Viola senza freni contro i granata
La Fiorentina batte 1-0 il Torino nel match valido per l'undicesima giornata di Serie A, disputato allo stadio Olimpico-Grande Torino. A decidere la partita la rete di Kean al 41'. In classifica i viola, al 5° successo di fila, agganciano al 2° posto l'Atalanta con 22 punti, mentre i granata, al 5° ko nelle ultime sei gare, restano fermi a quota 14 in decima posizione.
La partita
La partita si sblocca al 41' del primo tempo. Il gol nasce da un lunghissimo rilancio della difesa viola con Ranieri: Maripan fa rimbalzare palla e valuta male i tempi di intervento, facendosi scavalcare da Kean. L'attaccante viola anticipa con la punta del piede anche l'uscita di Milinkovic-Savic e segna l'1-0. Due minuti dopo Maripan prova a riscattarsi andando a segno di testa sfruttando una punizione dalla tre quarti di destra. Tutto inutile però, l'arbitro annulla per fuorigioco.
nella ripresa il Torino preme e al 26' prende un palo. Imbucata per Pedersen che arriva a calciare dalla destra dell'area completamente solo contro De Gea: il suo mancino rasoterra sul secondo palo prende il legno in pieno. Alla mezz'ora prende un palo anche la Fiorentina con Mandragora, entrato da pochi minuti, direttamente su calcio di punizione. Nel finale premono i padroni di casa alla caccia del pareggio ma senza riuscire a creare altri pericoli anzi gli ospiti nel recupero vanno vicini al raddoppio con Dodo lanciato in contropiede ma il suo tiro viene respinto di piede da Milinkovic-Savic.
Sport
Sci di fondo, Netweek è Official Media Partner e...
Dopo sei anni dalla memorabile edizione del febbraio 2019, Cogne è pronta ad accogliere con rinnovato calore la tappa del circuito internazionale Fis (Federazione italiana sci e snowboard)
La Valle d'Aosta, con le sue piste per tutti i livelli, è la meta perfetta per gli sciatori. Cogne, che già nel 2019 aveva ospitato la Coppa del Mondo di sci di fondo con la doppietta azzurra di Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani, sarà di nuovo protagonista dal 31 gennaio al 2 febbraio 2025 con la Coop Fis Cross-Country Ski World Cup. Il gruppo Netweek sarà Official Media Partner - nella duplice veste editoriale e di concessionaria pubblicitaria – di questo prestigioso evento sportivo, garantendo la visibilità con i suoi media: 42 testate cartacee, 39 siti web e 12 televisioni sul territorio nazionale. Uno degli eventi più prestigiosi del calendario sportivo internazionale, che riunisce i migliori atleti di sci di fondo da tutto il mondo e che costituisce un'opportunità unica per appassionati e sponsor di essere parte di un evento globale che celebra lo sport invernale a livello internazionale.
“L’obiettivo del nostro gruppo è quello di essere punto di riferimento nella comunicazione e informazione per il territorio, grazie alla capacità di offerta multicanale con tv, carta e digital -sottolinea Riccardo Galione, direttore commerciale di Netweek-. In questo modo siamo in grado di instaurare una forte relazione con cittadini e famiglie, imprenditori e commercianti, istituzioni e associazioni. Garantendo una grande visibilità grazie ai nostri diversi mezzi di comunicazione e oggi anche attraverso una vetrina internazionale unica come la Coppa del Mondo di sci nordico. Pertanto, ringraziamo il Comitato Organizzatore per questa importante collaborazione”.
Il gruppo Netweek racconterà una festa mondiale per tre giorni di sport ad alto livello, allegria e spettacolarità ad alta quota. “Siamo entusiasti di poter raccontare e promuovere attraverso il nostro circuito un evento dalla grande visibilità internazionale e orgogliosi di essere i concessionari unici per tutti i partner che vorranno associare la loro immagine a questa importante manifestazione sportiva”, commenta Michel Henry, responsabile commerciale Netweek Valle d’Aosta.
Dopo sei anni dalla memorabile edizione del febbraio 2019, la località alpina valdostana è pronta ad accogliere con rinnovato calore la tappa del circuito internazionale Fis (Federazione italiana sci e snowboard), organizzata quest’anno dal neo costituito comitato organizzatore Cogne in Events 2.0. “Cogne 2025 sarà la grande occasione per ospitare nuovamente gli atleti provenienti da tutto il mondo sulle nevi di questa fantastica cornice e sulla scia di un entusiasmo che da sempre caratterizza la comunità. Per noi, quest’anno rappresenta l’edizione della ripartenza. Ringraziamo anche l’Amministrazione regionale per l’importante contributo materiale, ma non solo, nell’averci concesso questa opportunità mediatica e sportiva”, dice Filippo Gérard, presidente del Comitato Organizzatore Coppa del Mondo.
