Veroni presenta il secondo Bilancio di Sostenibilità: la strategia ESG come driver per affrontare le sfide del settore e creare un futuro sostenibile
L’azienda che nel 2025 celebra i suoi primi 100 anni di storia adotta una nuova governance per rafforzare il posizionamento del brand sul piano internazionale.
Correggio (Reggio Emilia), 11 novembre 2024 – Veroni, lo storico salumificio di Correggio (RE) rinomato in tutto il mondo per i suoi salumi di eccellenza, pubblica il secondo Bilancio di Sostenibilità relativo all’esercizio 2023. Una tappa fondamentale nel percorso evolutivo dell'azienda, che racconta i progressi rispetto ai progetti di responsabilità ambientale, sociale e di governance aziendale - dinamiche ESG - con l’obiettivo di generare un impatto positivo sul territorio, la comunità e ridurre l’impatto ambientale generato dalla produzione.
Il 2023 è stato l’anno di importanti traguardi per Veroni, che nel 2025 celebra i suoi primi 100 anni di storia. Nell’ottica di rafforzare il posizionamento del brand Veroni nel mondo, lo storico salumificio nel giugno 2023 ha ceduto le proprie quote azionarie alla società americana SugarCreek Packing Co., gruppo americano leader nel settore della lavorazione delle carni, che ha il suo headquarter a Cincinnati (OHIO).
“Alla vigilia di un anniversario importante per la nostra azienda, che nel 2025 celebra i suoi primi 100 anni di storia, siamo orgogliosi di presentare il secondo Bilancio di Sostenibilità, relativo all’esercizio 2023”, commentano Guido e Marco Veroni AD del gruppo Veroni. “Fin dal lontano 1925, anno in cui i nostri bisnonni hanno deciso con grande coraggio e visione imprenditoriale di aprire una piccola produzione di salumi nel cuore dell’Emilia, la mission dell’azienda non è cambiata: lavorare con professionalità e passione per portare sulle tavole di tutto il mondo il meglio della salumeria italiana, coniugando artigianalità e innovazione rimanendo sempre al passo con le sfide del mercato”.
Tra gli obiettivi conseguiti nel 2023 sul piano sociale spicca la certificazione SA8000, che sottolinea la centralità del benessere e della sicurezza dei lavoratori, l'adozione del Modello 231 per rafforzare la governance aziendale e la certificazione ISO 14001 per lo stabilimento di Langhirano, che migliora ulteriormente la gestione ambientale. Inoltre, per ridurre l’impatto energetico sono stati installati sistemi di recupero del calore nel sito di Correggio, misura che va in concomitanza con l’installazione di impianti fotovoltaici tuttora in atto sempre in ottica energy saving.
Anche le politiche di welfare spiccano tra le iniziative dell’azienda emiliana, favorendo l’equilibrio tra vita professionale e privata. Da sempre attento alla formazione dei dipendenti, il brand emiliano nel 2023 ha dato vita alla Digital Academy, totalizzando 3.500 ore di formazione (+64% rispetto al 2022), piattaforma dedicata al potenziamento delle competenze e alla crescita professionale. È stato anche attivato il progetto Bike to Work che incentiva i dipendenti a puntare sulla mobilità sostenibile nel percorso casa-lavoro e che ha registrato grande partecipazione con oltre 23.000 km percorsi e 3 tonnellate di CO₂ risparmiate. L’iniziativa continua anche nel 2024.
Nel 2023, Veroni ha inoltre introdotto una serie di servizi "salva-tempo", come il lavaggio auto in sede, orari di lavoro flessibili, la possibilità di creare una “banca ore” e la consegna dei pacchi in azienda. Oltre a buoni spesa e rimborsi per le visite mediche sono state attivate le ferie solidali, che consentono di offrire le proprie ferie a colleghi in situazioni di necessità, il tutto a favore di un ambiente di lavoro più inclusivo.
A partire dal 2023, Veroni ha anche attivato un’interessante collaborazione per sensibilizzare i propri collaboratori sul grande valore di piccole azioni e l’impatto che queste ultime possono avere sulla circolarità. Il progetto consiste nella raccolta in azienda di scarpe da lavoro e sportive usate che vengono poi conferite all’azienda ESO, specializzata nella rigenerazione per la produzione di tappetini sintetici. I risultati non si sono fatti attendere. I dipendenti hanno conferito un quantitativo pari a 26 kg di scarpe da lavoro e sportive, il cui recupero ha evitato 131 kg di CO2 in atmosfera, l’equivalente di 431 km percorsi con un’auto diesel.
