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Milano Cortina, svelato l’itinerario della fiamma olimpica e paralimpica
A Verona è stato presentato il percorso che vivrà il simbolo dei Giochi: ecco tutte le tappe
![Giovanni Malagò, Anna Laura Iascone e Andrea Varnier](https://www.adnkronos.com/resources/0293-1c6dab0c8236-297d00077d80-1000/format/big/giovanni_malago_anna_laura_iascone_e_andrea_varnier.jpeg)
È stata Verona la suggestiva cornice della presentazione del viaggio della Fiamma Olimpica e Paralimpica verso Milano Cortina 2026. Nella giornata di oggi è stato reso noto l’itinerario della rassegna a cinque cerchi, con tutti i territori italiani che ospiteranno il passaggio dei singoli tedofori. La Fiamma Olimpica e la Fiamma Paralimpica sono simboli di unità e pace, portano un messaggio universale che trascende confini e differenze, invitando ogni persona a partecipare a un evento di assoluta rilevanza globale. Il passaggio delle Fiamme rappresenta i valori fondamentali dell'Olimpismo e del Paralimpismo, incarnando i sentimenti di Amicizia, Pace, Speranza e Spirito di Squadra. In particolare, la Fiamma Olimpica cerca di contribuire alla costruzione di un mondo migliore, educando i giovani attraverso lo sport praticato in conformità con l'Olimpismo e i suoi valori. La Fiamma Paralimpica, invece, rappresenta lo strumento migliore per attivare un processo di cambiamento nella società e aumentare la consapevolezza necessaria per abbattere le barriere fisiche e sociali.
“Ogni passo attraverso le nostre città, diventerà un momento di celebrazione e riflessione, ricordandoci il potere dello sport nel costruire ponti e abbattere barriere” ha spiegato il presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina Giovanni Malagò. “Quando la Fiamma percorrerà le nostre strade, travolgerà milioni di persone con un calore unico e irripetibile. Quello che solo lo sport sa trasmettere. Accendendo nei cuori delle persone la consapevolezza di far parte di qualcosa di più grande, il viaggio della Fiamma Olimpica e il viaggio della Fiamma Paralimpica saranno un'opportunità unica per l’Italia di brillare, ancora una volta, sulla scena mondiale”.
Il viaggio della Fiamma Olimpica
Ma in cosa consiste questo itinerario? Saranno 63 i giorni di viaggio, 60 le città di tappa e 12mila i chilometri da percorrere toccando tutte le 110 province della penisola. Il viaggio inizierà il 26 novembre 2025 a Olimpia, con l’accensione del sacro fuoco che arriverà poi in Italia, a Roma, il 4 dicembre. Poi, inizierà il suo percorso. Sarà a Napoli a Natale e festeggerà il nuovo anno a Bari. Il 26 gennaio tornerà invece, dopo 70 anni esatti dalla Cerimonia d’Apertura dei Giochi, a Cortina d’Ampezzo e concluderà il suo tragitto a Milano, allo Stadio San Siro, la sera di venerdì 6 febbraio 2026. Il percorso è pensato anche per rendere omaggio al grande patrimonio storico culturale italiano, che vanta il maggior numero di siti Unesco al mondo. “L’arrivo della Fiamma in Italia e il suo viaggio rappresentano il momento in cui i Giochi entrano nelle case delle persone, portando ovunque la magia dello sport. È il momento in cui Milano Cortina 2026 diventa Italia celebrando l'unione dell’orgoglio nazionale”, ha aggiunto Andrea Varnier, Ceo di Fondazione Milano Cortina 2026. “Un viaggio che coinvolgerà 10.001 tedofori, ciascuno con la propria storia da raccontare: storie di passione, sacrificio, coraggio e inclusività. La Fiamma è un faro che ispira tutti noi a guardare al futuro con speranza e rinnovata ambizione”.
