Attacchi su Mykolaiv e Zaporizhzhia: almeno 6 persone uccise e una ventina ferite. Mosca prepara 50mila uomini per attacco nel Kursk
"Pura invenzione". Con queste parole il Cremlino nega che il presidente russo Vladimir Putin abbia avuto un colloquio telefonico con Donald Trump dopo la vittoria di quest'ultimo alle elezioni presidenziali americane del 5 novembre, come riportato ieri dal Washington Post. "E' pura invenzione - ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov - E' semplicemente un'informazione falsa".
"Non c'è stato alcun colloquio - ha detto Peskov, in dichiarazioni rilanciate dall'agenzia russa Tass - E' completamente falso". Il portavoce del Cremlino ha anche bollato le notizie delle ultime ore come "l'esempio più evidente della qualità dell'informazione che viene pubblicata al giorno d'oggi, a volte anche da media rispettati".
Secondo il Washington Post, che citava varie fonti al corrente di quello che per il giornale è stato il primo contatto telefonico tra Trump e Putin dall'elezione del candidato repubblicano, nel corso del colloquio il tycoon ha consigliato a Putin di "non intensificare la guerra in Ucraina, ricordandogli la consistente presenza militare americana in Europa".
Allerta per caccia russi in volo
Sul fronte della cronaca intanto un'allerta aerea è scattata stamattina in quasi tutta l'Ucraina a causa del decollo di un gran numero di bombardieri russi, dopo una serie di attacchi. Sono otto i bombardieri strategici Tupolev Tu-95 che si stanno dirigendo verso l'Ucraina, secondo un messaggio diramato si Telegram dall'aeronautica ucraina.
Nella notte, almeno sei persone sono state uccise e una ventina altre ferite negli attacchi russi a Mykolaiv e Zaporizhzhia, nel sud del Paese, secondo le autorità locali. "Sono scoppiati incendi negli edifici residenziali della città e tutti i servizi di emergenza sono sul posto", ha scritto su Telegram il governatore della regione di Mykolaiv, Vitaly Kim, riferendo cinque morti e un ferito. "I russi hanno nuovamente attaccato la nostra città con i droni", aveva riferito in precedenza il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevich.
L'attacco a Zaporizhzhia è avvenuto poco dopo l'una di notte. Un uomo è morto nell'attacco, ha riferito il governatore regionale Ivan Fedorov. Almeno altre 21 persone sono rimaste ferite, tra cui cinque minorenni. Otto persone sono state ricoverate in ospedale, tra cui il bambino di 4 anni, ha aggiunto Fedorov. La Russia ha effettuato tre attacchi contro la città usando bombe Fab-500, ha riferito la Polizia nazionale. Un attacco ha parzialmente distrutto un edificio residenziale di due piani. Gli altri attacchi hanno danneggiato un dormitorio e una concessionaria di automobili.
E' invece di almeno 5 morti il bilancio dell'attacco russo che ha colpito Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. Lo denuncia via Telegram il governatore Vitaliy Kim, che parla di un attacco messo a segno con un drone kamikaze e di fiamme divampate e presto domate in un palazzo di diversi piani e in un altro edificio privato. Una donna risulta ferita.
Russia prepara 50mila uomini per attacco nel Kursk
Intanto la Russia ha anche radunato 50.000 uomini, compresi soldati nordcoreani, per sferrare l'assalto ai reparti dell'Ucraina e riconquistare la regione di Kursk, occupata da Kiev sin dall'inizio di agosto. Il piano russo per la svolta nella guerra prende forma, come delinea il New York Times sulla base di informazioni e news provenienti da fonti americane e ucraine.
Il contributo di migliaia di soldati inviati da Kim Jong-un per sostenere Vladimir Putin appare determinante. Gli uomini messi a disposizione da Pyongyang e addestrati nelle ultime settimane in diverse basi russe consentono a Mosca di non modificare i propri piani nelle altre zone calde del fronte.
Cosa succede nel Kursk
Secondo una nuova valutazione di Washington, la Russia sta ammassando forze nel Kursk senza bisogno di ritirare soldati dall'est dell'Ucraina - la sua principale priorità sul campo di battaglia - permettendo a Mosca di premere ora su più fronti contemporaneamente.
Le truppe russe hanno già recuperato parte del territorio conquistato dall'Ucraina oltre il confine e continuano a spingere nel Donetsk. Nelle ultime ore, in particolare, secondo il ministero della Difesa è stata conquistata la località di Volchenka, non lontano da Kurakhove, nel distretto di Pokrovsk.
