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Ologramma di Marilù Mastrogiovanni tra Maria Antonietta Mastropasqua e Dalila Scagliusi, praticanti del Master in giornalismo

La nuova tecnologia sarà presentata il 26 novembre presso l'Università di Bari, nell'ambito del nono Forum delle Giornaliste del Mediterraneo

Bari, 22/11/2024 - La nona edizione del Forum delle Giornaliste del Mediterraneo (FMWJ) che si terrà a Bari il 25 e 26 novembre e a Lecce il 27 novembre, sarà l’occasione per presentare ufficialmente un nuovo dispositivo per l’infotainment e l’edutainment: gli ologrammi in real time.

È perfettamente riuscito, infatti, l’esperimento di far dialogare in diretta l’ologramma in misura 1:1 di una docente in jineolojî‎ (in curdo: scienza delle donne) che si trovava presso l’Università del Rojava (nella Siria del nord est) con i praticanti del master in Giornalismo dell’Università di Bari, che l’hanno intervistata, interagendo con lei in tempo reale.

La ricerca è stata condotta da Marilù Mastrogiovanni, nell’ambito del dottorato in “Scienze delle relazioni umane” e del Larid, Laboratorio di ricerca didattica del dipartimento di Formazione, Psicologia e Comunicazione, sotto la supervisione di Loredana Perla, docente di Pedagogia e didattica speciale e Direttrice del dipartimento For.Psi.com. Come previsto dai dottorati di ricerca PON Innovazione, lo studio è stato condotto in collaborazione con il partner tecnologico Predict Spa, azienda innovativa con sede a Bari, dedita allo sviluppo di tecnologie nel settore dell'healthcare e, principalmente, nella diagnostica in vivo non invasiva. L’azienda pugliese ha lavorato con il suo team di Ricerca e Sviluppo, in qualità di partner della ricerca di dottorato condotta da Marilù Mastrogiovanni in Pedagogia speciale e sociologia generale. Obbiettivo (perfettamente riuscito): individuare una soluzione smart in grado di realizzare la tele-presenza olografica utilizzando un semplice smartphone. Grazie a questa innovazione, oggi è quindi possibile utilizzare un telefonino o un tablet per collegarsi olograficamente da qualunque parte del mondo. È proprio quello che è accaduto in occasione del collegamento tra Università di Bari e Università del Rojava dal Kurdistan della Siria del nord est che è stata l’accademia presso la quale si è completata la fase di testing.

LA PRESENTAZIONE

I risultati della sperimentazione che ha portato allo sviluppo di questa innovazione tecnologica saranno presentati il 26 novembre dalle ore 15:00 alle 17:00 presso l’Aula Leogrande dell’Università degli Studi di Bari (palazzo Ex Poste in Piazza Cesare Battisti 1), nell’ambito del sesto panel del FMWJ dal titolo: “Tra edutainment ed infotainment: il giornalismo come strumento pedagogico”. Il convegno dà diritto a 4 CFU deontologici per le giornaliste e giornalisti che parteciperanno.

DICHIARAZIONI

“Il nostro Dipartimento sta investendo molto nella ricerca pedagogica e sui nuovi device tecnologici per la didattica: crediamo che i docenti dell’oggi e del domani debbano saper cavalcare le onde, anche anomale, dell’innovazione tecnologica, per immaginare modi sempre più coinvolgenti di insegnamento e apprendimento, senza mai perder di vista però l’umanesimo che deve rimanere alla base del nostro agire etico”, dice la prof.ssa Loredana Perla.

“Come Master in Giornalismo crediamo che, tenendo ben saldi i valori deontologici della professione, ogni strada vada esplorata se questa va nella direzione della del pensiero critico e la libertà d’espressione”, ha affermato il prof. Luigi Cazzato, coordinatore del Master in Giornalismo dell’Università di Bari.

“Siamo felici di essere partner accademici di questo innovativo progetto di ricerca. Jineoloji, la "Scienza delle donne" può davvero essere un paradigma scientifico rivoluzionario che va nella direzione dell'innovazione sociale e politica, del multiculturalismo e dell'autodeterminazione degli individui e dei popoli”, ha dichiarato la prof.ssa Zilan Ehmed, del dipartimento di Jineoloji dell’Università del Rojava. “Qui, nonostante i bombardamenti quotidiani dei droni turchi e l'oppressione del popolo curdo da parte del regime di Assad, noi con il Confederalismo Democratico stiamo costruendo un nuovo ordine politico basato sul costrutto "Jin, Jan Azadì", ovvero "Donna, Vita, Libertà". Ci auguriamo di poter continuare a collaborare con l'Università di Bari e con il laboratorio di ricerca educativa Larid, e che questo dispositivo di "liberazione dei corpi" possa contribuire al dialogo con il popolo curdo e alla valorizzazione delle sue istanze", conclude Ehmed.

