Roma-Torino, in panchina Juric ma è la partita di Friedkin e di mister X
Si gioca in una atmosfera sospesa, in attesa di una svolta che sembra comunque inevitabile, a prescindere dal risultato
Si gioca Roma-Torino e in panchina c'è, ancora, Ivan Juric. La partita dell'Olimpico è un passaggio chiave dell'ennesima settimana di confusione intorno alla società di Dan e Ryan Friedkin. Si gioca in una atmosfera sospesa, in attesa di una svolta che sembra comunque inevitabile, a prescindere dal risultato. Con la proprietà lontana, e ostinatamente in silenzio, le indiscrezioni che si raccolgono sono sempre, necessariamente, parziali. Dipendono dalla fonte che le riporta e dalla vicinanza, quasi sempre poca, all'unica versione realmente attendibile, quella che solo i proprietari americani possono esprimere.
Sulla panchina della Roma aleggia il profilo di un 'mister X', quello che alla fine sarà la scelta di Dan e Ryan Friedkin nel caso in cui si arrivasse, e la logica lascia prevedere che sia così, all'esonero di Juric. Secondo quello che l'Adnkronos è in grado di ricostruire, in questo scenario che inevitabilmente può subire continue e imprevedibili evoluzioni, ci sono diverse opzioni ancora aperte, compresa quella di un ritorno di Daniele De Rossi.
La risposta di Florent Ghisolfi al capitano Lorenzo Pellegrini, che escluderebbe il riavvicinamento con l'allenatore che era stato scelto per un progetto triennale e che è stato esonerato dopo quattro giornate di campionato, non chiuderebbe definitivamente la porta alla soluzione che sarebbe più gradita ai giocatori e ai tifosi della Roma. Dovrebbe passare per un chiarimento che ancora non c'è stato e dovrebbe anche superare un'impasse che sarebbe dettata anche da opinioni divergenti tra Dan e Ryan Friedkin. Ma resta una delle carte in mano alla proprietà americana.
I contatti con gli allenatori selezionati dalla agenzia di 'recruiting manager' a cui fa riferimento ci sono stati ma ci sono anche ancora dubbi sulla scelta finale. Sia per ragioni economiche sia per ragioni legate alla durata del contratto da offrire. A pesare ci sarebbe però anche il rapporto ormai compromesso con la città. I Friedkin non hanno più messo piede a Roma dopo l'esonero di De Rossi e, se è vero che non hanno intenzione di mostrarsi arrendevoli rispetto alle pressioni, soprattutto quelle dei giocatori che vengono considerati quantomeno corresponsabili dei cattivi risultati, potrebbero alla fine optare per una decisione che possa riportare l'entusiasmo completamente polverizzato negli ultimi 40 giorni. Per questo, mister X può essere un nome in grado di mettere d'accordo tutti o quasi, un allenatore di primo piano tra quelli che sono sul mercato o, con un passo indietro, proprio Daniele De Rossi. (Di Fabio Insenga)
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Gp Brasile, doppietta McLaren nella Sprint e Ferrari giù...
Vince l'inglese Lando Norris davanti all'australiano Oscar Piastri. Leclerc e Sainz al quarto e quinto posto
Doppietta McLaren nella gara sprint del Gp del Brasile. Sul circuito di Interlagos l'inglese Lando Norris vince davanti all'australiano Oscar Piastri grazie alla strategia decisa dal team, che di fatto 'sceglie' il vincitore. A completare il podio il leader iridato, l'olandese della Red Bull Max Verstappen che si lascia alle spalle le due Ferrari del monegasco Charles Leclerc e dello spagnolo Carlos Sainz.
Sesto posto per l'inglese della Mercedes George Russell, a seguire il francese dell'Alpine Pierre Gasly e il messicano della Red Bull Sergio Perez. Verstappen rischia 5" di penalità per aver infranto il delta time nel tentativo di sorpasso su Piastri in regime di Virtual Safety Car. Nel caso fosse penalizzato perderebbe la posizione su Leclerc e chiuderebbe al 4° posto. Nella classifica del mondiale guida sempre Verstappen con 368 punti, 45 di vantaggio su Norris (323) e 72 su Leclerc.