La definizione della strategia ESG relativa al 2023 è avvenuta attraverso il processo di Analisi di Materialità che ha coinvolto i principali stakeholder interni ed esterni, in tutto 175 interlocutori, grazie ai quali è stata elaborata una nuova Matrice di Materialità, che ha identificato le tematiche ambientali, sociali e di governance più rilevanti per l’azienda. Tra queste, spiccano la qualità e la sicurezza dei prodotti, la riduzione dell’impatto ambientale, il benessere dei dipendenti e l’etica commerciale.
Tra i goal individuati, non poteva mancare lo sviluppo di attività legate al territorio e alla comunità di Correggio. Nel 2023 sono stati donati 14.800 kg di salumi, in un clima di collaborazione costante con organizzazioni no-profit come Caritas e Croce Rossa. Confermata anche la partnership con Insuperabili - fondazione torinese che ha fatto dello sport un efficace veicolo per l’inclusione sociale di ragazze e ragazzi con disabilità – con il sostegno a nuovi progetti che puntano su inclusività, socializzazione e integrazione.
Veroni Salumi
Storico produttore di salumi di alta qualità, Veroni nasce nel 1925 su iniziativa di cinque fratelli – Fiorentino, Francesco, Paolo, Adolfo e Ugo – titolari di un piccolo alimentari a Correggio, in provincia di Reggio Emilia. Da un piccolo salumificio locale, Veroni è diventata oggi una realtà moderna e tecnologicamente avanzata ma che tramanda di generazione in generazione l’arte dei salumi, custodendo i valori della tradizione, dell’artigianalità e delle ricette di una volta. Oltre allo stabilimento di Correggio, tutt’ora sede dell’azienda, Veroni ha altri cinque stabilimenti di produzione in Emilia-Romagna e, dal 2016, un impianto di affettamento negli Stati Uniti.
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Saviola: il futuro del design è sostenibile, con materiali...
La sfida della sostenibilità nel design incontra l’innovazione circolare di Saviola, tra tecnologia, materiali rigenerati e il valore del Made in Italy.
Milano, 3 Dicembre 2024. In un mondo in cui sostenibilità e innovazione non sono più optional ma priorità, il gruppo Saviola ridefinisce le regole del gioco. Con le collezioni Elementum 2.0 ed Elementum Europe, l’azienda italiana si pone come leader nel settore del design rigenerativo, offrendo soluzioni progettuali che uniscono estetica, praticità e un approccio ecologicamente responsabile.
Un design che rispetta il pianeta
Secondo un report dell’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), l’industria edilizia e del design contribuisce a circa il 39% delle emissioni globali di CO2, sottolineando l’urgenza di un cambio di paradigma. È in questo contesto che Saviola si distingue, promuovendo un modello basato sull’economia circolare: il 100% del legno utilizzato nelle sue collezioni è rigenerato, evitando l’abbattimento di milioni di alberi ogni anno.
“La sostenibilità non è una tendenza, ma una necessità. Con le nostre collezioni, vogliamo dimostrare che si può progettare senza compromessi, rispettando il pianeta e valorizzando la bellezza,” afferma un portavoce dell’azienda.
Elementum 2.0: semplicità, velocità, sostenibilità
Progettata per rispondere alle esigenze di architetti e designer sempre più attenti ai tempi e alla sostenibilità, la linea Elementum 2.0 combina materiali pronti all’uso con un’estetica impeccabile. Cosa la rende unica?
· Materiali coordinati: pannelli, laminati e bordi si integrano perfettamente, riducendo scarti e costi di lavorazione.
· Versatilità: ideale per abitazioni private, uffici e spazi pubblici, garantendo continuità estetica.
· Pronto all’uso: tempi di approvvigionamento drasticamente ridotti.
Elementum Europe: per progetti globali e texture innovative
Se Elementum 2.0 risponde alle esigenze di praticità, la collezione Elementum Europe punta sull’estetica di alto livello e sull’innovazione materica. Tra le proposte di punta: Stripped wood, Baysen, On Track, Artstone e Loom
Stripped wood, Baysen, On Track che interpretano l’effetto legno ispirandosi all’effetto cannettato
Artstone che abbinato all’haitabu ricorda il caldo effetto del feltro
Loom che riprende la trama di un tessuto naturale con grande matericità.
Entrambe le linee sono state sviluppate con una forte attenzione all’economia circolare: il legno rigenerato non solo abbatte le emissioni, ma dà nuova vita agli scarti, riducendo al minimo l’impatto ambientale.
