo paziente, è colui che può rendere edotti i genitori nella gestione della febbre, come ha spiegatoTito Barbagiovanni,Segretario Regionale della FIMP Sicilia.“Il pediatra ha il compito di educare i genitori a gestire il sintomo della febbre, di far conoscere le sue fasi edi gestirla senza allarmismi, questo già diminuirebbe gli accessi dal pediatra oltre che in pronto soccorso. Per quanto concerne i farmaci – paracetamolo, ibuprofene – è compito del pediatra rendere i genitori edotti anche su un uso consapevole dei medicinali. Il nostro compito è dunque quello di consegnare ai genitori un momento di conoscenza sulle caratteristiche della febbre e le sue fasi, massimizzando i sintomi più classici e pure i comportamenti da adottare: tutto questo è utile per rendere un genitore più edotto affinché abbia un comportamento più adeguato nella gestione della febbre”.
La comunicazione consapevole, pilastro del rapporto pediatra-genitori
Un rapporto basato sui cardini di una corretta comunicazione, fondata sull’ascolto, l’accoglienza e l’abbattimento delle barriere culturali, permette di costruire un rapporto fiduciario tra pediatra, genitori e piccolo paziente. L’ha sottolineato Domenico Careddu, Segretario Nazionale all’Organizzazione FIMP. "È importante costruire questo rapporto fiduciario, e ci vuole del tempo. Questo rapporto deve fare in modo che il pediatra di famiglia diventi il referente per i genitori. Infatti, un pediatra che segue i suoi assistiti conoscendoli uno per uno e riservando loro le attenzioni che meritano in base alla situazione clinica da affrontare permette di costruire un rapporto fiduciario solido. Un rapporto solido significa non solo potere affrontare in modo consapevole varie situazioni, come la febbre (che spaventa sempre molto i genitori quando fa capolino) ma evita anche di intraprendere “terapie fai da te” (fenomeno diffuso e che rischia di comportare l’uso di farmaciinutili, se non dannosi a seconda del quadro clinico da affrontare) o di seguire consigli che non arrivano direttamente dal pediatra di riferimento ma spesso da chat o dal web. Inoltre, la relazione deve essere basata su evidenze scientifiche: invito perciò i genitori a seguire i siti ufficiali di pediatria e dei propri pediatri, che rappresentano un punto di riferimento di consultazione e di informazione”. “Il lavoro che facciamo nei confronti delle famiglie – ha concluso il dottor Careddu – è sempre di grande attenzione e finalizzato a dare degli imput corretti, soprattutto di tipo preventivo rispetto, laddove è possibile, a situazioni cliniche pericolose o che possono compromettere anche la qualità di vita futura del bambino”.
“Per noi pediatri la comunicazione è un punto cruciale - ha spiegato Filippo Di Forti, Segretario Provinciale della FIMP Catania -. Basti pensare che con la comunicazione paraverbale (il tono della voce, per esempio) e non verbale (la gestualità) si può alterare fino al 70% la comunicazione verbale o la percezione di ciò che viene detto. Il nostro compito è quindi quello di stare attenti alla ricettività dei genitori e del bambino, di attenzionare il linguaggio paraverbale e non verbale, con un occhio particolare a chi sta di fronte a noi e ai messaggi che arrivano dall’altra parte della scrivania, per arrivare così ad una soluzione che possa essere migliorativa dell’assistenza al bambino”.
Appropriatezza prescrittiva: una nuova alleanza tra professionisti
Per affrontare le sfide dell’appropriatezza, i pediatri ospedalieri e quelli di base devono stringere un’alleanza. Solo una collaborazione sinergica potrà garantire una governance efficace della febbre e del dolore nei bambini, costruendo un percorso terapeutico che parta dalla conoscenza approfondita della storia clinica del paziente e che si basi su una condivisione delle competenze tra i diversi attori coinvolti.