Sport
Bove e il malore: da Eriksen a Ndicka, chi è tornato in...
Il centrocampista della Fiorentina è solo l'ultimo di una lunga lista di giocatori che hanno accusato malori e problemi cardiaci
Il malore accusato ieri, al minuto 16 di Fiorentina-Inter, da Edoardo Bove ha spaventato tifosi e appassionati. Il calciatore è in condizioni stabili e ha passato una notte tranquilla, dopo essere stato ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Careggi di Firenze.
Fortunatamente i primi esami hanno escluso danni al cuore o al cervello, facendo tirare un sospiro di sollievo. Ma quello di Bove non è il primo caso di malore accusato in campo da un calciatore professionista.
Ndicka e Eriksen, dalla paura al ritorno in campo
Lo scorso anno era stato Evan Ndicka ad accasciarsi al suolo durante un Udinese-Roma. Il difensore giallorosso aveva accusato un trauma pneumotoracico ed era stato trasportato subito in ospedale, riuscendo a rimettersi in tempi brevi. Prima di lui, durante l'Europeo del 2021, era stato Christian Eriksen, al tempo centrocampista dell'Inter, a subire un arresto cardiaco in campo. Le immagini dei compagni intorno a lui e l'intervento provvidenziale del capitano Kjaer hanno fatto il giro del mondo, con il danese salvato proprio grazie all'immediato intervento dei soccorritori.
Durante l’Europeo, Eriksen, all’epoca giocatore dell’Inter, subì un arresto cardiaco in campo. Fu salvato grazie all’intervento immediato dei soccorritori, sottolineando l'importanza delle misure di emergenza. In seguito all'incidente al giocatore è stato impiantato un dispositivo ICD, ovvero un defibrillatore cardioverter. A causa delle regole interne alla Serie A però, che non permettono a un giocatore di scendere in campo con un peacemaker, Eriksen ha dovuto lasciare i nerazzurri e tornare in Inghilterra, dove ha vestito prima la maglia del Brentford e poi quella del Manchester United.
Nel 2018 una tragedia scosse l'Italia. Davide Astori fu trovato morto nella sua stanza d'hotel prima del match tra la Fiorentina e l'Udinese. La causa del decesso fu una fibrillazione ventricolare, legata a un problema cardiaco genetico che non era stato rilevato dalle tante visite mediche a cui sono sottoposti i calciatori professionisti.
Prima di Astori, fu Piermario Morosini a trovare la morte su un campo da calcio. Il centrocampista del Livorno perse i sensi durante una partita di Serie B contro il Pescara e morì poco dopo. Morosini soffriva di cardiomiopatia aritmogena, un problema cardiaco rilevato solo dopo il decesso. La tragedia di Morosini ha ricordato quella di Antonio Puerta, difensore del Siviglia deceduto nel 2007 a causa di un arresto cardiaco in campo.
Nel 1989 Lionello Manfredonia, all'epoca giocatore della Roma, accusò un arresto cardiaco in campo durante una gara contro il Bologna, ma fu salvato dal pronto intervento dei medici, dovendo però interrompere prematuramente la propria carriera. Non fu altrettanto fortunato Andrea Cecotti, che nel 1977 con la maglia della Pro Patria, morì in ospedale dopo aver accusato una trombosi alla carotide mentre era in campo.
Sport
Sci: Razzoli, “in campo maschile Italia paga cambio...
"Credo che il senso della giornata sia quello di trasmettere i valori che abbiamo imparato in una vita di sport. Una responsabilità che abbiamo noi sportivi è fare questo per lasciare un'eredità, per trasmettere ai giovani quello che lo sport può regalare. Penso che non ci sia niente di più bello per un giovane di praticare sport: sono sempre stato convinto che crescere con lo sport ti dà tantissimo, ti fa vivere e condividere emozioni, crescere nei momenti buoni e nei momenti più difficili, e sono proprio quei momenti, soprattutto quelli difficili, che servono a crescere". Lo ha detto l’ex sciatore alpino Giuliano Razzoli in occasione del talk show Fair Play Menarini – I campioni si raccontano svoltosi a Firenze presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.