Manovra, Confservizi: “Bene impostazione, servono ulteriori fondi per settore idrico e Tpl”
Incontro a Palazzo Chigi tra il presidente di Confservizi e una delegazione governativa sul Disegno di legge di Bilancio
Contributo delle utilities alla competitività industriale, misure prioritarie per il trasporto pubblico locale e regionale, fondi di solidarietà. Questi i punti essenziali affrontati dal presidente di Confservizi (Confederazione formata da Asstra e Utilitalia) Francesco Macrì, nell’incontro a Palazzo Chigi con una delegazione governativa sul Disegno di legge di Bilancio. Mostrando apprezzamento sull’impostazione generale del Ddl, nonché su un approccio pragmatico e realistico rispetto alle tematiche green, Macrì ha evidenziato "come i nuovi obiettivi europei in materia di riduzione del costo dell’energia, resilienza idrica e mercato integrato delle materie prime seconde, imporranno alle utilities ingenti investimenti infrastrutturali. Per questo occorrerebbe la data di effettiva attuazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, accelerando inoltre l’attuazione del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico, destinando nuovi fondi – pari ad almeno un miliardo di euro all’anno – agli interventi sulla resilienza idrica; è necessario inoltre rimuovere gli ostacoli che rallentano la realizzazione dei progetti Pnrr e implementare a livello nazionale il Piano UE per le reti elettriche".
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale e regionale, per Confservizi "è indispensabile adeguare la dotazione annua del Fondo nazionale Tpl per almeno 800 milioni di euro, prevedendo un meccanismo strutturale ed automatico di adeguamento all’inflazione, per tutelare l’equilibrio economico delle imprese e la garanzia degli attuali livelli di servizio e per compensare l’aumento dei costi di produzione in particolare per il rinnovo del Ccnl di settore. È necessario inoltre assicurare la revisione periodica delle tariffe dei servizi di Tpl per favorire l’equilibrio economico delle gestioni, non solo in fase di affidamento ma per tutta la vigenza del contratto di servizio".
Per quanto riguarda infine i Fondi di solidarietà, Macrì ha evidenziato "come nel trasporto pubblico locale così come nei servizi ambientali ci sia un’assoluta necessità di prestazioni di sostegno al reddito peculiari, che attualmente non riescono ad essere soddisfatte con i due Fondi di solidarietà esistenti, che sono stati istituiti nei due settori. Servono prestazioni finanziate dai Fondi che consentano il prepensionamento dell’alto numero di inidonei e garantiscano la staffetta generazionale e la riqualificazione professionale di parte del personale. In questo senso occorre modificare la disciplina dei Fondi di solidarietà bilaterale, o consentendo l’uscita dall’Inps o sbloccando rapidamente prestazioni che soddisfino le reali esigenze aziendali".
Economia
Alluvioni e cambiamento climatico, cosa serve per ridurre...
Un documento presentato dagli esperti della Fondazione Return
Un documento di indirizzo che elenca le priorità di ricerca e d’azione per rendere gli eventi meteo estremi meno distruttivi e letali. A presentarlo gli esperti della Fondazione Return, partenariato Pnrr nato per affrontare i rischi naturali e antropici, in occasione del Dissemination Workshop di Return, ospitato a Bologna dal 27 al 29 novembre.
Il documento sottolinea come i cambiamenti climatici che portano a piogge più improvvise e intense, insieme alle trasformazioni del territorio degli ultimi decenni, stanno amplificando la frequenza e la gravità di questi fenomeni, rischiando di mettere in difficoltà anche i sistemi di allerta più evoluti. “A rendere queste alluvioni così devastanti contribuiscono anche rischi multipli che non necessariamente vanno ricondotti al solo clima che cambia - spiega Alberto Montanari, professore di Costruzioni Idrauliche all’Università di Bologna, fra i coordinatori scientifici di Return - Per questo è necessario lavorare all’adeguamento delle infrastrutture e a una più attenta manutenzione dei corsi d’acqua”.
