Digitale, Galli (Inwit): ‘Infrastrutture volano per sviluppo 5G’
Il direttore generale di Inwit ha partecipato oggi al panel “Le Telecomunicazioni tra Reti e Servizi” di ComoLake 2024
Le infrastrutture digitali e condivise sono il volano per lo sviluppo del 5G e per la riduzione del digital divide. È questo il senso dell’intervento di Diego Galli, direttore generale di Inwit, che ha partecipato oggi al panel “Le Telecomunicazioni tra Reti e Servizi” di ComoLake 2024 - The Great Challenge, la conferenza internazionale in corso a Villa erba a Cernobbio che rappresenta il punto di incontro tra istituzioni, imprese e università coinvolte e interessate ai nuovi paradigmi della crescita economica dell’Italia e dell’area Euro Mediterranea.
“Le nostre oltre 24mila torri e i nostri oltre 500 apparati per coperture dedicate multi-operatore DAS per location indoor sono oggi infrastrutture digitali condivise, in grado cioè di servire contemporaneamente più operatori e più tecnologie: il modello della sharing economy porta efficienza industriale, finanziaria ed ambientale nella catena del valore – ha detto Galli -: maggiore efficienza economica ed industriale per i nostri clienti, gli operatori di tlc, e poi maggiore efficienza ambientale, con minore utilizzo di risorse, minor utilizzo del terreno, minore produzione di CO2. Per questo definiamo il nostro modello di business intrinsecamente sostenibile”.
“Stiamo crescendo e questo è possibile perché investiamo – ha ricordato Galli -. Abbiamo un piano di investimenti da 800 milioni al 2026 concentrato su infrastrutture digitali e condivise che abilitano lo sviluppo del 5G con la realizzazione di nuove torri (oltre 900 solo nel 2023) e di infrastrutture per location indoor DAS (Distributed Antenna Systems). Abbiamo già abilitato la connettività multi-operatore anche in 5G in oltre 100 ospedali e 10 campus universitari, diversi musei (tra cui Maxxi e Museo Nazionale Etrusco), centri commerciali, edifici storici come la Corte di cassazione e luoghi iconici come Borgo Egnazia, sede del G7. Le infrastrutture digitali e condivise di Inwit coprono oltre 40 chilometri di metropolitane, tra cui la linea blu M4 appena completata a Milano, la prima completamente in 5G in Italia, e circa 1.000 chilometri di tunnel stradali e autostradali in tutto il Paese”.
“Le tecnologie come 5G, IoT e intelligenza artificiale contribuiranno a trasformare il nostro paese che è destinato a diventare sempre più “smart”: intelligente significa sostenibile, efficiente e innovativo – ha aggiunto Galli -. È questa logica che ci porta a investire nei progetti di smart city come Roma 5G e i 551mila mq dei campus di Fiera Milano e a realizzare progetti per promuovere lo sviluppo dello smart rural che rendono le aree interne del nostro Paese più digitali e sostenibili, con impatti concreti a tutela della biodiversità come, ad esempio, i progetti di monitoraggio incendi e della qualità dell’aria sviluppati assieme a Legambiente e Wwf che prevedono l’equipaggiamento delle nostre torri con videocamere e gateway dotati di intelligenza artificiale”. “Coerentemente con il nostro ruolo di “abilitatore della digitalizzazione”, il nostro piano industriale e di sostenibilità di Inwit include l’obiettivo di contribuire alla riduzione del digital divide, favorendo lo sviluppo economico e l'inclusione sociale attraverso la realizzazione del Piano Italia 5G del Pnrr che mira a portare la connettività in 1.385 aree bianche, oggi a fallimento di mercato”, ha concluso Galli.
Lavoro
Università, Inps-Conferenza collegi di merito:
L’Istituto nazionale di previdenza sociale, Inps e la Conferenza dei Collegi universitari di merito, che riunisce i 57 collegi di merito riconosciuti dal ministero dell’Università e della Ricerca, hanno sottolineato la necessità strategica di mantenere e potenziare le risorse a favore del diritto allo studio, in particolare per gli studenti con risorse economiche più contenute che vogliono accedere ai percorsi universitari.
