Ennesimo pareggio per i bianconeri, sempre più lontani dalla vetta
Frena ancora la Juventus che non va oltre ad un pareggio per 2-2 in casa contro il Parma. All'Allianz Stadium i bianconeri devono addirittura rincorrere i ducali, due volte in vantaggio con Delprato al 3' e Sohm al 39' e raggiunti prima da McKennie al 31' e poi da Weah al 50'. In classifica la squadra di Motta è quarta con 18 punti, 7 in meno del Napoli capolista e 3 in meno dell'Inter. Gli emiliani salgono a quota 9 in tredicesima posizione insieme a Verona, Como e Cagliari.
La partita
La prima chance del match arriva al 2' ed è per il Parma con Bonny che calcia in diagonale, Di Gregorio ci mette il piede e devia in angolo. Al 3' gli emiliani passano in vantaggio con una bellissima azione corale. Cross di Bernabé, sponda di Balogh di testa per Delprato che sempre di testa batte Di Gregorio. Al 13' padroni di casa a un passo dal pareggio: cross di Cabal, colpo di testa di McKennie e gran parata di Suzuki poi Vlahovic manda alto da due passi.
Al 20' Parma vicino al raddoppio, Bonny non arriva di un soffio su un assist da destra, era tutto solo davanti a Di Gregorio. Al 27' ancora ducali pericolosi con Bernabé che riceve da Bonny e calcia dal limite, palla alta non di molto. Al 31' pareggio bianconero. Cross perfetto dalla destra di Weah per McKennie che sceglie il tempo giusto, colpisce di testa e batte Suzuki. Al 34' gli ospiti vicini al nuovo vantaggio: cross dalla trequarti Gatti va a vuoto e Balogh sfiora appena a due passi da Di Gregorio. Al 39' nuovo vantaggio del Parma. Transizione micidiale orchestrata da Bonny e Man che poi serve un pallone arretrato per Sohm che calcia di prima intenzione e batte il portiere bianconero.
Si riparte nella ripresa con un cambio nelle fila del Parma con Hernani al posto di Keita. Al 5' nuovo pareggio dei padroni di casa con un'azione condotta dai tre figli d'arte. Percussione centrale di Thuram che allarga per Conceiçao, cross pennellato a centro area per Weah che batte Suzuki per il 2-2. All'11' ancora una bella giocata di Conceiçao che trova lo spazio per l'ennesimo cross, colpo di testa di Vlahovic alto di un soffio. Al 14' doppio cambio per Motta con Yildiz e Savona in campo per Weah e Cabal.
Al 19' ennesima iniziativa di Conceiçao che prova la conclusione a giro leggermente alta. Al 23' ci prova ancora la Juve con Vlahovic e McKennie bravo Suzuki nella deviazione in angolo. Al 24' doppio cambio anche per Pecchia: escono Mihaila e Bonny, entrano Almqvist e Charpentier. Al 26' scocca l'ora di Koopmeiners che entra per McKennie, mentre tra le fila del Parma si fa male Hernani, al suo posto Camara.
Al 38' Parma vicinissimo al nuovo vantaggio, Charpentier viene servito in profondità e a tu per tu con Di Gregorio si fa parare la conclusione. Subito dopo entra Fagioli al posto di Thuram per i padroni di casa, mentre Cancellieri sostituisce Man tra gli ospiti. Al 4' di recupero grande chance per la Juventus con un tiro di Yildiz respinto sulla linea da Delprato.
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Moukoko, ma non solo: da Taribo West a Luciano, quando il...
Il caso dell'attaccante del Nizza, che potrebbe avere un'età diversa da quella dichiarata, è solo l'ultimo nel mondo del calcio. Ecco gli altri casi più famosi
Youssoufa Moukoko potrebbe essere soltanto l’ultimo calciatore della lista. L’ultimo con un’età diversa da quella dichiarata. Dopo l’intervista di suo padre, che ha ammesso una differenza di almeno 4 anni tra la sua data di nascita e quella certificata dai documenti, il caso dell’attaccante del Nizza sta facendo discutere in Germania e in Europa. In caso di conferme, l’enfant prodige del calcio tedesco sarebbe però in buona compagnia.