"Non vado molto fiero della vittoria in questa sprint. Devo ringraziare Oscar, abbiamo fatto un bel lavoro di squadra, questo è il risultato che volevamo. Meritava la vittoria Oscar, ma abbiamo fatto quello che dovevamo. Ringrazio lui e il team", dice Norris.
"Abbiamo un gran passo: sono ottimista in vista delle qualifiche e del Gp di domani. Superare Oscar in pista? Era dura, c’era un effetto yo-yo. L’aria sporca mi rallentava. Mi sentivo più veloce, ma in quel momento non potevo passare. Eravamo chiaramente più veloci di chi stava dietro, abbiamo eseguito tutto bene", aggiunge il 25enne pilota inglese.
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MotoGp Malesia, Bagnaia cade e Martin vince Sprint: titolo...
Il campione del mondo k.o. nel sabato di Sepang, lo spagnolo vicino al trionfo
Pecco Bagnaia cade nella Sprint del Gp di Malesia, Jorge Martin vince ed è ad un passo dal titolo MotoGp 2024. Lo spagnolo della Pramac oggi 2 novembre trionfa davanti alla Ducati Gresini del connazionale Marc Marquez e alla Ducati di Enea Bastianini compiendo un passo decisivo verso il trionfo.
Determinante la caduta di Bagnaia a Sepang: il campione del mondo, con la sua Ducati, finisce k.o. nel terzo giro e con ogni probabilità dice addio al terzo titolo iridato consecutivo. Martin controlla la situazione, vince tenendo a distanza Marquez e allunga in classifica generale: l'iberico ora ha 29 punti di vantaggio su Bagnaia e domani, nel Gp che chiude il weekend del Motomondiale, può laurearsi campione del mondo. Per riuscirci con una gara d'anticipo rispetto alla fine della stagione, deve conquistare 9 punti in più rispetto a Bagnaia, chiamato ora a un miracolo: deve fare sostanzialmente il pieno con 62 punti ancora disponibili e sperare nella collaborazione di Martin.
La pole
Il campione del mondo domani deve vincere auspicando un flop del leader iridato. Bagnaia proverà l'impresa partendo dalla pole position, conquistata con il crono record di 1'56''337. Il piemontese scatterà davanti a tutti grazie al nuovo primato della pista. Accanto a lui, in prima fila, tanto per cambiare Martin e Marquez.
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Mondiali nuoto, Marchand mostruoso a Singapore: nuovo...
Il quattro volte campione olimpico ha nuotato in 1'48''88 battendo il primato vecchio di 12 anni
Il campione francese Léon Marchand ha battuto un record mondiale vecchio di 12 anni, quello dei 200 metri misti in vasca corta di Ryan Lochte (1'49''63). Il quattro volte campione olimpico ha nuotato in 1'48''88 nella tappa di Coppa del Mondo a Singapore. Léon Marchand a Shanghai aveva sfiorato il record del mondo di Lochte piazzando il tempo di 1'50''30, record mondiale per l'Europa. Quindici giorni dopo, a Singapore, il quattro volte campione olimpico ha polverizzato il tempo dell'americano di quasi un secondo, in 1'48''88, infrangendo un record che risale al 2012.
Pochi minuti dopo la sua gara, il francese, che già il giorno prima aveva stabilito il record europeo dei 100 misti, ha espresso la sua gioia: “È stato davvero molto emozionante per me. Volevo fare qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima (essere il primo a scendere sotto 1'49'') . Ho spinto al massimo e la folla è impazzita e mi ha trasportato. Mi ha ricordato Parigi e i Giochi Olimpici. Grazie mille".
A tre mesi dalle Olimpiadi da sogno, il campione di Tolosa chiuderà sabato il suo tour asiatico con i 400 misti (distanza di cui è detentore del record mondiale in vasca lunga), con l'ambizione di conquistare una terza tripletta nei misti, dopo quelli raccolti a Shanghai e Incheon. La sua stagione proseguirà poi a Budapest, per i Campionati del Mondo in vasca corta dal 10 al 15 dicembre.
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