Il messaggio è emerso nell’incontro odierno 'Investire nel talento', tenutosi nella sede romana di Inps a palazzo Wedekind, che ha visto la partecipazione di Gabriele Fava, presidente dell’Inps, Carla Bisleri, presidente della Conferenza dei collegi universitari di merito, Cristina Rossello, deputata e consigliere del ministro dell’Università e della Ricerca, Alessandro Cattaneo, Valeria Vittimberga, direttore generale di Inps, e Giorgio Fiorino, direttore centrale credito, welfare e strutture sociali di Inps. I lavori sono stati aperti da Diego De Felice, direttore centrale della comunicazione dell’Inps.
All’evento sono inoltre intervenuti 6 giovani professionisti che hanno beneficiato di borse di studio di Inps per frequentare i collegi di merito e, dopo la laurea, hanno intrapreso brillanti carriere professionali in diversi settori e Paesi. Negli ultimi 10 anni Inps ha finanziato oltre 12.000 borse di studio per studenti universitari che frequentano i Collegi di Merito. La Conferenza dei collegi universitari di merito sostiene ogni anno, anche grazie a enti come Inps e Fondazione Enpam e al supporto del Ministero dell’Università e della Ricerca, oltre 3.000 borse di studio che coprono dal 30 al 70% delle spese dei 4500 studenti che vivono e studiano nei Collegi. I Collegi di merito sono enti-non profit in cui gli studenti accedono per merito scolastico indipendentemente dal reddito. Riconosciuti dal Ministero dell’Università e della Ricerca, i Collegi sono parte del sistema nazionale di diritto allo studio.
“Il diritto allo studio e l’accesso dei giovani alle opportunità di formazione sono strategici per il futuro del Paese e devono rimanere una priorità indiscutibile anche a fronte delle difficoltà imposte dall’attuale situazione economica e dei rigidi criteri della legge di bilancio”, ha osservato Carla Bisleri presidente della Conferenza dei collegi universitari di merito. “L’auspicio è che lo sforzo del Ministero dell’Università e della Ricerca di reperire maggiori risorse per borse di studio e realizzazione di nuovi alloggi sia sostenuto da tutte le forze di Governo e possa concretizzarsi nell’immediato e nel prossimo futuro. In tal senso, ritengo che un’ancora più forte collaborazione tra aziende, istituzioni pubbliche ed enti no profit attivi sul territorio possa favorire investimenti più ingenti sulle aspirazioni dei giovani, per coltivare il merito, un’idea che valorizza il loro talento e impegno”, ha continuato.
“Faccio i complimenti a tutti, ma in particolare alla Presidente Bisleri che ha ripreso la linea su cui stiamo andando avanti fermamente fin dal nostro insediamento: investire nei giovani e nel loro talento.” ha dichiarato il presidente dell’Inps, Gabriele Fava e rivolgendosi direttamente ai giovani in sala: “Il nostro futuro siete voi. Il nostro Paese ha bisogno di voi, ma non abbandonateci. I collegi di merito raccolgono la passione in ciò che si fa, il credere in sé stessi, sono l’incubatore che fa da cerniera armonica tra voi e il mondo del lavoro. L’Istituto investe molto in borse di studio, perché abbiamo bisogno di formare le future generazioni, il nostro booster verso il futuro. L'Inps c’è e ci sarà sempre perché crede nella forza motrice dei giovani.”
Cristina Rossello, deputato e consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca, ha evidenziato come “nel corso degli anni, l’Inps abbia garantito, non solo a parole, ma attraverso contenuti concreti, un aiuto economico che è stato di sostegno per offrire nuove opportunità ai talenti. La nostra generazione è stata più fortunata: la nostra formazione si è basata sul risparmio dei nostri padri e delle nostre madri. Oggi l’aiuto generazionale e famigliare, soprattutto in alcune aree del Paese, purtroppo viene meno. Proprio per questo, oggi i dati forniti dall’Inps parlano chiaro: grazie a queste borse di studio migliaia di giovani hanno potuto espandere le proprie conoscenze, abilità e accrescere il proprio talento”.
All’incontro è intervenuto anche l’onorevole Alessandro Cattaneo: “Faccio i complimenti a Inps per queste iniziative e faccio un appello anche ai privati affinché investano nel comparto della formazione e delle borse di studio a favore dei talenti. Voi siete ragazzi talentuosi, ma voglio anche richiamare il senso del dovere e la necessità di assumersi l’impegno futuro di essere classe dirigente del Paese, leader nel proprio settore che non perde mai la voglia e la passione di restituire ciò che si è ricevuti dalla propria collettività.”