Come ha spiegato Giovanni Cerimoniale, Segretario alla Presidenza FIMP, “l’appropriatezza prescrittiva è un punto nodale della presa in carico del piccolo paziente, è essenziale perciò che ci sia una rete, un governo clinico condiviso. Perché sia possibile questo è indispensabile un miglioramento dei rapporti tra i professionisti che operano sul territorio, quindi i pediatri di famiglia, e i colleghi che operano nelle strutture ospedaliere, perché soltanto attraverso una condivisione dei Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali si potrà dare un unico messaggio alle famiglie e quindi rassicurarle sulla correttezza delle prescrizioni e dell’approccio terapeutico”. “Inoltre - ha concluso il dottor Cerimoniale – in questo rapporto tra ospedale e territorio, è fondamentale che vengano rispettate le linee guida, perché soltanto attraverso questo si riuscirà ad avere un’appropriatezza e un livello di qualità di assistenza elevato”.
Fake news e disinformazione: “Sfatiamo i falsi miti per tutelare la salute dei bambini”
Il convegno ha posto l’accento su un altro tema delicato: l’impatto delle fake news in ambito sanitario. La diffusione di informazioni scorrette, specialmente attraverso i social network, rischia di compromettere l’aderenza alle linee guida e la gestione ottimale di febbre e dolore. Contrastare la disinformazione, fornendo strumenti concreti ai genitori e agli operatori sanitari affinché possano evitare azioni scorrette, è una delle priorità emerse dal dibattito. Come ha spiegato Silvia Zecca, Vice Segretario nazionale alla Tesoreria FIMP “tutti gli argomenti che mettono ansia al genitore sono facile oggetto di fake news e uno di questi è proprio la gestione della febbre. Il ruolo del pediatra di famiglia è quello di sfatare i falsi miti con spiegazioni che possono indirizzare meglio il genitore sui veri problemi dei bambini e creare un’alleanza tra pediatri e genitori nell’assistenza del bambin o. Dobbiamo entrare anche noi nei social e nei siti e trasmettere le informazioni corrette perché sono un importante contributo non solo per il nostro lavoro ma anche per ridurre gli accessi impropri negli ospedali e nel pronto soccorso. Dobbiamo perciò ripartire con un messaggio chiaro e più tranquillizzante dopo un periodo, la pandemia Covid, in cui abbiamo dato messaggi differenti: ora siamo nella condizione per tornare a trattare la febbre come andava trattata e come va trattata”. Infine, ecco alcuni falsi miti da sfatare: “che più alta è la febbre più è grave la malattia - ne ha snocciolato alcuni la dottoressa Zecca -; che la febbre se non trattata subito può raggiungere valori altissimi; che il brivido può essere un sintomo di una convulsione; che la febbre si tratta con l’antibiotico. Tutto questo è falso. In caso di febbre, il mio consiglio ai genitori è: osservate il bambino” ha concluso Silvia Zecca.
Ridurre i costi per il Servizio sanitario è possibile
Le valutazioni economiche in ambito sanitario sono essenziali per ottimizzare l'uso delle risorse e garantire la sostenibilità dei sistemi sanitari. In un contesto di risorse limitate, è fondamentale prendere decisioni informate riguardo a quali trattamenti e interventi siano più efficienti, sia in termini di esiti clinici che di costi.In questa prospettiva - è emerso nel confronto tra esperti di Catania - l'effetto dell'appropriatezza terapeutica per il miglioramento degli outcome di salute e l'efficiente allocazione delle risorse, rappresenta la reale sfida del nuovo millennio per tutti i servizi sanitari nazionali. In particolare, l'adozione di linee guida basate sull'evidenza può ottimizzare il percorso dei pazienti e liberare risorse economiche da reinvestire nel settore, garantendo al contempo esiti clinici più favorevoli e riducendo la durata delle ospedalizzazioni.L'appropriatezza prescrittiva in pediatria svolge un ruolo importante, non solo per ottimizzare la efficacia terapeutica, ma anche nel minimizzare effetti collaterali in grande parte dovuti all'utilizzo inappropriato di FANS ed all'aumento dei costi associati alla gestione di tali effetti.
