Trova il figlio morto, mamma 96enne uccisa da un malore: tragedia a Orbetello
I corpi nel giardino della casa nella frazione di San Donato, disposta l'autopsia
Tragedia familiare a San Donato, frazione del comune di Orbetello, in provincia di Grosseto. I corpi senza vita di una madre, Gina Favaretto, 96 anni, e del figlio, Mario Tinto, 71 anni, sono stati ritrovati nel giardino della loro casa. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo stava facendo dei lavori nel giardino: aveva da poco finito di scavare un fossetto per sistemare una tubatura che si era rotta quando probabilmente si è sentito male ed è caduto nella buca, dove sarebbe morto. Non vedendo rientrare il figlio in casa, l'anziana madre è uscita nel giardino dove avrebbe trovato il corpo senza vita del figlio e si sarebbe sentita male, morendo sul colpo, per un attacco cardiaco, lungo il vialetto davanti al'abitazione
A segnalare la presenza del corpo dell'anziana donna riversa a terra sarebbe stato un passante che ha chiamato subito il 118. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Orbetello e del nucleo investigativo di Grosseti, i sanitari della Croce Rossa, i vigili del fuoco, il pubblico ministero di turno e il medico legale per la ricognizione esterna dei cadaveri. Il pm ha disposto l'autopsia sui due cadaveri per accertare l'esatta causa di morte.
La prima ricostruzione ipotizzata nella tarda serata di oggi dovrà essere confermata dal medico legale al quale spetterà anche il compito di condurre l'autopsia. L'esame autoptico disposto dalla procura dovrà accertare a quando risale la morte della madre e del figlio e le esatte cause del decesso. Se ufficialmente tutte le ipotesi restano aperte sulla doppia tragica morte, al momento sarebbero da escludere responsabilità di terze persone.
Salute e Benessere
Malattie della pelle, efficace il pre-screening online su...
Con progetto digitale diagnosi più rapida per circa il 50% di persone a rischio di cheratosi attinica
Grazie alla compilazione di un semplice test online sul sito Derma-Point.it, 1 persona su 2 con significativi fattori di rischio per la cheratosi attinica ha ottenuto gratuitamente una diagnosi specialistica e un rapido accesso alle cure. A 3 anni dall'avvio, Derma-Point.it si afferma un punto di riferimento autorevole in Rete, grazie alla collaborazione editoriale di un board di circa 30 dermatologi, e una vera e propria esperienza digitale interattiva che incoraggia il paziente ad assumere un ruolo attivo nella gestione della sua salute. Nato per favorire la diagnosi precoce di alcune tra le più diffuse patologie cutanee come la psoriasi, la dermatite atopica e la cheratosi attinica, migliorare la collaborazione tra medico e paziente, a vantaggio del successo terapeutico e del benessere complessivo dell'assistito, il progetto digitale ha il patrocinio di Sidemast, Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e di malattie sessualmente trasmesse, e delle associazioni di pazienti Anda (Associazione nazionale dermatite atopica) e Apiafco, con il supporto dell'azienda farmaceutica Almirall. Significativo, in termini di numeri e potenziale prognostico - si legge in una nota - il test di pre-screening per la cheratosi attinica ideato dagli esperti di Derma-Point.it e compilato ogni anno da oltre 10mila utenti.
"Ringrazio Sidemast - afferma Grazia Minuto, Head of Derma Health Sales & Marketing di Almirall - per aver collaborato alla realizzazione e validazione scientifica di tale strumento digitale, che ha costituito il pilastro di un'importante campagna di sensibilizzazione supportata da Almirall. La campagna ha permesso a mille persone con significativi fattori di rischio per la cheratosi attinica di recarsi gratuitamente nei principali ospedali italiani per ottenere, nel 50% dei casi, un'effettiva diagnosi e un rapido accesso alle cure. Ricordiamo che la cheratosi attinica, dovuta a un eccesso di esposizione solare senza adeguata protezione, in alcuni casi può portare al tumore cutaneo".
Così, "dopo il successo ottenuto con la cheratosi attinica - aggiunge Laura Lertora, Customer Engagement Operations Lead di Almirall - gli esperti del portale stanno lavorando a uno strumento di pre-screening digitale per individuare il sommerso di pazienti potenzialmente affetti da dermatite atopica. Purtroppo, questa malattia ancora oggi viene diagnosticata - e quindi curata - con grande ritardo, causando ripercussioni sulla qualità di vita di chi ne soffre. La diagnosi precoce e l'eventuale accesso ai farmaci esistenti ed altri in arrivo potranno migliorare le condizioni di queste persone".