“Siamo entusiasti di essere stati partner tecnologici di questo innovativo progetto di ricerca. Questa iniziativa con il Palco Olografico rappresenta un esordio importante per l’azienda, in quanto si tratta della sua prima sperimentazione all’estero. È un traguardo che prova le potenzialità dell’applicazioni di questa tecnologia, capace di aprire nuove strade nell’insegnamento e portare l’apprendimento a un nuovo livello. La missione di Predict è sempre stata quella di mettere la tecnologia al servizio delle persone, e crediamo che il Palco Olografico possa diventare uno strumento prezioso non solo per l’educazione, come già avviene, ma anche per il giornalismo e la comunicazione”, ha dichiarato l’ingegnera Monica Carella, Sales Manager Digital Healthcare.

“I campi di applicazione sono ora tutti da esplorare: l’infotainment e l’edutainment sono quelli a cui si rivolge naturalmente il nuovo dispositivo, ma si possono anche immaginare scenari di connessione tra i più avveniristici” ha spiegato Marilù Mastrogiovanni giornalista e docente in giornalismo d’inchiesta presso il Master e il corso di laurea in Comunicazione di UniBa. “La ricerca parte dallo studio con un approccio sociologico del movimento Ecofemminista italiano per arrivare a immaginare nuove modalità di connessione e interazione all’interno di community ristrette, usando gli ologrammi in presenza e in real time come strumento didattico che agevoli un apprendimento empatico e un maggiore coinvolgimento degli studenti. Possiamo riportare in vita Dante o Cleopatra, che con la AI generativa potrebbero dialogare con gli studenti e parlare della loro vita e delle loro opere. Immaginate che in ogni scuola ci sia un palco olografico dove come se fossero davanti a noi “in carne e ossa”, Rita Levi Montalcini, Simone De Beauvoir o Angela Davis ci raccontano il loro pensiero. Oppure potremmo far incontrare in diretta, in tempo reale, sullo stesso palco olografico, personaggi che altrimenti non potrebbero mai spostarsi dai luoghi in cui si trovano a causa delle più varie ragioni, perché in zone di guerra, perché in carcere, perché in un campo profughi, perché non viene loro rilasciato il visto per ragioni politiche. Possiamo liberare i corpi e renderli non più il terreno dello scontro di ogni oppressione, ma uno strumento didattico per l’elaborazione del pensiero critico” – conclude Mastrogiovanni.

Contatti: https://www.giornaliste.org/il-programma/

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Innovazione e sostenibilità: così Sanyleg ha conquistato il...

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Alberto Ghelfi, titolare e socio unico di Sanyleg

L’azienda di Alberto Ghelfi ha raggiunto obiettivi eccellenti con una strategia aziendale che promuove il Made in Italy e mette al centro le persone

Castel Goffredo Mantova (MN) - 06/02/2025 - Quando, nel 1993, Alberto Ghelfi avviò Sanyleg, insieme a sua moglie, non voleva solo rivoluzionare il mondo delle calze preventive e medicali con un prodotto altamente innovativo, ma intendeva farlo a suo modo, seguendo le sue regole e, talvolta, remando contro i dictat dell’imprenditoria contemporanea. Accortosi che si trattava di una nicchia di mercato ben salda e in grado di rendere buoni profitti anche nel breve periodo, Ghelfi pensò che fosse il momento per realizzare un’idea: unire l’aspetto tecnico a quello estetico, le qualità medicali della compressione graduata, tecnologia che nei decenni precedenti aveva già mostrato i suoi effetti benefici, alla qualità di un prodotto Made in Italy. Oggi, Sanyleg è leader globale nella produzione di calze medicali e sportive a compressione graduata, con un parterre di clienti che riunisce i più importanti brand a livello mondiale e un fatturato annuo di circa 13 milioni di euro, con ebitda al 30%.