“L’appropriatezza terapeutica non è solo una questione di efficacia clinica, ma rappresenta anche un pilastro fondamentale per l’efficienza economica e la sostenibilità del sistema sanitario – ha spiegato Andrea Marcellusi, Farmaco-economista Università Tor Vergata, Roma –. In un contesto di risorse limitate, ogni decisione deve essere presa con un’attenzione particolare all’ottimizzazione dei costi e dei benefici. Adottare trattamenti che garantiscano i migliori esiti di salute, riducendo al contempo gli effetti collaterali e gli sprechi, significa gestire in modo responsabile le risorse pubbliche. In ambito pediatrico, questo approccio è ancora più rilevante: scegliere il trattamento giusto non solo protegge i pazienti più vulnerabili, ma consente anche di ridurre i costi associati all’uso improprio di farmaci come i FANS. Liberare risorse finanziarie da destinare a terapie innovative è la chiave per costruire un sistema sanitario più sostenibile, capace di rispondere alle sfide future e di garantire una migliore allocazione del budget disponibile”.
Ufficio stampa Motore Sanità
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Car Work Academy, la nuova opportunità formativa nella...
Anche a causa dei cambiamenti climatici, le grandinate stanno provocando sempre più danni alla carrozzeria delle auto. Aumenta così la richiesta di levabolli professionisti, un lavoro redditizio che si può svolgere in tutta Italia e non solo.
Firenze, 14 gennaio 2025.I cambiamenti climatici e il riscaldamento globale preoccupano per l’aumento sempre più frequente di fenomeni meteo estremi. In particolare, negli ultimi dieci anni, le grandinate di grandi dimensioni sono aumentate sul bacino mediterraneo del 30%, provocando spesso danni ingenti soprattutto alle vetture. Bastano pochi minuti di maltempo per ritrovarsi con la carrozzeria della propria auto segnata da numerosi bolli e ammaccature.
“Le grandinate sono un fenomeno ormai diffuso in tutta Italia, ma non solo – conferma Nico Castaldi, amministratore di Car Work –. Ha avuto modo di verificarlo in molti continenti, portando negli ultimi anni l’attività di Car Work in tutto il mondo. La nostra carrozzeria, infatti, ha un’esperienza di 40 anni di attività, portata avanti prima da mio padre ed ora anche da me”.
I danni da grandine rappresentano quindi un incubo per molti automobilisti. La buona notizia è che oggi si possono riparare con tecniche più efficaci di quelle della carrozzeria tradizionale. “Nella nostra officina – spiega Castaldi – utilizziamo la tecnica di lavorazione a freddo. Ha il vantaggio di permettere la riparazione dei danni senza la riverniciatura dell’auto ed ha una tempistica molto più veloce. Con questa tecnica, infatti, si riescono a sistemare 2/3 auto al giorno, mentre con la carrozzeria tradizionale occorre almeno una settimana per ogni auto. Chi ha la copertura assicurativa per i danni atmosferici, inoltre, può trarne anche benefici economici”.
La riparazione dai danni della grandine è quindi di grande utilità sociale, ma può diventare allo stesso tempo anche una buona opportunità professionale, vista la frequenza degli eventi atmosferici disastrosi che si stanno verificando in tutto il mondo. “Oggi occorrono veramente tanti professionisti per rispondere alla crescita di richieste – sottolinea Nico Castaldi –. Ma rimane fondamentale conoscere bene il metodo giusto e avere conoscenze specifiche per poter svolgere un lavoro corretto. Per questo noi di Car Work abbiamo deciso di fondare la Car Work Academy per levabolli professionisti, che attualmente è la più esaustiva scuola formativa in Italia su questa specifica attività. Il programma didattico combina teoria e pratica ed è composto da vari corsi in modalità sia online che in presenza, divisi in step formativi. La Car Work Academy permette davvero di costruire una carriera redditizia e può fare la differenza nella vita di molte persone”.