Altri strumenti digitali ideati da Derma-Point.it sono quelli di aiuto nella gestione quotidiana della cronicità. Ne è un esempio il test per il follow-up a distanza della psoriasi, che invita i pazienti a seguire l'andamento della loro condizione e le ripercussioni sulla qualità di vita, così da poterne discutere proficuamente con il medico. "Costruire relazioni di fiducia tra dermatologo e paziente è una delle chiavi del successo terapeutico, soprattutto quando parliamo di patologie croniche, curabili, ma non guaribili, come psoriasi e dermatite atopica - commenta Giuseppe Argenziano, presidente di Sidemast - Un rapporto basato su una comunicazione aperta e onesta incoraggia i pazienti a seguire i trattamenti prescritti e, se necessario, permette allo specialista di fare aggiustamenti nel piano di cura. Non a caso, pazienti soddisfatti dell'interazione col proprio medico tendono ad avere migliori risultati complessivi, perché sono più inclini ad impegnarsi attivamente nella gestione della loro salute".
Sempre nell'ottica della costruzione di relazioni di fiducia, su Derma-Point.it trovano spazio questionari di preparazione alla visita dermatologica, grazie ai quali il paziente può raccogliere dati per poter affrontare un dialogo più efficace con lo specialista; da parte sua, il medico può rispondere in modo più mirato alle domande valutando in anticipo le informazioni ricevute. "La durata delle visite è spesso troppo breve per poter discutere approfonditamente di tutte le necessità di un paziente - osserva Mario Picozza, consigliere e rapporti con la comunità scientifica di Anda - D'altro canto, il paziente non sempre ha la capacità di sottoporre tutti i suoi dubbi in modo chiaro. Ecco perché abbiamo contribuito alla realizzazione di un questionario che il paziente con dermatite atopica possa autosomministrarsi con cadenza periodica, scaricando poi il riepilogo delle risposte date per discuterne con il dermatologo. E' anche questo un modo per rafforzare quell'alleanza terapeutica che si conferma fondamentale - conclude - per il benessere della persona".
Cronaca
Inchiesta Perugia, La Verità: “Gli atti su Gravina...
Nessun complotto a danno del presidente della Figc, il fascicolo contro di lui è stato aperto a Roma su indicazione del procuratore Melillo
L'inchiesta su Gabriele Gravina, già presidente della Lega Pro, è stata trasmessa a Roma direttamente dal procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo. "Un'azione che certifica che l'indagine esplorativa del Gruppo Sos della Direzione nazionale antimafia, all'epoca guidata dal luogotenente della Guardia di finanza Pasquale Striano, finito sotto inchiesta a Perugia insieme all'ex pm Antonio Laudati (nel frattempo andato in pensione), non era un'attività di dossieraggio", ricostruisce La Verità. Tant'è, viene spiegato nell'articolo pubblicato oggi, "che la Procura di Roma ha subito aperto un fascicolo che ha prodotto una recente richiesta di sequestro preventivo da 140.000 euro che ha diviso i giudici. Il gip, infatti, non l'ha accolta e la Procura ha fatto ricorso al Riesame. Proprio al Riesame è stato depositato un approfondimento delegato dal pm di Piazzale Clodio Maria Sabina Calabretta al Nucleo di Polizia valutaria della Guardia di finanza che si è concentrato 'sulle modalità con le quali Gravina avrebbe più volte simulato la vendita di una collezione di libri antichi di sua proprietà facendo ricorso a contratti d'opzione a titolo oneroso, per giustificare formalmente la retrocessione di parte della somme pagate annualmente dalla Lega Pro in favore della Igs Ltd'". Ricostruzione che conferma le scoperte della Verità e "che smonta l'ipotesi del complotto ventilata da Gravina".
"Il contratto al centro dell'attività investigativa - si legge sul quotidiano - è stato firmato il 16 ottobre 2018, coincidenza, un giorno prima delle dimissioni di Gravina. E ci sarebbero delle 'somme', secondo la Guardia di Finanza, che 'sarebbero retrocesse a Gravina quale utilità garantita a fronte del patto corruttivo'. Si tratta di un accordo quinquennale (scadenza al 30 giugno 2023) per un corrispettivo di 250.000 euro per ogni stagione sportiva, ovvero 1.250.000 euro per le cinque stagioni. E i risconti, proprio come aveva svelato la Verità, gli investigatori li avrebbero cercati nel carteggio tra la vicesegretaria della Lega Pro Chiara Faggi e Caterina Cameli della Isg (nominativo che compare tra quelli ricercati da Striano nelle banche dati)".
La Isg, secondo la ricostruzione dei finanzieri, "avrebbe 'corrisposto a Gravina le somme promesse attraverso un contratto di consulenza con una società londinese, la Ginko, che aveva opzionato una collezione di libri storici posseduti da Gravina e valutati 1 milione di euro'". La Verità ricostruisce quindi i movimenti bancari: gli inquirenti "si sono concentrati su sette bonifici ricevuti dal manager da due diverse società straniere per un totale pari a 320.000 euro".
Salute e Benessere
Pressione alta? 5 minuti di esercizio in più al giorno...