Per il direttore generale dell’Inps, Valeria Vittimberga “il nostro Istituto nasce come ente previdenziale, quindi legato all’età d’argento, ma è sempre più vicino ai giovani come in quest’occasione. Con un pezzettino dei nostri sforzi, siamo orgogliosi di rendere un servizio al Paese, attraverso i ragazzi e le ragazze dei Collegi di Merito. L’Istituto, attraverso la direzione centrale credito, welfare e strutture sociali, si occupa di una serie di iniziative, dal lavoro all’istruzione. Il “Fondo credito”, a cui contribuiscono su base volontaria i dipendenti pubblici senza gravare alle casse dello Stato, è un fondo flessibile, che si adatta ai bisogni della società: dalle colonie si è arrivati a prestazioni più all’avanguardia come quella di oggi che punta a premiare l’eccellenza nello studio. Non possiamo dimenticare i convitti di proprietà dell’Istituto, dove fin dall’età della scuola secondaria di secondo grado gli studenti vengono educati. L’Inps finanzia master universitari di i e ii livello in ogni campo ed è tra i primi contributori dei dottorati di ricerca in Italia. Il nostro Paese dà opportunità a chi è preparato, a chi sa coglierle e speriamo che gli studenti dei Collegi di Merito potranno restituire all’Italia ciò che hanno ricevuto”.
Tra i temi toccati nell’incontro 'Investire nel talento' promosso oggi a Roma dalla Conferenza dei collegi universitari di merito e dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, il valore della formazione universitaria e del sostegno al diritto allo studio come “ascensori sociali” capaci di aprire opportunità professionali ai giovani indipendentemente dalla loro estrazione famigliare e sociale e dalle disponibilità economiche. Nell’evento odierno 6 giovani professionisti che hanno beneficiato negli anni scorsi di borse di studio di Inps per frequentare i collegi di merito hanno raccontato come questa esperienza abbia favorito le loro carriere professionali. Il 43% degli studenti dei collegi non ha genitori laureati, contro il 37% della media nazionale (elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Oecd, 2020).
Sono intervenuti Francesco Giallombardo, esperto in servizi di facilitazione digitale, Leonardo Cicala, consulente in gestione patrimoniale, Simona Cavasio, consulente legale a Londra nel settore bancario, Irene Palma, esperta in amministrazione e finanza, Simona Pace, chimica ed esperta nel settore dei materiali e Raffaele Cirillo, ingegnere nell’ambito delle telecomunicazioni satellitari.
I Collegi universitari di merito sono enti non profit in cui gli studenti iscritti alle università, oltre a usufruire di vitto e alloggio, seguono un percorso formativo di eccellenza, parallelo agli studi universitari e orientato allo sviluppo di soft skills, alla preparazione del mondo del lavoro e alla mobilità internazionale. Il 97,5% degli studenti dei Collegi universitari di merito trova lavoro a un anno dal conseguimento della laurea, il 95,3% si laurea nei tempi previsti dal proprio corso di studi. Nei Collegi di Merito, inoltre, gli studenti vivono in una "community" internazionale che li stimola nelle relazioni e nella crescita, e ricevono supporto per l'orientamento, con una particolare attenzione al loro benessere mentale.
Degli 1,9 milioni di studenti universitari in Italia, circa 450.000 vivono fuori sede a fronte di 50.000 posti attualmente disponibili in studentati e residenze universitarie e con costi crescenti per affitti e consumi nelle grandi città universitarie. Le iscrizioni alle università sono rimaste stabili nell’ultimo decennio (+0,1% tra il 2012 e il 2022), con un aumento significativo di accessi agli atenei telematici (+410,9%).
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Lavoro
Previdenza, confronto politica e imprese sulla...