Un prodotto innovativo

Il successo di Sanyleg si basa su un modello che combina alte prestazioni e benessere, come dimostrano i suoi prodotti: calze a compressione graduata che integrano tecnologia avanzata e comfort, progettate per rispondere alle esigenze del settore medicale, preventivo e sportivo. Questo traguardo è il risultato di un lavoro di squadra coeso e di una visione aziendale chiara e ben definita. “La nostra mission è sempre stata quella di creare un prodotto estremamente performante senza rinunciare all’aspetto estetico”, racconta il titolare di Sanyleg. “Il bilancio dopo questi trent’anni direi che è più che positivo: la nostra azienda è saldamente posizionata ai vertici del mercato private label, con esportazioni che coprono oltre il 90% della nostra produzione, fattore che ci rende un punto di riferimento internazionale. Grazie a un servizio completo, che include ricerca e sviluppo, produzione, imballaggio e spedizione, rispondiamo alle diverse richieste di clienti in tutto il mondo, fornendo soluzioni personalizzate con un’attenzione costante alla qualità e all’innovazione”.

Alberto Ghelfi crede fermamente che il successo risieda nella capacità di soddisfare pienamente le esigenze del cliente, valorizzare il team e rispettare l’ambiente. Questo è il cuore pulsante di Sanyleg e guida ogni attività. “Il nostro impegno non si limita alla produzione”, continua Ghelfi, “ma si estende alla creazione di un rapporto di fiducia e trasparenza con i nostri clienti, mettendo sempre al centro i loro bisogni.”

La strategia imprenditoriale

L’ascesa di Sanyleg è stata guidata da una strategia imprenditoriale fuori dagli schemi, che nel tempo si è dimostrata vincente. “Fin dall’inizio, ho scelto di evitare il ricorso a finanziamenti o crediti bancari”, racconta il titolare. “Nel 1993 siamo partiti con i mezzi limitati che avevamo a disposizione, ma con una visione chiara: concentrarci sulla produzione in private label e puntare subito ai mercati esteri. I nostri primi obiettivi sono stati il Giappone, la Germania e i Paesi Scandinavi, mercati che ci hanno permesso di far conoscere e apprezzare i prodotti Sanyleg a livello globale. Un altro punto fermo della strategia è stato il rifiuto di delocalizzare la produzione, una scelta che rimane motivo di grande orgoglio per l’azienda. Abbiamo sempre creduto, e continuiamo a credere, nella forza del Made in Italy. Valorizziamo i nostri processi produttivi e il lavoro delle nostre persone, che sono e resteranno al centro di ogni nostro progetto”.

La ricerca della sostenibilità

Anche sul fronte della sostenibilità, Sanyleg ha saputo distinguersi anticipando le tendenze del settore. “Abbiamo sempre adottato un approccio etico e produttivo fortemente orientato alla sostenibilità ambientale, al rispetto del territorio e delle persone”, spiega Ghelfi. “Le pratiche che seguiamo sono perfettamente integrate non solo nel nostro piano industriale, ma anche in quelli dei nostri collaboratori. Questo impegno, interiorizzato da anni, ha reso naturale il passo di presentare il primo Bilancio di Sostenibilità, a supporto delle certificazioni ISO che da anni testimoniano il nostro impegno verso standard di eccellenza e sostenibilità. Per noi, si è trattato di formalizzare un percorso già consolidato”.

Inoltre, nel 2021, dall’estro imprenditoriale del fondatore di Sanyleg, è nato Terre dei Ghelfi, un country resort e azienda agricola situati nel cuore della Toscana, a Castagneto Carducci, immersi nella rinomata DOC Bolgheri. Qui, la sostenibilità trova la sua espressione più autentica, con oli e vini di alta qualità che, sin dall’inizio, hanno seguito un preciso percorso verso il biologico. Il resort è composto da sette eleganti appartamenti, ristrutturati con cura per preservare il fascino delle antiche case toscane, offrendo un’esperienza di comfort ed esclusività. Circondato da un rigoglioso giardino, il resort si fonde armoniosamente con i vigneti e gli oliveti di proprietà, creando un ambiente perfetto per vivere appieno il piacere della campagna.

Terre dei Ghelfi rappresenta un progetto che unisce il coraggio imprenditoriale e la visione di un uomo che ha scritto, e continua a scrivere, la storia del suo settore e del Made in Italy.

Visita i siti www.sanyleg.com e www.terredeighelfi.it per saperne di più.

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Immediapress

GDA Distribuzione: “Si rafforza il consumo di birra in...