Studio stima che aggiungere alla propria routine piccoli extra come salire le scale o fare la spesa in bici può bastare a ottenere miglioramenti
Basta scegliere di salire le scale invece di prendere l'ascensore, o andare a fare la spesa o nei negozi in bicicletta e non in auto. La missione? Appena 5 minuti in più di esercizio al giorno. Potrebbe essere sufficiente questo 'supplemento sportivo' per ottenere l'effetto di abbassare la pressione sanguigna. In un nuovo studio un team di ricercatori dell'University College London (Ucl) e dell'University of Sidney stima che aggiungere piccole quantità extra di attività fisica alla routine quotidiana possa bastare per ottenere dei miglioramenti. Il lavoro, sostenuto dalla British Heart Foundation e pubblicato su 'Circulation', ha permesso di analizzare i dati sanitari di 14.761 volontari che indossavano degli 'activity tracker' per esplorare la relazione tra movimento quotidiano e pressione sanguigna.
I ricercatori hanno suddiviso l'attività quotidiana in sei comportamenti: sonno, comportamento sedentario (come stare seduti), camminata lenta (cadenza inferiore a 100 passi al minuto), camminata veloce (cadenza superiore a 100 passi al minuto), stare in piedi, esercizi più intensi (come la corsa, il ciclismo o salire le scale). Hanno poi utilizzato questi dati per stimare l'impatto della sostituzione di un tipo di attività con un altro. E hanno mostrato che sostituire qualsiasi comportamento meno attivo con 5 minuti di esercizio potrebbe già abbassare la pressione arteriosa sistolica (Sbp) di 0,68 millimetri di mercurio (mmHg) e la pressione sanguigna diastolica (Dbp) di 0,54 mmHg.
A livello di popolazione, una riduzione di 2 mmHg della pressione sistolica e di 1 mmHg di quella diastolica equivalgono a una riduzione di circa il 10% del rischio di malattie cardiovascolari, fanno notare gli esperti. E lo studio ha stimato che questi miglioramenti "clinicamente significativi" potrebbero essere ottenuti con appena 20 minuti di esercizio in più al giorno per la pressione sistolica e 10 minuti di esercizio in più al giorno per la pressione diastolica. I risultati, analizzano gli autori, sottolineano che anche le attività quotidiane che aumentano la frequenza cardiaca, come andare in bicicletta, salire le scale o fare brevi corse, possono avere effetti benefici sulla pressione sanguigna. "La buona notizia è che, qualunque sia la propria abilità fisica, non ci vuole molto per avere un effetto positivo", evidenzia Jo Blodgett, esperta dell'Ucl, prima autrice dello studio. "Ciò che rende unica la nostra variabile di esercizio è che include tutte le attività simili all'esercizio, dal salire le scale a una breve commissione in bicicletta, molte delle quali possono essere integrate nelle routine quotidiane".
"Per chi non fa molto esercizio, camminare ha comunque avuto alcuni benefici positivi per la pressione sanguigna. Ma se si desidera modificare la pressione sanguigna, aumentare la richiesta al sistema cardiovascolare tramite" un "esercizio fisico" un po' più intenso "avrà l'effetto maggiore", fa notare Blodgett. I ricercatori hanno combinato i dati di sei studi del consorzio ProPass, che comprende 14.761 persone provenienti da cinque Paesi, per verificare in che modo il comportamento motorio durante il giorno sia associato alla pressione sanguigna.
Ogni partecipante ha utilizzato un dispositivo accelerometro indossabile sulla coscia per misurare la propria attività nell'arco delle 24 ore e gli è stata misurata la pressione. La giornata media di 24 ore dei partecipanti consisteva in circa 7 ore di sonno, 10 ore di comportamento sedentario come stare seduti, tre ore in piedi, un'ora di camminata lenta, un'ora di camminata veloce e appena 16 minuti di attività fisica come corsa e ciclismo. Utilizzando questi dati, il team ha valutato cosa accadrebbe se un individuo sostituisse ogni giorno quantità variabili di un comportamento con un altro, per stimare l'effetto sulla pressione sanguigna della sostituzione di un comportamento con un altro per un certo periodo di tempo. "L'ipertensione è uno dei maggiori problemi di salute a livello globale, ma potrebbero esserci modi relativamente accessibili per affrontare il problema oltre ai farmaci", afferma Emmanuel Stamatakis, università di Sidney, coautore senior dello studio.
"La scoperta che fare anche solo 5 minuti in più di esercizio o attività occasionali intense al giorno potrebbe essere associato a letture della pressione sanguigna sensibilmente più basse evidenzia quanto brevi periodi di movimento ad alta intensità potrebbero essere efficaci per la gestione della pressione", continua l'esperto.
L'ipertensione è un problema che interessa 1,28 miliardi di adulti nel mondo ed è una delle principali cause di morte prematura a livello globale. Può portare a ictus, infarto, insufficienza cardiaca, danni renali e molti altri problemi di salute, ed è spesso descritta come il 'killer silenzioso' per via della mancanza di sintomi. Lo studio mette in luce anche il ruolo strategico di "dispositivi indossabili per il monitoraggio dell'attività come gli smartwatch, che non sono diversi dagli accelerometri utilizzati in questo studio - conclude Mark Hamer, autore senior (Ucl) - Stanno diventando strumenti sempre più importanti per i pazienti per monitorare le loro abitudini di attività fisica e gestire fattori di rischio come l'ipertensione".