E' quanto emerso nel corso dell’incontro 'Costruire il futuro: strategie e opportunità della previdenza complementare', promosso dal deputato Walter Rizzetto, presidente dell’XI commissione Lavoro Pubblico e Privato
Le istituzioni, le imprese e i professionisti del risparmio si fanno carico di promuovere un confronto costruttivo volto ad individuare soluzioni alle esigenze che i giovani avvertono in tema di previdenza integrativa. Un tema cruciale per le nuove generazioni e per l’intero sistema Paese che non può prescindere dalla diffusione di una cultura previdenziale. La formazione assume un ruolo centrale in questo contesto, accompagnandosi alla domanda, proveniente direttamente dal mondo delle imprese, per lo sviluppo di una previdenza complementare più competitiva e quindi più accessibile, flessibile ed attrattiva. (VIDEO)
E' quanto emerso oggi nel corso dell’incontro 'Costruire il futuro: strategie e opportunità della previdenza complementare', promosso dal deputato Walter Rizzetto, presidente dell’XI commissione Lavoro Pubblico e Privato. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi esponenti delle istituzioni, tra cui il deputato Walter Rizzetto ed il senatore Claudio Durigon, sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che si sono confrontati e hanno raccolto le proposte sviluppate all’interno dell’iniziativa Previverso, il Welfare action lab nato per iniziativa di Arca Fondi sgr e di Talents in motion, che mira a promuovere la consapevolezza previdenziale tra i giovani.
“Ho voluto fortemente questa iniziativa sulla previdenza complementare che rappresenta un importante strumento per affrontare le sfide che coinvolgono il nostro sistema previdenziale e che provengono innanzitutto dal calo demografico e dall’allungamento dell’aspettativa di vita. E' importante discutere e mettere insieme ogni proposta per consentire a noi decisori politici le migliori iniziative. Al riguardo, siamo anche in attesa dei risultati dell’indagine conoscitiva sulle forme integrative di previdenza che si sta svolgendo al Senato presso la commissione Sanità e Lavoro”, ha commentato il deputato Walter Rizzetto.
“La previdenza complementare costituisce un tassello fondamentale del sistema pensionistico, soprattutto alla luce delle sfide che il futuro ci presenta. È necessario uno sforzo per armonizzare i pilastri del sistema previdenziale con l’obiettivo di ottenere una previdenza dignitosa per i cittadini e, ovviamente, sostenibile per lo Stato. Occasioni di confronto come questa sono cruciali nell’individuazione di nuove soluzioni e, soprattutto, di proposte compatibili con l’evoluzione che il mondo del lavoro sta affrontando”, ha aggiunto il sottosegretario Claudio Durigon.
Ugo Loeser, amministratore delegato di Arca Fondi sgr, ha affermato: “Le idee presentate dalle aziende partecipanti a Previverso costituiscono elementi concreti a supporto dello sviluppo della Previdenza Complementare e dell’intero sistema Paese”.
“In poco meno di un anno, Previverso ha elaborato idee e proposte concrete per lo sviluppo della Previdenza Complementare a beneficio delle nuove generazioni. Un risultato importante che ci spinge ad affrontare i prossimi mesi con ancor maggiore impegno ed entusiasmo”, ha dichiarato Patrizia Fontana, presidente e fondatrice di Talents In Motion e partner di Arca Fondi sgr nell’iniziativa Previverso.
Il convegno è stato l’occasione di confronto tra il mondo delle istituzioni e gli esperti del settore dei Fondi Pensione, rappresentati da Ugo Loeser ad di Arca Fondi sgr, circa gli scenari futuri della Previdenza. Il dibattito si è incentrato sull’analisi del potenziale di sviluppo della previdenza complementare come strumento per assicurare redditi sufficienti nella fase 'non attiva' della vita dei lavoratori, ma anche come risorsa fondamentale per lo sviluppo economico del Paese. Proprio in quest’ottica è stato analizzato il ruolo dei fondi pensione, quali investitori di lungo termine, in grado di finanziare progetti di crescita ed iniziative infrastrutturali strategiche.
Grande attenzione è stata dedicata alla ricerca di soluzioni innovative e concrete per promuovere la Previdenza Complementare tra i giovani. In questo contesto ha suscitato interesse la presentazione, da parte degli hr director di grandi imprese nazionali, delle strategie sviluppate nei previ-tank, tavoli di lavoro che hanno riunito aziende, giovani lavoratori, sindacati, accademici ed esperti di previdenza. “Strategie che non comportano oneri a carico dello Stato”, ha ricordato Patrizia Fontana.
