Lucio Corsi: “Amo la musica senza tempo, Sanremo? Spaventa ma affascina”
Il cantautore toscano è tornato con il singolo 'Tu sei il mattino', accompagnato da un videoclip che vede la partecipazione di Carlo Verdone con il quale ha collaborato in 'Vita da Carlo - Terza Stagione'
"L’attualità in musica non mi interessa e oggi ce n'è tanta. Voglio canzoni che mi portino altrove, che mi facciano immaginare di essere qualcun altro". Con queste parole, Lucio Corsi racconta all'Adnkronos la sua visione della musica, che deve essere un viaggio lontano dal presente e dalla realtà immediata. Negli ultimi tempi, il nome del cantautore toscano è stato spesso citato tra i possibili partecipanti al prossimo Festival di Sanremo 2025. Ma salirà davvero sul palco dell’Ariston? "Non so cosa succederà. Ma come tutte le cose grandi, sono paurose e interessanti", commenta, lasciando aperta la possibilità di una sua partecipazione. Corsi è tornato recentemente con un nuovo singolo, 'Tu sei il mattino' (Sugar Music, la principale etichetta discografica indipendente in Italia) accompagnato da un videoclip che vede la partecipazione straordinaria di Carlo Verdone. Un sodalizio artistico che si estende anche alla terza stagione della serie televisiva 'Vita da Carlo', disponibile in esclusiva su Paramount+, dove il cantautore interpreta sé stesso accanto al celebre attore e regista.
Il brano, racconta Corsi, "è una canzone d’amore, ma non perché parla di una prima volta, quanto perché parla del tempo che passa e che ci trascina in una sola direzione, come la corrente di un fiume". Il brano, spiega, mescola esperienze personali e immaginazione: "C’è una parte autobiografica e una no. È un’infanzia a tratti mia, a tratti reinventata con storie di altre persone che ho intorno. Mi piace reinventarmi il passato nella musica, oltre che immaginarmi un futuro diverso". E se la canzone fosse una dedica? "La dedicherei alla passione in generale, che mi è stata data dal fatto di essere nato in provincia, nella noia. Pace e noia sono molto simili: il confine è sottile. È fondamentale quella noia che ho vissuto da ragazzino, perché mi ha portato a inventarmi un altro mondo possibile".
Nel ritornello, la mattina assume un’accezione positiva, ma Corsi confessa di averla odiata da giovane: "Da giovani si odia la mattina, meno la vedi e meglio è. Anch’io l’ho sempre odiata. Ma col tempo ho iniziato ad apprezzarne alcuni lati. Ed è preoccupante, perché è come avere un piede nella fossa - scherza lui che ha 31 anni -. La mattina è come il minestrone, i broccoli, gli spinaci: si apprezza crescendo". Esilarante e surreale è il videoclip del brano, che ribalta il romanticismo della canzone. Il protagonista non è un sentimento, ma un’entità surreale: un raffreddore inarrestabile che travolge e sconvolge i personaggi in una storia ambientata in un ascensore. "Il videoclip l’ho scritto insieme a Tommaso Ottomano, con cui ho scritto anche la canzone. Questo brano è così romantico e sognante che abbiamo deciso di non assecondarlo ma di distruggerlo in qualche modo. Tanto la canzone andrà con le sue gambe, farà i suoi giri. Il video doveva essere un’altra cosa, un’altra forma di espressione per raccontare quella storia in una chiave diversa".
Nel video, racconta l'artista, "il raffreddore è un’entità che diventa sempre più maestosa, persino divina. Vuole far crollare la compostezza di alcune vite. L’essere umano è tragicomico, e questo raffreddore riesce a far emergere proprio la tragicomicità dell’essere umano". E sulla partecipazione di Verdone dice: "Il fatto che Carlo si sia prestato a questo video così particolare è una gran cosa, per nulla scontata. È stato davvero un grande e lo ringrazio". Collaborare con Verdone, anche nella terza stagione della serie 'Vita da Carlo', è stata un’esperienza formativa per il cantautore toscano: "Era la prima volta che mi trovavo davanti alla telecamera, e avere lui accanto, con i suoi consigli, è stato un insegnamento. Carlo è un vero bluesman, non solo perché è un intenditore di musica, ma per come approccia la vita. Ha quella malinconia intrinseca che è alla base del blues". Da Carlo Verdone, che nella serie interpreta il direttore artistico di Sanremo, a Carlo Conti, vero direttore artistico del festival: Corsi salirà sul palco dell’Ariston? "Non lo so. Al momento sto lavorando a un disco intero che voglio registrare in Maremma, tra gli ulivi, in pace".
Sanremo, confessa Corsi, è una sfida per ogni artista: "Ci sono tanti musicisti che amo che ci sono andati e ci sono passati nella maniera più giusta possibile. Penso a Rino Gaetano, Vasco Rossi, Lucio Dalla e tanti altri. Poi ce ne sono altri che amo ugualmente e che non ci sono mai stati. Perciò è una battaglia interiore per ogni musicista. Mettersi davanti a tanti occhi è una cosa difficile. Serve il momento esatto, la crescita e l'esperienza giusta alle spalle". E Sanremo, come tutte le cose grandi, "fa paura. Ma le cose paurose, alla fine, sono anche interessanti."