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GDA Distribuzione: “Si rafforza il consumo di birra in Italia, i consumatori alla ricerca di qualità e caratteristiche uniche”

L’azienda, operativa in tutto il sud Italia con forniture di noti brand e realizzazione di impianti per la spillatura, sottolinea l’importanza del mercato della birra, tra standard elevati e richieste di discontinuità

Con un consumo medio pro capite di oltre 36 litri annui, pari a circa 21 milioni di ettolitri nel 2023, la birra continua a occupare un posto speciale sulle tavole degli italiani, mantenendo livelli simili a quelli pre-pandemici e dimostrando la stabilità e la rilevanza di questo mercato. Oltre alla quantità, negli ultimi anni la cultura della birra in Italia ha compiuto passi significativi, allineandosi sempre più a quella del vino. I consumatori, infatti, sono diventati più esigenti e curiosi, cercando birre che offrano qualità, varietà e un’esperienza sensoriale autentica. “Questa evoluzione ha stimolato una crescita non solo nei consumi, ma anche nella consapevolezza: sempre più persone si interessano agli stili birrari, alle origini, e ai metodi di produzione, scegliendo con attenzione le birre che desiderano assaporare”, spiega Andrea Raso, responsabile commerciale di GDA Distribuzione. L’azienda è leader nel settore, portando in tutto il sud Italia i più noti brand di birra internazionali. In questo contesto, il settore della birra nel Belpaese è in costante trasformazione, con una domanda che punta verso prodotti di eccellenza, innovazioni come gli impianti di spillatura avanzati e un aumento delle birre artigianali e speciali. Un cambiamento avvenuto negli ultimi 40 anni e percepito fin da subito da Silvestro Raso, fondatore negli anni ‘70 di GDA Distribuzione, che attraverso la sua società ha accompagnato ristoranti e pub verso la trasformazione necessaria per stare al passo con le richieste del mercato. “L’evoluzione è avvenuta gradualmente ma lasciando un segno indelebile”, approfondisce il responsabile commerciale. “Se prima erano in commercio poche birre e di produzione industriale, oggi sono presenti svariate qualità internazionali accompagnate da realtà territoriali artigianali, sempre più richieste dai consumatori”. L'aumento della varietà e della qualità delle birre offerte, spiega Raso, ha portato anche a una maggiore attenzione verso il modo in cui la birra viene servita. Gli impianti di spillatura avanzati e personalizzati per ogni locale, ad esempio, giocano un ruolo cruciale nel mantenere intatte le caratteristiche uniche di ogni birra. “Un impianto su misura è fondamentale — aggiunge Raso di GDA Distribuzione — perché consente a pub e ristoranti di valorizzare al massimo ogni singola pinta servita, rispondendo così alle aspettative di un consumatore sempre più esigente”. Con la formazione sulla spillatura e la manutenzione degli impianti offerta da partner come l’azienda guidata dalla famiglia Raso, i locali possono garantire un servizio impeccabile, valorizzando ogni bicchiere servito e rispondendo al crescente interesse dei consumatori per la qualità e la varietà della birra.

CONTATTI: https://www.gdadistribuzione.it/

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Schneider Electric presenta Easy Ups Srve: protezione...

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Schneider Electric presenta Easy Ups Srve: protezione dell’alimentazione essenziale per piccole e medie imprese, oggi disponibile con batterie al Litio o VRLA

Il nuovo Easy UPS SRVE di Schneider Electric fornisce una alimentazione pulita a dispositivi essenziali e sensibili in condizioni di alimentazione instabili, garantendo una connettività costante e affidabile nei momenti più critici.

Disponibile in versione VRLA (Valve Regulated Lead Acid) o con batterie al litio per una maggiore durata delle batterie e riduzione del TCO.

L’elevata modularità consente di raggiungere potenze installate fino a 3 kVA (litio) e 10 kVA (VRLA)

Se dotati di apposita scheda di rete, sono idonei all’installazione all’interno di cabine elettriche (normativa CEI 016)

Stezzano (BG), 06 febbraio 2025 - Schneider Electric, leader nella trasformazione digitale della gestione dell’energia e dell’automazione, presenta il nuovo Easy UPS SRVE in versione con batterie al litio e VRLA.

La famiglia Easy UPS monofase a doppia conversione nasce per soddisfare le esigenze legate alla continuità operativa, anche in condizioni di alimentazione instabili, e di sicurezza dei dispositivi collegati.

Con l’introduzione di due nuove tipologie di batterie, ciascuna con caratteristiche uniche, la gamma Easy UPS SRVE si amplia ulteriormente per rispondere ancora meglio alle necessità dei settori più disparati.

Maggiore performance, affidabilità e durata di vita triplicata

La versione con batterie agli ioni di litio presenta costi di manutenzione ridotti rispetto ad altre alternative, il tutto con una velocità di ricarica superiore. Il maggiore range di temperature operative, unito a maggiore leggerezza e a una durata triplicata, le rendono una alternativa ancora più sostenibile.