Dal tavolo 'Consapevolmente informato' sono venute le richieste di introduzione di corsi obbligatori di educazione previdenziale e finanziaria, integrati nei programmi scolastici e universitari e di valorizzazione, in ambito esg, della formazione e dell’adesione alla Previdenza Complementare. Il previtank 'Attraction & retention' ha illustrato l’idea di superare i limiti alla contribuzione diretta dei familiari, mentre 'Gender gap' ha evidenziato l’opportunità di agire sulla possibilità di chiedere anticipazioni legate alla genitorialità e di modificare le scelte di default, che portano a favorire le linee dei fondi pensione a più basso rendimento atteso.
Il tavolo 'Sindacati a bordo' ha presentato l’ambizioso suggerimento di rendere obbligatoria l’adesione alla previdenza complementare, accompagnandolo all’idea di far evolvere il ruolo dei sindacalisti, fino a renderli ambasciatori dei temi previdenziali.
In ultimo 'Sviluppo-previdenza' ha portato all’attenzione dei partecipanti la proposta di assicurare un 'level playing field' nell’arena della previdenza per aumentare la competizione tra i diversi attori ed offrire maggiori servizi, maggiore flessibilità e migliori risultati agli aderenti.
I lavori si sono chiusi con un interessante intervento di Simone Bini Smaghi, vice direttore generale di Arca Fondi sgr, che ha rimarcato il ruolo dei fondi pensione quali motori della crescita.
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Lavoro
Design, Belladonna (LoveLight39): “Artigianalità e...
Intervista al fondatore del brand
Radici italiane ed esperienza internazionale per un imprenditore visionario: sono questi i tratti principali che contraddistinguono Sante Belladonna, fondatore e presidente di LoveLight39, InCeramica e ViaRoma Ceramiche. Dopo una lunga carriera all’estero, nel 2022 torna in Italia e nel 2023 dà vita a LoveLight39, una proposta diversa nel mondo delle maxi lastre in grès porcellanato, innovative e completamente fatte a mano. Un progetto audace cosi come è colui che l’ha pensato.
"Sono stato fortunato - racconta in un'intervista a Adnkronos/Labitalia - a nascere in una famiglia di imprenditori, dove ho potuto unire la tradizione con la mia visione innovativa e sperimentale. La mia determinazione e apertura a nuove idee mi hanno portato a cercare continuamente le migliori innovazioni nel settore dell’arredo ceramico. Ho iniziato il mio percorso lavorando nelle principali capitali del design, ma è stata la Cina a segnare una svolta significativa con la fondazione della mia prima azienda di superfici ceramiche. Forte dell’esperienza acquisita in giro per il mondo, nel 2022 ho portato le mie conoscenze a Milano con la creazione di InCeramica. Nel 2023 nasce LoveLight39, un brand che unisce lusso, arte e design, elevando il grès porcellanato a una forma d’arte".
"Dopo anni di esperienza nel settore ceramico e lavorando nelle principali capitali del design, ho sentito l’esigenza di creare un marchio che unisse lusso, arte e design. Nel 2023, ho dato vita a LoveLight39 per trasformare il grès porcellanato in una forma d’arte, creando ambienti unici. 'Love' rappresenta il mio amore per il materiale ceramico e l'artigianalità; 'Light' simboleggia la creatività e l'innovazione; e '39' è un omaggio all'Italia. Insieme, questi elementi raccontano la mia storia di passione e dedizione nel creare prodotti unici", spiega.
Ceramiche uniche nel loro genere frutto di una particolare lavorazione. "Il processo produttivo di LoveLight39 - sottolinea - è un esempio di perfetta integrazione tra tradizione e innovazione. Le nostre superfici ceramiche sono lavorate attraverso una combinazione di tecniche digitali e manuali, che variano a seconda della decorazione. Utilizziamo grandi lastre di gres porcellanato (120x280x6) come tela bianca per designer e artisti, permettendo loro di esprimere la propria creatività. Una volta decorati, i pannelli vengono cotti fissando i disegni e mantenendo le caratteristiche tecniche del grès. Questo approccio ci consente di offrire prodotti unici e di alta qualità, che uniscono estetica e funzionalità".