Secondo gli studiosi, per salvare vite umane e limitare i danni serve un’azione immediata che preveda il ricorso a infrastrutture e interventi su tutti i piani tecnici e sociali coinvolti dal rischio climatico. È necessario introdurre prassi, condivise e supportate anche dai cittadini, e normative che prevedano la verifica periodica delle condizioni di sicurezza del territorio e delle infrastrutture, tenendo sempre conto dei rapidi cambiamenti del clima. Con questi obiettivi in mente, il progetto Return sta sviluppando scenari climatici utilizzando modelli avanzati e ad alta risoluzione spaziale per identificare le aree più vulnerabili. L’obiettivo è mappare la pericolosità e la vulnerabilità dei territori urbani ed extraurbani, utilizzando anche tecnologie innovative come i 'gemelli digitali'. Inoltre, vengono promosse campagne educative per sensibilizzare cittadini e istituzioni sui rischi climatici e sulle migliori pratiche per la gestione del territorio.
“Solo attraverso una collaborazione fortemente interdisciplinare come quella di Return e una stretta sinergia tra ricerca, istituzioni e comunità possiamo affrontare sfide così complesse”, conferma Andrea Prota, docente di Tecnica delle Costruzioni all’Università Federico II di Napoli e presidente della Fondazione Return.
Return è uno dei 14 Parternariati Estesi nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Si occupa di studiare i rischi naturali e antropici, quelli legati all’acqua come le alluvioni, siccità ed eventi costieri ma anche frane, terremoti, eruzioni vulcaniche e contaminazioni ambientali. Coordinato dall’Università Federico II di Napoli, il progetto coinvolge le principali università e centri di ricerca pubblici e privati italiani. Tra i protagonisti c’è anche l'Università di Bologna, che guida lo Spoke DS: Science underpinning Climate services for risk mitigation and adaptation, pensato per definire metodi innovativi per migliorare le previsioni climatiche, idrometeorologiche e meteomarine alla scala locale.
Economia
Dagli addobbi al pranzo, dagli hotel allo skipass: è caro...
Ecco cosa ci aspetta
A Natale 2024 rincari fino al 300%. Dagli addobbi al pranzo, passando per regali, mezzi di trasporto, assicurazioni viaggio, alberghi e skypass… fino ai prestiti per viaggiare. Ecco quanto spenderanno gli italiani quest'anno.
Regali
Secondo l’indagine che Facile.it ha commissionato all’istituto di ricerca EMG Different, durante le prossime festività, per i soli regali gli italiani spenderanno quasi 11 miliardi di euro, con un esborso pro capite di 256 euro. 6,2 milioni di connazionali, però, hanno ammesso spenderanno meno rispetto allo scorso anno e tra questi il 47% (oltre 2,9 milioni di individui) lo farà perché sono aumentate altre spese e preferisce tagliare sui costi, il 40%, invece, perché è in un periodo di difficoltà economica.
Pranzo o cenone
Per il pranzo o il cenone di Natale gli intervistati hanno dichiarato di mettere a budget in media 83 euro, per una spesa complessiva stimata di oltre 3,5 miliardi di euro. Per i prezzi del pranzo o del cenone bisogna guardare anche al settore alimentare che, secondo le stime di Consumerismo no Profit, ha guidato l’aumento dell’inflazione con un incremento dei prezzi del 2,4% rispetto all’1,1% di settembre 2024. I rincari maggiori riguardano i prezzi dei beni di prima necessità, come pasta, olio, riso, farina e pane, con incrementi che vanno fino all’84% rispetto al 2014.