Nel Kursk, secondo i funzionari americani, i russi stanno da tempo minacciando le posizioni ucraine con attacchi missilistici e fuoco di artiglieria, ma non hanno ancora iniziato l'assalto decisivo. Da Kiev affermano di aspettarsi nei prossimi giorni un attacco che coinvolga anche le truppe nordcoreane, visto che da giorni soldati di Mosca e Pyongyang si addestrano insieme per l'offensiva.
Kiev reggerà l'urto?
I funzionari americani sono fiduciosi che le truppe ucraine difficilmente lasceranno le loro posizioni e che le forze russe e nordcoreane subiranno probabilmente pesanti perdite, simili a quelle subite dalla Russia in Ucraina orientale.
Secondo gli analisti militari statunitensi, il numero attuale di morti e feriti delle truppe russe ammonta a una media di oltre 1.200 al giorno, soprattutto a causa delle avanzatissime tattiche di fuoco d'artiglieria in possesso di Kiev, che si sono rivelate devastanti per Mosca e lo saranno probabilmente anche per i nordcoreani, che combattono solo come fanteria leggera, senza disporre di veicoli corazzati.
Tuttavia, se la Russia dovesse guadagnare slancio, potrebbe non fermarsi al confine, ma tentare di respingere le forze ucraine ancora più lontano. Per i funzionari americani ancora non è chiaro se Kim Jong-un autorizzerà le sue forze a condurre operazioni prolungate in Ucraina o se queste sono destinate solo alla controffensiva del Kursk. Alcuni ritengono che la Corea del Nord potrebbe ordinare alle sue truppe di fermarsi al confine senza entrare in Ucraina.
Perdite pesantissime ma Putin non si ferma
Mosca, rispetto a Kiev, riesce a garantire un ricambio in prima linea riversando nuove risorse umani al fronte. Putin continua ad avere a disposizione 'carne da cannone' nonostante abbia perso quasi 700mila uomini tra morti e feriti dall'inizio della guerra. Il mese di ottobre appena concluso è stato pesantissimo secondo i numeri che emergono da un'intervista alla Bbc del capo di Stato Maggiore della Difesa del Regno Unito, l'ammiraglio Tony Radakin. Il militare parla di un "prezzo straordinario" per i russi mentre prosegue quella che il Cremlino avviò come "operazione militare speciale".
"La Russia sta per raggiungere i 700.000 morti o feriti", dice parlando di perdite per "piccole porzioni di territorio". "Non c'è dubbio che la Russia stia ottenendo successi tattici e territoriali e che stia facendo pressioni sull'Ucraina", aggiunge. Osserva, però, che Putin sta destinando più del 40% della spesa pubblica per difesa e sicurezza, un "onere enorme" per la Federazione che non fornisce un bilancio dei suoi caduti.
Esteri
Eleonora Abbagnato: “Rinascita Notre-Dame sia segnale...
L'étoile internazionale e direttrice del corpo di ballo dell'Opera di Roma: "Un luogo di grande forza legato anche a uno dei balletti a cui sono più affezionata, 'Notre -Dame de Paris' di Roland Petit'
"Spero che la rinascita della Cattedrale di Notre -Dame sia un segno di speranza per il mondo intero. Troppe guerre, troppi conflitti: è quello che ogni mattina ascolto in tv. Come diceva Martha Graham, il futuro dell'umanità è nella condivisione degli obiettivi, legati soprattutto alla pace, alla fratellanza, alla solidarietà". E' quanto dichiara l'étoile internazionale e direttrice del corpo di ballo e della scuola del Teatro dell'Opera di Roma, Eleonora Abbagnato, 'stella' dell'Opéra di Parigi dal 2013 al 2021, commentando con l'Adnkronos l'apertura, dopo cinque anni di restauri, della Cattedrale di Notre-Dame nella capitale francese.
"Un luogo per me sacro - aggiunge - di grande forza, di profonda spiritualità. Un luogo simbolo della città e della sua identità. Accanto alla Tour Eiffel edificio imprescindibile. Quando vengono a Parigi i miei amici, soprattutto se non hanno mai visitato la città, sono i monumenti che andiamo a visitare sempre insieme". La Basilica di Notre -Dame è anche legata ad uno dei capolavori della letteratura coreografica del '900, 'Notre -Dame de Paris', creata da Roland Petit, e di cui ricorrono nel 2025 sessanta anni dal debutto. "Uno dei balletti ai quali sono più legata - prosegue l'étoile internazionale-. Ero a Parigi nel corpo di ballo di Palais Garnier il grande maestro francese mi vide e si ricordò che avevamo lavorato insieme nella 'Bella Addormentata, avevo solo 12 anni, ero Aurora bambina. Mi chiamava 'ma petite italienne', mi affidò il ruolo della protagonista, Esmeralda. Ricordo che qualche giorno prima di cominciare le prove - prosegue- ritornai a visitare Notre-Dame per captare e fare mia quell'energia intensa e fantastica che sprigiona la cattedrale, ma anche i suoi misteri. Sembra di sentirlo il povero e innamorato Quasimodo".
