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Medicina, Trojano (Sigo): “Ginecologia in cambiamento con istituzioni su denatalità”
Alla vigilia del congresso nazionale: "Mai dimenticare etica e importanza del clinico"
"La ginecologia e l'ostetricia", intesa come area unica, "più di ogni altra ha subito e sta subendo un processo di aggiornamento e cambiamento" innanzitutto "per la problematica relativa alla denatalità, ma anche nella terapia, con farmaci intelligenti e con l'introduzione dell'intelligenza artificiale nella diagnostica clinica". Nel cambiamento è accanto alle istituzioni anche per "tutta la problematica relativa alla medicina di genere e alla disforia di genere". Lo ha detto Vito Trojano presidente Sigo, Società italiana di ginecologia e ostetricia, all'Adnkronos Salute, alla vigilia del 99° Congresso nazionale della Sigo, Federazione italiana di ginecologia e ostetricia (Aogoi-Agui-Agite), che si terrà dal 3 al 6 novembre 2024 a Firenze.
"Questo processo" che interessa tutto il Servizio sanitario nazionale "non deve mai far dimenticare però - aggiunge Trojano - il ruolo e l'importanza della clinica, e del medico, all'interno di un sistema che, anche se avanza tecnologicamente, deve sempre considerare l'aspetto etico e professionale, il ruolo e l'autonomia del professionista nell'ambito della cura e del rapporto con la paziente. E' una cosa che abbiamo difeso sempre come società scientifiche e lo abbiamo fatto a tutti i livelli, sia nel rapporto con il territorio, ma anche all'interno degli ospedali e delle nostre università, con la formazione".
Questo percorso "ci deve vedere attori in un cambiamento radicale, che modifica anche il sistema sanitario nazionale e deve avere le istituzioni come interlocutori diretti - aggiunge il presidente Sigo - Tra risultati del Piano nazionale esiti che l'Agenas ha pubblicato giusto qualche giorno fa si vede, accanto al problema ingravescente della denatalità", il fatto che sono "ancora aperti molti ospedali che sono al di sotto dei 500 parti all'anno e", d'altro canto, "diminuiscono quelli intorno ai 1.000 parti. Sono delle realtà importanti. Il problema dell'accorpamento, di cui noi siamo sempre stati grandi sostenitori, è legato proprio alla possibilità di creare punti nascita in sicurezza, in base a quella che era la legge Fazio del 2010 che si articolava su vari fattori, fra cui proprio la guardia ginecologica e ostetrica 24 ore su 24 e la guardia anestesiologica. Un ospedale al di sotto dei 500 parti - rimarca Trojano - non potrà mai garantire un sistema di assistenza e di accoglienza, anche perché la spesa economica supera quelli che sono i budget di Drg".
A Firenze "parleremo con gli interlocutori - afferma il presidente Sigo - da cui vogliamo risposte. Non crediamo che grandi sovvenzioni a livello del sistema sanitario possano modificare" la situazione, "se non si organizza e pianifica come questo denaro debba essere speso a livello territoriale, nelle nostre aziende ospedaliere. Vogliamo dare suggerimenti e idee nuove alla politica e alle istituzioni, suggerimenti e idee che vengono dall'esperienza del nostro lavoro, dalla ricerca, dalla collaborazione con le aziende farmaceutiche e tecnologiche".
"Questa è la Sigo di oggi, impegnata con l'Istituto superiore di sanità in un processo di cambiamento, che sono le linee guida. Questa è la Sigo - conclude Trojano - che si rivolge ai giovani e cerca di passare un testimone che abbia questi requisiti per una sanità migliore, per un sistema sanitario più efficiente e integrato, ma che va difeso nella sua universalità e nella sua equità. E' un sistema che tutto il mondo ci invidia".
Cronaca
Sciopero dei treni oggi e domani, cancellazioni e ritardi:...
Lo stop dalle 21 di sabato alla stessa ora di domenica: weekend a rischio per chi viaggia
Weekend a rischio per chi deve viaggiare oggi sabato 25 gennaio e domani domenica 26 per lo sciopero dei treni. La protesta nazionale, proclamata da alcune sigle sindacali autonome del personale del Gruppo Fs, durerà 24 ore.
Gli orari
La protesta inizierà alle 21 di oggi e durerà fino alla stessa ora di domenica, ma gli effetti in termini di cancellazioni e ritardi - si legge sul sito di Trenitalia - "potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dell’agitazione sindacale". Lo sciopero potrebbe, quindi, avere un impatto significativo sulla circolazione dei treni e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia.
Quali treni circoleranno
Ci sono alcuni treni a lunga percorrenza, garantiti da Trenitalia nelle giornate festive nei casi come questo in cui lo sciopero cade di domenica. L'elenco è consultabile a questo link. Arriveranno, inoltre, a destinazione i convogli partiti prima dello sciopero, se la meta è raggiungibile entro un'ora dall'inizio della protesta, altrimenti potranno fermarsi in stazioni precedenti.
Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio.
Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili consultando l’App di Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo Fs, il numero verde gratuito 800892021, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, attraverso le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.
Come richiedere il rimborso
Trenitalia fa sapere che "i passeggeri che intendono rinunciare al viaggio possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero fino all’ora di partenza del treno prenotato per i treni Intercity e Frecce", mentre "fino alle ore 24:00 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali".
Se preferiscono "possono, invece, riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti".