Quanto al panorama musicale attuale, Corsi si dice ottimista: "Penso che ci sia spazio per cose fatte in un certo modo, nel modo che piace a me, che mi dà gusto. Le cose che amo in musica, spesso, sono del passato. La musica di Dalla, Paolo Conte o Ivan Graziani, per esempio, è ancora attuale". Nel cantautorato italiano, il giovane artista si rifà, dunque, a modelli senza tempo: "Amo quelle cose lì. Artisti che facevano musica che poteva essere registrata nel 2080 e uscire nel 1960, o viceversa. Musica che non si lega mai a un momento storico preciso. Quando una canzone si appiglia all’attualità non mi piace. Io cerco altre cose nelle canzoni, qualcosa che non conosco. So già cosa c’è intorno a me, lo vedo ogni giorno. Quando mi metto qualcosa nelle orecchie, voglio andare da altre parti, voglio canzoni che mi facciano credere di essere qualcun altro". E Corsi presto ci regalerà altra musica: "Sto lavorando al nuovo disco, che uscirà nel 2025. Non vedo l’ora di tornare a suonare dal vivo: è la cosa che più mi dà gusto". di Loredana Errico
Spettacolo
Che tempo che fa, ospiti di oggi: Sting, Siani e Pieraccioni
In onda dalle 19.30 in diretta sul Nove, e in streaming su discovery+
Sting, Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni saranno tra gli ospiti del nuovo appuntamento di 'Che Tempo che fa', in onda oggi domenica 8 dicembre dalle 19.30 in diretta sul Nove, e in streaming su discovery+. Il conduttore Fabio Fazio, affiancato da Luciana Littizzetto, Filippa Lagerbäck, Nino Frassica, Mara Maionchi, Ubaldo Pantani, la Signora Coriandoli, Francesco Paolantoni e Simona Ventura, darà, dunque, il benvenuto alla leggenda del pop-rock Sting, che in oltre 50 anni di straordinaria carriera, prima come frontman dei Police e poi da solista, ha venduto complessivamente 100 milioni di album in tutto il mondo e ottenuto 17 Grammy Awards, un Golden Globe, 4 Brit Awards e 4 nomination agli Oscar. Il cantautore, compositore e attivista britannico sarà protagonista di uno speciale duetto live con Giordana Angi in 'Il nostro amore', riadattamento in italiano realizzato dalla cantautrice e polistrumentista italo-francese del brano di Sting 'For Her Love'. Ospiti della puntata anche Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni, per la prima volta insieme nella commedia 'Io e te dobbiamo parlare', diretta dallo stesso Siani e al cinema dal 19 dicembre.
L'attrice Luisa Ranieri parlerà del suo ultimo film 'Diamanti', di Ferzan Ozpetek, nelle sale dal 19 dicembre, mentre i celebri chef Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli della nuova stagione di 'MasterChef Italia' che torna dal 12 dicembre. E ancora: Domenico Corrado, direttore dell’Uosd Centro Genetico delle Cardiomiopatie Aritmiche e Cardiologia dello Sport dell’Azienda Ospedale - Università di Padova; Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele; lo scrittore Premio Strega e Premio Campiello Antonio Scurati; Maurizio Molinari, in libreria con 'La nuova guerra contro le democrazie. Così le autocrazie vogliono stravolgere l’ordine internazionale'; la vicedirettrice de La Stampa Annalisa Cuzzocrea; l’editorialista de La Repubblica Massimo Giannini; Don Davide Banzato, autore del nuovo libro 'Un pezzo di Cielo solo per te'.
Chiude la serata l’immancabile appuntamento con 'Che tempo che fa - Il Tavolo' con Nino Frassica, Mara Maionchi, Ubaldo Pantani, la Signora Coriandoli, Francesco Paolantoni, Simona Ventura. Ospiti della puntata: Rossella Brescia, che nel 2024 festeggia 30 anni di carriera; Marco Santin e Giorgio Gherarducci della Gialappa’s Band e Brenda Lodigiani, impegnati col 'GialappaShow', lei nel cast anche di 'Io e te dobbiamo parlare'; BigMama; Cristiano Malgioglio, live col nuovo brano 'Rosa tormento'; Giucas Casella. Torna al Tavolo anche Antonino Cannavacciuolo.
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Domenica In, ospiti di oggi: Ricchi e Poveri, Al Bano,...
Dalle ore 14 alle ore 17.10 su Rai1 e Rai Italia, in diretta dagli Studi 'Fabrizio Frizzi' di Roma
Oggi domenica 8 dicembre, dalle ore 14 alle ore 17.10 su Rai1 e Rai Italia, in diretta dagli Studi ‘Fabrizio Frizzi’ di Roma, andrà in onda la 13ma puntata di 'Domenica In' condotta da Mara Venier. Ospiti i Ricchi e Poveri, Al Bano, Ferzan Ozpetek e Stefano Zecchi.