Affidarsi alla carrozzeria giusta è il primo passo per assicurarsi una riparazione impeccabile dei danni da grandine. Oggi sono sempre più richiesti, in tutta Italia, professionisti specializzati nella tecnica levabolli. La nuova Car Work Academy offre un’opportunità lavorativa in un settore in forte crescita, con la possibilità di collaborare all’interno della rete Car Work o di sviluppare un’attività autonoma.
Contatti: https://www.carwork.it/
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Renato Zaccheddu, Il Volto Del Lifting: il Bestseller su...
Milano, 14.01.2025 – Il sogno di chiunque è quello di rimanere giovani per sempre. Peccato che questo non sia possibile visto che, inevitabilmente, giorno dopo giorno assistiamo allo scorrere del tempo e alla mutazione del nostro corpo ogni volta che ci guardiamo allo specchio. Eppure, ci sono uomini e donne che, nonostante il passare degli anni, sembrano non mostrare i segni dell’età. Il segreto? Sta nel lifting facciale.
Per tutti coloro che desiderano informarsi bene su questo tema ma non sanno come fare, esce oggi il libro di Renato Zaccheddu “IL VOLTO DEL LIFTING. Ringiovanire E Riconnettersi Con La Propria Immagine Grazie Alla Chirurgia Estetica” (Bruno Editore). Al suo interno, l’autore condivide con i propri lettori strumenti pratici e innovativi per scoprire come la chirurgia estetica del ringiovanimento facciale può aiutare a riscrivere i segni dell’età senza tradire l’unicità del proprio volto.
“Il mio libro è una guida pratica e completa al lifting del viso, destinata a chi desidera comprendere le tecniche più moderne per il ringiovanimento facciale” afferma Renato Zaccheddu, autore del libro. “Al suo interno analizzo il processo di invecchiamento del volto, descrivo in dettaglio le diverse tecniche chirurgiche (dal lifting SMAS al deep plane, dal minilift alla blefaroplastica e altre procedure più “settoriali”) e approfondisco l’uso del lipofilling per ottimizzare i risultati. Inoltre, dedico ampio spazio alla gestione del post-operatorio e all’importanza di un approccio personalizzato per ottenere risultati naturali e armoniosi”.
Dopo oltre 20 anni di esperienza come chirurgo plastico e due libri Bestseller su Amazon, Renato Zaccheddu si è reso conto che c'era ancora molta confusione sul tema del lifting del viso. Motivo per il quale ha pensato bene di creare una guida completa e accessibile per aiutare le persone a comprendere le opzioni disponibili, sfatare i miti e far luce su come la chirurgia estetica possa migliorare non solo l’aspetto, ma anche la fiducia in sé stessi.
“Sappiamo tutti che, con il passare degli anni, il volto cambia, la pelle si rilassa e le rughe si fanno più evidenti” incalza Giacomo Bruno, editore del libro. “Peccato che il vero problema non è legato solo ai segni del tempo. È piuttosto dato dal divario tra l’aspetto esteriore e l’energia che sentiamo dentro, una discrepanza che può minare la fiducia in noi stessi e, di conseguenza, anche la nostra serenità interiore. A fronte di questo problema, Renato Zaccheddu propone una soluzione, contenuta nel suo libro, capace di far vivere alla persona interessata una trasformazione non solo estetica ma anche emotiva”.
“Dopo aver pubblicato già due libri con Bruno Editore, diventati entrambi Bestseller su Amazon il giorno stesso del lancio, posso affermare che l’esperienza di Giacomo Bruno nel guidare autori come me nella creazione di un libro di successo è straordinaria” conclude l’autore. “Il suo team editoriale offre un supporto a 360 gradi, dalla scrittura alla pubblicazione, fino alla promozione strategica, capace di guidare gli scrittori a veicolare il proprio messaggio in maniera efficace al maggior numero di persone”.