Il caso Moukoko
Intanto, il contesto. Moukoko, in prestito al Nizza dal Borussia Dortmund, è in queste ore al centro delle polemiche per la sua età. A far notizia sono le parole di suo padre Joseph, che in un’intervista in Germania ha parlato così: "Consapevole della responsabilità penale di una falsa dichiarazione giurata, dichiaro che non è figlio biologico mio e di mia moglie Marie Moukoko. Né è nato il 20 novembre 2004 a Yaoundé, in Camerun. Gli ho procurato un certificato di nascita falso a Yaoundé. Fatto questo sono andato all'ambasciata e gli ho procurato il passaporto e poi l'ho portato in Germania come mio figlio. In realtà è nato il 19 luglio 2000. Lo abbiamo ringiovanito di quattro anni. Ufficialmente risulta infatti nato il 20 novembre 2004".
Da Taribo West a Luciano
Il suo sarebbe dunque un altro caso di discrepanza tra età reale e dichiarata nel mondo del calcio. Forse uno dei più clamorosi, considerando i tanti record di precocità battuti dal ragazzo di origini ghanesi (che, solo per citare un primato, è con 16 anni e 18 giorni il più giovane debuttante della Champions League). Prima di lui, in Italia fece rumore il caso di Eriberto-Luciano. Il centrocampista brasiliano arrivò al Bologna, poi si trasferì al Chievo, divenne uno dei volti della squadra dei miracoli di Del Neri e alla fine decise di rivelare la verità nel 2002, spiegando come i suoi anni fossero 27 e non 23. E che la scelta venne fatta per superare un provino con il Palmeiras. Da qui, il cambio del nome da Eriberto a Luciano, a simboleggiare la rinascita. Altro nome noto è quello di Taribo West, ricordato in Serie A per aver vestito le maglie di Inter e Milan. Per il nigeriano, la differenza di circa 12 anni venne scoperta dal presidente del Partizan, che lo acquistò pensando avesse 28 anni, scoprendo in seguito che fossero 40.
Gli altri casi
Tanti altri episodi sono legati al calcio africano, come quello di Abédi Pelé, al Torino dal 1994 al 1996. Nato (ufficialmente) nel 1964, il suo caso è ancora oggi misterioso. Pelé, tre volte Pallone d’oro africano, potrebbe aver falsificato i suoi documenti di un paio d’anni per prendere parte a un torneo giovanile. E ancora in Italia, uno dei casi di cui si è più parlato negli ultimi anni è quello di Joseph Minala. Il camerunese, passato nelle giovanili della Lazio come un classe 1996, qualche tempo fa è stato al centro delle cronache proprio per i dubbi sull’età, con tante critiche per il suo aspetto “non da diciassettenne”. Anche nella sua vicenda, però, solo sospetti e nessuna conferma. E ancora Anthony Yeboah, con un caso inverso rispetto ai precedenti. Fu proprio il ghanese, ex attaccante di Leeds e Amburgo, a raccontare di essere più giovane di due anni. Il motivo? La maggiore età era uno dei requisiti per giocare da professionista in Ghana.
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Mondiali 2026, guida al sorteggio: cosa dovrà aspettarsi...
Oggi a Zurigo verranno definiti i gruppi di qualificazione alla prossima Coppa del Mondo in Usa, Messico e Canada. Ecco cosa sapere
È il grande giorno del sorteggio per i Mondiali 2026. Oggi, venerdì 13 dicembre, l’Italia conoscerà il proprio cammino verso la Coppa del Mondo, che si svolgerà tra Stati Uniti, Messico e Canada. Sono diverse le novità, a cominciare dall’aumento del numero delle squadre che si qualificheranno, passate a 48. Di queste, 16 saranno europee e conosceranno tra poche ore il percorso verso la rassegna nella cerimonia di Zurigo.
Il sorteggio per i Mondiali 2026
Saranno intanto 12 i gironi di qualificazione: di questi, sei da 5 squadre e sei da 4 squadre. L'Italia è testa di serie e dunque la particolarità è che gli Azzurri non conosceranno subito le avversarie, perché l’inserimento in un determinato gruppo dipenderà dalle Final 8 di Nations League. Le quattro squadre che poi andranno alle Final 4 verranno inserite nei gironi da 4, le altre nei gironi da 5. In questo senso, per la Nazionale di Spalletti sarà decisiva la sfida contro la Germania ai quarti di Nations League. E a quel punto, chi si qualificherà? Le 12 vincitrici dei gironi, mentre le seconde classificate di ogni gruppo e le quattro migliori di Nations League (che non hanno già staccato il pass) avranno a disposizione anche gli spareggi nel marzo 2026.
