Napoli, spara a figlia di 7 anni: colpo partito per sbaglio. La bimba ferita in ospedale
Il papà di 46 anni è stato denunciato. La piccola è stata ferita alla spalla
Una bambina di 7 anni è finita oggi al pronto soccorso dell'ospedale Villa Betania di Ponticelli con una ferita alla spalla per un colpo di pistola. La squadra mobile di Napoli ha ricostruito quanto sarebbe accaduto nella casa della piccola a San Giovanni a Teduccio.
La vicenda
Le prime indicazioni fornite dalla madre della piccola vittima hanno restituito il quadro di un evento apparentemente accidentale: la bambina sarebbe stata colpita da un proiettile vagante mentre si trovava a giocare con altri bambini nei giardinetti nei pressi della sua abitazione. Denunciato il padre di 46 anni per lesioni colpose e detenzione abusiva di armi da fuoco, aggravati dal metodo mafioso.
Gli accertamenti della Squadra Mobile hanno condotto a ritenere poco fondata la versione “ufficiale” fino a quel momento fornita dai parenti. I successivi accertamenti effettuati presso l’abitazione della famiglia della bambina, anche con l’ausilio di personale della Polizia Scientifica, hanno consentito di rilevare chiaramente, su un muro della casa, un segno riconducibile all’impatto di un proiettile.
Alla luce di quanto rilevato, la madre della vittima ha fornito ai poliziotti una versione differente dell’accaduto e ha rivelato che a esplodere il colpo che aveva ferito sua figlia era stato il padre della bambina e che il fatto era successo proprio all’interno dell’abitazione.
In particolare, il colpo sarebbe partito dalla pistola che l’uomo avrebbe maneggiato mentre si trovava nella sala da pranzo dell’abitazione e sarebbe andato a colpire la figlia che, in quel momento, si trovava in una stanza adiacente. Il padre della bambina, fino a quel momento irreperibile, si è poi presentato presso l’abitazione dove, in presenza dei poliziotti, ha confermato la versione della moglie e ammesso le sue responsabilità.
Cronaca
Vasco Rossi contro il nuovo codice della strada: “Vi...
Il rocker contesta con ironia sui social le nuove regole. Salvini: "Obiettivo salvare vite, non fare multe"
Vasco Rossi attacca il nuovo codice della strada in vigore da oggi 14 dicembre 2024. Il Rocker di Zocca, infatti, sul suo profilo Instagram, si rivolge direttamente ai giovani contestando - con ironia - le nuove regole. "Ragazzi - afferma - il ministro Salvini, in questo 14 dicembre, ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni. Questo il ministro Salvini ha deciso di fare per il vostro bene, per voi naturalmente".
Sempre sui social, intanto, Matteo Salvini illustra le novità. Il nuovo Codice delle Strada, dice il ministro delle Infrastrutture, è entrato in vigore oggi con "le prime multe" che "spero siano poche perché l’obiettivo non è fare multe, il mio dovere è salvare vite. Basta a chi guida ubriaco, drogato, a chi va in due in monopattino contromano sul marciapiede. Ci sono delle regole che hanno l’obiettivo di educare, di ridurre morti, feriti e incidenti", afferma, a margine di un evento della Lega, svoltosi a Milano.
Con più di tremila morti l'anno sulle strade italiane "bisogna essere seri e rigorosi - ha sottolineato il vicepremier -. Il telefonino è la prima causa di incidenti".
In merito alle nuove regole sui monopattini, per i quali ora sarà richiesta targa e assicurazione e obbligo di casco, e dell'impatto che avranno sulle migliaia di mezzi a noleggio, "ci si organizza", ha sentenziato Salvini. "A Parigi li hanno messi fuori legge, altre amministrazioni di sinistra li hanno vietati. Io non arrivo a tanto, ma l’anno scorso ci sono stati 300 incidenti e 18 morti".
Cronaca
Ufo, boom di avvistamenti nel mondo: per Cun e Cifas...
Da più di un mese nei cieli degli Stati Uniti, ma anche di diversi altri paesi come Russia, Giappone, India, Brasile, Germania e Gran Bretagna, gli avvistamenti di intensi bagliori luminosi e presunti droni si stanno moltiplicando. Un tema su cui, le varie agenzie di intelligence e sicurezza nazionale si stanno attivando. Anche il Parlamento Europeo è stato investito sulla tematica Ufo, dove ultimamente una quindicina di ufologi rappresentanti di paesi della Ue hanno sollecitato l’Europarlamento a istituire procedure d’indagine comuni sul tema, a includere il fenomeno nella legislazione Ue in tema di sicurezza e navigazione aerospaziale, a finanziare la ricerca e a promuovere lo scambio d’informazioni internazionale.
"Lo scenario che investe la tematica Ufo sta coinvolgendo la geopolitica, come fenomeno mondiale che non conosce confini, alleanze militari o economiche, conflitti in atto o credenze religiose", sottolineano in un comunicato congiunto Roberto Pinotti, presidente del Centro Ufologico Nazionale e Vladimiro Bibolotti, presidente del Council International Fed Advanced Studies. "Non è un caso che le università si siano interessate ad iniziative ad Hoc come il Galileo Project dove l’Università di Harvard partecipa assieme ad altri ricercatori di varie università e nazionalità allo studio del fenomeno Ufo. In Francia all'Università della Sorbona vi è stato un simposio dove hanno partecipato figure prestigiose delle Intelligence come Alain Juillet (già direttore dei Servizi francesi) e Chriss Mellon (Ex direttore del personale del Comitato ristretto per l'intelligence del Senato degli Stati Uniti) dove hanno affrontato il problema di come informare i cittadini di fronte ad un fenomeno tecnologico non controllabile e destabilizzante. Quindi un fenomeno dove entra in campo anche la cybersicurezza. Anche l’università La Sapienza di Roma ha assegnato un Master di secondo livello su Geopolitica e Ufo".