Oltre lo sport
La Fiamma Olimpica verrà accompagnata da due partner d’eccezione: Coca-Cola, Worldwide Partner del Movimento Olimpico e Paralimpico Internazionale, ed Eni, Premium Partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. “Con profondo orgoglio, ci apprestiamo a iniziare un nuovo viaggio al fianco del Movimento Olimpico, direzione Milano Cortina 2026. Il nostro supporto al Viaggio della Fiamma prosegue da oltre 30 anni e questo legame per noi ha un significato che va ben oltre lo sport perché i Giochi rappresentano un’opportunità per creare un’ulteriore connessione con il Paese e lasciare un’eredità positiva”, ha affermato Luca Santandrea, General Manager Olympic and Paralympic Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola. “Eni è un’azienda presente in tutto il mondo con cuore e mente in Italia, e mette passione e impegno ovunque operi” ha poi aggiunto Giuseppe Ricci, direttore operativo Trasformazione industriale di Eni. “Siamo orgogliosi di sostenere le Olimpiadi e le Paralimpiadi Invernali e di accompagnare persone e territori in questo emozionante viaggio e di dare loro tutta l’energia necessaria, anche quella della trasformazione e cambiamento”.
Il viaggio della Fiamma Paralimpica
La Fiamma Paralimpica percorrerà invece 2mila chilometri in 11 giorni. E dal 24 febbraio 2026 al 6 marzo 2026, giorno della cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici all’Arena di Verona, sfilerà nelle mani di 501 tedofori. “Verrà accesa il 24 febbraio a Stoke Mandeville in Inghilterra, storico luogo di nascita dello sport Paralimpico”, ha dichiarato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Fondazione Milano Cortina 2026. “L’arrivo in Italia coinciderà con l’inizio di un viaggio che focalizzerà l’attenzione e l’entusiasmo verso le Paralimpiadi, amplificandone i messaggi di rispetto e inclusività, e generando un volano di entusiasmo, attesa e partecipazione intorno agli atleti”. Dopo l'accensione nel Regno Unito, la Fiamma Paralimpica animerà 5 Flame Festival dal 24 febbraio al 2 marzo a Milano, Torino, Bolzano, Trento e Trieste, con la cerimonia di unione delle Fiamme il 3 marzo a Cortina d'Ampezzo. Dal 4 marzo, raggiungerà Venezia e Padova, per fare il suo ingresso il 6 marzo all’Arena di Verona per la cerimonia di apertura dei Giochi Paralimpici. Allianz, partner globale assicurativo dei Movimenti Olimpico e Paralimpico, è impegnato fin dal 2006 con il Comitato Paralimpico Internazionale per la promozione dell'inclusività e della resilienza, e sarà al fianco del Viaggio della Fiamma Paralimpica di Milano Cortina 2026 in qualità di presenting partner. Valentina Sestan, Head of Strategic Ceo projects e Responsabile Partnership Olimpica e Paralimpica di Allianz Spa ha commentato: “Crediamo molto nei valori rappresentati dalla Fiamma Paralimpica, simbolo non solo di sport, ma anche di pace, unità, inclusività, rispetto e resilienza. Con questa partnership, confermiamo la vicinanza al mondo dello sport paralimpico avviata dal nostro gruppo nel 2006”.
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Sport
Europa League, Az-Roma 1-0 e Lazio-Real Sociedad 3-1
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Biancocelesti agli ottavi, sfuma qualificazione diretta agli ottavi per i giallorossi
![Un momento della partita - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/0295-1ce282262ba6-299ebc88e481-1000/format/big/roma_alkmaar_fg.jpeg)
Pesante ko per la Roma ad Alkmaar contro l'Az. I giallorossi perdono 1-0 con un gol di Parrott al 35' della ripresa e dicono addio alle speranze di qualificazione diretta agli ottavi di finale di Europa League. Per i capitolini sarà decisiva la sfida tra sette giorni all'Olimpico con l'Eintracht Francoforte per centrare la qualificazione ai playoff del mese prossimo. In classifica gli olandesi salgono a quota 11, scavalcando i capitolini fermi a 9.