Le fasce
Di seguito, le squadre presenti nelle varie fasce:
1ª fascia: Spagna, Olanda, Francia, Croazia, Portogallo, Danimarca, Italia, Germania, Inghilterra, Belgio, Svizzera, Austria;
2ª fascia: Ucraina, Svezia, Turchia, Galles, Ungheria, Serbia, Polonia, Romania, Grecia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Norvegia;
3ª fascia: Scozia, Slovenia, Irlanda, Albania, Macedonia, Georgia, Finlandia, Islanda, Irlanda del Nord, Montenegro, Bosnia, Israele;
4ª fascia: Bulgaria, Lussemburgo, Bielorussia, Kosovo, Armenia, Kazakistan, Azerbaigian, Estonia, Cipro, Isole Faroe, Lettonia, Lituania;
5ª fascia: Moldavia, Malta, Andorra, Gibilterra, Liechtenstein, San Marino.
Le particolarità del sorteggio
Per quanto riguarda le quattro squadre che si qualificheranno alle semifinali di Nations League, presenti nella fascia 1, verranno inserite nei gruppi da A a F, con percorso di qualificazione che partirà a settembre 2025. Tutte le altre squadre della Fascia 1 possono essere invece inserite in qualsiasi gruppo. Per le fasce 2, 3 e 4, le squadre che parteciperanno ai playoff promozione/retrocessione della Nations League potranno essere inserite solo nei gironi a 5 squadre (Gruppi G–L) che non contengano già una squadra perdente dei quarti di finale di Nations League o una partecipante ai playoff.
Queste le squadre ai quarti di Nations League:
Olanda-Spagna;
Croazia-Francia;
Danimarca-Portogallo;
Italia-Germania.
Da ricordare che, per motivi politici, non potranno finire nello stesso girone: Bielorussia e Ucraina, Gibilterra e Spagna, Kosovo e Bosnia, Kosovo e Serbia, Armenia e Azerbaijan.
Inoltre, possono essere sorteggiate un massimo di due squadre identificate “ad alto rischio di condizioni invernali”: Estonia, Isole Faroe, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania e Norvegia. Alle Faroe e in Islanda non si potrà giocare a marzo e a novembre.
Il criterio della distanza
Un altro criterio è quello della distanza: alcune squadre non potranno essere sorteggiate con altre per evitare lunghissime trasferte. Qui la Uefa ha individuato:
- Azerbaigian: con Gibilterra, Islanda e Portogallo;
- Islanda: con Armenia e Cipro;
- Kazakistan: con Andorra, Inghilterra, Francia, Gibilterra, Islanda, Malta, Irlanda del Nord, Portogallo, Repubblica d'Irlanda, Scozia, Spagna e Galles.
Come funzionano gli spareggi
Ai Mondiali si qualificheranno le vincenti di ogni girone. Per definire le ultime 4 squadre ci sarà poi un playoff con quattro tabelloni (semifinali e finali) e la vincente di ogni percorso andrà in Usa, Messico e Canada.
Ai playoff andranno le seconde classificate dei gironi più le quattro migliori di Nations League che non si sono già qualificate con i gironi di qualificazione. In questo caso, le 4 migliori sarebbero: Spagna, Portogallo, Germania e Francia.
Il calendario
Per quanto riguarda il calendario, ecco le date definite per le varie giornate e poi per i playoff:
1ª giornata: 4-6 settembre 2025;
2ª giornata: 7-9 settembre 2025;
3ª giornata: 9-11 ottobre 2025;
4ª giornata: 12-14 ottobre 2025;
5aª giornata: 13-15 novembre 2025;
6ª giornata: 16-18 novembre 2025;
Semifinali playoff: 26 marzo 2026;
Finali playoff: 31 marzo 2026.
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Europa League, Ajax-Lazio 1-3: decidono Tchaouna,...
In classifica capitolini primi insieme all'Athletic Bilbao con 16 punti, olandesi fermi a quota 10
La Lazio batte 3-1 l'Ajax in un match valido per la sesta giornata di Europa League, disputato alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam. A decidere la partita i gol di Tchaouna al 12', Dele-Bashiru al 52' e Pedro al 77'; di Traoré al 47 la rete dei padroni di casa. In classifica capitolini primi insieme all'Athletic Bilbao con 16 punti, olandesi fermi a quota 10. Nella settima giornata la Lazio ospita la Real Sociedad, mentre l'Ajax farà visita ai lettoni del Rigas.