"Chiediamoci allora, se in Italia il fenomeno dovesse manifestarsi con intensità come negli Stati Uniti, cosa accadrebbe? A livello istituzione - proseguono - le segnalazioni Ufo, in Italia Oggetti Volanti Non Identificati (Ovni), fu designato a partire dal 1978 dall'allora Presidente del Consiglio Giulio Andreotti, il Reparto Generale Sicurezza dello Stato Maggiore Aeronautica e realizzato per le segnalazioni un modello per i cittadini, a disposizione nelle Caserme dei Carabinieri. Il Cambio di Paradigma ci ha portato alla terza fase delle leggi sulle verità di Schopenhauer, cioè l’accettazione sic et simpliciter del fenomeno Ufo. Importante adesso è porsi domande e sollecitare maggiori sensibilità e attenzioni, di fronte a scenari già in atto nel mondo. Vedremo cosa ci riserverà".
Cronaca
“Siamo 50.000”, a Roma il corteo contro il ddl...
Gli organizzatori: "Non ci arrendiamo, questo è solo il primo passo". Flash mob di Amnesty International durante la manifestazione: "Proteggere il diritto di protesta"
“Siamo circa 50.000”. E' l’annuncio degli organizzatori della manifestazione nazionale in corso oggi, 14 dicembre, a Roma contro il ddl sicurezza definito "un grave attacco ai diritti, alla democrazia e alla libertà di espressione". Dietro lo striscione 'A pieno regime contro ddl paura' che apre il corteo, una gigantografia della premier Giorgia Meloni che bacia Mussolini.
Tra le bandiere che sventolano quelle della Cgil, di Arci, dei Cobas, qualcuna della Palestina. "Non ci arrendiamo, questo è solo il primo passo”, dicono gli organizzatori dal camion di apertura. Secondo la Rete nazionale no a ddl Sicurezza , cui hanno aderito circa 200 realtà da tutta Italia, "criminalizzare preventivamente ogni forma di dissenso, moltiplicare inverosimilmente il numero di reati contro chi protesta e disobbedisce rappresenta uno dei più gravi attacchi nella storia della nostra Repubblica ai diritti fondamentali, al diritto di manifestare e dissentire, trasformando l’Italia in un paese autoritario. Non c’è alcuna sicurezza garantita da questo provvedimento. Si respira solo la paura della libertà. E siamo determinati a fermare questo attacco alla democrazia".
Conte: "Decreto reazionario"
"Oggi siamo qui in piazza con tutto il Movimento per manifestare anche noi contro una lettura del bisogno di sicurezza che è completamente deformata". Lo dice Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, a margine del corteo contro il ddl Sicurezza che si sta svolgendo a Roma. "I cittadini quando parlano di sicurezza - prosegue Conte - non chiedono di reprimere il dissenso politico, non chiedono di reprimere la resistenza passiva, non chiedono il bavaglio sempre più stretto per i giornalisti. Chiedono invece di poter uscire la sera e di poter tornare a casa anche a tarda sera, chiedono di poter uscire di giorno senza essere assaliti da scippi, rapine e furti, chiedono di poter stare nelle strade in sicurezza in tutti i quartieri. Quindi è un concetto completamente sbagliato. Questo decreto sicurezza è completamente reazionario e lo respingiamo nel modo più assoluto".
"Non puoi reprimere il dissenso politico dopo che hai preso tu, Meloni, i voti per la fiducia dicendo 'quando i giovani e i cittadini manifesteranno per strada io sarò con loro perché ricorderò quello che ho fatto io'. E poi - aggiunge - non puoi pensare di reprimere qualcuno e addirittura perché ostacola un progetto di infrastruttura importante deve andare in galera. E poi è normale che i giornalisti se pubblicano stralci di una ordinanza di un provvedimento del giudice vanno in galera?".
Fratoianni raggiunge il corteo: "Il governo si fermi"
"Oggi in piazza tantissimi e tantissime contro un ddl della paura, contro una destra che ha come obiettivo quello di cancellare i diritti di libertà e il diritto al dissenso", afferma Nicola Fratoianni di Avs raggiungendo al corteo contro il ddl Sicurezza di Roma.Contro questo progetto noi ci siamo e li contrasteremo. "Si fermino dalle parti del governo e della sua maggioranza".
Il flash mob di Amnesty
‘Sicurezza? No minaccia alla libertà di espressione’; ‘Sicurezza? No minaccia al diritto di protesta pacifica’; ‘Proteggere il diritto di protesta’. Amnesty International, durante la manifestazione ha dato vita a un flashmob. Gli attivisti si sono inginocchiati alzando i cartelli, gialli con le scritte nere (i colori dell’organizzazione), per chiedere di proteggere la protesta, come si legge nel grande striscione alle loro spalle.