L’impatto positivo del legno rigenerato
Ogni anno, Saviola contribuisce a risparmiare circa 1,2 milioni di tonnellate di CO2, trasformando i rifiuti in risorse preziose. Ma la sostenibilità non si ferma qui: i materiali sono progettati per durare, resistendo nel tempo senza perdere qualità.
· Eco-compatibilità: un ciclo produttivo che riduce al minimo l’uso di risorse naturali.
· Durata garantita: progettare sostenibile significa anche scegliere materiali che non devono essere sostituiti a breve termine.
· Made in Italy: tradizione artigianale e tecnologia avanzata si incontrano, offrendo un prodotto unico e di alta qualità.
Il valore aggiunto per architetti e designer
Per chi opera nel settore, scegliere Saviola non significa solo rispettare l’ambiente, ma anche accedere a materiali che rispondono alle tendenze contemporanee senza compromessi. Dalla coerenza estetica alla facilità di lavorazione, queste collezioni rappresentano un nuovo paradigma del design.
“Non è solo una questione di sostenibilità, ma di responsabilità,” aggiunge il portavoce. “Ogni progetto può fare la differenza, e i nostri materiali vogliono essere la base per costruire un futuro migliore.”
Un futuro più green per il design
Con le collezioni Elementum 2.0 ed Elementum Europe, Saviola dimostra che bellezza e sostenibilità non sono opposti, ma complementari. E mentre il mondo del design affronta una crescente pressione per ridurre il proprio impatto ambientale, l’azienda italiana si pone come faro di innovazione responsabile.
Per maggiori informazioni Per scoprire di più sulle collezioni e sulle iniziative sostenibili di Saviola, visita saviola.com.
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Cantiere Navale Noè di Augusta – Un’Eccellenza...
Un Patrimonio di Oltre 130 Anni
Augusta (Sr), 3 dicembre 2024. Fondato oltre 130 anni fa da Emanuele Noè, il Cantiere Navale Noè ha attraversato guerre, crisi e cambiamenti economici senza mai fermarsi. Giunto oggi alla quinta generazione, questo cantiere è diventato un punto di riferimento per tutto il Mediterraneo nella manutenzione navale. Si tratta di un’azienda radicata nel territorio della Sicilia Orientale, una terra dalle antiche tradizioni e dalla cultura vibrante che sta vivendo oggi una fase di grande trasformazione economica e infrastrutturale.
Innovazione e Sostenibilità in Prima Linea
Grazie a importanti investimenti sostenuti dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, sotto la presidenza dell’Ingegnere Francesco Di Sarcina, e finanziati dal PNRR, Augusta sta diventando un polo di eccellenza per la logistica e l’innovazione sostenibile. Il Cantiere Noè si trova al centro di questa trasformazione, con due siti operativi, quattro approdi per navi sino a 180 mt, un bacino galleggiante in grado di gestire riparazioni su navi fino a 140 metri e un team altamente specializzato che opera sette giorni su sette garantendo qualità e tempi di intervento eccezionali.
L’azienda ha già raggiunto obiettivi importanti:è diventata, nel corso dell’ultimo anno, amianto-free e sta implementando nuovi modelli di sostenibilità, come quelli previsti dagli standard ESG, oltre a un accurato sistema di controllo attraverso il modello 231. Con il nuovo piano di investimenti, il cantiere acquisterà un secondo bacino di carenaggio, ancora più ecologico, dotato di tecnologie che riducono le emissioni, alimentato da generatori di corrente con utilizzo di biocombustibili e da un impianto fotovoltaico ampliato a 400 KW. L’obiettivo? Ridurre sempre di più l’impatto ambientale, ottimizzare i consumi e creare nuove aree verdi per compensare le emissioni di CO₂.
Valorizzazione delle Competenze e della Diversità
In un mondo sempre più dominato dall’automazione, il Cantiere Navale Noè valorizza ancora l’arte e la precisione delle competenze artigiane. La formazione è al centro della nostra visione, perché preparare una nuova generazione di tecnici qualificati è fondamentale per il ricambio generazionale. In più, il cantiere si impegna a valorizzare il lavoro femminile, con un organico che oggi è rappresentato per il 5% da donne, guidate dal direttore generale Marina Noè, una figura chiave della quarta generazione della famiglia Noè.