Lazio ok
La Lazio sconfigge 3-1 la Real Sociedad. Vantaggio dei padroni di casa con Gila al 5', alla mezz'ora spagnoli in dieci per l'espulsione per doppia ammonizione di Munoz e i capitolini vanno ancora a segno con Zaccagni al 32' e Castellanos al 34'. Al 37' della ripresa gol della bandiera per gli ospiti con Barrenetxea. I biancocelesti allungano in vetta alla classifica con 19 punti e sono certi del passaggio diretto agli ottavi di finale con una giornata d'anticipo, mentre i baschi restano fermi a quota 10 e dovranno conquistarsi l'accesso al playoff all'ultima giornata, dove affronteranno in casa il Paok Salonicco.
Sport
Djokovic si ritira in semifinale, Zverev in finale...
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Il serbo lascia il campo dopo aver perso il primo set
![Novak Djokovic - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/0295-1ce35729775d-e1302f6d4367-1000/format/big/agenzia_fotogramma_ipa53206265.jpeg)
Il serbo Novak Djokovic si ritira dalla semifinale degli Australian Open oggi 24 gennaio 2025. Il tedesco Alex Zverev vola in finale. Djokovic abbandona dopo aver perso il primo set al tie-break. Zverev si aggiudica il parziale per 7-6 (7-5) dopo 1h21' di battaglia. Il 37enne serbo, sceso in campo con la coscia sinistra fasciata, getta la spugna alla fine del primo interminabile parziale.
Zverev, numero 2 del ranking, giocherà per la terza volta in finale in un torneo dello Slam. Il tedesco, alla prima finale agli Australian Open, in carriera non ha mai vinto un major: ha perso nell'atto conclusivo degli US Open e del Roland Garros.
Cosa ha detto Djokovic
"Ho fatto il massimo per gestire l'infortunio muscolare, è una lesione. Dopo il match con Alcaraz non ho toccato la palla fino ad un'ora prima della sfida con Zverev. La fisioterapia e la fasciatura mi hanno aiutato, ma alla fine del primo set ho sentito troppo dolore... Ci ho provato... L'obiettivo ora è recuperare, tra poche settimane dovrei giocare a Doha ma vediamo come vanno le terapie: in passato ho recuperato in fretta. Negli ultimi anni mi sono infortunato con una certa frequenza, non so quale sia il motivo. Io voglio andare avanti a vincere altri Slam", dice Djokovic alla fine del match in conferenza.
"Se avessi vinto il primo set magari avrei provato a continuare, ma anche se avessi vinto il set sarebbe stata durissima rimanere in campo per altre 2 o 3 ore e reggere negli scambi durissimi", aggiunge. Due anni fa, Djokovic ha avuto un problema simile ma è riuscito a vincere il torneo: "Due anni fa ho gestito meglio la situazione, in campo non avevo troppo fastidio. Stavolta è andata diversamente", aggiunge. "Gli infortuni fanno parte del gioco, non c'è la possibilità di mandare in campo qualcun altro con una sostituzione".
L'Australian Open potrebbe segnare la fine della collaborazione con Andy Murray come coach: "Parlerò con Andy, il mio feedback è positivo ovviamente. Valuteremo i prossimi passi, ora siamo entrambi delusi ed è difficile parlare di programmi. Penso di aver giocato un ottimo match contro Alcaraz, avrei avuto l'opportunità di lottare se fossi stato bene: stavo colpendo molto bene la palla, la semifinale è un ottimo risultato ma non mi soddisfa, visti i miei standard", afferma.
E' l'ultimo Australian Open? "Non so, c'è la possibilità. Voglio andare avanti, qui ho avuto i più grandi successi della mia carriera. Se sto bene e sono motivato non vedo un motivo per non venire qui. Ma c'è sempre la possibilità, certo... Questo è il torneo dello Slam in cui ho reso al massimo, sarà sempre nei miei ricordi e nel mio cuore".
Il match
Djokovic, alle prese con un problema muscolare accusato durante il match contro Carlos Alcaraz, tiene il campo in maniera eccellente nel primo set. Il serbo annulla 4 palle break nel terzo game, nonostante la prima palla di servizio non lo assista. Nel game successivo è il 37enne serbo ad avere 3 breakpoint: Zverev - che piazza 8 ace nel set - li cancella uno dopo l'altro. Il match fila via senza scossoni fino al nono game.
