Netanyahu avverte: “Israele può raggiungere qualsiasi luogo in Iran”
Secondo il NYT per la Guida suprema dell'Iran "non rispondere significa ammettere la sconfitta". Ma arriva l'avvertimento del premier israeliano alla cerimonia di chiusura del corso per ufficiali delle Idf
La Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha ordinato al Supremo consiglio per la sicurezza nazionale del Paese di prepararsi ad attaccare Israele. Lo ha riferito il New York Times, citando tre funzionari iraniani. Khamenei, scrive il giornale americano, ha preso la decisione dopo aver esaminato un rapporto dettagliato di comandanti militari sull'entità dei danni provocati dal raid israeliano della scorsa settimana alla capacità di produzione missilistica del Paese, ai sistemi di difesa aerea intorno a Teheran, alle infrastrutture energetiche critiche e a un porto situato nel sud.
La portata dell'attacco di Israele e i quattro soldati iraniani uccisi negli attacchi aerei sono "troppo grandi per essere ignorati" e secondo i funzionari citati, "non rispondere significherebbe ammettere la sconfitta".
L'avvertimento di Netanyahu
Ma il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante un discorso pronunciato alla cerimonia di chiusura del corso per ufficiali delle Idf ha messo in guardia: "Oggi Israele ha più libertà di azione in Iran di quanta ne abbia mai avuta" e "può raggiungere qualsiasi luogo in Iran se necessario", ha dichiarato.
"L'obiettivo principale che ho fissato è impedire (che l'Iran si doti di, ndr) armi nucleari", ha osservato Netanyahu, citato dal sito di Haaretz. Il primo ministro ha anche parlato del rapporto tra il suo governo e la Casa Bianca, sostenendo di "apprezzare la politica degli Stati Uniti, ma quando è necessario, dico di no".
Se ci fosse una rappresaglia dell'Iran per l'attacco subito da Israele, gli Stati Uniti sosterranno lo Stato ebraico ha intanto riferito ieri la Casa Bianca, chiedendo a Teheran di non rispondere alla rappresaglia israeliana.
L'intelligence israeliana ritiene intanto che l'Iran si stia preparando ad attaccare lo Stato ebraico dal territorio iracheno nei prossimi giorni, possibilmente prima delle elezioni presidenziali statunitensi in programma il 5 novembre, hanno riferito due fonti israeliane ad Axios, secondo le quali per l'intelligence israeliana l'attacco dovrebbe essere condotto utilizzando un gran numero di droni e missili balistici.
Lanciare un attacco attraverso le milizie filo-iraniane in Iraq e non direttamente dal territorio iraniano - nota il portale di notizie - potrebbe essere un tentativo da parte dell'Iran di evitare un'altra rappresaglia israeliana, la terza, contro obiettivi strategici nella Repubblica islamica.
Idf: abbattuti 2 droni partiti da Iraq
Intant l'Idf fa sapere che sistemi di difesa aerea israeliani hanno abbattuto due droni partiti dall'Iraq, precisando che i due aerei senza pilota sono stati intercettati prima che entrassero nello spazio aereo israeliano e sono stati abbattuti vicino alla zona del Mar Morto.
Iran: "Risposta sarà brutale"
Nonostante l'avvertimento, l'Iran ha avvertito che risponderà in modo “brutale” all'attacco israeliano contro le sue installazioni militari, e Israele “se ne pentirà”, riporta l'agenzia di stampa iraniana Tasnim. “La recente azione del regime sionista, che ha attaccato parti del nostro Paese, è stata un atto disperato, e la Repubblica islamica dell'Iran risponderà in un modo brutale che farà rimpiangere Israele”, le parole di Mohammad Mohammadi Golpayegani, capo dello staff della Guida Suprema iraniana Ayatollah Ali Khamenei.
Il Paese risponderà in modo "definitivo e doloroso" probabilmente prima delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, ha detto ieri una fonte di alto rango alla Cnn. "La risposta della Repubblica islamica dell'Iran all'aggressione del regime sionista sarà definitiva e dolorosa", ha affermato la fonte. Sebbene la fonte non abbia fornito una data esatta per l'attacco, ha affermato che "probabilmente avverrà prima del giorno delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti".
Tregua in Libano, le condizioni di Netanyahu
Un qualsiasi accordo di cessate il fuoco con Hezbollah ''deve garantire la sicurezza di Israele'', ha detto intanto il primo ministro israeliano durante l'incontro a Gerusalemme con i due inviati degli Stati Uniti per il Medioriente, Amos Hochstein e Brett McGurk.
"Il primo ministro ha chiarito che la questione principale non sono le carte per questo o quell'accordo, ma la determinazione e la capacità di Israele di garantire l'applicazione dell'accordo e di prevenire qualsiasi minaccia alla sua sicurezza da parte del Libano", ha affermato l'ufficio di Netanyahu in una nota al termine delll'incontro.
Esteri
Kemi Badenoch, chi è la nuova leader dei Tory anti-woke e...