Un Pilastro per la Sicilia Orientale
Oggi il Cantiere Noè rappresenta un partner strategico per le aziende di trasporto marittimo come Caronte &Tourist e costituisce un esempio di collaborazione efficace che affronta le sfide della modernità sostenendo non solo il settore della manutenzione, ma l’intera economia locale.
In sintesi, grazie a una tradizione solida e a un ambizioso piano di innovazione sostenibile, il Cantiere Navale Noè si conferma un protagonista della trasformazione della Sicilia Orientale, impegnato nella costruzione di un futuro di crescita, modernizzazione e nuove opportunità per il nostro territorio.
Per scoprirne di più, visitate il sito www.cantierenoe.it
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Territori a rischio: Sindaci, imprenditori e giovani...
Il programma di sviluppo 2030 di DIAMANTE parte dalla regione Abruzzo e la candida a diventare un hub internazionale di sviluppo territoriale, valorizzando tutte le sue risorse, a partire dai giovani.
3 dicembre 2024. “Sindaci e imprenditori sono i veri supereroi del nostro tempo, ma non sono soli: anche i giovani studenti delle scuole possono diventare protagonisti del cambiamento, portando freschezza, idee innovative e amore per il proprio territorio,” afferma Adriano Ippoliti, fondatore e presidente di DIAMANTE TV.
Con questa visione, il programma di sviluppo 2030 punta a trasformare l’Abruzzo in un modello globale di promozione del territorio, della cultura e del turismo sostenibile, facendo leva su una rete di collaborazioni internazionali e coinvolgendo attivamente le nuove generazioni.
Il progetto pilota, Abruzzo nel Mondo, che verrà presentato insieme alla Fondazione Pescarabruzzo in occasione della conferenza stampa che si terrà il 13 dicembre alle ore 11.30 presso la sala stampa della Camera dei Deputati a Roma, non solo mette a sistema gli asset culturali e innovativi della regione, ma prevede attività educative e di sensibilizzazione nelle scuole.
In Italia, infatti, sono oltre 3.800 i comuni a rischio spopolamento, con le aree interne che perdono abitanti a un ritmo doppio rispetto alla media nazionale. In Abruzzo, il fenomeno è ancora più significativo: 176 comuni montani già usufruiscono di misure per contrastare l’abbandono delle aree interne, e la regione ha registrato un calo demografico del 2,9% negli ultimi cinque anni, quasi il doppio rispetto alla media nazionale.“Coinvolgere i giovani è fondamentale per costruire una visione di lungo periodo: sono loro i custodi del futuro del territorio,” sottolinea Ippoliti.
“Con il suo programma di sviluppo 2030, DIAMANTE candida l’Abruzzo come hub internazionale di sviluppo territoriale, integrando tradizione e innovazione per creare un’economia circolare e attrarre investimenti e turismo,” continua Ippoliti. Attraverso storytelling multimediale, l’applicazione dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie digitali di ultima generazione, format innovativi e campagne di marketing territoriale, il programma punta a rafforzare il legame tra cultura, innovazione e sviluppo economico.
Una rete globale per il Made in Italy
Il programma si avvale di una rete di partnership strategiche con le principali comunità di italo-discendenti nel mondo, Camere di Commercio in Italia e all’estero, Ambasciate e Consolati. DIAMANTE si pone come un player strategico che aggrega gli interlocutori chiave del sviluppo territoriale, offrendo anche alle piccole e medie imprese italiane un’opportunità concreta per promuovere il Made in Italy su scala internazionale. “La nostra rete di partnership ci consente di portare il valore delle tradizioni locali in tutto il mondo, rafforzando il legame tra territorio, innovazione e comunità,” spiega Ippoliti.
Un appello ai protagonisti del cambiamento
DIAMANTE invita amministrazioni, imprenditori e scuole a unirsi in questa missione: “L’operatività del programma 2030 di DIAMANTE parte dall’Abruzzo e verrà replicato per tutte le regioni italiane. È il momento di investire nel nostro territorio, connettendolo a una rete globale di opportunità,” afferma Ippoliti.
Con il programma di sviluppo 2030, DIAMANTE TV si pone come catalizzatore di un cambiamento necessario, mettendo tecnologia e competenze al servizio di chi vuole costruire un futuro migliore per il proprio territorio. “Insieme, possiamo trasformare le sfide in opportunità e costruire una rete globale per la valorizzazione del Made in Italy,” conclude Ippoliti.
Per ulteriori informazioni:
Adriano Ippoliti
Fondatore e Presidente DIAMANTE TV
adriano.ippoliti@diamante.live
www.diamante.live