Cronaca
Sole e pioggia, weekend dai due volti: meteo oggi e domani
Un nuovo vortice è in arrivo sull'Italia
Weekend dai due volti sull'Italia: oggi, sabato 25 gennaio, mite e soleggiato, da domani domenica 26 nuove piogge. Un nuovo vortice è infatti in arrivo: in particolare la bassa pressione nordatlantica investirà il Regno Unito a partire dalla notte. Questo ciclone in pochi giorni guasterà il tempo anche in Italia, portando forti piogge in due fasi: dapprima tra questa sera e domenica mattina al Nord, poi tra lunedì e martedì con piogge potenzialmente alluvionali.
Godiamoci dunque le prossime ore stabili, miti e disturbate solo da qualche piovasco al Nord-ovest. Sulle regioni meridionali toccheremo temperature quasi primaverili con massime fino a 21-22°C, notevoli anche i 16°C attesi a Firenze. Sarà dunque un sabato mite con valori anche di 8°C oltre la media di gennaio al Centro-Sud. Il cielo grigio, le foschie e l’umidità elevata non regaleranno, invece, questa sensazione primaverile al Nord dove il tempo tenderà anzi a peggiorare sottolinea iLMeteo.it.
Domenica sono previste, infatti, piogge localmente intense al mattino tra Liguria e Lombardia, a tratti anche in Toscana. Dal pomeriggio questa prima fase perturbata si sposterà velocemente verso est e causerà residui fenomeni sul Triveneto prima di sfilare verso l’Ungheria. Durante questo momento di instabilità la neve cadrà oltre i 1200-1300 metri solo sulle Alpi (sugli Appennini le temperature saranno decisamente elevate, purtroppo).
Con la nuova settimana, poco cambierà: il secondo ciclone anglosassone in pochi giorni, come detto, guasterà il tempo ancora in Italia.
Oggi, sabato 25 gennaio - Al Nord: piogge verso il Nord-Ovest, stabile altrove. Al Centro: nubi sparse, mite. Al Sud: soleggiato e mite.
Domani, domenica 26 gennaio - Al Nord: veloce maltempo. Al Centro: instabile in Toscana. Al Sud: soleggiato e mite.
Lunedì 27 gennaio - Al Nord: maltempo specie in Liguria. Al Centro: maltempo verso Toscana e Umbria. Al Sud: nubi in aumento.
TENDENZA: martedì ancora piogge diffuse e localmente persistenti in spostamento anche verso il Sud.
Cronaca
Neonata rapita a Cosenza: Rosa Vespa resta in carcere,...
La donna, indagata per sequestro di persona, si è assunta ogni responsabilità. L'uomo al gip: "Convinto fino all'arrivo della polizia che fosse mio figlio"
Resta in carcere Rosa Vespa, la donna che, lo scorso 21 gennaio, ha rapito una neonata dalla clinica 'Sacro Cuore' di Cosenza e che ora è indagata per sequestro di persona, mentre è stato scarcerato il marito Moses Omogo Chidiebere. A deciderlo, il gip di Cosenza Claudia Pingitore che, a seguito dell'interrogatorio di garanzia di questa mattina, ha convalidato la misura cautelare nei suoi confronti.
Rosa Vespa si assume ogni responsabilità. Il marito: "Pensavo fosse mio figlio"
Durante l'interrogatorio, alla presenza del pm Antonio Bruno Tridico e dei difensori, gli avvocati Gianluca Garritano e Teresa Gallucci, Vespa si è assunta ogni responsabilità dell'accaduto, mentre il marito ha ribadito di essere all'oscuro di tutto e di essere stato convinto, fino all'arrivo della polizia, che la piccola rapita fosse suo figlio. L'interrogatorio dei due è durato circa tre ore.
La finta nascita, la festa in casa e l'arresto
Come spiegavano fonti investigative, all'arrivo delle forze dell'ordine all'interno dell'appartamento della coppia, a Castrolibero, erano in corso i festeggiamenti con tanto di banchetto per la nascita del bambino. Ad attendere il loro arrivo in casa, i parenti di Vespa e il marito, ignari del rapimento.
La donna, infatti, avrebbe simulato per 9 mesi la gravidanza, raccontando ai familiari di essere in attesa di un maschietto e di essere stata trattenuta nella clinica alcuni giorni in più del previsto per degli accertamenti. Tutto era stato organizzato nei dettagli: la bimba era stata vestita di azzurro e gli allestimenti della festicciola erano di colore blu, proprio come se il nascituro fosse di sesso maschile. L'8 gennaio scorso, la donna aveva anche annunciato sui social la nascita di un bimbo, Ansel. "Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato! Alle ore 20:00 di oggi è nato Ansel. Mamma e Papà ti amano!", recitava il post.
“Al nostro arrivo nell’appartamento dei rapitori, c’era una festicciola organizzata per il rientro a casa. C’erano degli ospiti all’interno dell’abitazione, era un attimo di convivialità, di festa. Ci è stata indicata una stanza all’interno della quale c’era una culletta, con dentro adagiata la bambina che sonnecchiava. Una cosa organizzata sicuramente con la premeditazione di compiere il gesto”, le parole di Claudio Sole, poliziotto in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Cosenza, il primo a prendere in braccio la piccola Sofia.
“I due non hanno opposto resistenza, la donna è caduta in un mutismo totale, non ha proferito parola. Gli ospiti erano del tutto ignari, ma ci è sembrato ignaro anche lo stesso coniuge, poi questo è da valutare”, aveva detto.
“Pare che fossero andati anche alla pasticceria affianco per ordinare una torta con il nastro rosa, che poi comunque non è stata commissionata. La donna non era incinta, non ci sono riscontri di nascite o di parti", precisava Sole, per il quale "riconsegnare la bambina alla mamma, vederla sciogliersi completamente, per me che sono un operatore di polizia, è stata un’emozione grande”.