Scelta con 53.806 voti, prende il posto di Rishi Sunak alla guida dei conservatori
Brexiter-entusiasta, socialmente conservatrice e anti-woke: sono alcune delle definizioni che dà di sé stessa Kemi Badenoch, nuova leader dei conservatori britannici. Olukemi Olufunto Adegoke, questo il suo nome per esteso, è nata il 2 gennaio del 1980 a Wimbledon da genitori nigeriani: il padre era un medico, mentre la madre - che l'ha partorita in una clinica di Wimbledon dove si era sottoposta a un trattamento per la fertilità - una professoressa di fisiologia.
Cresciuta a Lagos, in Nigeria, fino all'età di 16 anni, si è trasferita a Londra per gli esami di maturità, ospite di amici di famiglia e lavorando al McDonald's. Ed è cosi che "sono diventata working class", ha spiegato la stessa Badenoch, rivendicando la sua appartenenza alla classe lavoratrice, in contrapposizione agli "stupidi ragazzi bianchi di sinistra" che ha conosciuto subito dopo studiando informatica alla Sussex University e che l'hanno fatta diventare "più conservatrice". In quello stesso periodo ha criticato il 'Live 8' di Bob Geldof, accusandolo di "paternalismo" nei confronti dell'Africa.
Combattiva al limite dell'aggressivo - si ricorda un episodio del 2006 durante un evento dei Tory, quando si mise a inseguire per le scale del municipio di Oxford una donna che le aveva dato uno schiaffo, prendendola per i capelli - ha lavorato nel settore bancario e come direttore digitale dello Spectator, dopo aver anche studiato legge part time. In politica dal 2005, è entrata all'Assemblea di Londra nel 2012, ricoprendo poi negli anni successivi - il primo a volerla nel governo fu Boris Johnson nel 2019 - una serie di incarichi, fino a quelli di sottosegretario al Commercio prima con Liz Truss e poi con Rishi Sunak.
Badenoch si definisce anche una "femminista critica del genere", si oppone all'auto-identificazione per le persone trans ("Abbiamo il matrimonio gay e le unioni civili, quindi cosa cercano i transessuali?"), alla "politica dell'identità" e alla 'teoria critica della razza', sostenendo che "non tutte le culture sono ugualmente valide" e che le discussioni sull'impero dovrebbero includere le "cose buone".
Da sottosegretario ha accusato pubblicamente un giornalista di comportamento "inquietante e bizzarro" per aver posto delle domande, ha avuto un battibecco pubblico con l'attore David Tennant ed è stata accusata di "bullismo" dal personale quando era segretario al Business, accusa che ha respinto.
Sposata con il banchiere Hamish Badenoch - che ha lavorato in Malawi, Nigeria e Kenya, prima di rientrare a Londra e al suo incarico attuale in Deutsche Bank, impegnato anche lui in politica con i Tories - la nuova leader dei conservatori è madre di tre figli, due femmine e un maschio.
Esteri
Gb, Kemi Badenoch è la nuova leader dei conservatori:...
Prende il posto di Rishi Sunak: scelta con 53.806 voti, Jenrick si è fermato a 41.388 preferenze
Kemi Badenoch è la nuova leader dei conservatori nel Regno Unito. E' stata scelta con 53.806 voti, battendo Robert Jenrick che si è fermato a 41.388 preferenze. Lo riferisce la Bbc. Badenoch prende il posto di Rishi Sunak, ex inquilino di Downing Street, costretto alle dimissioni dall'ondata Labour del 4 luglio.
"E' l'onore più grande essere eletta" alla guida del "partito che mi ha dato così tanto", ha detto Badenoch, l'ex ministra del Commercio di origine nigeriana dopo l'annuncio dei risultati del complesso processo di selezione del nuovo leader Tory culminato in una corsa a due con Jenrick.
Con la sfida di rilanciare un partito che ha visto il numero dei parlamentari eletti crollare verticalmente dai 365 delle elezioni del 2019 ai 121 di quattro mesi fa, Badenoch ha detto che la forza politica deve essere onesta sul fatto che "abbiamo commesso errori".
"Congratulazioni a Kemi Badenoch, nuova leader del partito conservatore. La prima leader nera di un partito di Westminster è un momento di orgoglio per il nostro Paese. Attendo di lavorare con voi e il vostro partito nell'interesse del popolo britannico". Così in un post su X il premier britannico, Keir Starmer.
"Congratulazioni a Kemi Badenoch, eletta leader dei conservatori. So che sarà una leader eccellente per il nostro grande partito. Rinnoverà il nostro partito, difenderà i valori conservatori e affronterà i Labour. Uniamoci al suo fianco". Così in un post su X l'ex premier del Regno Unito, Rishi Sunak, costretto alle dimissioni dall'ondata Labour del 4 luglio.
Esteri
Alluvione Spagna, Sanchez: “Almeno 211 morti a...
Il primo ministro spagnolo Sanchez: "Schiereremo altri 10.000 soldati e poliziotti". Migliaia di volontari per aiutare, 19 intossicati durante operazioni pulizia a Chiva
Oltre 200 morti accertati per le alluvioni che hanno devastato la provincia di Valencia nella notte tra martedì e mercoledì nel sud-est della Spagna. Rispetto alle 211 vittime sinora ufficializzate dal primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, però, il bilancio rischia di peggiorare drasticamente. I soccorritori stanno arrivando in zone finora sommerse dall'acqua e il quadro complessivo della tragedia si va delineando progressivamente.