Il libro è disponibile su Amazon a questo indirizzo: https://amzn.to/49LYCti
Il dottor Renato Zaccheddu, laureato in Medicina a Milano, si è formato in Chirurgia Plastica presso la prestigiosa scuola del professor Pitanguy in Brasile, perfezionando la tecnica e la competenza negli anni. Con oltre 9000 interventi eseguiti ad oggi, in particolare nelle chirurgie di rinoplastica, mastoplastica e ringiovanimento facciale, offre un’esperienza capace di gestire anche le situazioni tecnicamente più impegnative, accompagnando il paziente attraverso un percorso di trasformazione più sicuro e gratificante. Sito web: https://www.drzchirurgiaestetica.it/
Giacomo Bruno, classe 1977, ingegnere elettronico, è stato nominato dalla stampa “il papà degli ebook” per aver portato gli ebook in Italia nel 2002 con la Bruno Editore, 9 anni prima di Amazon e degli altri editori. È Autore di 34 Bestseller sulla crescita personale e Editore di oltre 1.100 libri sui temi dello sviluppo personale e professionale. È considerato il più esperto di Intelligenza Artificiale applicata all’Editoria ed è il più noto “book influencer” italiano perché ogni libro da lui promosso o pubblicato diventa in poche ore Bestseller n.1 su Amazon. È seguito dalle TV, dai TG e dalla stampa nazionale. Per info: https://www.brunoeditore.it
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Valter Titotto, con Motorizzonti fa viaggiare in moto con...
Moto, che passione! Negli ultimi vent'anni è esplosa nel nostro Paese una vera e propria mania delle due ruote a motore. Nel 2000 i motocicli immatricolati erano appena tre milioni e trecentomila, oggi si avvicinano agli otto milioni. Ma i veicoli non vengono usati solo per gli spostamenti quotidiani ma anche per viaggiare. Il mototurismo produce circa due miliardi di euro di fatturato, con 12 milioni di presenze l'anno e 1,5 milioni di connazionali coinvolti, con un'età media di 48 anni. Valter Titotto sono 25 anni che organizza viaggi su due ruote, diventando un vero e proprio punto di riferimento per il settore: "Facevo tutt'altro -ricorda il Ceo di Motorizzonti- poi ho deciso di mollare tutto e dedicarmi alla mia passione. Così da allora ho organizzato più di 20 tour l'anno con le mete più disparate".
Tour all-inclusive che, quasi tutti stradali, hanno una durata che può essere di 8-10 giorni fino ai 20: "I percorsi che scegliamo -sottolinea Titotto- sono precedentemente testati dal nostro staff e di recente con l'aiuto di Franco De Megni, tre Parigi-Dakar alle spalle, abbiamo iniziato anche a proporre itinerari fuoristrada. Ma la filosofia resta sempre la stessa e si basa nell'offrire una vacanza rilassante a bordo della propria moto, visitando magari siti archeologici e degustando specialità del posto. Il tutto nella massima sicurezza che, con la qualità, rappresentano i nostri elementi distintivi. Senza dimenticare che offriamo un'assistenza h24, anche qualora il mezzo dovesse avere un guasto meccanico. Un viaggio dunque in piena libertà che prevede inoltre la possibilità di stare da solo con l'ausilio di tracce navigate".
Una passione, quella di Titotto, che è diventato un lavoro importante: "Siamo sul mercato da 25 anni -ricorda- e il 50% di chi opera nel settore è passato per la mia azienda dove ora ha un ruolo importante anche mio figlio. Sul tema, ho scritto un libro che dimostra appunto l'amore che nutro per le moto e i viaggi. Si intitola In moto lungo le sponde del mediterraneo, alla ricerca dell'antica Roma, un'opera scritta per il piacere di raccontare ad altri motociclisti, ma non solo, esperienze di viaggio d'un epoca non così lontana, quando ci si spostava un po' all'avventura, senza navigatori e cellulari. Intreccio fra amore per la moto, piacere dei viaggi, interesse per la storia: un racconto dai forti colori, che alimenta il bisogno di cultura che ciascuno di noi possiede".
Per informazioni: https://www.motorizzonti.com/