Addobbi
Nel 2023 la spesa media per decorare un albero di Natale tradizionale, considerando albero, luci e addobbi, era stimata intorno ai 233,33 euro. Nel 2024, la cifra è salita a circa 270 euro per un albero simile. Questo rappresenta un incremento di circa il 16%, ovvero 37 euro in più rispetto all'anno precedente. Il costo per addobbare un albero di Natale nel 2024 può variare significativamente in base alle dimensioni dell'albero stesso, del tipo di decorazioni, del tema scelto. Ecco alcuni dettagli: albero artificiale: dai 30 ai 500 euro, a seconda di altezza, qualità e caratteristiche (ad esempio, alberi pre-illuminati). Palline e ornamenti: dai 10 ai 100 euro per set, a seconda del materiale (plastica, vetro soffiato, ecc.) e del design. Luci: dai 15 ai 100 euro, in base alla lunghezza e agli effetti. Ghirlande e festoni: dai 10 ai 50 euro. Puntale: dai 10 ai 50 euro.
Riscaldamento
A Natale sogniamo tutti una casa piena di calore, non solo emotivo, ma anche…termico! Secondo le stime di Facile.it, con le attuali tariffe del mercato libero, questo inverno gli italiani per riscaldare casa spenderanno, in media, 1.190 euro in bollette del gas. La brutta notizia è che, a causa dell’aumento dei costi delle materie prime, il dato risulta in aumento del 4% rispetto all’ultima rilevazione di ottobre 2024.
Vacanze
Festività tempo di vacanze: secondo l’indagine di Facile.it tra Natale e Capodanno saranno 11 milioni e mezzo i connazionali che si concederanno una vacanza con pernottamento di almeno una notte, per una spesa media di 335 euro ed una stima complessiva di quasi 4 miliardi. Chi partirà sottoscriverà una polizza che lo tuteli da imprevisti in viaggio? E quanto gli costerà? Scorrendo i dati dell’indagine, tra chi si concederà una vacanza, più di 4 milioni di italiani hanno già stipulato un’assicurazione o sono intenzionati a farlo. Secondo le simulazioni di Facile.it* per una settimana di vacanza in Italia, le polizze che coprono l’assistenza, il bagaglio e la cancellazione partono da un costo di 28 euro, valore che sale a 39 euro se ci si sposta in Europa; almeno 71 euro, invece, per una settimana negli Stati Uniti.
Chi si metterà in viaggio non è detto che non lo faccia ricorrendo a un prestito personale: tra ottobre e novembre, chi ha fatto domanda di finanziamento per pagare viaggi e vacanze ha puntato ad ottenere, in media, quasi 6.000 euro, valore in aumento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il finanziamento, il cui richiedente aveva un’età media di 36 anni, sarà restituito in 51 rate (poco più di 4 anni).
Secondo l’indagine, inoltre, fra coloro che partiranno per una vacanza tra Natale e Capodanno, più di 7,5 milioni di italiani si sposteranno con l’auto per una media di 575 km. Ma quanto spenderanno in carburante? Guardando ai dati del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ed in particolare all’ultima rilevazione disponibile, quella di ottobre 2024, i prezzi di benzina e diesel risultano minori rispetto a quelli di quest’estate e a quelli di 12 mesi fa. Per entrambi i tipi di carburante il prezzo medio è di 1,76 €/l, ma ricordiamoci che lungo le autostrade i prezzi salgono notevolmente. Se quindi si percorreranno in media 575 km la spesa da mettere a budget per gli automobilisti in viaggio sarà di quasi 70 euro sia che si viaggi con un’auto a benzina che una diesel.