Eleonora Abbagnato ritorna a parlare dell'incendio che si sprigionò nella notte tra il 15 e il 16 aprile 2019. "Ricordo quel giorno, mi trovavo nella capitale francese - racconta ancora - Per tutti noi fu uno vero e proprio shock, immagini di un film che non avremmo mai voluto vedere. Pensavamo che una devastazione simile non sarebbe mai accaduta, Notre-Dame rimane per me un luogo inviolabile. Domani assisteremo alla sua rinascita", conclude.
Esteri
Trump presidente, Elon Musk ha investito 277 milioni per...
E' scritto nero su bianco nell'ultimo rapporto della Commissione elettorale federale sui finanziamenti politici
E' di almeno 277 milioni di dollari la somma che Elon Musk ha versato per la vittoria di Donald Trump e dei repubblicani nelle elezioni del 5 novembre. L'investimento del numero 1 di X e Tesla, destinato ad avere un ruolo di primo piano nella nuova amministrazione, è scritto nero su bianco nell'ultimo rapporto della Commissione elettorale federale sui finanziamenti politici: il documento dà la misura dell''all in' da parte dell'uomo più ricco del mondo nel ritorno alla Casa Bianca del tycoon.
Come è noto gran parte dei finanziamenti sono andati ad America Pac, il super Pac che Musk ha creato, senza grandi clamori, in primavera e che, con fondi esclusivamente suoi, è stato lo strumento cruciale nella fase finale della campagna per mobilitare gli elettori pro Trump negli stati chiave, anche con iniziative controverse come i soldi dagli elettori per firmare un manifesto pro Trump ed il milione di dollari che quotidianamente messo in palio tra i firmatari.
Dal rapporto emergono anche gli oltre 20 milioni che Musk ha donato - anche qui unico finanziatore - ad un gruppo poco noto che ha cercato di convincere gli elettori, in particolare le donne, che Trump non firmerà un divieto nazionale dell'aborto. Il gruppo si chiama Rbg Pac, con quello che sembra un riferimento Ruth Bader Ginsburg, tanto che la nipote della scomparsa giudice della Corte Suprema, simbolo delle femministe americane, ha dichiarato questa scelta "un'offesa alla memoria di mia nonna".
Esteri
Crisi governo Francia, Le Pen gela Macron: “Posso...
La capogruppo Rn all'Assemblea Nazionale francese: "Che nessuno pensi che d'ora in poi avrò le mani legate"
"Che nessuno pensi che d'ora in poi avrò le mani legate. Posso benissimo votare ancora una volta una mozione di censura". A dichiararlo è stata la capogruppo Rn all'Assemblea Nazionale francese, Marine Le Pen, in un'intervista a 'Le Figaro', dopo che ieri il presidente francese, Emmanuel Macron, nel discorso alla nazione all'indomani del voto di censura contro il governo di Michel Barnier, ha annunciato che la Francia avrà un nuovo premier nei prossimi giorni.
Le Pen ha giudicato il discorso del presidente francese "pericoloso" ed ha parlato di un "presidente alla deriva, isolato, che cerca di riprendere il controllo in un tentativo disperato, anche calpestando le nostre istituzioni".
Le linee rosse di Macron
Sono due le linee rosse di Macron per il nuovo governo, secondo quanto indicato dallo stesso presidente francese in un incontro con i suoi parlamentari. Ne riferisce Bfmtv, secondo cui Macron non vuole nominare un premier socialista fino a quanto il Ps continuerà a essere alleato de La France Insoumise di Jean-Luc Melenchon. In secondo luogo, l'altra condizione posta dal presidente è che non sia 'disfatta' la legge sulla riforma delle pensioni.
"Noi non parteciperemo in alcun caso a un governo con un premier di destra", ha detto il leader socialista francese, Olivier Faure, parlando dopo l'incontro all'Eliseo con Macron.
Per il presidente del partito centrista MoDem, François Bayrou, il cui nome è stato fatto tra quelli che potrebbero aspirare a Matignon, "il centro, solo, non può essere la risposta ma la scelta del centro può riunire gente diversa, si possono superare le divisioni, specialmente quando la situazione del Paese è molto inquietante e molto grave". "Quello che si impone sono unioni di personalità che conservano le loro idee ma decidono di lavorare insieme. E' la vocazione del centro a riunire", ha dichiarato parlando con Lci.