Un prodotto che coniuga arte, design, made in Italy e artigianalità. "Arte, design, made in Italy e artigianalità sono le pietre miliari che definiscono l'essenza stessa di LoveLight39. Affrontare questa sfida significa abbracciare una filosofia che valorizza la qualità, la creatività e l'innovazione. La nostra missione è quella di unire la tradizione artigianale italiana con l'eleganza del design contemporaneo, creando prodotti che rispecchiano l'eccellenza del made in Italy. Ogni pezzo è una testimonianza del nostro impegno nel preservare l'arte dell'artigianato, arricchita da tecniche moderne e visioni audaci. Siamo determinati a trasformare ogni superficie ceramica in un'opera d'arte, portando bellezza e ispirazione nei luoghi della vita quotidiana. È una sfida impegnativa, ma è anche ciò che ci spinge a superare continuamente i nostri limiti, offrendo prodotti che sono non solo funzionali ma anche emozionalmente risonanti", assicura.
Una delle capsule è firmata dall’archistar Simone Micheli, 'Urban Garden' e già si pensa ad ampliare le collaborazioni con architetti famosi. "Ampliare le collaborazioni con architetti di fama internazionale - afferma Belladonna - è una delle nostre priorità strategiche. Credo fermamente che il dialogo creativo con i grandi nomi dell'architettura possa portare a nuove soluzioni estetiche e funzionali, arricchendo ulteriormente il nostro portafoglio di prodotti. Questo ci permette di innovare continuamente e di offrire soluzioni uniche e su misura per una clientela esigente, mantenendo sempre al centro i valori di artigianalità, design e made in Italy che contraddistinguono LoveLight39".
Per quanto riguarda la clientela di riferimento, il prodotto LoveLight39 "si rivolge a un pubblico ampio e diversificato, abbracciando sia il mercato B2B che B2C", dice. "Collaboriamo strettamente con contractor, operatori nel settore immobiliare, architetti e designer, offrendo loro soluzioni artistiche di altissimo livello, che valorizzano ogni progetto con un tocco di eleganza e innovazione. Parallelamente, ci rivolgiamo a una clientela esclusiva composta da appassionati di arte, moda e design. Questi clienti cercano prodotti unici, dal forte impatto visivo e culturale, che rispecchiano il loro gusto per l'eleganza e il lusso", aggiunge.
Ambizioso anche l'obiettivo dei mercati target. "Nonostante la nostra recente nascita, LoveLight39 ha in corso importanti progetti nel mondo del design e dell'arte. Tra gli obiettivi principali c'è l'espansione internazionale. Abbiamo un'attenzione particolare per Londra e Parigi, dove siamo in fase avanzata per uno shop in shop. Vogliamo accrescere la nostra visibilità nel Far East, Middle East, West Coast e East Coast. Questo approccio ci permetterà di portare l’eccellenza e l’innovazione del made in Italy in nuove aree geografiche", annuncia. Mentre come showroom, ricorda Belladonna, "al momento siamo presenti nel cuore pulsante di Milano con la Gallery di LoveLight39 e a breve con lo shop in shop a Parigi; stiamo, inoltre, ultimando i lavori per l'apertura dello showroom InCeramica, brand a retail del Gruppo, che aprirà i battenti a Milano a fine gennaio 2025".
"Stiamo lavorando perché nel corso dei prossimi uno o due anni - fa notare - LoveLight39 emerga come un punto di riferimento nel settore dell'arredo ceramico di lusso. Siamo convinti che il nostro brand non sarà soltanto sinonimo di eccellenza dei prodotti, ma diventerà anche un faro di innovazione e una guida nelle tendenze del design. Il nostro impegno costante verso l'arte, il design e la qualità artigianale è il motore che ci spinge a superare ogni aspettativa, portando avanti una visione audace che ci permette di trasformare la nostra passione in creazioni senza tempo". "Per me, la ceramica - confessa Belladonna - è molto più che un semplice materiale: è una tela viva, intrisa di storie e possibilità infinite. Come imprenditore, vedo la ceramica come un mezzo attraverso cui la creatività può fluire liberamente, plasmando spazi che parlano al cuore e alla mente. Ogni lastra è un pezzo unico, una sinfonia di tecnica e immaginazione che risponde alle esigenze funzionali senza rinunciare alla bellezza". "Nel mio lavoro, la ceramica diventa un complice fedele, capace di trasformare l’ordinario in straordinario e di aggiungere anima e carattere agli spazi e arricchire l’esperienza umana", conclude.
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