I voli per il periodo natalizio stanno registrano un aumento medio del 15-20% non solo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma anche rispetto ai mesi che precedono le feste. Per un volo Milano – Catania, andata e ritorno, rispetto ad altri periodi si registra un aumento di circa 50-60%. Per un volo Milano – Palermo un incremento di circa 65-70%; 50% per un Milano – Napoli. Per un volo Milano – Bari l’incremento per il Natale è di circa 70-100%. Secondo quanto rilevato da Consumerismo No Profit, i costi aumentano, proporzionalmente, per tutte le tratte ferroviarie, nessuna esclusa con punte fino al 300% in più per i biglietti dei treni rispetto alla media annuale. Il record di prezzi per quest'anno è sulla tratta Milano-Reggio Calabria con Trenitalia nella giornata di venerdì 20 dicembre: il picco raggiunto è di 345 euro con un cambio a Roma e 9 ore e 26 minuti di viaggio. Per quanto riguarda i traghetti, i prezzi dei biglietti per le isole più gettonate come Sicilia, Sardegna e le isole minori registreranno aumenti che vanno dal 10% al 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Gli skipass hanno subito aumenti fino al 30% negli ultimi tre anni. Il Dolomiti Superski, ad esempio, ha aumentato il prezzo del biglietto giornaliero del 23,9% rispetto al 2021, mentre a La Thuile l’incremento è stato del 19,1% e a Courmayeur del 19,6%. Ancora più pesante la situazione a Bormio, dove la tariffa giornaliera dello skipass è aumentata del 28,3% rispetto al 2021, e a Livigno, dove l’aumento è stato del 27,9%. Incrementi simili si registrano anche per gli abbonamenti stagionali: in Valle d’Aosta i rincari sono del 23,7% rispetto al 2021, a Livigno del 21,3% e a Bormio del 17,4%. In ultimo gli hotel che vedono un incremento dell’8,1% del prezzo medio camera, oggi pari a 151,47 euro. Il 97% delle agenzie di viaggi riscontra una media di aumento di prezzi per pacchetto del 20%. Tra le destinazioni più care in assoluto ci sono: Roma, Firenze, Venezia, le crociere e, come prevedibile, il turismo della neve.
Economia
Musk e il maxi bonus da 56 miliardi di dollari, giudice lo...
Il commento su X: "Gli azionisti dovrebbero controllare il voto delle società non i giudici"
"Gli azionisti dovrebbero controllare il voto delle società non i giudici". E' affidato a un breve post su X, il social di sua proprietà, il commento - chiaramente irritato - di Elon Musk dopo la nuova decisione di un giudice del Delaware che riaccende lo scontro fra l'imprenditore e la giustizia Usa. La corte ha infatti confermato la bocciatura sul pacchetto di bonus da 56 miliardi di dollari da assegnare al fondatore di Tesla.
Cosa è successo
Il super bonus - che al momento ha superato i 100 miliardi di dollari in valore per via del boom del titolo Tesla - era stato portato in tribunale da alcuni azionisti ed era stato respinto a gennaio in una prima sentenza che aveva contestato l'eccessiva influenza 'dietro le quinte' di Musk nel 2018 al momento della decisione sul pacchetto azionario. Pochi mesi dopo tuttavia il bonus era stato confermato dall'assemblea degli azionisti di Tesla.
Adesso la giudice Kathaleen McCormick della Corte di Cancelleria del Delaware ha anche assegnato ai querelanti 345 milioni di dollari di parcelle. Avevano chiesto 5,6 miliardi di dollari, sulla base del principio legale di una percentuale del beneficio (56 miliardi di dollari) da ricevere. "In un caso di compensazione eccessiva, è stata una richiesta audace", ha scritto la McCormick nelle 103 pagine della sua sentenza: i querelanti possono scegliere di ricevere i 345 milioni di dollari in contanti o in azioni Tesla, ha detto.
Secondo la giudice gli azionisti erano stati tenuti all'oscuro del suo coinvolgimento nella definizione originaria del bonus, il che significa che non avevano avuto l'opportunità di prendere una decisione ponderata.
Cosa può fare Tesla ora
Dopo quest'ultima sentenza Tesla può ancora presentare ricorso: in ogni caso Musk rimane la persona più ricca del mondo anche se dopo la decisione il titolo tesla ha perso quasi il 2% scendendo a circa 349. All'inizio dell'anno, quando il giudice ha preso la sua decisione iniziale, le azioni erano quotate a meno di 200 dollari. A spingere il rally del titolo anche la 'vicinanza' di Musk al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump: secondo gli investitori le future normative su veicoli completamente autonomi potrebbero avvantaggiare l'attività di robotaxi di Tesla, che così ha superato i 1100 miliardi di capitalizzazione.