"E' un cimitero", dicono i sommozzatori dell'Unità militare di emergenza (Ume) in azione parcheggio del centro commerciale Bonaire ad Aldaya, non lontano da Valencia. Sarebbero state individuate decine di cadaveri nel parcheggio sotterraneo da 5.800 posti auto sommersi dall'acqua e dal fango. Diciannove volontari sono rimasti intossicati dal monossido di carbonio, ha reso noto la Guardia civil spagnola, mentre stavano pulendo un garage a Chiva, nella regione di Valencia.
I soccorsi dispiegati nelle zone sinistrate hanno finora "localizzato e registrato 211 morti", ha dichiarato Sanchez in un comunicato istituzionale, precisando che proseguono le operazioni per la ricerca dei dispersi.
Il ministro degli Interni, Grande Marlaska, ieri sera aggiornando le cifre delle vittime della tragedia, aveva dichiarato che “purtroppo avremo altri morti”. C'è infatti una terribile incertezza sul numero di persone disperse, che sono circa 2.500, anche se le autorità non vogliono ancora confermare alcuna cifra.
Media: "Salvata donna rimasta intrappolata per 3 giorni in un'auto"
Nel frattempo una donna è stata tratta in salvo dopo essere rimasta bloccata in macchina per tre giorni in un sottopassaggio. E' accaduto a Benetússer, nella provincia di Valencia, secondo informazioni confermate dalla Protezione civile di spagnola. Come riferisce La Vanguardia, citando il sindaco di Moncada Amparo Orts, la notizia è stata riferita ieri sera senza altri dettagli dal capo della Protezione civile nella Comunidad Valenciana a circa 400 volontari.
Spagna schiererà altri 10.000 soldati e poliziotti
La Spagna schiererà altri 10.000 soldati e poliziotti nella regione orientale di Valencia, ha reso noto inoltre Sanchez, mentre le speranze di trovare sopravvissuti, a più di tre giorni di distanza dal'alluvione e dalla distruzione di infrastrutture causata da torrenti di acqua fangosa, sono esigue in quello che è stato il disastro peggiore in Europa degli ultimi decenni.
Quasi tutti i decessi sono stati registrati nella regione orientale di Valencia, dove migliaia di addetti alla sicurezza e ai servizi di emergenza stanno rimuovendo detriti e fango alla ricerca dei dispersi. Sanchez ha dichiarato in un discorso televisivo un notevole incremento delle forze di sicurezza per le operazioni di soccorso.
Il governo ha accettato la richiesta del presidente della regione di Valencia di inviare altri 5.000 soldati e lo ha informato di un ulteriore dispiegamento di 5.000 agenti di polizia e guardie civili, ha affermato Sanchez. La Spagna, ha aggiunto, sta portando avanti il più grande spiegamento di personale dell'esercito e delle forze di sicurezza in tempo di pace.
"Quello attuale è il più grande dispiegamento di forze armate realizzato in Spagna in tempo di pace", ha affermato Sanchez consapevole che "gli aiuti tardano ad arrivare in molte località, perché ci sono ancora molti posti che è difficile raggiungere".
"Con quasi tutta certezza, stiamo parlando dell'alluvione più grave che il nostro continente abbia vissuto finora in questo secolo - ha quindi sottolineato - So che ci sono gravi carenze e comuni sepolti dal fango. So che dobbiamo migliorare, ma penso anche sappiamo che dobbiamo farlo insieme, uniti. Dobbiamo sostenere l'amministrazione autonoma con risorse e supporto tecnico. Questa è l'unica cosa che ci deve preoccupare tutti e farci riflettere su come migliorare la distribuzione dei poteri in situazioni così estreme".
I volontari
Un primo gruppo di 2.500 volontari è stato organizzato e gli sono stati assegnati dei turni, e la Generalitat ha invitato il resto delle migliaia di persone che si sono recate nella Città delle Arti questa mattina a tornare nei prossimi giorni. Ciononostante, c'è chi ha deciso di andare avanti per aiutare da solo.
È previsto l'arrivo di un convoglio straordinario di macchinari pesanti per accelerare il lavoro di pulizia e rimozione dei veicoli.
La 'solidarietà' di re Carlo a Felipe VI
Messaggio di condoglianze e solidarietà da re Carlo a re Felipe VI per "la tragica perdita di così tante vite" in Spagna. Il sovrano e Camilla, riporta Sky News, "esprimono la loro più profonda solidarietà a tutti coloro che hanno perso i propri cari e i mezzi di sostentamento in questa settimana terribile".
"Siamo rimasti profondamente addolorati nell'apprendere della distruzione e della devastazione a seguito delle catastrofiche inondazioni nelle zone meridionali e orientali della Spagna - afferma il messaggio - Molte persone nel Regno Unito hanno forti legami personali con la Spagna e i nostri Paesi sono legati da molte cose che abbiamo in comune".