Robusto e affidabile, Easy UPS SRVE con batteria al litio offre un fattore di potenza pari a 0,9 per le taglie da 1,2 e 3 kVA, e unitario per quelle da 5, 6 e 10 kVA. Garantisce inoltre un ampio intervallo di tensioni e frequenze.

Ampia la disponibilità di interfacce di comunicazione: seriale (RS-232), USB tipo B e uno slot per scheda intelligente. Sul pannello di controllo sono presenti indicatori LED, un LCD multifunzione e la console di stato.

Autonomia prolungata

La versione con batteria VRLA (Valve Regulated Lead Acid, piombo-acido sigillata con valvola di rilascio) è pensata per azzerare la manutenzione degli accumulatori.

Fino a 4 pacchi batteria (10 kVA complessivi) possono essere gestiti attraverso un singolo modulo UPS, rispondendo così alle esigenze più spinte.

Monitoraggio e gestione semplificati

Entrambi i modelli sono conformi alle principali normative relative agli UPS (IEC 62040-1, IEC 62040-2, EN IEC 62040-2) e ai moduli batteria (IEC 62040-1, IEC 62619, UN 38.3, CE, UKCA). Dispongono inoltre del software PowerChute Serial Shutdown, che assicura l’arresto non presidiato di server e workstation sfruttando la connessione attraverso i cavi seriale o USB, prevenendo in tal modo la corruzione dei dati e possibili danni alle apparecchiature.

Con una scheda di rete dedicata e un accessorio per la segnalazione a contatti puliti, Easy UPS SRVE con batterie al piombo e al litio saranno compatibili con la normativa CEI 0-16 per l’installazione all’interno di cabine elettriche

Tante caratteristiche distintive in un mondo connesso

Easy UPS SRVE rappresenta una soluzione affidabile ed efficiente per la protezione dell’alimentazione elettrica. Grazie a un’efficienza fino al al 94% in modalità a doppia conversione fino al 97% in modalità ECO, consente di ridurre i costi delle utenze e del raffreddamento senza compromettere prestazioni o affidabilità.

Il bypass automatico integrato assicura un’alimentazione continua anche in caso di guasti interni o malfunzionamenti dell’UPS. Inoltre, lo spegnimento di emergenza (EPO) offre ulteriore sicurezza, consentendo l’arresto immediato in caso di incendio o altre situazioni critiche.

A completare il quadro, una garanzia di 2 anni copre integralmente i componenti elettronici e le batterie, offrendo massima tranquillità e affidabilità.

Ulteriori informazioni

Easy UPS SRVE in 60 secondi (video): https://youtu.be/ebE-S8Wnj9M

Maggiori informazioni su Easy UPS SRVE versione VRLA: https://www.se.com/it/it/download/document/Easy-UPS-SRVE-On-Line-230V/

Maggiori informazioni su Easy UPS SRVE versione Litio: https://www.se.com/it/it/download/document/Easy-UPS-SRVE-On-Line-230V-IT/

Immagini: Easy UPS SRVE VRLA e Easy UPS SRVE Litio

Informazioni su Schneider Electric

Lo scopo di Schneider è quello di creare un impatto tangibile consentendo a tutti di sfruttare al meglio l’energia e le risorse disponibili, coniugando progresso e sostenibilità. Questo in Schneider lo chiamiamo Life Is On. La nostra missione è quella di essere il partner di fiducia per la sostenibilità e l’efficienza. Siamo un leader globale nelle tecnologie industriali con competenze d’avanguardia a livello mondiale nell'elettrificazione, nell'automazione e nella digitalizzazione per industrie smart, infrastrutture resilienti, data center a prova di futuro, edifici intelligenti e case intuitive. Grazie alla nostra lunga esperienza in questi ambiti, forniamo soluzioni integrate, end to end per tutto il ciclo di vita, basate sull’ IoT industriale e abilitate dall'intelligenza artificiale, con prodotti connessi, automazione, software e servizi, fornendo gemelli digitali che consentano una crescita redditizia per i nostri clienti. Siamo un'azienda di persone con un ecosistema di 150.000 dipendenti e più di un milione di partner che operano in oltre 100 paesi per garantire la vicinanza ai nostri clienti e stakeholder. Abbracciamo i valori di diversità e inclusione in tutto ciò che facciamo, guidati dal nostro obiettivo di un futuro sostenibile per tutti. www.se.com/it

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