La puntata si aprirà con i Ricchi e Poveri, protagonisti di un ampio spazio nel quale ripercorreranno la loro carriera e si esibiranno in studio con alcuni loro ultimi successi come 'Aria' e 'Ma non tutta la vita', oltre a presentare il loro nuovo singolo 'Il Natale degli Angeli'. Il cantante Al Bano si racconterà tra carriera e vita privata per poi esibirsi con il brano 'E’ la mia vita', accompagnato al pianoforte dal maestro Alterisio Paoletti.
Il regista Ferzan Ozpetek sarà in studio per presentare in anteprima il suo nuovo e attesissimo film 'Diamanti', che uscirà nei cinema il prossimo 19 dicembre e che vede nel cast anche Mara Venier. Il filosofo e scrittore Stefano Zecchi interverrà per presentare il suo nuovo romanzo dal titolo 'Resurrezione'. La puntata di domenica si interromperà tra le ore 15.40 e le ore 16.25 per dare la linea al Tg1 per una diretta da Piazza di Spagna a Roma per il tradizionale omaggio di Papa Francesco all’Immacolata.
Spettacolo
Prima della Scala, Nicoletta Manni incanta in Armani: tra...
Strascichi, velluto e pellicce tra i look scelti dalle signore alla Prima de 'La forza del destino'
Strascichi, velluto, qualche piuma sparsa qua e là, raso e tanto bianco e nero. Smoking d'ordinanza per i signori e qualche colpo di testa che non è passato certo inosservato. Tutta la Milano che conta ha 'sfilato' stasera alla Prima di ‘La forza del destino’ di Giuseppe Verdi, che ha inaugurato la stagione lirica al teatro alla Scala, sotto la bacchetta del maestro Riccardo Chailly, nel giorno di Sant'Ambrogio.
E se quest'anno ha dominato la sobrietà tra le istituzioni, con la senatrice a vita Liliana Segre in giacca di velluto nero e scialle bianco e il presidente del Senato, Ignazio La Russa e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala in smoking a strappare consensi, come d’abitudine, è stata la compagna del sindaco di Milano, Chiara Bazoli, incantevole in un lungo abito verde petrolio con bustino prezioso firmato Armani Privé. Tra le signore l’eleganza e il fascino del nero sono andati per la maggiore. Più sobrie di qualche anno fa ma non meno vistose, le invitate alla Prima non hanno fatto una piega. Come la ballerina russa Anna Olkhovaya che ha chiamato a sé i flash dei fotografi con il suo abito strapless fatto di perline blu e rosse firmato Armani. Elegante e raffinata.
Armani è stato il re indiscusso della serata, vestendo diversi degli ospiti presenti, che per l’occasione, hanno scelto i suoi magnifici abiti. A partire dall’attore romano Pierfrancesco Favino che ha scelto uno smoking Giorgio Armani, mentre la sua compagna Anna Ferzetti ha indossato un abito Giorgio Armani Privé. Il cantante Achille Lauro, reduce dalla giuria di X Factor, ha scelto di indossare uno smoking Giorgio Armani mentre l’attrice Stefania Rocca un completo Giorgio Armani. Lo smoking di Giorgio Armani è stato sfoggiato anche dal sovrintendente del Piermarini, Dominique Meyer e dal campione olimpico Gianmarco Tamberi. Con lui anche la moglie, Chiara Bontempi, in un abito Giorgio Armani.
Lo stilista ha inoltre realizzato diverse mise per i danzatori ospiti questa sera: Nicoletta Manni, la regina incontrastata della serata in un abito Giorgio Armani Privé composto da corpetto dorato e gonna di velluto. Suo marito Timofej Andrijashenko, primo ballerino della Scala, ha scelto invece uno smoking Giorgio Armani. Virna Toppi, prima ballerina della Scala, ha scelto un abito Giorgio Armani mentre Nicola Del Freo, primo ballerino della Scala, uno smoking Giorgio Armani. Alice Mariani, prima ballerina della Scala, ha sfoggiato un look Giorgio Armani. Anche Claudio Coviello, primo ballerino della Scala, ha scelto uno smoking Giorgio Armani così come Marco Agostino, primo ballerino della Scala, e lo scrittore Alessandro Baricco, sempre in smoking Giorgio Armani. Con lui la moglie Gloria Campaner in completo Giorgio Armani.
Tra i colpi di stile, da segnalare anche quello di un ospite, Mattia Bossi, avvolto in una vistosa giacca bianca con lungo strascico laterale e cristalli e di qualche signora in abiti vaporosi (fin troppo forse), velette e cappuccio di specchietti. Tante le ladies avvolte da morbide pellicce o eleganti cappe di velluto. Impeccabile, come sempre del resto, l’ex presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ha varcato l’ingresso del teatro con un lunghissimo abito nero di Alexander McQueen. (di Federica Mochi)