Nole concede una palla break che può spaccare l'equilibrio ma si aggiudica un lunghissimo scambio di 20 colpi. L'epilogo del set è rinviato al tie-break e il servizio continua a dominare la scena. L'unico mini-break è quello che consegna il set a Zverev. Djokovic a rete sbaglia una comoda volee di rovescio e si arrende. Dopo 80 minuti di battaglia, non è in grado di continuare: addio al sogno di vincere il 25esimo Slam della carriera e di conquistare l'11esimo trionfo a Melbourne.
L'omaggio di Zverev
Dagli spalti piove qualche 'buuu' all'annuncio del giudice di sedia: game over. "Per favore, non fischiate un giocatore che esce dal campo per infortunio. Novak ha dato tutto a questo sport in 20 anni. Ha vinto questo torneo una volta con una lesione agli addominali, una volta con un infortunio alla coscia", dice Zverev nell'intervista post partita.
"Il primo set è stato di alto livello, ci sono stati scambi durissimi. Sono felice ovviamente di giocare la prima finale della mia carriera qui agli Australian Open, ma non c'è nessun giocatore che io rispetti come Novak. E' uno dei miei migliori amici nel circuiti, quando ho avuto problemi mi è sempre stato vicino e mi ha sempre aiutato tantissimo", aggiunge.
L'azzurro Jannik Sinner, numero 1 del mondo, sarà impegnato nella seconda semifinale contro lo statunitense Ben Shelton.
Sport
Djokovic e il ritiro da Australian Open: “Voglio...
![](https://www.sbircialanotizia.it/wp-content/uploads/2025/01/24/redazione_130849940270_96.jpeg)
"Voglio tornare a giocare qui, ma è possibile che questo sia stato l'ultimo match"
![Novak Djokovic](https://www.adnkronos.com/resources/0295-1ce370da0f59-38481ef584cf-1000/format/big/djokovic_conf.jpeg)
Novak Djokovic ha giocato l'ultima partita della carriera agli Australian Open? "E' possibile". Il 37enne serbo oggi è stato costretto al ritiro nella semifinale contro Alex Zverev. Nel 2026, dice l'ex numero 1 del mondo, la presenza a Melbourne non è certa. Così come, in fondo, non è certa la prosecuzione della carriera. "Non so, è possibile. Voglio andare avanti, qui ho avuto i più grandi successi della mia carriera. Se sto bene e sono motivato non vedo un motivo per non venire qui. Ma c'è sempre la possibilità, certo... Questo è il torneo dello Slam in cui ho reso al massimo, sarà sempre nei miei ricordi e nel mio cuore", dice Djokovic.
Gli infortuni, per il fenomeno di Belgrado, si accumulano. Lo scorso anno fu costretto a ritirarsi dal Roland Garros per una lesione al menisco. "Negli ultimi anni mi sono infortunato con una certa frequenza, non so quale sia il motivo. Io voglio andare avanti a vincere altri Slam. Qui ho fatto il massimo per gestire l'infortunio muscolare, è una lesione. Dopo il match con Alcaraz non ho toccato la palla fino ad un'ora prima della sfida con Zverev. La fisioterapia e la fasciatura mi hanno aiutato, ma alla fine del primo set ho sentito troppo dolore... Ci ho provato... L'obiettivo ora è recuperare, tra poche settimane dovrei giocare a Doha ma vediamo come vanno le terapie: in passato ho recuperato in fretta", dice ancora.
Oggi, il fisico ha ceduto. "Se avessi vinto il primo set magari avrei provato a continuare, ma sarebbe stata durissima rimanere in campo per altre 2 o 3 ore e reggere negli scambi durissimi". L'Australian Open potrebbe segnare la fine della collaborazione con Andy Murray come coach: "Parlerò con Andy, il mio feedback è positivo ovviamente. Valuteremo i prossimi passi, ora siamo entrambi delusi ed è difficile parlare di programmi. Penso di aver giocato un ottimo match contro Alcaraz, avrei avuto l'opportunità di lottare se fossi stato bene: stavo colpendo molto bene la palla, la semifinale è un ottimo risultato ma non mi soddisfa, visti i miei standard", afferma.