Il match
La Lazio batte l'Ajax con una prova autorevole che la mantiene in vetta nella classifica di Europa League e ad un passo dalla qualificazione diretta agli ottavi di finale. I biancocelesti scendono in campo senza il supporto dei propri tifosi a cui è stata vietata la presenza.
La prima occasione della partita è per gli olandesi al 5'. Traorè in area rientra sul sinistro e calcia a giro sul secondo palo, la conclusione è di poco fuori. Al 9' i lancieri rischiano molto con la costruzione bassa, mettendo in difficoltà il portiere Pasveer: rilancio addosso a Castellanos, ma il rimpallo finisce fuori. Al 12' i biancocelesti sbloccano la partita: recupero palla di Dia nella trequarti olandese, Rovella appoggia subito a Castellanos, che di esterno serve magnificamente Tchaouna: taglio in area al centro da destra e sinistro vincente. Al 19' Ajax a un passo dal pari: un perfetto schema da calcio d'angolo libera Rensch al cross in area. Brobbey arriva di testa da solo sul pallone, ma manda clamorosamente a lato.
Al 23' altro rischio preso dai padroni di casa con un retropassaggio pericoloso al portiere Pasveer. Castellanos tenta ancora il recupero, ma viene anticipato dal portiere avversario. Nello slancio subisce un colpo, ma l'intervento di Pasveer è regolare e sul pallone. Al 28' tiro da fuori area di Castellanos, fuori di poco. Alla mezz'ora colpo di testa di Brobbey su cross di Berghuis da sinistra con palla di poco fuori alla sinistra di Mandas. Il portiere greco era comunque sulla traiettoria. Al 34' grande azione dell'Ajax che entra addirittura in area piccola col pallone. Brobbey, marcato spalle alla porta, scarica dietro per Traorè che va al tiro ribattuto da Dele-Bashiru. Al 38' ammonizione per Hato per un fallo su Gigot. Al 40' Castellanos viene smarcato benissimo in area, ma invece di tirare al volo preferisce mettere il pallone in mezzo e sciupa tutto. Nel recupero della prima frazione giallo a Rovella per un intervento troppo irruento su Godt.
Al 1' della ripresa giallo per Pellegrini per un'entrata in ritardo su Brobbey. Al 2' l'Ajax pareggia. Punizione pericolosa da destra, una spizzata di testa trova la deviazione sulla linea di Pellegrini. Sul pallone vagante in area arriva di corsa Traorè, che calcia di sinistro di prima intenzione e manda il pallone sotto la traversa. Dura poco il vantaggio dei padroni di casa perché al 7' tornano in vantaggio i capitolini. Pedro serve Zaccagni, che punta l'uomo a sinistra e mette un pallone teso in mezzo, sul quale Castellanos non arriva per un soffio. Sul secondo palo però, in posizione defilata, Dele-Bashiru calcia subito di destro e trova il gol del 2-1. Pasveer para quando la palla è già entrata in porta, come confermato dalla goal-line technology.
Al 12' su un cross da sinistra Pellegrini tenta un retropassaggio di petto a Mandas, ma lo calibra malissimo e permette a Brobbey di intervenire al volo, la sua conclusione però termina fuori. Al 22' Tavares entra al posto di Pellegrini e al 27' tocca a Gila sostituire Patric. Al 32' arriva il tris biancoceleste con Pedro. Tavares spezza il pressing dell'Ajax con una delle sue sgroppate e serve benissimo Tchaouna, il francese appoggia di tacco per l'arrivo dell'ex Barcellona, che stoppa con il destro e con il sinistro a giro batte Pasveer per il 3-1. Al 39' Castellanos manca il gol del 4-1. Lancio lungo che pesca l'argentino, scattato in posizione regolare: il colpo sotto trova la parata di Pasveer.
Al 40' gran botta di Traoré che si stampa sulla traversa. Un minuto dopo ancora Ajax pericoloso con Akpom: Mandas respinge. Al 43' esce Pedro ed entra Guendouzi. Al 45' l'ultimo brivido del match. Akpom svetta da solo e benissimo su un cross da destra, ma il suo colpo di testa schiacciato sfiora appena il palo alla destra di Mandas. Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio dell'arbitro e la Lazio diventa la settima squadra italiana a vincere sul campo dell'Ajax, dopo Juve, Milan, Inter, Roma, Atalanta e Napoli. In più ci è riuscita al primo tentativo.